1. La Prosodia nella Lingua dei
Segni
Di Michele Quartucci
Corso di Cognizione e Linguaggio
TTC AA 2010
2. La Prosodia
Per Prosodia s’intendono tutti quei tratti
sovrasegmentali del linguaggio:
1. Intonazione
2. Ritmo
3. Durata
4. Accento
Sovrasegmentali perché aggiungono altre
informazioni oltre quelle date dal testo stesso
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3. La Prosodia
Ma se la lingua che stiamo analizzando non ha
nessun termine verbale?
Ad esempio nelle Lingue dei Segni?
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4. I Segni
• Componenti manuali:
– Configurazione;
– Luogo;
– Orientamento;
– Movimento.
• Componenti non manuali:
– Parti del viso (sopracciglia, palpebre, naso, guance, bocca)
– Postura (capo, collo, spalle)
• Componenti orali:
– Labiali :
• Immagini di Parole Prestate (IPP)
• Componenti Orali Speciali (COS)
– Vocalizzazioni (non sentire non vuol dire non poter produrre suoni)
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5. I Segni - Componenti manuali
• Configurazione:
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6. I Segni - Componenti manuali
• Luogo: parte del corpo o dello spazio
antistante il segnante rispetto al mittente, o
gli altri segni della frase.
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9. I Segni - Componenti non manuali
• Sono le componenti sovrasegmentali
delle Lingue dei Segni e comprendono:
– Le espressioni facciali;
– I movimenti del capo;
– La postura del corpo;
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10. I Segni - Componenti non manuali
• Servono per dare:
– Ritmo (pause, segni trattenuti/congelati,
rallentamenti, chiusura delle palpebre, dialetti, cenni
della testa, ripetizioni, gesti);
– Prominenza (movimenti della testa, movimenti delle
sopracciglia, apertura accentuata degli occhi, segni più
decisi, lentezza e ampliamento dei segni);
– Intonazione (movimenti delle sopracciglia, apertura
accentuata degli occhi, fissazione dello sguardo,
cipiglio, espressioni facciali, movimenti della bocca,
movimenti della testa).
Herrmann A, Prosody in German Sign Language, 2009, Francoforte.
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11. I Segni - Componenti non manuali
• Le espressioni facciali:
– Il movimento delle sopracciglia,
– La chiusura delle palpebre,
– I movimenti della bocca.
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13. La Prosodia – Gli articoli
1. de Vos C., van der Kooji E., Crasborn O.,
Mixed Signals: Combining linguistic and
affective functions of Eyebrows in question in
Sign Language of the Netherlands,
in Language and speech, 2009 52:315
2. Herrmann A.,
Prosody in German Sign Language,
in stampa, 2009, Frankfurt
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15. Crasborn – la teoria
• Il gruppo è interessato a scoprire se le
espressioni affettive possano sovrapporsi ai
segni linguistici: cioè l’“Affect over Grammar”;
• Spieghiamo meglio: secondo loro ci dovrebbe
essere una superiorità della componente
affettiva rispetto all’uso della grammatica.
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16. Crasborn – l’esperimento
• Due soggetti nativi Sordi, a cui non viene detto
lo scopo degli esperimenti;
• 50 frasi (segnate);
• I soggetti vengono ripresi da 2 videocamere,
una per la faccia in zoom, l’altra per la zona dei
segni;
• Le registrazioni sono state elaborate tramite
l’ELAN
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17. Crasborn – i risultati
• Capire l’uso delle espressioni facciali di rabbia e sorpresa
nelle domande polari.
• È stato notato un uso diverso anche dei segni nelle
domande, rispetto agli studi precedenti.
• I dati estrapolati non supportano la teoria, anche se la
configurazione 4 è foneticamente più forte di quella 1+2,
indipendentemente dal suo status linguistico o affettivo.
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18. Crasborn – conclusioni
• L’influenza della sfera affettiva sulla
grammatica delle espressioni facciali non
ricade sulla grammaticità della frase.
