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Ecco una piccola provocazione per te:
Se pensi che sia
meglio la prima
opzione (mi curo
oggi)…
… ecco per te qualche suggerimento
preceduto da un po’ d’incoraggiamento…
GUARIRE
MANGIANDO
RUTH HEIDRICH (78 anni -
900 medaglie d’oro: dai 100 metri a
ultra maratone e triathlon)
È stata nominata una delle «Dieci donne più
in forma del Nord Amercia» nel 1999. Ciò che
sorprende è che la nomina sia arrivata
quando aveva 64 anni.
A 47 anni le era stato diagnosticato un
cancro al seno con metastasi alle ossa e ad
un polmone.
Fino ad allora aveva pensato di nutrirsi in
modo salutare: molto pollo, pesce e latticini
a ridotto tenore di grasso.
Dopo l’operazione, notò un annuncio su un giornale:
cercavano volontari per uno studio che metteva in
correlazione dieta e cancro al seno.
Come atleta vegana, e non
più giovane, ha vinto
centinaia di trofei in gare
molto impegnative dal
punto di vista fisico!
Dopo aver parlato con il Dott. McDougall, prese la
decisione di adottare una dieta vegana a basso
contenuto di grassi e rifiutare sia la chemioterapia che
la radioterapia.
Ruth aveva inoltre una
storia familiare di
osteoporosi, ma - dai
47 ai 64 anni - ha visto
la sua densità ossea
incrementarsi anziché
ridursi.
A 67 anni, le è stato
riconosciuto uno stato
di forma fisica pari ad
una donna di 32 anni!
COME SI SPIEGA TUTTO QUESTO?
È perché il
regime
alimentare e lo
stile di vita
vanno ad influire
addirittura sul
DNA.
Vediamo…
I telomeri sono la parte finale dei cromosomi
e sono importanti nella fase di divisione
cellulare.
Tendono ad accorciarsi con l’invecchiamento
perché ad ogni replicazione del DNA diventano
sempre più corti, al punto che qualcuno ha
pensato di utilizzare la lunghezza dei telomeri
come parametro per conoscere l’età biologica.
Ecco un grafico che mostra come i telomeri
si accorcino sempre di più con l’età, fino a
che le cellule smettono di dividersi e
replicarsi.
La lunghezza dei telomeri è determinata dalla
genetica alla nostra nascita (maggiore lunghezza
= maggiore forza fisica e lunghezza di vita)…
Ma l’alimentazione e lo stile di vita possono
addirittura invertire il processo, come è stato
dimostrato da uno studio pilota condotto negli
Stati Uniti e pubblicato sul Lancet Oncology
(Pubblicato online il 17.09.2013 al seguente link:
http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS147
0-2045(13)70366-8/fulltext
Vedi anche Wikipedia alla voce Dean Ornish per un
riassunto degli studi condotti da questo ricercatore)
La ricerca è stata condotta nel 2008
dall'Università della California a San Francisco
sotto la guida del famoso nutrizionista americano
Dean Ornish, in collaborazione con la Dott.ssa
Elizabeth Blackburn (premio Nobel per la
Medicina nel 2009).
Sono stati seguiti per 5 anni 10 uomini affetti da un
tumore alla prostata a basso livello di rischio, ai
quali fu chiesto di cambiare il proprio stile di vita.
Un altro gruppo di 25 uomini nelle stesse
condizioni fu solamente tenuto sotto controllo.
Al gruppo di 10 uomini fu chiesto di seguire
una dieta vegana, di camminare 30 minuti
quasi ogni giorno, e di seguire un
programma di gestione dello stress.
«Abbiamo scoperto che la telomerasi è
aumentata del 30% in soli tre mesi» ha detto
il Dott. Ornish. La telomerasi è un enzima
che agisce sui telomeri per riallungarli.
Gli studiosi hanno inoltre esaminato
l'attività dei geni.
