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        Come aprire una media
        o una grande struttura di vendita
    [
        Guide pratiche alle normative regionali sul commercio
        Ad uso di imprese del commercio, societa’ di consulenza, associazioni di categoria,
        promotori immobiliari di insediamenti commerciali




        Volume 1

        Lombardia
        A cura di Michele Deodati
 



        © 2008 Infocommercio.it                                                               Aggiornato al 25/08/2008
COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio
 LOMBARDIA                                                                                                         A cura di Michele Deodati




 Come aprire una media
 o una grande struttura di vendita
 Per aprire o ampliare un punto vendita non basta possedere mezzi e capacità imprenditoriale. Spesso
 normative incomprensibili e lungaggini burocratiche rappresentano un ostacolo insormontabile anche per chi
 ha idee vincenti. La presente Guida, suddivisa in schede regionali, propone a imprenditori del commercio,
 consulenti e promotori immobiliari di insediamenti commerciali, un kit pratico e accessibile su tutto ciò che
 bisogna fare e sapere per aprire un’attività commerciale di media e grande distribuzione.




 Struttura dell’opera e dei file
 L’originalità di quest’opera è nella sua organizzazione ipertestuale.
 Partendo da un documento in Word (modificabile ed aggiornabile dall’utente) è possibile aprire tutti i
 documenti collegati con un semplice click: Normative, Modulistiche, Schede di approfondimento.
 In particolare le “Schede di approfondimento” rappresentano un utile lavoro di sintesi sugli argomenti citati,
 spesso mediante l’uso chiare di tabelle grafiche.
 Tutti i riferimenti normativi sono aggiornati a Settembre 2008.




                                                                                                                                       pag. 2
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 Indice
 STEP 1 – VERIFICA COMPATIBILITA’ CON PIANIFICAZIONE LOCALE............................................................ 4
  STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE LOCALE .................................................................................................. 4
 STEP 2 – PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ALLEGATI ............................................................................. 5
  MODULISTICA MSV/GSV ............................................................................................................................... 5
  NOTIFICA SANITARIA ................................................................................................................................... 5
  ALLEGATI ALLA DOMANDA............................................................................................................................. 5
    MSV ......................................................................................................................................................... 5
    GSV ......................................................................................................................................................... 6
    MSV/ GSV ................................................................................................................................................. 6
 STEP 3 – FASE ISTRUTTORIA (VALUTAZIONE DOMANDA)............................................................................. 7
  MODALITA’ DI VALUTAZIONE ......................................................................................................................... 7
    MSV ......................................................................................................................................................... 7
    GSV ......................................................................................................................................................... 7
  TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO ............................................................................................. 7
    MSV ......................................................................................................................................................... 7
    GSV ......................................................................................................................................................... 7
 STEP 4 – CHIUSURA PROCEDIMENTO............................................................................................................ 8
 RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................ 9
  NORMATIVA ................................................................................................................................................ 9
  DESCRIZIONE.............................................................................................................................................. 9
  PER APPROFONDIRE… ................................................................................................................................... 9
  COMMERCIO................................................................................................................................................ 9
  URBANISTICA COMMERCIALE ...................................................................................................................... 11
  GOVERNO DEL TERRITORIO......................................................................................................................... 11
  PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E SEMPLIFICAZIONE ................................................................................. 12
  SANITA’ .................................................................................................................................................... 12


                                                                                                                                                           pag. 3
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                       STEP 1 – VERIFICA COMPATIBILITA’ CON PIANIFICAZIONE LOCALE
 Per evitare inutili perdite di tempo e denaro, è bene informarsi subito sulle possibilità insediative che gli strumenti di pianificazione locale
 prevedono per la media e grande distribuzione. Non ha senso infatti presentare una domanda di autorizzazione per media o grande
 struttura se gli strumenti urbanistici non contemplano espressamente questa destinazione d’uso. Conoscere preliminarmente gli obiettivi
 contenuti nelle disposizioni di urbanistica commerciale vigenti in un determinato comune è di grande utilità al fine di elaborare un progetto
 in linea con tali obiettivi e quindi più facilmente accoglibile. Di particolare importanza è una ricognizione della la pianificazione di settore
 (PGT, regolamenti, criteri comunali per medie strutture).


              STRUMENTI                           PGT (ex PRG)
     DELLA PIANIFICAZIONE LOCALE                  CRITERI COMUNALI   PER MEDIE STRUTTURE




                                                                                                                                               pag. 4
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                                STEP 2 – PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ALLEGATI
 Una volta accertate le concrete possibilità insediative attraverso le verifiche e gli approfondimenti di cui allo Step 1 sugli atti di pianificazione
 locale, è il momento di attivare il procedimento presentando la necessaria documentazione allo Sportello Unico Attività Produttive del
 Comune interessato dall’iniziativa. Fatto salvo quanto richiesto dalla procedura edilizia, la modulistica è diversa a seconda delle
 caratteristiche del progetto: per nuove aperture, ampliamenti o trasferimenti di sede occorre una vera e propria domanda (COM2), per
 subingressi e variazioni basta una semplice comunicazione (COM3). Per il settore alimentare, il d. lgs. 193/07 ha mandato in pensione
 l’autorizzazione sanitaria, ora sostituita da una semplice d.i.a. sanitaria, che consente di iniziare l’attività immediatamente senza termini di
 attesa. Gli allegati richiesti per le medie strutture sono una relazione sulla compatibilità degli impatti (solo per gli insediamenti di una certa
 dimensione stabilita dal Comune) e la verifica preventiva dei valori di inquinamento. Per le grandi strutture la procedura è molto più
 complessa e prevede l’esame in Conferenza di servizi di un dettagliato rapporto sulla compatibilità e sostenibilità dell’iniziativa. Per le nuove
 realizzazioni è richiesto anche il permesso di costruire o la d.i.a. edilizia.