• I dati dimostrano che né l’uso linguistico, né
l’uso affettivo delle espressioni è dominante, e
l’ipotesi non può essere mantenuta.
http://las.sagepub.com/content/52/2-3/315
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19. Herrmann – introduzione
• Analisi sintattica: i segni non manuali sono istanze
delle caratteristiche sintattiche
– La diffusione nel dominio del c-command nell’attivazione
delle funzioni
– I segni non manuali sono innescate dalle relazioni Spec-
head
• Analisi Prosodica: i segni non manuali sono dei marker
intonazionali
– Evidenze nella non isomorfismo tra l’allineamento tra la
sintassi e la prosodia
– Componenti non manuali differenti in alcune
“configurazioni”
– Dipendenza al contesto pragmatico
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20. Herrmann – introduzione
• “Eteromorfismo” tra componenti prosodiche
esintattiche:
Tomorrow the man who is buying a tie will go to a conference.
– [tommorrow man]IP [r.pro tie buy]IP [conference go-to] IP
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21. Herrmann – l’esperimento
• 8 segnanti nativi (tedeschi)
• Video sessioni ogni 2 ore
• 2 video camere per riprendere faccia e torso
• Uso dei verbi modali per far creare frasi nei
contesti specifici
• Uso del fotoromanzo per riflettere su specifici
particolari
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22. Herrmann – l’effetto della prosodia
• Ritmo:
– Pause, segni trattenuti/congelati, rallentamenti, chiusura delle
palpebre, dialetti, cenni della testa, ripetizioni, gesti
• Prominenza:
– Movimenti della testa, movimenti delle sopracciglia, apertura
accentuata degli occhi, segni più decisi, lentezza e ampliamento
dei segni
• Intonazione:
– Movimenti delle sopracciglia, apertura accentuata degli occhi,
fissazione dello sguardo, cipiglio, espressioni facciali, movimenti
della bocca, movimenti della testa
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23. Herrmann – gli indicatori
Margini della “frase” prosodica:
• Pause, chiusura delle palpebre, ripetizione di un segno,
segni trattenuti/congelati, rallentamenti nella parte finale,
cenni della testa, gesti
Margini del dominio:
• Espressioni facciali, movimenti della testa, movimenti del
corpo;
• Sono disseminati lungo i costituenti prosodici con
l'allineamento costante e generale, e il cambiamento dei
confini frase
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24. Herrmann – forma e funzione
• IP sono segnati da una combinazione di
segni
• PP sono segnati più fortemente
• Completa interazione tra la gli indicatori
prosodici e le forme e le funzioni relative
• La lingua dei segni è articolabile su più
canali
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25. Herrmann – significato intonativo
• Alcuni segni non manuali sono stati analizzati
come aventi significato intrinseco che deve
essere utilizzato per derivare un significato
complessivo della frase:
– Approccio composizionale (Dachkovsky et al.)
• Sollevamento delle sopracciglia: dipendenza
continua
• Deviazione dello sguardo: bassa accessibilità,
informazioni condivise
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26. Herrmann – deviazione dello sguardo
• Uso sistematico per riferirsi a conoscenze
comuni
• Analisi della deviazione dello sguardo simile
tra DGS e ISL
• Bassa accessibilità, informazioni condivise
• Combinazione con altri segni significativi non
manuali per costruire significati più complessi
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27. Herrmann – apertura degli occhi
• Uso in contesti modali per gli “imprevisti”
• Indica gli imprevisti sia nelle interrogative
che nelle dichiarative
• Uso simile per la sorpresa e l’intonazione
eslcamativa
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28. Herrmann – altri gesti
• Il sollevamento delle sopracciglia:
continuazione
• Aggrottamento: scetticismo e dubbio
• Annuire: affermativa
• Inclinazione del capo: inclusione e
domanda diretta al destinatario
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29. Herrmann – conclusioni
• La prosodia non è necessariamente collegata
all’articolazione vocale
• La struttura prosodica in DGS è simile al
linguaggio parlato e ad altre lingue dei segni,
come in ISL
• Le frasi intonative sono segnate da vari segni,
manuali e non (interazione)
• Serve un’analisi del significato intonativo delle
componenti non manuali
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30. Herrmann – prospettive
• Una ricerca croslinguistica: si possono usare gli
stessi data set per NGT e ISL
• I risultati iniziali indicano significati simili in
relazione a segni non manuali precedentemente
analizzati
• Le lingue dei segni possono portare a
riconsiderare o confermare le analisi sulle lingue
parlate
http://prosodia.upf.edu/activitats/prosodyandmeaning/arxiu/herrmann.pdf
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