«L'espressione genica su 500 geni è
cambiata, in ogni caso in modo benefico»
ha detto il Dott. Ornish a NBC News.
Dopo 5 anni il team ha rimisurato la
lunghezza dei telomeri. Tra i 10 uomini che
avevano adottato i cambiamenti di stile di
vita, la lunghezza dei telomeri era aumentata
in media del 10%.
In confronto, la lunghezza dei telomeri era
diminuita in media del 3% nei restanti 25
uomini a cui non era stato chiesto di
apportare modifiche al loro stile di vita.
«È il primo studio ad evidenziare che un
intervento sullo stile di vita può bloccare
l'invecchiamento cellulare - ha detto Ornish -
Le implicazioni di questo relativamente
piccolo studio pilota possono andare oltre
gli uomini con cancro alla prostata…
… Se convalidato da studi controllati
randomizzati su larga scala, questi cambiamenti
dello stile di vita possono ridurre
significativamente il rischio di una grande varietà
di malattie e mortalità prematura.
I risultati ci dicono
che i nostri geni
sono la
predisposizione, ma
NON sono il nostro
destino».
La dieta vegana include il consumo di frutta,
verdura, legumi, cereali e semi (ed esclude carne,
pesce, latticini e uova).
I pazienti di Ornish dovevano anche consumare i
cereali integrali e mantenere l'assunzione di
grassi intorno al 10% delle calorie quotidiane.
Il programma Ornish si è dimostrato capace
d’invertire le malattie cardiache, il diabete e
mantenere il cancro alla prostata sotto controllo.
PERCHÉ SI PRODUCONO LE
TOSSINE?
Il nostro corpo produce già normalmente
delle scorie; queste però aumentano in
presenza di abitudini sbagliate.
Vediamo…
Il normale turnover
cellulare produce
scorie per via che le
cellule si rinnovano,
si rigenerano
continuamente.
Le cellule morte - che sono sostanze proteiche -
creano putrefazione: devono essere eliminate
velocemente.
Un’alimentazione scorretta va ad aumentare
le scorie che normalmente si producono
anche con un’alimentazione sana.
Vi sono poi i
prodotti finali del
metabolismo
(acido urico, urea,
ammoniaca,
biossido di
carbonio, ecc.).
Produce tossine anche uno stile di vita
errato, senza contare le tensioni, lo stress, il
superlavoro, ecc.
Vi sono infine i vari inquinanti (additivi,
conservanti, coloranti, edulcoranti, metalli
pesanti).
Un fisico trattato bene è
comunque in grado di
eliminarli efficacemente.
L’INTOSSICAZIONE
INTESTINALE
Quando questa capacità di
eliminazione è compromessa,
ecco…
Esistono organi nel nostro corpo che sono detti
“emuntori”: sono come delle porte attraverso le
quali vengono espulse le tossine.
Essi sono: fegato, pelle, reni, polmoni, ma
soprattutto intestino, che è la porta principale.
L’intestino dovrebbe essere uno
“sbarramento intelligente” verso il sistema
sanguigno…
… Ovvero dovrebbe far passare i nutrienti
ed impedire l’accesso alle scorie.
Ma quando
nell’intestino si
produce
fermentazione o
putrefazione, il
sangue viene
intossicato.
Infatti, quando l’intestino è in sofferenza,
diventa più poroso e fa passare tutto.
Nel sangue arriva alcool ad alta gradazione
per effetto della fermentazione.
Poiché il sistema sanguigno va a toccare tutti gli
organi, l’intossicazione si diffonde provocando
disturbi e malattie che spesso non vengono
correlati con la vera causa.
L’intossicazione intestinale è qualcosa
di molto comune, anche se la maggior
parte della gente non sa di soffrirne.
