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Agenda Digitale e Gender
Divide_ WISE Forum
23 Maggio 2013_Bologna
Maria Sangiuliano, Coordinatrice Punto di Contatto
Nazionale ECWT per Università Ca’ Foscari
2. 1. European Centre for Women and technology e
Punto di contatto nazionale Italiano
Una OnG europea con 130 Membri e 18 Punti di Contatto Nazionali
Fondata nel 2008, come Centro Regionale di una International TaskForce
for Women in ICT
Obiettivo: promuovere e coordinare a livello europeo sensibilizzazione,
ricerca, azioni di lobbying, progetti concreti sul ruolo delle donne
nell’economia digitale e nell’ICT.
Il Punto di Contatto Italiano
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2013 European Centre for Women and Technology Punto di Contatto Nazionale Italiano
Il Punto di Contatto Italiano
Coordinamento: Università Ca’ Foscari_CISRE Formazione Avanzata,
Altri membri_ Scuola di Robotica, Associazione Donne e Tecnologie,
Observa Science in Society, Università degli Studi di Trento,
Netconsulting srl, ITWIIN (Ass.ne Italiana Donne Inventrici e
Innovatrici).
3. 2. Il percorso: verso un _analisi di genere dell’Agenda
Digitale , Europea e Italiana
Position Paper Europeo _Budapest_ 2011_ a Gender Action Plan
for the Digital Agenda
Almeno il 50% del successo dell’Agenda Digitale dipenderà da quanto la
Commissione Europea sarà in grado di trovare modi e mezzi per integrare
una massa critica di donne nell’accesso, nel design, nella ricerca,
produzione ed uso di ICT entro il 2020.
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produzione ed uso di ICT entro il 2020.
Position Paper Italiano 2012 Conferenza finale e-Skills Week
2012 a Venezia
Raccomandazioni alla Cabina di Regia ADI _2012
4. 3. Genere e professioni ICT in Europa
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Percentuali di donne nel settore Ict nell'Ue a 27,
2010 (a sinistra i valori più alti, a destra quelli più
bassi). Fonte Global Compact France. Elaborazione su OECD, Eurostat e IESF.
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• Secondo CEPIS, meno di 1/5 dei professionisti ICT in Europa è donna (dati
discordanti: urgente bisogno di statistiche comparabili).
5. 4. e-Skills delle donne
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Segregazione percorsi di studio – e carenza di competenze avanzate
• In Europa, i laureati in scienze informatiche rappresentano solo il 18% del
totale dei laureati tra il 2007 e il 2010 e questo dato è in ulteriore calo.
• E’ importante incoraggiare soprattutto le ragazze verso gli studi informatici,
dato che la percentuale delle laureate in questa disciplina è scesa in Europa
dal 25% del 1998 al 22% nel 2006.
Gender Digital Divide in Europe
Soprattutto per donne migranti, anziane, disabili, in condizione di
2013 European Centre for Women and Technology Punto di Contatto Nazionale Italiano
Soprattutto per donne migranti, anziane, disabili, in condizione di
povertà.
ICT _ crescente multidisciplinarietà dei modelli di competenze.
Già nel 2015 è stato stimato che il 90% di tutte le professioni
richiederanno il possesso di competenze digitali (Fonte : campagna e-Skills
Week 2012)
6. 5. Il Genere nell’Agenda Digitale Europea
Action 60: Increase participation of women in the ICT workforce
“Promote a higher participation of young women and women returners in the ICT
workforce through support for web-based training resources, game based eLearning
and social networking.
L’approccio prescelto identifica decisamente come target principale le giovani donne
e le ragazze con l’obiettivo di attrarle verso gli studi scientifico tecnologici e ICT
privilegiando strumenti con Web 2.0 e relazioni con role models. L’e-learning è anche
proposto come strumento per rafforzare le e-skills delle donne in riqualificazione, le
cosiddette ‘returners’ in fase di rientro nel mercato del lavoro dopo un licenziamento
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cosiddette ‘returners’ in fase di rientro nel mercato del lavoro dopo un licenziamento
un periodo di assenza per lavoro di cura.
CONCRETAMENTE cosa farà la Commissione?
Uno studio in corso, per identificare buone pratiche replicabili, in forma di policy
toolkit---- risorse investite: 60.000 €
Evento "Girls in ICT" _Brussels on April 25, 2013, con ITU e Comitati ITRE e FEMM del
Parlamento Europeo
7. 6. I limiti dell’Agenda Digitale Europea
Non esiste, ad oggi, una strategia di livello europeo per aumentare in modo
misurabile e significativo il numero di ragazze e di donne attive nell’economia
digitale e non è prevista nessuna misurazione dell’impatto delle politiche.
Il ruolo della dimensione di Genere in Horizon 2020: in fase di definizione
La nuova partnership multistakeholder lanciata a Bxl nel Marzo del 2013 “Grand
Cohalition for Digital Jobs creation” coinvolgerà diverse DG (DG INFSO, DG
Enterprise, DG Employment, DG Education) ed avrà una prospettiva di genere.
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Enterprise, DG Employment, DG Education) ed avrà una prospettiva di genere.
Tutte le politiche europe sulle Smart Cities and Communities Policies hanno
ancora un focus molto debole sui temi dell’inclusione e della governance. Una
prospettiva di genere è assente.
C’è un bisogno urgente di politiche e programmi trasversali, e di
azioni di gender mainstreaming, mantenendo azioni positive, a
partire dall’isitituzione di una priorità ‘ad hoc’ in Horizon 2020
8. 7. Il Genere nell’Agenda Digitale Italiana
Anche in Italia la questione ‘donne’ è stata riportata dall’ADI entro il
sottotema sulle e-skills, con obiettivi articolato su due punti
principali:
• fornire esempi e modelli positivi per le donne che vogliono entrare
nel settore delle tecnologie digitali e/o intraprendere una carriera da
startupper
• promuovere il ruolo delle donne come utenti attive, creatrici e
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• promuovere il ruolo delle donne come utenti attive, creatrici e
produttrici di tecnologie e protagoniste dell’innovazione.
Iniziativa concreta proposta- campagna di comunicazione e
sensibilizzazione RAI/MIUR su Donne Protagoniste
dell’Innovazione. Risorse da prevedere_ 20.000 Euro
Ottobre 2012. Decreto crescita 2.0 azzeramento delle risorse su
competenze digitali. Unica nota positiva> Introduzione Obbligo
Piano Telelavoro nella PA.
9. 8. Un frame più ampio: oltre l-alfabetizzazione e le eskills
Genere e politiche per l’Innovazione
La Carta per gli intenti di Stati Generali Innovazione
Raccomandazione rete ECWT all’Agenzia Italia Digitale (o chi ne farà le
veci)> Ampliare integrazione di una prospettiva di genere anche alle aree
Smart Cities, Ricerca e Innovazione, e Government, ecommerce.
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istituire una Task Force dedicata al gender mainstreaming nelle
politiche per l-innovazione, che predisponga linee di intervento concrete e
trasversali ai vari ambiti.