#digitfi13 workshop "Giornalismo giornalisti e comunità di riferimento" a cura di Lelio Simi. Presentazione realizzata in occasione di "Digit 2013 - Attrezzi per giornalisti online" - 16 e 17 settembre Firenze.
1. GIORNALI, GIORNALISTIGIORNALI, GIORNALISTI
E COMUNITÀ DI RIFERIMENTOE COMUNITÀ DI RIFERIMENTO
LELIO SIMILELIO SIMI
#digitfi13#digitfi13
FirenzeFirenze
Auditorium Sant'ApolloniaAuditorium Sant'Apollonia
17 settembre 201317 settembre 2013
3. Perché ho bisogno di interagire con
le comunità
Quali sono gli obiettivi del fare
community engaging per un giornalista?
4. contenuti= relazioni= valore
«Il valore dei media non è necessariamente
intrinseco nei contenuti – nel senso che ‘devi pagare
per questo prodotto perché il lavoro nel crearlo ha un
valore’ – ma può essere realizzato nelle relazioni che
si formano intorno a quel contenuto».
Jeff Jarvis
«I contenuti sono lo strumento necessario per
generare valore, ma il valore nasce dalle interazioni
che si creano tra i contenuti e tra le persone».
Federico Badaloni (snodi)
5. giornali(smo)=relazioni=comunità
Costruire comunità intorno ai propri contenuti: non è
solo questione di strumenti digitali ma di ripensare
completamente al modo di relazionarsi con i nostri
referenti. Non solo con l’uso delle nuove tecnologie,
dei social network ma anche, semplicemente,
spalancando le porte della redazione ai propri lettori
per creare uno spazio aperto di incontro e confronto
con la comunità di riferimento...
6. senso di appartenenza
«A death in the family: How “our
newspaper” became “the newspaper”»
John Robinson (via Media Disrupted)
Perché il “nostro” giornale a un certo punto per le
persone di una comunità locale è poi diventato
semplicemente “il” giornale?
7. Community engagement e giornalismo
una (possibile) definizione
«News orgs make top priority to listen, to join, lead
& enable conversation to elevate journalism»
Steve Buttry (stevebuttry.wordpres.com)
«Testate d'informazione che si danno come principale
priorità quella di ascoltare, collegare, connettere così
come abilitare e guidare la conversazione al fine di
migliorare il giornalismo».
8. «Journalism as forum»
is just as important as
«journalism as fact»
David Paul Nord (via Paul Bradshaw journalism=community)
9. quindi...
Il valore dei contenuti sta (anche/soprattutto) nella
loro capacità di creare relazioni...
...e le relazioni determinano un senso di
appartenenza, un legame, un valore percepito tra
quello che facciamo e la comunità (ed è questo ancora
uno degli elementi fondamentali del nostro business)
10. Tre (buoni) motivi per fare
community engagement in redazione
Conoscere i nostri lettori.
Conoscere cosa sanno (più di noi) i nostri lettori.
Creare un senso di appartenenza (un valore) tra i
nostri lettori e il nostro giornalismo.
Ce ne sono altri?...
11. Tre fattori essenziali
Priorità/Tempo Il Community engagement
non può funzionare come ripiego o a “tempo perso”.
Guidare Gli organi di informazione devono
cercare di essere leader nella conversazione con la
comunità (ma questo ruolo devono saperselo
guadagnare sul campo).
Qualità L’engagement è un approccio che deve
servire a migliorare il nostro giornalismo. Può anche
avere qualche beneficio di marketing, ma lo scopo è
un giornalismo migliore.
(rielaborato da: stevebuttry.wordpress.com))
12. Principi guida
e valutazione di qualità
(fonte rielaborata da: Joy Mayer, Reynold Institute of journalism
http://rjionline.org/news/community-engagement)
13. 1. Il nostro pubblico principale sente di avere un legame con
noi.
