Campagna per l'introduzione del reddito minimo di autonomia in Liguria promossa dalla Rete a Sinistra. Una misura universale contro la povertà e a favore del lavoro, che integra il reddito e fornisce servizi per consentire a tutti una vita autonoma e dignitosa.

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REDDITO MINIMO
DI AUTONOMIA
Una misura universale contro la povertà e a favore del lavoro,
che integra il reddito e fornisce servizi per consentire a tutti
una vita autonoma e dignitosa.!
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#REDDITOMINIMO #RETEASINISTRA

2. 1. PRINCIPI E OBIETTIVI
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Obiettivi
Sostenere l autonomia delle persone.
Favorire l inserimento o il reinserimento attivo nel mondo del lavoro.
Offrire una tutela contro la povertà e l esclusione sociale.
Dimostrare l efficacia in Italia del reddito minimo per favorire
l introduzione dello strumento a livello nazionale.
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Funzioni
Anticongiunturale. Nella misura in cui promuove le condizioni per
favorire l inserimento o il reinserimento attivo nel mondo del lavoro,
anche in fasi di crisi sociale ed economica.
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3. Strutturale. Nella misura in cui promuove dei percorsi di studio,
formazione, collocamento, educazione, terapia, riabilitazione o assistenza
per contrastare la povertà e l esclusione sociale.
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Principi
Universalità. Ne può beneficiare chiunque secondo un criterio di
uguaglianza, perché non è riservato a categorie speciali di persone.
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Selettività. Si rivolge a quelle persone che si trovino in una determinata
condizione di bisogno, misurata in base alla soglia di povertà.
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Proporzionalità. È graduato secondo il bisogno di ciascun beneficiario.
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4. Condizionalità. È attivato solo in seguito alla sottoscrizione di un patto
individuale con ciascun beneficiario, che stabilisce le condizioni per
l accesso allo strumento.
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2. SCHEMA DELLA PROPOSTA
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Beneficiari. L RMA è rivolto alle singole persone:
- Maggiorenni;
- Indipendentemente dalla condizione lavorativa (studenti, disoccupati,
persone alla ricerca di un primo impiego, lavoratori precari o sottopagati,
persone che non sono in grado di lavorare, pensionati);
- Residenti in modo legale e continuativo in Liguria da un tempo minimo
(due o tre anni), indipendentemente dalla cittadinanza.
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Domanda. L accesso all RMA avviene su domanda dell aspirante
beneficiario.
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5. Le domande sono accolte seguendo una graduatoria compilata in base a
criteri oggettivi (a esempio, la gravità della condizione di povertà).
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Soglia di povertà. La soglia sotto alla quale ciascuna persona ha diritto
di accedere all RMA è calcolata con riferimento al reddito netto familiare,
secondo il parametro della povertà assoluta: è la quantità di reddito
mensile disponibile̶aggiornata ogni anno e variabile, secondo il numero
di componenti della famiglia per classi di età e la tipologia del Comune di
residenza (piccolo, grande o metropolitano)̶che corrisponde al livello
minimo necessario per acquistare il paniere di beni e servizi essenziali a
conseguire un livello di vita adeguato (generi alimentari, abitazione e
trasporti, beni durevoli di prima necessità, spese per il diritto allo studio e
la formazione professionale).
Il patrimonio mobiliare e immobiliare dei componenti della famiglia è
contato per calcolare il reddito familiare come reddito equivalente
mediante l applicazione di una percentuale, ma l abitazione principale e le
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6. relative pertinenze sono escluse entro un valore massimo. Il costo
dell affitto e del mutuo sull abitazione principale sono, in modo analogo,
detratti dal calcolo del reddito entro un valore massimo.
Gli strumenti monetari di protezione o previdenza sociale regolati dalla
normativa statale (cassa integrazione, assegni, indennità, sussidi e social
card , pensioni) sono sommati al calcolo del reddito.
A esempio, secondo il modello di calcolo dell ISTAT, nel 2013 la soglia di
povertà assoluta in un Comune metropolitano del Nord corrispondeva a
una spesa mensile in acquisti di beni e servizi essenziali pari a:
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- 820,19 euro per le famiglie con un solo componente di 18-59 anni;
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- 1.131,36 euro per le famiglie con due componenti di 18-59 anni;
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- 1.722,55 euro per le famiglie con due componenti di 18-59 anni e due
di 11-17.