SINTOMI FISICI
D’INTOSSICAZIONE
GENERALE
(vedi seminario della Dott.ssa Simona Oberhammer, naturopata
e ricercatrice indipendente: https://www.youtube.com/watch?v=
QtX8odLQkgA&feature=youtube_gdata_player
Bocca impastata, asciutta
Lingua patinata
Naso chiuso o la necessità di soffiarsi
spesso il naso (muco nelle alte o basse vie
respiratorie)
Necessità di tossire spesso
Palpebre gonfie e occhiaie
Occhi arrossati
Alito pesante
Sudorazione acida
Disturbi digestivi
Problemi ginecologici (leucorrea, candida,
sangue mestruale maleodorante)
Problemi urologici (frequenti cistiti, per
esempio)
Problemi dermatologici (brufoli, acne,
dermatiti, dermatosi)
Stati infiammatori che provocano dolori di
vario tipo (dolori alla cervicale, lombalgie,
emicranie, ecc.)
Stanchezza
SINTOMI PSICHICI
D’INTOSSICAZIONE GENERALE
Poca lucidità mentale
Impressione di essere
annebbiati
Carenza di memoria
Cattivo umore
Stato d’animo oscillante,
instabile
Insonnia
SINTOMI SPECIFICI
D’INTOSSICAZIONE
INTESTINALE
Cattivi odori corporei
Evacuazioni maleodoranti (putrefazione o
fermentazione)
Feci troppo secche, o troppo liquide, o
troppo appiccicose o troppo grasse
Evacuazioni inferiori ad una volta al giorno
(l’ideale sarebbe due volte al giorno)
Meteorismo (gonfiori intestinali)
Diarree che proseguono nel tempo o
alternanza di diarrea con stipsi
Colite
Emorroidi
Disbiosi (alterazioni della flora batterica
intestinale)
Disturbi digestivi
Sovrappeso e cellulite
Patologie ginecologiche e infertilità
Problemi dermatologici
Intolleranze alimentari
Indebolimento del sistema immunitario
Problemi alla prostata
Irritabilità e insonnia
LA DISINTOSSICAZIONE
Per affrontare drasticamente l’intossicazione
intestinale, occorre iniziare evitando diversi cibi.
È evidente che il primo periodo (da alcune
settimane a qualche mese) sarà il più
restrittivo.
Ti occorrono perseveranza, impegno ed
autodisciplina.
Il glutine
Il glutine rende poroso l’intestino (la
permeabilità dell’intestino consente il
passaggio nel sangue di tossine e altro),
quindi è bene sospenderlo per almeno un
paio di mesi.
In particolare, il
glutine del grano
cosiddetto
“moderno” (grano
Creso) è tossico per
l’intestino perché
geneticamente
modificato.
(vedi seminario
"I pericoli del grano
moderno")
I dolcificanti di tutti i generi
Lo zucchero bianco è un alimento morto, privo di
sostanze nutritive, ma ricco di calorie “vuote”,
che impoverisce ed avvelena il fisico.
Anche lo zucchero nero è un alimento pericoloso,
anche se meno nocivo.
Se ci tieni alla
salute evita
dunque per
sempre:
Lo zucchero
bianco o nero, il
fruttosio, i
dolcificanti
chimici.
Per il momento, però, evita anche le alternative
naturali come il miele, il succo d’agave, i malti di
cereali, lo sciroppo d’acero.
Infatti stai cercando di combattere la
fermentazione e tutto ciò che è dolce la favorisce.
Per lo stesso motivo (la fermentazione), è bene
evitare per un certo periodo anche la frutta.
La frutta
L’unica eccezione si può fare per quel poco
limone che si mette nei succhi di verdura e nelle
insalate. Questo fino a quando non noterai dei
miglioramenti a livello intestinale.
(vedi il seminario "La frutta" per i dettagli)
Le proteine animali
Le proteine animali rendono molto acido il
sangue, favorendo diverse gravi patologie. Esse
rappresentano inoltre un pericolo per via degli
allevamenti intensivi.
(vedi seminario "I pericoli delle proteine animali")
Fra i legumi, meglio evitare per qualche tempo
quelli secchi (impegnativi per l’intestino),
preferendo i freschi (o surgelati freschi).