2. Siamo seriamente impegnati ad andare oltre il nostro
pubblico principale.
3. Siamo accessibili, nella realtà dei fatti, sia come redazione
sia come singoli giornalisti.
4. I singoli membri della comunità si sentono invitati a
partecipare al nostro lavoro e incoraggiati a contribuire nel
definire la nostra agenda.
5. Siamo continuamente impegnati a trovare modalità
di ascolto per essere in una conversazione continua con la
nostra comunità.
14. 6. Siamo in grado in ogni momento di adattare la copertura delle
notizie in base a quello che ci rispondono i lettori.
7. Per i membri della comunità è facile condividere le loro
competenze ed esperienze. E noi sappiamo valorizzare
il loro contributo.
8. Amplifichiamo le voci della comunità, oltre la nostra.
9. Investiamo nella nostra comunità e siamo visti come una risorsa
per la comunità stessa.
10. Il nostro contenuto raggiunge il pubblico dove, quando e come è
più utile e significativo.
11. Sono molte le modalità tramite le quali i nostri lettori possono
interagire, condividere e rispondere alle alle notizie che diamo.
15. quindi riepilogando...
Facciamo engagement perché prima di tutto siamo convinti
contribuisca a migliorare la qualità del nostro
giornalismo.
Serve anche a distribuire e promuovere i nostri contenuti ma
non è quella la sua prima finalità.
È una strategia che utilizza tutti gli strumenti a disposizione
non solo quelli digitali.
Abbiamo l'ambizione di guidare la conversazione.
16. Si fa presto a dire community...
Orizzontali/Verticali
Territoriali
Di interesse/Tematiche/Professionali
Attive/Passive
Ma anche una combinazione di queste ad es.:
Territoriali/Verticali/Attive
A quante comunità mi rivolgo/appartengo?
(Considerare sempre il contesto)
17. La sfida è raccontare la complessità,La sfida è raccontare la complessità,
dare voce a molte vocidare voce a molte voci
invece che a pocheinvece che a poche
(e sempre le stesse...)(e sempre le stesse...)
Foto credit: http://missoula.com/river-city-roots-fest/
18. Sviluppare comunità attorno a sé
«Una delle principali qualità per un giornalista sarà
quella di saper sviluppare comunità di interesse
attorno a tematiche specifiche e generare una “micro
fama contestuale”. I giornalisti devono
sapere come creare delle comunità di conoscenza e di
interesse che li aiutino a sviluppare una
propria specializzazione».
Meg Pickard responsabile digital engagement al Guardian
(via Post Industrial Journalism http://towcenter.org/wp-
content/uploads/2012/11/TOWCenter-Post_Industrial_Journalism.pdf)
21. Memoria/Storytelling/Comunità
New York Times: One in 8 million
slideshow + intervista audio, il
racconto di una città attraverso la
memoria di persone “normali”
http://www.nytimes.com/packages/html/nyregion/1-in-8-million/index.html#
22. Su quali basi costruire un piano
di lavoro?
(facciamoci un po' di domande)
23. Chi sta già parlando nella nostra comunità di
argomenti e tematiche che stiamo seguendo? Come
possiamo individuare queste fonti e coinvolgerle?
Dove (sia off line che online) e come si svolgono
queste conversazioni? Quali fonti (singole persone o
comunità) stiamo cercando, e come possiamo
ottenere dei contributi da loro?
È utile far conoscere alla comunità le storie e progetti
su cui stiamo lavorando e chiedere loro dei
contributi? C'è qualche controindicazione
nel farlo?
24. Quali obiettivi interagendo ci poniamo per
migliorare il modo con il quale copriamo la storia
che stiamo raccontando?
Cosa dobbiamo fare per facilitare l'interazione
con i lettori?
Cosa dobbiamo fare e come dobbiamo
comportarci per entrare a far parte di una
discussione (online o offline) già in atto nella
nostra comunità?
