Gesù vuole schiudere la profondità del suo Cuore, vuole dare testimonianza di quella confidenza che rivela i suoi segreti, di quel dolore che vuole essere compreso in ciò che ha di più intimo.
1. I SEGRETI DELLA PASSIONE Rivelati da Gesù a SuorJosefaMenendez (Religiosadel Sacro Cuore) durante la Quaresimadel 1923
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3. Gesùvuoleschiudere la profonditàdelsuoCuore, vuoledaretestimonianza di quellaconfidenzacherivela i suoisegreti, di quel dolorechevuoleesserecompreso in ciòche ha di più intimo.18 febbraio 1923
6. Fu anche per ricordare a quelle chehannoavuto la disgrazia di cadereche esse possonosemprericuperare il candoreperduto per mezzo delsacramentodellaPenitenza.
11. L’Eucaristia è l’invenzionedell’amore «Non vi allontanate da me… Vi aspettoneltabernacolonotte e giorno ! Non vi rimproverò per i vostridelitti… Non ve li rinfaccerò… Ma vi laverònelsangue delle mie Piaghe ! Non temetedunque… Venite a me… Se sapeste quanto vi amo ! » 2 marzo 1923
12. Presenzareale « Voglio far conoscere la tristezzacheinondò il mioCuoredurante la Cena: poiché, se fu grande la miagioia al pensiero delle anime di cui mi facevoalimento e compagno, e dalle qualifino alla fine dei secoliavreiricevuto la testimonianza di adorazione, di riparazione e di amore, non fuperò minore la miatristezza alla vista di tante altreche mi avrebberolasciatonellasolitudine o non avrebberoneppurecreduto alla miapresenzareale. »
13. « Per amore delle mie anime rimangoprigionieronell’Eucaristia. Sto là affinché in tutte le loropenepossanovenire a consolarsi col più tenero dei Cuori, col migliore dei Padri e l’Amicoche non abbandona mai. » « Abitotra i peccatori per essere la lorosalvezza e la lorovita, il medico e nellostesso tempo la medicina per tutte le malattie, generate dalla loronaturacorrotta… Essi in cambio si allontanano da Me, Mi oltraggiano, Mi disprezzano ! »
17. Getsemani « Rimani presso di me al Getsemani e lascia il miosangueirrogare e irrobustire la radicedella tua piccolezza » Duccio di Buoninsegna
18. « Dopoaverpredicatoalle turbe, curatogliinfermi, dato la vista ai ciechi, risuscitato i morti… dopoavervissutotreanni in mezzo ai mieiapostoli, per formali con l’esempio ad amarsi e sopportarsivicendevolmente, ad esercitare la carità verso glialtri, lavandoloro i piedi e facendomilorocibo, mi ritirainell’ortodegliulivi, cioènellasolitudine, per insegnarealle anime a cercareDiolontano da tutto e nell’intimo di lorostesse… Imparate da Lui cheogniazione importante deveesserepreceduta e vivificata dalla preghiera, perché nell’orazione l’anima attinge la sua forzanelle ore difficili e Dio le si comunica, consigliandola, anche se essa non se ne accorge. Per trovarLofacciamotacere i motidellanatura, cosìspessocontrari alla grazia … Adorate i suoidisegni su di voiqualunquesiano… e tutto il vostroessere si prostri come convienechefacciaunacreatura alla presenzadelCreatore ! »
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20. « Così mi offrii per compiere l’operadellaredenzionedelmondo. Nello stessoistantesentiipesare su di me tutti i tormentidellapassione: le calunnie e gliinsulti… i flagelli e la corona di spine… la sete… la croce ! La moltitudine delle offese, dei peccati e dei delittiche si sarebberocommessinel corso dei secoli. E non soltanto li vidi, ma me ne sentiiricoperto… e sottoquestofardello d’ignominie mi dovettipresentare al Padreceleste per imploraremisericordia e mi offrii come garante, Io suoFiglio… »