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Assegno. Il beneficiario riceve un assegno mensile che ne integra il
reddito netto fino al superamento della soglia di povertà.
Poiché l assegno è individuale, ma il reddito è calcolato con riguardo alla
situazione familiare, è necessario definire un criterio di riparto tra i
componenti di famiglie con più di un beneficiario.
Il meccanismo può funzionare come incentivo per i figli maggiorenni a
lasciare la casa dei genitori, perché così percepirebbero un assegno cui
potrebbero non aver diritto nella famiglia d origine oppure un assegno
più ricco.
L assegno è esente da imposte.
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Patto. Il patto, concordato tra il beneficiario e l ufficio pubblico che
gestisce l RMA, definisce un percorso per dare o ridare alla persona una
vita autonoma grazie a un progetto individuale di studio, formazione,
collocamento, educazione, terapia, riabilitazione o assistenza, secondo le
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8. circostanze (seguendo, a esempio, il modello della dote di cura ).
Secondo le circostanze, il patto prevede anche il coinvolgimento degli
altri componenti del nucleo familiare del beneficiario. In particolare, per
chi è in grado di lavorare il patto prevede:
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- L iscrizione presso i centri per l impiego, lo svolgimento di percorsi di
formazione professionale e l impegno ad accettare la prima proposta di
lavoro che sia congrua rispetto alla professionalità acquisita, alla
formazione ricevuta e alle competenze possedute le
quali sono state certificate dal centro per l impiego;
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- In alternativa, l impegno:
• A seguire un percorso di studi nella scuola secondaria di secondo
grado (fino ai 21 anni) oppure in corsi universitari o post-universitari;
• Per la cura di un componente della famiglia entro il 2o grado di
parentela o affinità che ha bisogno di assistenza continuativa;
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9. • Nel servizio civile.
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La sottoscrizione e il rispetto del patto, salvo motivi validi e giustificati,
sono condizioni per l accesso all RMA.
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Durata. Sei o dodici mesi; prorogabili in modo automatico, se perdurano
i requisiti per l accesso. In occasione della proroga è rinnovato il patto,
che può essere modificato secondo le circostanze.
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Integrazione. Con l introduzione dell RMA è necessario:
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- Incorporare nello strumento le misure di protezione sociale previste
dalla normativa regionale (mense, distribuzione di generi di prima
necessità, sussidi, contributi, tariffe agevolate), avendo cura che questo
non rechi pregiudizio agli attuali beneficiari delle varie misure;
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10. - Sviluppare azioni di sinergia e integrazione nel settore sociale e
sanitario (di nuovo, secondo il modello della dote di cura );
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- Coinvolgere il Terzo Settore, coll impiego di una quota rilevante dei
fondi europei, nelle azioni per promuovere l autonomia delle persone:
• Servizi per realizzare i vari percorsi individuali previsti dai patti coi
beneficiari dello strumento;
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Strumenti finanziari, come microcredito e presiti rimborsabili con ore di
lavoro per la collettività, che nei casi appropriati possono integrare o
sostituire in parte l assegno.
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Gestione. Per garantire l efficacia dell RMA:
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- Lo strumento è attivato e gestito sul territorio, soprattutto nei rapporti
coi beneficiari nelle fasi di accesso e presa in carico, da un unico ufficio
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11. come uno sportello pubblico integrato tra distretto socio-sanitario e
centro per l impiego, in modo tra l altro che il soggetto pubblico che
stipula e garantisce il patto coincida con quello che eroga l assegno;
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- Le procedure sono informatizzate, sin dal deposito delle domande degli
aspiranti beneficiari;
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- È compiuta una valutazione dell attuale funzionamento dei centri per
l impiego e dei distretti socio-sanitari, in particolare al fine di rendere più
adeguati, se necessario, la formazione del personale, le procedure di
accesso e presa in carico, le modalità di certificazione delle competenze,
i percorsi di autonomia e i sistemi per incrociare la domanda di
competenze delle imprese coi percorsi di collocamento e formazione, i
controlli sul rispetto degli impegni assunti dai beneficiari dello strumento;
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- Sono stabiliti meccanismi contro frodi e abusi, in particolare:
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12. • Nella definizione del nucleo familiare;
• Mediante la comunicazione automatica tra banche dati e
sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni;
• Con la previsione di sanzioni amministrative efficaci, che, a
partire dai casi di mancato adempimento del patto, includano la
decadenza ed esclusione temporanea dall accesso allo strumento;
Potrebbero essere previsti degli incentivi economici per gli uffici che
ottengano i migliori risultati nell amministrazione dello strumento, con
riferimento sia alle strategie di attivazione e gestione, sia alla prevenzione
degli errori e abusi nell individuazione dei beneficiari e nell erogazione
degli assegni e servizi.