                                              Domanda       per     apertura,    ampliamento     o
                                              trasferimento di sede di una media o grande                  COM2
                                              struttura di vendita
         MODULISTICA MSV/GSV
                                              Comunicazione      per   subingresso,     riduzione
                                              superficie     di    vendita,   riduzione    settore         COM3
                                              merceologico, cessazione attività
                                              Prevista per il solo settore alimentare, la notifica
           NOTIFICA SANITARIA                 attraverso d.i.a. sanitaria ha preso il posto della          d.i.a.   sanitaria
                                              vecchia autorizzazione sanitaria.
                                                                                                        -   Preferenza     per progetti       di   riqualificazione
         ALLEGATI ALLA DOMANDA                           Relazione sulla compatibilità degli impatti    complessiva del contesto territoriale, economico e
                                                                                                        distributivo e in stretto raccordo con lo sviluppo della
                                              MSV
                                                                                                        rete degli esercizi di vicinato esistenti e nuovi;
                                                         Verifica   preventiva valori di inquinamento   - priorità per gli interventi collocati in aree dismesse
                                                                                                        o sottoutilizzate.




                                                                                                                                                             pag. 5
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 LOMBARDIA                                                                                                                        A cura di Michele Deodati



                                                         Rapporto   di impatto                    Il Rapporto di impatto è costituito da atti ed elaborati
                                                                                                  idonei a fornire una descrizione dettagliata delle
                                                                                                  opere edilizie, infrastrutturali e complementari
                                                                                                  dell’insediamento commerciale, da una relazione
                                                                                                  illustrativa e da materiale fotografico, cartografico e
                                                                                                  grafico atto a fornire una completa rappresentazione
                                                                                                  dello stato dei luoghi e delle trasformazioni indotte
                                              GSV
                                                                                                  dalla realizzazione dell’intervento progettuale. È
                                                                                                  suddiviso in sezioni corrispondenti alle tre componenti
                                                                                                  da valutare: commerciale, urbanistico-territoriale e
                                                                                                  paesistico-ambientale; ognuna di queste è articolata
                                                                                                  in un quadro di riferimento programmatico, un
                                                                                                  quadro di riferimento progettuale e una descrizione
                                                                                                  dell’impatto.
                                                                                                  La d.i.a. ai sensi dell’art. 41, comma 2, l.r. 12/05 è
                                                                                                  presentabile per varianti a permesso di costruire o a
                                                                                                  denuncia di inizio attività che non incidono sui
                                                         d.i.a.                                   parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non
                                              MSV/                                                modificano la destinazione d’uso e la categoria
                                              GSV        Permesso di costruire (es. Comune di     edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio e non
                                                      Casalpusterlengo)                           violano le eventuali prescrizioni contenute nel
                                                                                                  permesso di costruire. Per interventi diversi occorre il
                                                                                                  permesso di costruire.




                                                                                                                                                      pag. 6
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                               STEP 3 – FASE ISTRUTTORIA (VALUTAZIONE DOMANDA)
 La valutazione della domanda per una media struttura avviene sulla base dei criteri e dei parametri previsti dal Comune. per le medie
 strutture di vendita di maggiore estensione occorre superare un test di compatibilità non dissimile da quanto richiesto per la grande
 distribuzione, anche se in forma più semplificata. Per le grandi strutture di vendita l’istruttoria è condotta in Conferenza dei servizi, a cui
 partecipano con diritto di voto, oltre al Comune, anche Regione e Provincia. Sono altresì convocati, a titolo consultivo, i Comuni contermini e
 le Associazioni di categoria e dei consumatori maggiormente rappresentative. L’Operatore può presenziare alle sedute. La valutazione del
 Rapporto di impatto esprime un indicatore di impatto. Dal confronto tra questo indicatore e le condizioni di sostenibilità deve risultare
 l’azzeramento dei diversi effetti di impatto.

         MODALITA’ DI VALUTAZIONE
                                                                                                     Verifica di compatibilità commerciale
                                              MSV
                                                                                                     Verifica di compatibilità infrastrutturale, urbanistica,
                                                                                                  ambientale e paesistica
                                                                                                     Valutazione di compatibilità e sostenibilità
                                              GSV



                                              MSV                                                 Max 90 giorni dalla presentazione della domanda
     TERMINE DI CONCLUSIONE DEL
           PROCEDIMENTO                                                                           Max 120 giorni dalla prima riunione
                                              GSV
                                                                                                  di Conferenza di servizi




                                                                                                                                                         pag. 7
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                                               STEP 4 – CHIUSURA PROCEDIMENTO
 All’esito dell’istruttoria, il Comune deve chiudere il procedimento. L’istruttoria si chiude automaticamente con il silenzio-assenso nel caso il
 Comune non si sia espresso nel termine di conclusione del procedimento (v. STEP 3). Il modo normale di chiusura dell’istruttoria avviene
 con un provvedimento esplicito, che sarà l’autorizzazione nel caso il progetto sia stato accolto, oppure, in caso contrario, il diniego. Il
 rimedio esperibile contro un diniego ritenuto illegittimo è il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente, da presentare entro
 60 gg. dalla comunicazione dell’atto.