Limitazioni fra le proteine vegetali
Fra la frutta oleaginosa, tralascia tutto tranne le
mandorle (le uniche che danno reazione alcalina).
Puoi mangiarne una decina al giorno.
In questo periodo non vi saranno carenze di
proteine.
Mangerai legumi freschi, mandorle, gli pseudo-
cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno) che
contengono tutti gli aminoacidi essenziali nelle
giuste proporzioni. Assumerai proteine anche con
i cereali, i semi e le verdure.
Cuoci le verdure al vapore
e condisci solo con olio
extra-vergine di oliva
spremuto a freddo. Oppure
cuoci le verdure in padella
o al forno con poca acqua
e, al massimo, un
cucchiaino d’olio.
I grassi animali e i
grassi cotti
Il lievito tende a gonfiare. Se puoi, evita anche
questo per un periodo. La pasta-madre rende
decisamente più digeribile il pane.
Il lievito
Le spezie non comprendono le erbe aromatiche
che sono molto salutari (basilico, prezzemolo,
rosmarino, origano, salvia, maggiorana, timo...).
Evita soprattutto le spezie piccanti.
Le spezie
Riassumendo i NO (per il primo periodo):
Il glutine
Qualsiasi tipo di dolcificante
La frutta
Le proteine animali
I legumi ad eccezione di quelli freschi
La frutta oleaginosa tranne le mandorle
I grassi animali e quelli cotti
I grassi vegetali ad eccezione dell’olio di oliva
Il lievito
Le spezie piccanti
SÌ alla verdura,
soprattutto cruda
come antipasto
(importante!).
La verdura va perfettamente d’accordo con
cereali e pseudo-cereali, semi, frutta
oleaginosa, proteine. Quindi non c’è pericolo
di fermentazione.
SÌ ai succhi di verdura di colori diversi (2-3
bicchieri al giorno), bevuti una decina di minuti
prima del pasto (NON al posto della verdura cruda
e/o cotta, ma in aggiunta)
SÌ all’acqua naturale, oligominerale, bevuta fuori
pasto. Almeno due litri al giorno, soprattutto
appena svegli (tiepida con qualche goccia di
limone).
(vedi seminario "L’acqua")
SÌ alla soluzione idrosalina
con sale rosa dell’Hymalaia,
che aiuta il fisico a
disintossicarsi.
Usa il sale rosa anche per
condire (cancella
definitivamente il sale
bianco dalla tua
alimentazione)
(vedi seminario "I veleni
quotidiani 1 – Il sale")
La distribuzione del cibo durante la giornata dev’essere
la seguente:
Colazione molto abbondante la mattina (perfetto un
vero e proprio pranzo preceduto dal succo di
verdura),
Pranzo normale,
Cena molto leggera, presto nella serata (comunque
almeno 3 ore prima del sonno).
Fra un pasto e l’altro devono trascorrere dalle 5
alle 6 ore, per evitare la sovrapposizione di un
pasto sopra l’altro (fermentazione) e per dare
tempo allo stomaco di riposare.
Può essere di grande aiuto bere delle tisane
disintossicanti del fegato, a base di carciofo, tarassaco,
boldo, cardo mariano, ecc.: un cucchiaio in un litro
d’acqua, lascia in infuso per circa mezzora e bevi senza
dolcificare durante la giornata (al posto dell’acqua
semplice).
Per chi soffre di stitichezza o bruciore di stomaco,
aiuta anche il decotto di semi di lino (metti a
freddo un cucchiaio in un litro d’acqua, fai bollire
per 5-6 minuti, bevi durante la giornata o prima
dei pasti).
L’assunzione prolungata di fermenti lattici è di
grande giovamento per ripristinare la flora
batterica intestinale.
Esistono anche dei prodotti naturali che
favoriscono l’eliminazione dei parassiti intestinali.
