1. La Resilienza e
la sfida
progettuale
didattica
Progettare nella Didattica
Digitale Integrata e nella
Didattica a Distanza per far
fronte alla crisi
Resilienza come
Macro-Progettazione
e Micro-Progettazione
nei sistemi educativi
complessi
Laura Antichi - @lantichi
2. Resilienza
• In Fisica e in metallurgia è la capacità di un
corpo, di un materiale di non spezzarsi se
sottoposto ad urti o forze esterne.
• In campo Finanziario far fronte alle crisi
monetarie.
• In psicologia la capacità di superare i traumi,
le depressioni.
• In ecologia la capacità di trovare in un
sistema un nuovo equilibrio.
Termine spessissimo
usato in diversi ambiti.
3. Resilienza
È la capacità di rispondere nei sistemi complessi con
fenomeni di cambiamento.
È attitudine ad offrire soluzioni innovative a
criticità.
È la volontà di trovare strategie per superare e
adattarsi a situazioni di rischio e di crisi.
È la forza di superare le sfide attraverso un piano
d’azione.
È la decisione di non essere vittima di eventi esterni o persone.
È l’impegno di perseguire obiettivi costruttivi ed efficaci.
4. Resilienza
• Porta a costruire un nuovo progetto.
• Insegna a non essere affetti dagli eventi, non
colpevolizzarsi, ma responsabilizzarsi.
• Anticipa sempre con un approccio grintoso.
• È capace di riprendersi l’integrità propria e delle
situazioni dopo che le condizioni si sono
modificate.
5. Resilienza socio-
politica della
collettività e
dell’organizzazione,
non solo
dell’individuo singolo
Si fonda su
• Alleanze,
• Solidarietà,
• Inclusione.
Si fronteggiano situazioni avverse stando
uniti e controllando le emozioni negative
con proposte positive e vincenti attraverso:
• Cooperazione,
• Connettività,
• Responsabilità,
• Progetti condivisi,
• Responsabilità di cittadinanza,
• Misure di cura e tutela.
6. La prova della
Resilienza per la
scuola
L’esempio della criticità:
fronteggiare il Covid 19 e
trovare soluzioni
7. Per la scuola, rispondere alla
crisi attraverso:
LA PROGETTAZIONE
MACRO-
PROGETTAZIONE
MICRO-
PROGETTAZIONE
LA
SFIDA
8. MACRO-
PROGETTAZIONE
MACO-PROGETTAZIONE POLITICA DELLO STATO
Misure di tutela e prevenzione della salute e dell’integrità
sociale rivolta:
• Definizione degli spazi della scuola (organizzazione
aule, edifici, tempo-scuola, trasporti, norme
igieniche).
• Pubblicazione di DPCM in continuo aggiornamento
(regole da seguire).
• Progetti sulla Didattica a Distanza, Didattica Digitale
Integrata.
• Responsabilità di cittadinanza,
• Misure di cura e tutela.
• Controllo e normativa.
• Conferma e sostegno al raggiungimento degli
obiettivi di formazione dei curricoli.
• Elaborazione degli strumenti e dei supporti da usare.
• Erogazione di fondi per la fattibilità.
• Immissioni in ruolo e/o assunzione di nuovo
personale docente ed Ata.
DI DUE TIPI
PRIMO
TIPO
9. MACRO-
PROGETTAZIONE
MACO-PROGETTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA GENERALE
In base alle Indicazioni Nazionali definisce gli obiettivi, le
attività, i risultati finali dell’atto formativo e si interroga
sui nuovi strumenti da usare per arrivare al fine. Si
riferisce costantemente al curriculum declinandolo con
nuove raccomandazioni e norme (esempio usare il
digitale e la didattica a distanza, riconfigurare i tempi,
didattica mista, la classe alternata, la didattica flip,
l’inclusione).
Ogni scuola, in base all’Autonomia
Scolastica definisce negli organi collegiali le
proprie strategie per organizzare il curriculum, assolvere
agli obiettivi formativi, progettare attività specifiche in
rapporto all’utenza, alla sua specificità, al territorio,
all’edilizia, alla sicurezza. Nel momento di crisi la scuola
progetta strategie per il contenimento dei rischi e
attuazione di didattiche alternative.
DI DUE TIPI
SECONDO
TIPO
10. MICRO-
PROGETTAZIONE
La Micro-progettazione si situa in
riferimento alla macro-progettazione.
Definisce l’azione del docente come
designer del processo di apprendimento
pratico, che innesca con gli studenti su
microcontenuti disciplinari, individuati con
coerenza rispetto al Piano macro-
progettuale della Progettazione secondo le
Indicazioni Nazionali.
La micro-progettazione viene condivisa
nei Dipartimenti Disciplinari e nei
Consigli di Classe.
11. MICRO-
PROGETTAZIONE
La micro-progettazione, lato docente,
delinea in modo specifico le azioni da
realizzare. L’insegnante specifica il
setting didattico e le sue componenti:
• i processi (cosa fa il docente e lo studente),
• i contenuti,
• le risorse e gli ambienti disponibili (classe reale,
virtuale),
• i soggetti coinvolti,
• i tempi,
• gli obiettivi di competenza (Cosa saprà fare alla
fine dell’attività lo studente?),
• la tipologia di didattica (frontale, flip, EAS),
• i criteri di valutazione e autovalutazione,
• Il lavoro di gruppo,
• i prodotti di apprendimento previsti,
• l’inclusione.
Esempio:
GLI EAS
Episodi di apprendimento situati
12. MICRO-
PROGETTAZIONE
COME MICRO-
TEACHING
La micro-progettazione potrebbe
articolarsi in Micro-teaching e Micro-
learning.
Il docente utilizza la strategia di:
• apprendimenti brevi, che fanno parte di un
percorso nell’imparare.
• Sono circoscritti nei tempi di implementazione e
realizzazione.
• Sono performanti (contengono riferimenti e
nodi concettuali della disciplina e/o delle
discipline del curriculum).
• Permettono a tutti di fruirne ai propri ritmi
(inclusione - perché caratterizzati da gradualità)
perché graduali.
• Hanno il vantaggio di permettere la
concentrazione su di una frazione di temi.
13. MICRO-
PROGETTAZIONE
COME MICRO-
TEACHING
LO SVILUPPO DEL MICRO-TEACHING E DEL
MICROLEARNING
PRESUPPONE SCELTE DIDATTICHE DI
RIFERIMENTO.
• Si riferisce a progettazioni didattiche flip ed EAS
(Episodi di Apprendimento Situati) che creano
apprendimento mobile e di protagonismo degli
studenti.
PRESUPPONE ORGANIZZAZIONE FORTE DEGLI
STRUMENTI
• multimediali e digitali.
FA RIFERIMENTO AI «Nuclei Fondanti» che:
• Non sono propriamente i «saperi essenziali» o
«contenuti minimi della disciplina.
• Sono definiti, per i contenuti, dalla struttura della
disciplina come microprogetti che sviluppano e
contengono concetti fondamentali della disciplina
stessa e che generano domande di senso.