                                                                                                                                               pag. 8
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                                                         RIFERIMENTI NORMATIVI

             NORMATIVA                                                  DESCRIZIONE                                               PER APPROFONDIRE…



                                                                        COMMERCIO

    DECRETO LEGISLATIVO 31 Marzo          Provvedimento di importanza storica, ha rappresentato una svolta nella              Ambito di applicazione
 1998 N. 114 (c.d. “Decreto Bersani”)     programmazione degli insediamenti commerciali introducendo la
                                                                                                                              Superficie di vendita
                                          pianificazione urbanistica per obiettivi di sviluppo. Anche se ha più di
                                          dieci anni, questa normativa rimane ancora un punto di riferimento per              Requisiti morali
                                          il commercio lombardo, stante la mancanza di un testo unico. Definisce              Requisiti professionali
                                          l’ambito di applicazione della normativa commerciale, i requisiti                   Media struttura di vendita (MSV)
                                          soggettivi, i formati, le tipologie di vendita e le procedure di
                                                                                                                              Grande struttura di vendita (GSV)
                                          autorizzazione.
                                                                                                                              Centro commerciale
                                                                                                                              Conferenza di servizi
    LEGGE 4 Agosto 2006 n. 248 (c.d.      Con questo intervento si procede ad una liberalizzazione di alcuni settori
 “Legge Bersani”)                         economici. Per quanto riguarda la distribuzione commerciale è abolito il
                                          REC, cadono i divieti per limiti di distanza tra esercizi, limiti alla
                                          programmazione, limiti all’assortimento, vendite straordinarie, consumo
                                          sul posto di prodotti alimentari e vendita di farmaci da banco negli
                                          esercizi commerciali.
    LEGGE REGIONALE 23 Luglio 1999        È la legge regionale di attuazione del decreto 114/98. Contiene norme
 N. 14 (B.U.R.L. n. 30, S.O. n. 1, del    relative alla programmazione commerciale e alla Conferenza di servizi
 2/07/99)                                 per l’autorizzazione delle grandi strutture di vendita.
     Programma Triennale per lo           Il Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale                      Lo scenario di sviluppo
 sviluppo del settore commerciale         (PTSSC) costituisce l’atto di indirizzo generale per il comparto
                                                                                                                              Obiettivi generali del PTSSC
 2006-2008, approvato con d.c.r.          distributivo in Lombardia. In esso trovano spazio la descrizione dello
 VIII/215 del 2 Ottobre 2006 (B.U.R.L.    scenario di sviluppo della rete commerciale locale e un’articolata serie di          Criteri generali per l’autorizzazione
 n. 42, 3° S.S., del 20/10/06)            obiettivi e indirizzi che tracciano il disegno strategico per lo sviluppo e la   delle grandi strutture di vendita
                                          riqualificazione del settore. Ricca è anche la dotazione di elaborati
                                          cartografici. Il PTSSC trova applicazione dal 4 luglio 2007, data di
                                          approvazione delle Modalità applicative.




                                                                                                                                                                pag. 9
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     Modalità applicative del Programma    Costituiscono la disciplina applicativa del Programma Triennale. Dettano         Medie e grandi strutture organizzate
 triennale per lo sviluppo del settore     norme sulla definizione e classificazione degli esercizi commerciali,        unitariamente
 commerciale 2006-2008, approvate          introducendo nuove figure di classificazione come le medie e grandi
 con d.g.r. 8/5054 del 4 Luglio 2007       strutture a carattere unitario, e specificano la procedura di
 (B.U.R.L. n. 29, 2° S.S., del 19/07/07)   autorizzazione per le grandi strutture di vendita. Sono corredate di due
                                           allegati: Indicazioni per la redazione del rapporto integrato di impatto
                                           da allegare alle domande relative alle grandi strutture di vendita e
                                           Parametri per la valutazione integrata d’impatto e la verifica delle
                                           condizioni di sostenibilità delle domande (v. Step 2).
    Medie strutture di vendita –           La Regione Lombardia approccia il tema dello sviluppo delle medie               Indirizzi per la pianificazione
 disposizioni attuative del Programma      strutture di vendita con una disciplina specifica, attuativa del paragrafo   comunale delle medie strutture
 Triennale per lo sviluppo del settore     4.5 del Programma triennale, che ruota attorno a due principi: 1)
 commerciale 2006-2008, approvate          preferenza per gli interventi di razionalizzazione, ammodernamento o
 con d.g.r. 8/6024 del 7 dicembre 2007     ampliamento della rete esistente; 2) nuove aperture condizionate da
 (B.U.R.L. n. 51, S.O., del 17/12/07)      analisi domanda/offerta e necessità di garantire il servizio minimo ai
                                           consumatori.
                                           Numerosi sono gli indirizzi relativi alle localizzazioni prioritarie delle
                                           medie strutture, tutti finalizzati a migliorare la qualità delle funzioni
                                           territoriali attraverso l’inserimento di questa tipologia di vendita.
                                           Dal punto di vista autorizzatorio, centrale è il ruolo dei comuni, che
                                           devono prevedere modalità di valutazione degli impatti delle nuove
                                           domande. Vietati sono invece i progetti di medie strutture che
                                           configurano grandi strutture organizzate in forma unitaria (v. sopra)
    Medie strutture di vendita –           Con questo provvedimento vengono apportate alcune modifiche e
 integrazioni alla d.g.r. n. 6024/2007,    integrazioni alla d.g.r. 8/6024.
 approvate con d.g.r. 8/6494 del 23
 gennaio 2008 (B.U.R.L. n. 8, S. O., del
 4/02/08)
    Indicazioni relative ai criteri e ai   Il provvedimento indica le modalità attribuzione dei punteggi per la            Indicatore d’impatto
 parametri di valutazione della            valutazione dei progetti per grandi strutture di vendita. In ordine alla
 compatibilità e della sostenibilità,      valutazione della compatibilità, articolata nelle tre componenti
 approvato con Decreto Direttore           commerciale, urbanistico territoriale e paesistico ambientale, è espressa
 Generale DG Commercio, Fiere e            una graduazione di punteggi da attribuire in base alle caratteristiche del
 Mercati n. 970 del 7 febbraio 2008        progetto. Ai fini dell’accoglibilità della domanda dev’essere raggiunto un
 (B.U.R.L. n. 8, S.O., del 18/02/08)
                                           punteggio minimo per ciascuna componente. Anche per la sostenibilità
                                           la valutazione è espressa mediante l’assegnazione di punteggi; la
                                           domanda ottiene la definitiva accoglibilità se sono ridotti a zero gli
                                           effetti di impatto dell’insediamento proposto. Gli effetti di impatto da
                                           azzerare sono individuati da un apposito indicatore.