In conclusione,
ricorda…
Tutto ciò che è raffinato o di provenienza animale
infiamma; tutto ciò che viene dal mondo vegetale
ha nel tuo corpo l’effetto opposto!
by Luciana

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15. disintossicarsi

  • 1.
  • 2. Ecco una piccola provocazione per te:
  • 3. Se pensi che sia meglio la prima opzione (mi curo oggi)… … ecco per te qualche suggerimento preceduto da un po’ d’incoraggiamento…
  • 5. RUTH HEIDRICH (78 anni - 900 medaglie d’oro: dai 100 metri a ultra maratone e triathlon) È stata nominata una delle «Dieci donne più in forma del Nord Amercia» nel 1999. Ciò che sorprende è che la nomina sia arrivata quando aveva 64 anni. A 47 anni le era stato diagnosticato un cancro al seno con metastasi alle ossa e ad un polmone. Fino ad allora aveva pensato di nutrirsi in modo salutare: molto pollo, pesce e latticini a ridotto tenore di grasso.
  • 6. Dopo l’operazione, notò un annuncio su un giornale: cercavano volontari per uno studio che metteva in correlazione dieta e cancro al seno. Come atleta vegana, e non più giovane, ha vinto centinaia di trofei in gare molto impegnative dal punto di vista fisico! Dopo aver parlato con il Dott. McDougall, prese la decisione di adottare una dieta vegana a basso contenuto di grassi e rifiutare sia la chemioterapia che la radioterapia.
  • 7. Ruth aveva inoltre una storia familiare di osteoporosi, ma - dai 47 ai 64 anni - ha visto la sua densità ossea incrementarsi anziché ridursi. A 67 anni, le è stato riconosciuto uno stato di forma fisica pari ad una donna di 32 anni!
  • 8. COME SI SPIEGA TUTTO QUESTO? È perché il regime alimentare e lo stile di vita vanno ad influire addirittura sul DNA. Vediamo…
  • 9. I telomeri sono la parte finale dei cromosomi e sono importanti nella fase di divisione cellulare.
  • 10. Tendono ad accorciarsi con l’invecchiamento perché ad ogni replicazione del DNA diventano sempre più corti, al punto che qualcuno ha pensato di utilizzare la lunghezza dei telomeri come parametro per conoscere l’età biologica.
  • 11. Ecco un grafico che mostra come i telomeri si accorcino sempre di più con l’età, fino a che le cellule smettono di dividersi e replicarsi.
  • 12. La lunghezza dei telomeri è determinata dalla genetica alla nostra nascita (maggiore lunghezza = maggiore forza fisica e lunghezza di vita)…
  • 13. Ma l’alimentazione e lo stile di vita possono addirittura invertire il processo, come è stato dimostrato da uno studio pilota condotto negli Stati Uniti e pubblicato sul Lancet Oncology (Pubblicato online il 17.09.2013 al seguente link: http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS147 0-2045(13)70366-8/fulltext Vedi anche Wikipedia alla voce Dean Ornish per un riassunto degli studi condotti da questo ricercatore)
  • 14. La ricerca è stata condotta nel 2008 dall'Università della California a San Francisco sotto la guida del famoso nutrizionista americano Dean Ornish, in collaborazione con la Dott.ssa Elizabeth Blackburn (premio Nobel per la Medicina nel 2009).
  • 15. Sono stati seguiti per 5 anni 10 uomini affetti da un tumore alla prostata a basso livello di rischio, ai quali fu chiesto di cambiare il proprio stile di vita. Un altro gruppo di 25 uomini nelle stesse condizioni fu solamente tenuto sotto controllo.
  • 16. Al gruppo di 10 uomini fu chiesto di seguire una dieta vegana, di camminare 30 minuti quasi ogni giorno, e di seguire un programma di gestione dello stress.
  • 17. «Abbiamo scoperto che la telomerasi è aumentata del 30% in soli tre mesi» ha detto il Dott. Ornish. La telomerasi è un enzima che agisce sui telomeri per riallungarli.