25. obiettivo: ottenere il meglio dalle persone,
non solo “mi piace”, click e pageview...
Cosa vuol dire fare bene
interazione e coinvolgimento?
Si possono avere molti follower, like o
commenti parlando alla "pancia" del lettore
puntando sempre sulle contrapposizioni per
sfruttare la competizione tra diversi
schieramenti ma senza aggiungere un
grammo alla comprensione reale dei fatti e
senza dare minimamente strumenti ai
lettori per farsi un'opinione propria e
indipendente dei fatti...
Quali sono i nostri reali obiettivi? Tanti “mi
piace” significano più copie vendute?
26. Ma come si misura l'engagement?
Quali metriche scegliere?
Online:
Tempo vs. Pageview
Condivisioni social/follower/iscrizioni
Commenti
“Rimbalzi”
E Offline?
Partecipazione incontri
Indagini di mercato
Copie vendute
E poi, altre? Nuove fonti acquisite, nuovi contatti, conversazioni generate...
Cercare di capire le metriche e non fermarsi alle apparenze...
27. Ricerca, Selezione e Verifica
Ascolto e Partecipazione
Collaborazione e Condivisione
(Non necessariamente in questo ordine...)
azioni
28. Ascoltare L’interazione non è semplice
promozione. Abbiamo bisogno di ascoltare e dare
risposte.
Partecipare Non possiamo pretendere di
ospitare tutta la conversazione dentro il nostro sito
web o nel nostro giornale. Bisogna uscire, confrontarsi
nei luoghi (anche fisici) dove avvengono le
conversazioni
ConversareL’interazione è sempre una
conversazione multi-direzionale.
29. condividere
Rendere partecipi i lettori del processo di raccolta delle notizie
(come si è giunti a quella notizia, quali scelte abbiamo fatto, come
è stato realizzato quel reportage...).
Il processo di sintesi è fondamentale per essere compresi ma
(ogni volta che è possibile) mettiamo a disposizione tutti i
documenti e i dati su cui abbiamo lavorato, e su quei documenti
chiedere l'aiuto dei lettori per verifica e approfondimenti.
Condividere i “ferri del mestiere” (spazi online ma anche offiline
di formazione e workshop).
E poi:
Racconta quello che sai, chiedi quello che non sa, chiedi in modo
chiaro quello che vuoi sapere, presentati sempre come giornalista.
30. Ricerca selezione e
verifica fonti
Social media
Blog
Contenuti interattivi
Crowdsourcing
Votazioni, Concorsi
Feedback
Breaking News
strumenti...
Live blogging
Commenti
Storytelling
Cura dei contenuti e
aggregazione
Newsletter
Incontri faccia a faccia,
eventi, tour sul territorio.
31. Ricerca, selezione e verifica delle fonti
Come individuare
conversazioni
rilevanti...
32. «Ogni minuto vengono aggiunte 72 ore di video su YouTube.
Quindi ogni secondo, viene caricata più di un’ora di video. E per
le foto, su Instagram vengono caricate 58 foto al secondo. Più di
3.500 foto su Facebook. Quando finirò il mio discorso, ci
saranno 864 ore in più di video su YouTube rispetto a quando ho
iniziato, e due milioni e mezzo di foto in più su Facebook e
Instagram. Quindi è interessante essere un giornalista ora,
perché dovremmo avere accesso a qualsiasi cosa. Dovrei
sapere di qualsiasi evento che accade nel mondo, più o meno
all’istante e gratuitamente. Lo stesso per chiunque in questa
sala. L’unico problema è che quando si hanno tutte quelle
informazioni bisogna trovare quelle buone, ed è una cosa
molto difficile se si ha a che fare con un volume così
importante».
Via TEDx, Mark Nolan caporedattore Storyful
34. ricerca e verifica fonti da social media
Sei buoni consigli:
Avvicinati il più possibile alla fonte e migliora sempre le tue capacità di
capire e valutare le persone con le quali interagisci.