                                                                                                                                                             pag. 10
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     LEGGE REGIONALE 3 aprile 2000 ,        Questa legge, modificata nel 2007, disciplina gli orari di apertura e
 N. 22 (BURL n. 14, 1º suppl. ord. del      chiusura degli esercizi commerciali. Nuova e più ampia è la
 07 Aprile 2000)                            regolamentazione delle aperture domenicali.


                                                                URBANISTICA COMMERCIALE

     Indirizzi generali per la              Dopo un accenno alla programmazione regionale (P.T.R.) e provinciale
 programmazione urbanistica del             (P.T.C.P.), il documento illustra i contenuti e le finalità in materia di
 settore commerciale, approvati con         commercio del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), nelle sue tre
 d.c.r. VIII/352 del 13 Marzo 2007          componenti: documento di piano, piano dei servizi e piano delle regole.
 (B.U.R.L. n. 14, S.O., del 2/04/07)        L’idea di sviluppo è orientata a contenere le nuove iniziative e a
                                            preferire gli interventi di razionalizzazione e riqualificazione coerenti ed
                                            integrati con le scelte del piano dei servizi quanto a servizi collettivi ed
                                            attrezzature pubbliche e del piano delle regole quanto a dimensioni e
                                            tipologie. Le nuove previsioni di insediamenti di portata sovracomunale
                                            devono essere supportate da adeguate valutazioni sugli impatti e le
                                            ricadute nel contesto.
    Criteri urbanistici per l’attività di   Questo documento, in stretto raccordo con gli “Indirizzi generali” (v.
 gestione e pianificazione degli Enti       sopra), detta i criteri di urbanistica commerciale a cui i comuni devono
 Locali in materia commerciale”,            attenersi nella redazione dei PGT. Le indagini conoscitive, differenziate
 approvati con d.g.r. n. 8/5913 del 21      tra contesto urbano comunale e sovracomunale, devono sviluppare
 Novembre 2007 (B.U.R.L. n. 49, S.O.,       un’articolata     analisi  relativa   alle  dinamiche      domanda/offerta,
 del 3/12/07)                               all’accessibilità, alle caratteristiche della rete viaria. Partendo dai
                                            risultati di queste analisi si procede alla definizione delle politiche di
                                            assetto urbanistico per il settore commerciale. I criteri di localizzazione
                                            forniscono indicazioni operative per specifici contesti urbanistici.


                                                                 GOVERNO DEL TERRITORIO

     LEGGE REGIONALE 11 Marzo 2005          È la legge sul governo del territorio in Lombardia. Con il Piano di
 n. 12 - Modificata dalla LEGGE             Gestione del Territorio al posto del vecchio Piano Regolatore, introduce
 REGIONALE 14 Marzo 2008 n. 4               una rivoluzione nella pianificazione urbanistica comunale. E’ stata
 (B.U.R.L. n. 12, S.O., del 17/03/05),      recentemente modificata per la terza volta con un intervento organico
 dalla LEGGE REGIONALE 14 Luglio            finalizzato a razionalizzare e semplificare la disciplina urbanistica.
 2006 n. 12 e dalla LEGGE REGIONALE
 27 Dicembre 2005 n. 20




                                                                                                                                              pag. 11
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                                              PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E SEMPLIFICAZIONE

    LEGGE 7 Agosto 1990 n. 241            È la legge generale sul procedimento amministrativo. Introduce principi         Diritto di accesso
                                          chiave per la tutela del cittadino nei confronti della Pubblica
                                                                                                                          Silenzio-assenso
                                          Amministrazione, come la partecipazione al procedimento, la
                                          trasparenza, il diritto di accesso, il silenzio-assenso, la dichiarazione di
                                          inizio attività. Contiene anche la disciplina generale della conferenza di
                                          servizi e una serie di norme relative alla giustizia.
    LEGGE REGIONALE 2 Febbraio 2007       I procedimenti amministrativi per attività economiche, relativi tra l’altro
 N. 1 (BURL n. 6, 1° suppl. ord. del 06   ad avvio attività, sicurezza impianti o agibilità degli edifici, il cui esito
 Febbraio 2007)                           dipenda dal rispetto di requisiti e prescrizioni di leggi, regolamenti o
                                          disposizioni amministrative rientranti nella competenza legislativa
                                          regionale, sono sostituiti da una dichiarazione che attesti la conformità
                                          o la regolarità degli interventi o delle attività.