  • 18. Gli studiosi hanno inoltre esaminato l'attività dei geni. «L'espressione genica su 500 geni è cambiata, in ogni caso in modo benefico» ha detto il Dott. Ornish a NBC News.
  • 19. Dopo 5 anni il team ha rimisurato la lunghezza dei telomeri. Tra i 10 uomini che avevano adottato i cambiamenti di stile di vita, la lunghezza dei telomeri era aumentata in media del 10%.
  • 20. In confronto, la lunghezza dei telomeri era diminuita in media del 3% nei restanti 25 uomini a cui non era stato chiesto di apportare modifiche al loro stile di vita.
  • 21. «È il primo studio ad evidenziare che un intervento sullo stile di vita può bloccare l'invecchiamento cellulare - ha detto Ornish - Le implicazioni di questo relativamente piccolo studio pilota possono andare oltre gli uomini con cancro alla prostata…
  • 22. … Se convalidato da studi controllati randomizzati su larga scala, questi cambiamenti dello stile di vita possono ridurre significativamente il rischio di una grande varietà di malattie e mortalità prematura. I risultati ci dicono che i nostri geni sono la predisposizione, ma NON sono il nostro destino».
  • 23. La dieta vegana include il consumo di frutta, verdura, legumi, cereali e semi (ed esclude carne, pesce, latticini e uova). I pazienti di Ornish dovevano anche consumare i cereali integrali e mantenere l'assunzione di grassi intorno al 10% delle calorie quotidiane.
  • 24. Il programma Ornish si è dimostrato capace d’invertire le malattie cardiache, il diabete e mantenere il cancro alla prostata sotto controllo.
  • 25. PERCHÉ SI PRODUCONO LE TOSSINE?
  • 26. Il nostro corpo produce già normalmente delle scorie; queste però aumentano in presenza di abitudini sbagliate. Vediamo…
  • 27. Il normale turnover cellulare produce scorie per via che le cellule si rinnovano, si rigenerano continuamente. Le cellule morte - che sono sostanze proteiche - creano putrefazione: devono essere eliminate velocemente.
  • 28. Un’alimentazione scorretta va ad aumentare le scorie che normalmente si producono anche con un’alimentazione sana.
  • 29. Vi sono poi i prodotti finali del metabolismo (acido urico, urea, ammoniaca, biossido di carbonio, ecc.).
  • 30. Produce tossine anche uno stile di vita errato, senza contare le tensioni, lo stress, il superlavoro, ecc.
  • 31. Vi sono infine i vari inquinanti (additivi, conservanti, coloranti, edulcoranti, metalli pesanti). Un fisico trattato bene è comunque in grado di eliminarli efficacemente.
  • 32. L’INTOSSICAZIONE INTESTINALE Quando questa capacità di eliminazione è compromessa, ecco…
  • 33. Esistono organi nel nostro corpo che sono detti “emuntori”: sono come delle porte attraverso le quali vengono espulse le tossine. Essi sono: fegato, pelle, reni, polmoni, ma soprattutto intestino, che è la porta principale.
  • 34. L’intestino dovrebbe essere uno “sbarramento intelligente” verso il sistema sanguigno…
  • 35. … Ovvero dovrebbe far passare i nutrienti ed impedire l’accesso alle scorie. Ma quando nell’intestino si produce fermentazione o putrefazione, il sangue viene intossicato.
  • 36. Infatti, quando l’intestino è in sofferenza, diventa più poroso e fa passare tutto. Nel sangue arriva alcool ad alta gradazione per effetto della fermentazione.
  • 37. Poiché il sistema sanguigno va a toccare tutti gli organi, l’intossicazione si diffonde provocando disturbi e malattie che spesso non vengono correlati con la vera causa.
  • 38. L’intossicazione intestinale è qualcosa di molto comune, anche se la maggior parte della gente non sa di soffrirne.