Ogni volta che puoi prendi il telefono e verifica direttamente le tue
fonti.
Confronta sempre i materiali (foto e video) con altri e comunque fatti
sempre delle domande sulle informazioni che le fonti condividono in
Rete.
Non dipendere troppo da un unico punto di vista (la verifica “troppo
bello per essere vero”).
Segui il fumo dei media sociali per trovare il fuoco della notizia.
Utilizza i tuoi contatti per trovare altri contatti interessanti. E poi
mantienili e coltivali.
Fonte:http://senzamegafono.com/2012/12/06/verifica-delle-fonti-social-media-tre-vecchie-
regole-e-se-buoni-consigli-per-i-giornalisti/
35. Organizzare il caos: selezionare/cercare fonti
Liste tematiche
Piattaforme gestione: Tweetdeck (Hootsuite
Seesmic, et simila)
Ricerca per hashtag
Opzioni Ricerca avanzata
37. Organizzare il caos: Tweetdeck
Utilizzo dei filtri per
circoscrivere la ricerca
Creare e seguire liste
Creazione colonne
ricerche
38. Twitter ricerca avanzata
Ricerca per parole chiave e hashtag
Combinazioni di parole chiave
Ricerca per account
Ricerca per luoghi http://twitter.com/search-advanced
40. Motori di ricerca “specializzati”
Topsy.com Twitter
#tagboard (tagboard.com)
hashtag multipiattaforma
Copyngram (copygr.am) Instagram
41. Facebook: Uso dei Gruppi aperti per reporting
L'esempio di ProPublica Patient Harm Community
42. Creare degli spazi per ascoltare
«Con Facebook, vogliamo costruire una comunità di
persone - pazienti così come medici, infermieri, autorità di
regolamentazione, dirigenti sanitari e tutti gli altri - che
sono interessati a discutere dei danni al paziente, le cause
e le soluzioni ... Vi preghiamo di unirvi a noi. Condividi la
tua storia, poni domande e dai il tuo punto di vista con gli
altri membri. Il tuo contributo può contribuire a dare
forma al nostro reportage».
Join ProPublica’s Patient Harm Community
Ricerca/ascolto/partecipazione/trasparenza
43. Ricerca e verifica
Verifica identità via Url
(whois.domaintools.com/)
Verifica incrociata identità via social
media (www.social-searcher.com/)
Verifica immagini (tineye.com)
45. Cura dei contenuti e aggregazione
Il Tirreno: Uso della
piattaforma Storify
per aggregare e
selezionare contenuti
da social media per
raccontare storie
46. commenti online/questioni aperte
Una risorsa o un male necessario?
Solo una questione di traffico generato?
Paura dei troll?
Considerare di chiuderli in alcune situazioni “delicate”?
Collocazione: integrati all'articolo o lasciati a loro stessi?
È necessario ripensarli? Come?
Anonimato: proibirlo migliora davvero la conversazione?
Chi deve gestirli? (la redazione, in outsourcing, misto: redazione e
outsourcing).
Uso delle Community Guideline.
47. Commenti una risorsa
«Ammiro la rapidità di reazione italica. Esce il decreto. Il pizzaiolo, che non ha altro da
fare, corre a leggere la Gazzetta Ufficiale perché lui sogna da tempo di poter
regolarizzare il lavoratore in nero, si legge la mappazza di 66 pagine, scopre l'arcano,
telefona al papà del garzone che a sua volta prende l'agendina, trova il telefono del
preside e chiama prontamente per supplicare la bocciatura del figlio. Nel mentre scrive
un'accorata lettera al Repubblica dove, tra le altre cose, spiattella la condizione di
lavoratore in nero del figlio facendo così felicissimo il pizzaiolo di cui sopra che a questo
punto attende paziente l'Ispettorato del Lavoro triste per non poter più assumere il
ragazzo a causa dell'inamovibilità della commissione di maturità. Ci manca solo un
richiamo alla possibile parentela del ragazzo con Mubarack e la storia sarebbe
perfetta...»