                                                                          SANITA’

    DECRETO LEGISLATIVO 6                 Il decreto abroga l’autorizzazione sanitaria per l’attività di vendita dei
 Novembre 2007 N. 193                     prodotti alimentari, sostituendola con una notifica sanitaria presentata
                                          tramite d.i.a., che dà luogo alla “registrazione” ai sensi del Regolamento
                                          852/04/CE.
    LEGGE REGIONALE N. 27 Aprile          Sono cancellate le autorizzazioni sanitarie rilasciate per la produzione e
 2007 N. 8 (B.U.R.L. n. 14, 1° suppl.     vendita di sostanze alimentari e bevande.
 ord. del 06 Aprile 2007)




                                                                                                                                                         pag. 12
© 2008

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Presentazione "Guide pratiche alle normative regionali sul commercio"

  • 1.     Come aprire una media o una grande struttura di vendita [ Guide pratiche alle normative regionali sul commercio Ad uso di imprese del commercio, societa’ di consulenza, associazioni di categoria, promotori immobiliari di insediamenti commerciali Volume 1 Lombardia A cura di Michele Deodati   © 2008 Infocommercio.it Aggiornato al 25/08/2008
  • 2. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati Come aprire una media o una grande struttura di vendita Per aprire o ampliare un punto vendita non basta possedere mezzi e capacità imprenditoriale. Spesso normative incomprensibili e lungaggini burocratiche rappresentano un ostacolo insormontabile anche per chi ha idee vincenti. La presente Guida, suddivisa in schede regionali, propone a imprenditori del commercio, consulenti e promotori immobiliari di insediamenti commerciali, un kit pratico e accessibile su tutto ciò che bisogna fare e sapere per aprire un’attività commerciale di media e grande distribuzione. Struttura dell’opera e dei file L’originalità di quest’opera è nella sua organizzazione ipertestuale. Partendo da un documento in Word (modificabile ed aggiornabile dall’utente) è possibile aprire tutti i documenti collegati con un semplice click: Normative, Modulistiche, Schede di approfondimento. In particolare le “Schede di approfondimento” rappresentano un utile lavoro di sintesi sugli argomenti citati, spesso mediante l’uso chiare di tabelle grafiche. Tutti i riferimenti normativi sono aggiornati a Settembre 2008. pag. 2 © 2008
  • 3. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati Indice STEP 1 – VERIFICA COMPATIBILITA’ CON PIANIFICAZIONE LOCALE............................................................ 4 STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE LOCALE .................................................................................................. 4 STEP 2 – PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ALLEGATI ............................................................................. 5 MODULISTICA MSV/GSV ............................................................................................................................... 5 NOTIFICA SANITARIA ................................................................................................................................... 5 ALLEGATI ALLA DOMANDA............................................................................................................................. 5 MSV ......................................................................................................................................................... 5 GSV ......................................................................................................................................................... 6 MSV/ GSV ................................................................................................................................................. 6 STEP 3 – FASE ISTRUTTORIA (VALUTAZIONE DOMANDA)............................................................................. 7 MODALITA’ DI VALUTAZIONE ......................................................................................................................... 7 MSV ......................................................................................................................................................... 7 GSV ......................................................................................................................................................... 7 TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO ............................................................................................. 7 MSV ......................................................................................................................................................... 7 GSV ......................................................................................................................................................... 7 STEP 4 – CHIUSURA PROCEDIMENTO............................................................................................................ 8 RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................ 9 NORMATIVA ................................................................................................................................................ 9 DESCRIZIONE.............................................................................................................................................. 9 PER APPROFONDIRE… ................................................................................................................................... 9 COMMERCIO................................................................................................................................................ 9 URBANISTICA COMMERCIALE ...................................................................................................................... 11 GOVERNO DEL TERRITORIO......................................................................................................................... 11 PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E SEMPLIFICAZIONE ................................................................................. 12 SANITA’ .................................................................................................................................................... 12 pag. 3 © 2008