  • 39. SINTOMI FISICI D’INTOSSICAZIONE GENERALE (vedi seminario della Dott.ssa Simona Oberhammer, naturopata e ricercatrice indipendente: https://www.youtube.com/watch?v= QtX8odLQkgA&feature=youtube_gdata_player
  • 40. Bocca impastata, asciutta Lingua patinata Naso chiuso o la necessità di soffiarsi spesso il naso (muco nelle alte o basse vie respiratorie) Necessità di tossire spesso Palpebre gonfie e occhiaie Occhi arrossati Alito pesante Sudorazione acida Disturbi digestivi
  • 41. Problemi ginecologici (leucorrea, candida, sangue mestruale maleodorante) Problemi urologici (frequenti cistiti, per esempio) Problemi dermatologici (brufoli, acne, dermatiti, dermatosi) Stati infiammatori che provocano dolori di vario tipo (dolori alla cervicale, lombalgie, emicranie, ecc.) Stanchezza
  • 43. Poca lucidità mentale Impressione di essere annebbiati Carenza di memoria Cattivo umore Stato d’animo oscillante, instabile Insonnia
  • 45. Cattivi odori corporei Evacuazioni maleodoranti (putrefazione o fermentazione) Feci troppo secche, o troppo liquide, o troppo appiccicose o troppo grasse Evacuazioni inferiori ad una volta al giorno (l’ideale sarebbe due volte al giorno) Meteorismo (gonfiori intestinali) Diarree che proseguono nel tempo o alternanza di diarrea con stipsi
  • 46. Colite Emorroidi Disbiosi (alterazioni della flora batterica intestinale) Disturbi digestivi Sovrappeso e cellulite Patologie ginecologiche e infertilità Problemi dermatologici Intolleranze alimentari Indebolimento del sistema immunitario Problemi alla prostata Irritabilità e insonnia
  • 48. Per affrontare drasticamente l’intossicazione intestinale, occorre iniziare evitando diversi cibi.
  • 49. È evidente che il primo periodo (da alcune settimane a qualche mese) sarà il più restrittivo. Ti occorrono perseveranza, impegno ed autodisciplina.
  • 50. Il glutine Il glutine rende poroso l’intestino (la permeabilità dell’intestino consente il passaggio nel sangue di tossine e altro), quindi è bene sospenderlo per almeno un paio di mesi.
  • 51. In particolare, il glutine del grano cosiddetto “moderno” (grano Creso) è tossico per l’intestino perché geneticamente modificato. (vedi seminario "I pericoli del grano moderno")
  • 52. I dolcificanti di tutti i generi Lo zucchero bianco è un alimento morto, privo di sostanze nutritive, ma ricco di calorie “vuote”, che impoverisce ed avvelena il fisico. Anche lo zucchero nero è un alimento pericoloso, anche se meno nocivo.
  • 53. Se ci tieni alla salute evita dunque per sempre: Lo zucchero bianco o nero, il fruttosio, i dolcificanti chimici.
  • 54. Per il momento, però, evita anche le alternative naturali come il miele, il succo d’agave, i malti di cereali, lo sciroppo d’acero. Infatti stai cercando di combattere la fermentazione e tutto ciò che è dolce la favorisce.
  • 55. Per lo stesso motivo (la fermentazione), è bene evitare per un certo periodo anche la frutta. La frutta
  • 56. L’unica eccezione si può fare per quel poco limone che si mette nei succhi di verdura e nelle insalate. Questo fino a quando non noterai dei miglioramenti a livello intestinale. (vedi il seminario "La frutta" per i dettagli)
  • 57. Le proteine animali Le proteine animali rendono molto acido il sangue, favorendo diverse gravi patologie. Esse rappresentano inoltre un pericolo per via degli allevamenti intensivi. (vedi seminario "I pericoli delle proteine animali")
  • 58. Fra i legumi, meglio evitare per qualche tempo quelli secchi (impegnativi per l’intestino), preferendo i freschi (o surgelati freschi). Limitazioni fra le proteine vegetali
  • 59. Fra la frutta oleaginosa, tralascia tutto tranne le mandorle (le uniche che danno reazione alcalina). Puoi mangiarne una decina al giorno.