Commento di “andrea61” immediatamente dopo la pubblicazione della “lettera
di una professoressa sul pizzaiolo costretto a scegliere fra posto fisso e diploma
di maturità ” che si è poi rivelata bufala costruita da agenzia...
Via Linkiesta http://www.linkiesta.it/lettera-inventata-gramellini#ixzz2eUEOwL3A
48. Commenti online: paura dei troll?
Tre regole per attenuarli
«Come esprimere una critica in modo efficace:
- Cercate di riformulare la posizione del vostro avversario in modo così
chiaro e corretto da fargli dire “grazie, non avevo pensato a vederla in
questi termini”.
- Elencate i punti sui quali siete d’accordo (soprattutto se non sono
condivisi da tutti).
- Citate quello che avete imparato dal vostro avversario.
Solo a questo punto vi è consentito confutare o criticare qualcosa».
(Anatol Rapoport via Luisa Caradda, il blog di mestiere di scrivere)
49. Commenti online: ripensarli, come?
Huffington Post uso dei Badge come per
Foursquare: i commenti come un social
New York Times la prospettiva del lettore
Gawker nuova impaginazione dei commenti
Corsera Passaparola i commenti come una
community
50. Commenti online: ripensarli, come?
Quartz (qz.com)
Medium (medium.com)
Note ai paragrafi
(per cercare di avere commenti
più pertinenti)
51. Offline: usciamo e incontriamo le persone
faccia a faccia!
Interazione con le comunità faccia a faccia (incontri con
gruppi e associazioni e istituzioni, nella vita quotidiana).
Organizzare Eventi/Incontri tematici/Workshop.
Pianificare tour sul territorio.
Redazioni Aperte: Newsroom café e spazi attrezzati in
redazione (aula per formazione e incontri, archivi aperti).
Partecipazione a eventi incontri organizzati da altri.
52. open newsroom/open journalism:
The Register Citizen
Spazi attrezzati (postazioni Pc, free
wi-fi) da condividere con la
comunità: Open Archives -
Community Classroom - Community
Meeting Space - Artist of the Month
- Coffee shop
http://newsroomcafe.wordpress.com/
54. Un esempio italiano: VareseNews
141 tour
Live blogging per ogni tappa (piattaforma: Scribblelive)
http://www3.varesenews.it/comuni/tour/
Il tour dei 141 comuni della provincia di Varese
55. In conclusione: ricordiamoci che...
Noi non sappiamo tutto, ma siamo parte della comunità e
possiamo abbracciare il potere della folla.
Non è affatto detto che ci porti direttamente dei soldi, ma
sicuramente la comunità è ancora un fattore chiave del nostro
business.
Non dobbiamo aver paura di essere coinvolti nei commenti - ma
facciamolo nei tempi dovuti.
Non dobbiamo per forza essere su tutte le piattaforme, ma
consideriamo in maniera accurata i potenziali benefici per il nostro
giornalismo caso per caso.
Consideriamo il tono da usare per ogni contesto.
Sì, le testate giornalistiche e i giornalisti possono svolgere ancora
un ruolo importante nella comunità.
(fonte: http://www.journalism.co.uk/news/-ijf13-seven-community-engagement-
pointers-for-journalists/s2/a552792/)
56. GRAZIE!
LELIO SIMI
Twitter: @leliosimi
Blog: senzamegafono.com
Email: leliosimi@gmail.com
Slideshare: slideshare.net/leliosimi/
per approfondire:
http://senzamegafono.com/category/community-engagement-2/
stevebuttry.wordpress.com/joymayer.com/zombiejournalism.com
Editor's Notes
Creare relazioni non vuol dire semplicemente click o pageview o like ma ha senso se crea una comunità
Cosa vuol dire? Esempi Nate Silver, o italiani Messoa