21. I trediscepoli … « Li avevopresi con me per riposarmi presso di lorofacendolipartecipi delle mie preghiere e dellamiaangoscia. Ma come esprimereciòcheprovò il mioCuorequando, cercandoli, li trovaiimmersinelsonno? Com’è triste, per chi ama, trovarsi solo, senzapotersiconfidare con i suoi cari! Ritornando alla miapreghiera, mi prostraiun’altra volta, adorai il Padremio, implorando il suoaiuto…»
22. « Perché dormite ? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione » (Lc 22,46) « Quando il vostrocuoresoffre di più, alloradovetechiamare anche voiDiovostroPadre. Supplicatelo di aiutarvi, esponetegli le vostresofferenze, i vostritimori, i vostridesideri, e con il gridodellavostraangosciaricordateglichesiete sui figli. Ditegliche il vostro corpo è sfinito… il vostrocuoreoppressofino alla morte… che l’anima sembrasperimentare il sudore di sangue. Pregatelo con fiducia filiale e aspettatetutto da Coluiche vi è Padre. Egli vi consolerà e vi darà la forzanecessaria per affrontare la tribolazione e la sofferenza, sia la vostrachequella delle anime a voiaffidate. »
23. « Dopoesserestatoconfortatodall’Angeloinviatomi dal Padre, vidiavvicinarsiGiuda, uno dei mieidodiciapostoli, e dietro a lui quellichedovevanocatturarmi. Eranoarmati di bastoni e di pietreederanocarichi di catene e di corde per impossessarsi di me e legarmi. Mi alzai e avvicinandomi a lorodissi: ‘Chi cercate ?’ AlloraGiuda, posandomi le manisullespalle mi abbracciò! Che fai, Giuda? Che significaquestobacio ? Dopoche mi ebbedato il baciodeltradimento, Giudauscìdell’orto e, comprendendo l’enormitàdelsuo delitto, si disperò. Chi potràmisurare il miodolorequandovidi il mioapostolocorrere alla perdizioneeterna. » Duccio di Buoninsegna
24. « Se sietedeboli, se temete di cedere al rispettoumano, venite a chiedermi la forza di vincervi… Non cercateappoggio in voistessi, ma ricorrete a me con fiduciaed Io vi sosterrò. Anime care, se non guardate più il cielo, voisaretequaggiù come esseriprivi di ragione. Rialzate il capo verso il vostro fine, verso la patriache vi aspetta. Cercate il vostroDio e lotroveretesempre con gliocchifissi su di voi, e nelsuosguardo la pace e la vita! »
25. Dalla prigione alla flagellazione« Guardate le mie ferite e considerate se c’è qualcunocheabbiatantosofferto per provarvo il suoamore! » (21 marzo 1923) « Nellaprigionedove passai gran parte dellanotte, i soldati, unendo parole edatti, vennero ad insultarmi, deridermi, oltraggiami, percuotermi il capo e tutta la persona…. Infine, stanchi mi lasciarono solo e legato in quel luogooscuroedumido. Per sedia mi diederounapietra. Confrontiamoora la prigione col tabernacolo, e soprattutto col cuore di chi mi riceve: - ‘Nellaprigione fui insultato e maltrattatodaisoldaticheeranomieinemici… neltabernacoloquante volte mi maltrattano e m’insultano anime che mi chiamanopadre! Ma che si comportanocosì poco da figli!’ - ‘Nellaprigionesoffriifreddo, sonno, fame, sete, dolore, vergogna, solitudine, abbandono… E vidinel corso dei secolitantitabernacoli in cui mi sarebbemancato il rifugiodell’amore… tanticuorigelidichesarebbero per il mio corpo ferito e intirizzito come la dura pietradellaprigione! »
26. Quante volte avreiavutofame di anime: dellalorofedeltà, dellalorogenerosità. Figli cari… voletetestimoniarmi il vostroamore: ‘Lasciatemi il vostrocuoreaffinché ne faccia la miaprigione.’ ‘Legatemi con le catenedelvostroamore.’ ‘Ricopritemi con la vostradelicatezza.’ ‘Saziatemi con la vostragenerosità.’ ‘Datemi da bere col vostrozelo.’ ‘Consolate la miatristezza con la fedeltàdellavostrapresenza.’
27. « Intanto il mioCuorestavaintimamenteunito al Padreceleste. Mi struggevo dal desiderio di darealle anime cheamotanto il miosanguefinoall’ultimagoccia. Il pensiero di tutte quelle che mi avrebberoseguito un giorno, attratte dal mioesempio e dalla mialiberalità, m’infiammava di amore. » 21 marzo 1923