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Gradualità. L RMA potrebbe essere introdotto in modo graduale, per
diluire nel tempo l impatto sul bilancio regionale. A esempio, nel primo
anno potrebbe essere rivolto alle persone che vivono al di sotto del 50%
della soglia di povertà, per salire fino al 100% nel corso di tre anni.
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13. Valutazione. È necessario prevedere una relazione annuale sui risultati
dell RMA e l avvio di una procedura di revisione dopo un certo tempo di
applicazione (due o tre anni).
Nel valutare i risultati, è necessario seguire sia un criterio fondato sul
conseguimento di obiettivi specifici, sia uno controfattuale.
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Finanziamento. L RMA della Liguria potrebbe costare da 48/60 milioni
(in proporzione allo stanziamento di 16/20 milioni per il reddito di
garanzia della Provincia autonoma di Trento) fino a 240/300 milioni di
euro (in relazione a varie stime concordi, come quella dello studio sul
REIS o di Tito Boeri, che calcolano in 8/10 miliardi la spesa per un
reddito minimo nazionale).
Di seguito indichiamo in via congetturale delle ipotesi di riduzione di
alcune spese del bilancio di previsione 2015. L intenzione non è
individuare in modo preciso le spese dalle quali si possono ricavare i
fondi per l RMA, ma provare che dal bilancio regionale nel complesso è
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14. possibile trarre le risorse necessarie. La copertura possibile sarebbe di
140 milioni, in particolare:
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- 21,0 milioni dalle spese per l Assemblea legislativa (per ridurle a 15,0
milioni, sul livello del Consiglio regionale delle Marche);
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- 3,2 milioni da altre spese istituzionali;
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- 5,1 milioni dai costi per i dirigenti (il 40% della spesa attuale, in
considerazione del fatto che la Liguria avrebbe 88 dirigenti di cui 9
direttori generali su 1.227 dipendenti a fronte dei 53 dirigenti di cui 4
direttori generali su 1.393 dipendenti delle Marche);
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- 1,5 milioni da fitti passivi (di cui 1,4 dalla sede di Piazza De Ferrari);
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- 3,1 milioni da varie spese gestionali (in Liguria, tra le più alte
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15. rispetto alle altre Regioni dell Italia centro-settentrionale);
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- 90,5 milioni dal fondo di riserva.
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3. FONDAMENTO GIURIDICO
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Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea, Articoli 1, 6, 15, 24,
25, 26 e 34.
Raccomandazione numero 92/441/CEE del Consiglio, del 24 giugno
1992, in cui si definiscono i criteri comuni in materia di risorse e
prestazioni sufficienti nei sistemi di protezione sociale;
Raccomandazione numero 2008/867/CE della Commissione, del 3
ottobre 2008, relativa all inclusione attiva delle persone escluse dal
mercato del lavoro;
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16. Comunicazione numero COM(2010)2020 della Commissione, del 3 marzo
2010, Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva;
Decisione numero 2013/208/UE del Consiglio, del 22 aprile 2013, sugli
orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell occupazione,
che conferma, per il 2013, gli orientamenti contenuti nell allegato della
Decisione 2010/707/UE, incluso il numero 10, Promuovere l inclusione
sociale e lottare contro la povertà.
Costituzione, Articoli 2, 3, 4, 35, 36, 38 e 117. Statuto della Regione,
Articolo 2.
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