  • 60. In questo periodo non vi saranno carenze di proteine. Mangerai legumi freschi, mandorle, gli pseudo- cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno) che contengono tutti gli aminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni. Assumerai proteine anche con i cereali, i semi e le verdure.
  • 61. Cuoci le verdure al vapore e condisci solo con olio extra-vergine di oliva spremuto a freddo. Oppure cuoci le verdure in padella o al forno con poca acqua e, al massimo, un cucchiaino d’olio. I grassi animali e i grassi cotti
  • 62. Il lievito tende a gonfiare. Se puoi, evita anche questo per un periodo. La pasta-madre rende decisamente più digeribile il pane. Il lievito
  • 63. Le spezie non comprendono le erbe aromatiche che sono molto salutari (basilico, prezzemolo, rosmarino, origano, salvia, maggiorana, timo...). Evita soprattutto le spezie piccanti. Le spezie
  • 64. Riassumendo i NO (per il primo periodo): Il glutine Qualsiasi tipo di dolcificante La frutta Le proteine animali I legumi ad eccezione di quelli freschi La frutta oleaginosa tranne le mandorle I grassi animali e quelli cotti I grassi vegetali ad eccezione dell’olio di oliva Il lievito Le spezie piccanti
  • 65. SÌ alla verdura, soprattutto cruda come antipasto (importante!). La verdura va perfettamente d’accordo con cereali e pseudo-cereali, semi, frutta oleaginosa, proteine. Quindi non c’è pericolo di fermentazione.
  • 66. SÌ ai succhi di verdura di colori diversi (2-3 bicchieri al giorno), bevuti una decina di minuti prima del pasto (NON al posto della verdura cruda e/o cotta, ma in aggiunta)
  • 67. SÌ all’acqua naturale, oligominerale, bevuta fuori pasto. Almeno due litri al giorno, soprattutto appena svegli (tiepida con qualche goccia di limone). (vedi seminario "L’acqua")
  • 68. SÌ alla soluzione idrosalina con sale rosa dell’Hymalaia, che aiuta il fisico a disintossicarsi. Usa il sale rosa anche per condire (cancella definitivamente il sale bianco dalla tua alimentazione) (vedi seminario "I veleni quotidiani 1 – Il sale")
  • 69. La distribuzione del cibo durante la giornata dev’essere la seguente: Colazione molto abbondante la mattina (perfetto un vero e proprio pranzo preceduto dal succo di verdura), Pranzo normale, Cena molto leggera, presto nella serata (comunque almeno 3 ore prima del sonno).
  • 70. Fra un pasto e l’altro devono trascorrere dalle 5 alle 6 ore, per evitare la sovrapposizione di un pasto sopra l’altro (fermentazione) e per dare tempo allo stomaco di riposare.
  • 71. Può essere di grande aiuto bere delle tisane disintossicanti del fegato, a base di carciofo, tarassaco, boldo, cardo mariano, ecc.: un cucchiaio in un litro d’acqua, lascia in infuso per circa mezzora e bevi senza dolcificare durante la giornata (al posto dell’acqua semplice).
  • 72. Per chi soffre di stitichezza o bruciore di stomaco, aiuta anche il decotto di semi di lino (metti a freddo un cucchiaio in un litro d’acqua, fai bollire per 5-6 minuti, bevi durante la giornata o prima dei pasti).
  • 73. L’assunzione prolungata di fermenti lattici è di grande giovamento per ripristinare la flora batterica intestinale. Esistono anche dei prodotti naturali che favoriscono l’eliminazione dei parassiti intestinali.
  • 74. In conclusione, ricorda… Tutto ciò che è raffinato o di provenienza animale infiamma; tutto ciò che viene dal mondo vegetale ha nel tuo corpo l’effetto opposto!