  • 4. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati STEP 1 – VERIFICA COMPATIBILITA’ CON PIANIFICAZIONE LOCALE Per evitare inutili perdite di tempo e denaro, è bene informarsi subito sulle possibilità insediative che gli strumenti di pianificazione locale prevedono per la media e grande distribuzione. Non ha senso infatti presentare una domanda di autorizzazione per media o grande struttura se gli strumenti urbanistici non contemplano espressamente questa destinazione d’uso. Conoscere preliminarmente gli obiettivi contenuti nelle disposizioni di urbanistica commerciale vigenti in un determinato comune è di grande utilità al fine di elaborare un progetto in linea con tali obiettivi e quindi più facilmente accoglibile. Di particolare importanza è una ricognizione della la pianificazione di settore (PGT, regolamenti, criteri comunali per medie strutture). STRUMENTI  PGT (ex PRG) DELLA PIANIFICAZIONE LOCALE  CRITERI COMUNALI PER MEDIE STRUTTURE pag. 4 © 2008
  • 5. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati STEP 2 – PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ALLEGATI Una volta accertate le concrete possibilità insediative attraverso le verifiche e gli approfondimenti di cui allo Step 1 sugli atti di pianificazione locale, è il momento di attivare il procedimento presentando la necessaria documentazione allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune interessato dall’iniziativa. Fatto salvo quanto richiesto dalla procedura edilizia, la modulistica è diversa a seconda delle caratteristiche del progetto: per nuove aperture, ampliamenti o trasferimenti di sede occorre una vera e propria domanda (COM2), per subingressi e variazioni basta una semplice comunicazione (COM3). Per il settore alimentare, il d. lgs. 193/07 ha mandato in pensione l’autorizzazione sanitaria, ora sostituita da una semplice d.i.a. sanitaria, che consente di iniziare l’attività immediatamente senza termini di attesa. Gli allegati richiesti per le medie strutture sono una relazione sulla compatibilità degli impatti (solo per gli insediamenti di una certa dimensione stabilita dal Comune) e la verifica preventiva dei valori di inquinamento. Per le grandi strutture la procedura è molto più complessa e prevede l’esame in Conferenza di servizi di un dettagliato rapporto sulla compatibilità e sostenibilità dell’iniziativa. Per le nuove realizzazioni è richiesto anche il permesso di costruire o la d.i.a. edilizia. Domanda per apertura, ampliamento o trasferimento di sede di una media o grande  COM2 struttura di vendita MODULISTICA MSV/GSV Comunicazione per subingresso, riduzione superficie di vendita, riduzione settore  COM3 merceologico, cessazione attività Prevista per il solo settore alimentare, la notifica NOTIFICA SANITARIA attraverso d.i.a. sanitaria ha preso il posto della  d.i.a. sanitaria vecchia autorizzazione sanitaria. - Preferenza per progetti di riqualificazione ALLEGATI ALLA DOMANDA  Relazione sulla compatibilità degli impatti complessiva del contesto territoriale, economico e distributivo e in stretto raccordo con lo sviluppo della MSV rete degli esercizi di vicinato esistenti e nuovi;  Verifica preventiva valori di inquinamento - priorità per gli interventi collocati in aree dismesse o sottoutilizzate. pag. 5 © 2008
  • 6. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati  Rapporto di impatto Il Rapporto di impatto è costituito da atti ed elaborati idonei a fornire una descrizione dettagliata delle opere edilizie, infrastrutturali e complementari dell’insediamento commerciale, da una relazione illustrativa e da materiale fotografico, cartografico e grafico atto a fornire una completa rappresentazione dello stato dei luoghi e delle trasformazioni indotte GSV dalla realizzazione dell’intervento progettuale. È suddiviso in sezioni corrispondenti alle tre componenti da valutare: commerciale, urbanistico-territoriale e paesistico-ambientale; ognuna di queste è articolata in un quadro di riferimento programmatico, un quadro di riferimento progettuale e una descrizione dell’impatto. La d.i.a. ai sensi dell’art. 41, comma 2, l.r. 12/05 è presentabile per varianti a permesso di costruire o a denuncia di inizio attività che non incidono sui  d.i.a. parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non MSV/ modificano la destinazione d’uso e la categoria GSV  Permesso di costruire (es. Comune di edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio e non Casalpusterlengo) violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. Per interventi diversi occorre il permesso di costruire. pag. 6 © 2008
  • 7. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati STEP 3 – FASE ISTRUTTORIA (VALUTAZIONE DOMANDA) La valutazione della domanda per una media struttura avviene sulla base dei criteri e dei parametri previsti dal Comune. per le medie strutture di vendita di maggiore estensione occorre superare un test di compatibilità non dissimile da quanto richiesto per la grande distribuzione, anche se in forma più semplificata. Per le grandi strutture di vendita l’istruttoria è condotta in Conferenza dei servizi, a cui partecipano con diritto di voto, oltre al Comune, anche Regione e Provincia. Sono altresì convocati, a titolo consultivo, i Comuni contermini e le Associazioni di categoria e dei consumatori maggiormente rappresentative. L’Operatore può presenziare alle sedute. La valutazione del Rapporto di impatto esprime un indicatore di impatto. Dal confronto tra questo indicatore e le condizioni di sostenibilità deve risultare l’azzeramento dei diversi effetti di impatto. MODALITA’ DI VALUTAZIONE  Verifica di compatibilità commerciale MSV  Verifica di compatibilità infrastrutturale, urbanistica, ambientale e paesistica  Valutazione di compatibilità e sostenibilità GSV MSV Max 90 giorni dalla presentazione della domanda TERMINE DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO Max 120 giorni dalla prima riunione GSV di Conferenza di servizi pag. 7 © 2008
  • 8. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati STEP 4 – CHIUSURA PROCEDIMENTO All’esito dell’istruttoria, il Comune deve chiudere il procedimento. L’istruttoria si chiude automaticamente con il silenzio-assenso nel caso il Comune non si sia espresso nel termine di conclusione del procedimento (v. STEP 3). Il modo normale di chiusura dell’istruttoria avviene con un provvedimento esplicito, che sarà l’autorizzazione nel caso il progetto sia stato accolto, oppure, in caso contrario, il diniego. Il rimedio esperibile contro un diniego ritenuto illegittimo è il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente, da presentare entro 60 gg. dalla comunicazione dell’atto. pag. 8 © 2008
  • 9. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati RIFERIMENTI NORMATIVI NORMATIVA DESCRIZIONE PER APPROFONDIRE… COMMERCIO  DECRETO LEGISLATIVO 31 Marzo Provvedimento di importanza storica, ha rappresentato una svolta nella Ambito di applicazione 1998 N. 114 (c.d. “Decreto Bersani”) programmazione degli insediamenti commerciali introducendo la Superficie di vendita pianificazione urbanistica per obiettivi di sviluppo. Anche se ha più di dieci anni, questa normativa rimane ancora un punto di riferimento per Requisiti morali il commercio lombardo, stante la mancanza di un testo unico. Definisce Requisiti professionali l’ambito di applicazione della normativa commerciale, i requisiti Media struttura di vendita (MSV) soggettivi, i formati, le tipologie di vendita e le procedure di Grande struttura di vendita (GSV) autorizzazione. Centro commerciale Conferenza di servizi LEGGE 4 Agosto 2006 n. 248 (c.d. Con questo intervento si procede ad una liberalizzazione di alcuni settori “Legge Bersani”) economici. Per quanto riguarda la distribuzione commerciale è abolito il REC, cadono i divieti per limiti di distanza tra esercizi, limiti alla programmazione, limiti all’assortimento, vendite straordinarie, consumo sul posto di prodotti alimentari e vendita di farmaci da banco negli esercizi commerciali. LEGGE REGIONALE 23 Luglio 1999 È la legge regionale di attuazione del decreto 114/98. Contiene norme N. 14 (B.U.R.L. n. 30, S.O. n. 1, del relative alla programmazione commerciale e alla Conferenza di servizi 2/07/99) per l’autorizzazione delle grandi strutture di vendita. Programma Triennale per lo Il Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale Lo scenario di sviluppo sviluppo del settore commerciale (PTSSC) costituisce l’atto di indirizzo generale per il comparto Obiettivi generali del PTSSC 2006-2008, approvato con d.c.r. distributivo in Lombardia. In esso trovano spazio la descrizione dello VIII/215 del 2 Ottobre 2006 (B.U.R.L. scenario di sviluppo della rete commerciale locale e un’articolata serie di Criteri generali per l’autorizzazione n. 42, 3° S.S., del 20/10/06) obiettivi e indirizzi che tracciano il disegno strategico per lo sviluppo e la delle grandi strutture di vendita riqualificazione del settore. Ricca è anche la dotazione di elaborati cartografici. Il PTSSC trova applicazione dal 4 luglio 2007, data di approvazione delle Modalità applicative. pag. 9 © 2008
  • 10. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati Modalità applicative del Programma Costituiscono la disciplina applicativa del Programma Triennale. Dettano Medie e grandi strutture organizzate triennale per lo sviluppo del settore norme sulla definizione e classificazione degli esercizi commerciali, unitariamente commerciale 2006-2008, approvate introducendo nuove figure di classificazione come le medie e grandi con d.g.r. 8/5054 del 4 Luglio 2007 strutture a carattere unitario, e specificano la procedura di (B.U.R.L. n. 29, 2° S.S., del 19/07/07) autorizzazione per le grandi strutture di vendita. Sono corredate di due allegati: Indicazioni per la redazione del rapporto integrato di impatto da allegare alle domande relative alle grandi strutture di vendita e Parametri per la valutazione integrata d’impatto e la verifica delle condizioni di sostenibilità delle domande (v. Step 2). Medie strutture di vendita – La Regione Lombardia approccia il tema dello sviluppo delle medie Indirizzi per la pianificazione disposizioni attuative del Programma strutture di vendita con una disciplina specifica, attuativa del paragrafo comunale delle medie strutture Triennale per lo sviluppo del settore 4.5 del Programma triennale, che ruota attorno a due principi: 1) commerciale 2006-2008, approvate preferenza per gli interventi di razionalizzazione, ammodernamento o con d.g.r. 8/6024 del 7 dicembre 2007 ampliamento della rete esistente; 2) nuove aperture condizionate da (B.U.R.L. n. 51, S.O., del 17/12/07) analisi domanda/offerta e necessità di garantire il servizio minimo ai consumatori. Numerosi sono gli indirizzi relativi alle localizzazioni prioritarie delle medie strutture, tutti finalizzati a migliorare la qualità delle funzioni territoriali attraverso l’inserimento di questa tipologia di vendita. Dal punto di vista autorizzatorio, centrale è il ruolo dei comuni, che devono prevedere modalità di valutazione degli impatti delle nuove domande. Vietati sono invece i progetti di medie strutture che configurano grandi strutture organizzate in forma unitaria (v. sopra) Medie strutture di vendita – Con questo provvedimento vengono apportate alcune modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 6024/2007, integrazioni alla d.g.r. 8/6024. approvate con d.g.r. 8/6494 del 23 gennaio 2008 (B.U.R.L. n. 8, S. O., del 4/02/08) Indicazioni relative ai criteri e ai Il provvedimento indica le modalità attribuzione dei punteggi per la Indicatore d’impatto parametri di valutazione della valutazione dei progetti per grandi strutture di vendita. In ordine alla compatibilità e della sostenibilità, valutazione della compatibilità, articolata nelle tre componenti approvato con Decreto Direttore commerciale, urbanistico territoriale e paesistico ambientale, è espressa Generale DG Commercio, Fiere e una graduazione di punteggi da attribuire in base alle caratteristiche del Mercati n. 970 del 7 febbraio 2008 progetto. Ai fini dell’accoglibilità della domanda dev’essere raggiunto un (B.U.R.L. n. 8, S.O., del 18/02/08) punteggio minimo per ciascuna componente. Anche per la sostenibilità la valutazione è espressa mediante l’assegnazione di punteggi; la domanda ottiene la definitiva accoglibilità se sono ridotti a zero gli effetti di impatto dell’insediamento proposto. Gli effetti di impatto da azzerare sono individuati da un apposito indicatore. pag. 10 © 2008
  • 11. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati  LEGGE REGIONALE 3 aprile 2000 , Questa legge, modificata nel 2007, disciplina gli orari di apertura e N. 22 (BURL n. 14, 1º suppl. ord. del chiusura degli esercizi commerciali. Nuova e più ampia è la 07 Aprile 2000) regolamentazione delle aperture domenicali. URBANISTICA COMMERCIALE Indirizzi generali per la Dopo un accenno alla programmazione regionale (P.T.R.) e provinciale programmazione urbanistica del (P.T.C.P.), il documento illustra i contenuti e le finalità in materia di settore commerciale, approvati con commercio del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), nelle sue tre d.c.r. VIII/352 del 13 Marzo 2007 componenti: documento di piano, piano dei servizi e piano delle regole. (B.U.R.L. n. 14, S.O., del 2/04/07) L’idea di sviluppo è orientata a contenere le nuove iniziative e a preferire gli interventi di razionalizzazione e riqualificazione coerenti ed integrati con le scelte del piano dei servizi quanto a servizi collettivi ed attrezzature pubbliche e del piano delle regole quanto a dimensioni e tipologie. Le nuove previsioni di insediamenti di portata sovracomunale devono essere supportate da adeguate valutazioni sugli impatti e le ricadute nel contesto. Criteri urbanistici per l’attività di Questo documento, in stretto raccordo con gli “Indirizzi generali” (v. gestione e pianificazione degli Enti sopra), detta i criteri di urbanistica commerciale a cui i comuni devono Locali in materia commerciale”, attenersi nella redazione dei PGT. Le indagini conoscitive, differenziate approvati con d.g.r. n. 8/5913 del 21 tra contesto urbano comunale e sovracomunale, devono sviluppare Novembre 2007 (B.U.R.L. n. 49, S.O., un’articolata analisi relativa alle dinamiche domanda/offerta, del 3/12/07) all’accessibilità, alle caratteristiche della rete viaria. Partendo dai risultati di queste analisi si procede alla definizione delle politiche di assetto urbanistico per il settore commerciale. I criteri di localizzazione forniscono indicazioni operative per specifici contesti urbanistici. GOVERNO DEL TERRITORIO LEGGE REGIONALE 11 Marzo 2005 È la legge sul governo del territorio in Lombardia. Con il Piano di n. 12 - Modificata dalla LEGGE Gestione del Territorio al posto del vecchio Piano Regolatore, introduce REGIONALE 14 Marzo 2008 n. 4 una rivoluzione nella pianificazione urbanistica comunale. E’ stata (B.U.R.L. n. 12, S.O., del 17/03/05), recentemente modificata per la terza volta con un intervento organico dalla LEGGE REGIONALE 14 Luglio finalizzato a razionalizzare e semplificare la disciplina urbanistica. 2006 n. 12 e dalla LEGGE REGIONALE 27 Dicembre 2005 n. 20 pag. 11 © 2008
  • 12. COME APRIRE UNA MEDIA O UNA GRANDE STRUTTURA DI VENDITA – Guide pratiche alle normative regionali sul commercio LOMBARDIA A cura di Michele Deodati PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E SEMPLIFICAZIONE LEGGE 7 Agosto 1990 n. 241 È la legge generale sul procedimento amministrativo. Introduce principi Diritto di accesso chiave per la tutela del cittadino nei confronti della Pubblica Silenzio-assenso Amministrazione, come la partecipazione al procedimento, la trasparenza, il diritto di accesso, il silenzio-assenso, la dichiarazione di inizio attività. Contiene anche la disciplina generale della conferenza di servizi e una serie di norme relative alla giustizia. LEGGE REGIONALE 2 Febbraio 2007 I procedimenti amministrativi per attività economiche, relativi tra l’altro N. 1 (BURL n. 6, 1° suppl. ord. del 06 ad avvio attività, sicurezza impianti o agibilità degli edifici, il cui esito Febbraio 2007) dipenda dal rispetto di requisiti e prescrizioni di leggi, regolamenti o disposizioni amministrative rientranti nella competenza legislativa regionale, sono sostituiti da una dichiarazione che attesti la conformità o la regolarità degli interventi o delle attività. SANITA’ DECRETO LEGISLATIVO 6 Il decreto abroga l’autorizzazione sanitaria per l’attività di vendita dei Novembre 2007 N. 193 prodotti alimentari, sostituendola con una notifica sanitaria presentata tramite d.i.a., che dà luogo alla “registrazione” ai sensi del Regolamento 852/04/CE.  LEGGE REGIONALE N. 27 Aprile Sono cancellate le autorizzazioni sanitarie rilasciate per la produzione e 2007 N. 8 (B.U.R.L. n. 14, 1° suppl. vendita di sostanze alimentari e bevande. ord. del 06 Aprile 2007) pag. 12 © 2008