3. • Ippocrate, nel trattato Antica medicina, testo cruciale per la fondazione di una
medicina che aspira a dotarsi di basi razionali, fa coincidere la nascita della
medicina con la capacità di distinguere l’alimentazione dell’uomo sano da quella
dell’uomo malato.
• “ Non sarebbe stata scoperta l’arte medica –si legge in Antica medicina- né
sarebbe stata ricercata, se avesse giovato ai pazienti lo stesso regime e
l’ingerimento delle stesse sostanze che mangiano e bevono i sani.”
• Spinti da questa necessità, gli uomini si ingegnarono a trasformare e a produrre
cibo: “ Bollirono, cossero, mescolarono e temperarono le sostanze forti e
intemperate con quelle più deboli, conformandole tutte alla natura e al potere
dell’uomo.”
• La conclusione di questa ricostruzione storica è inevitabile: “A questa scoperta
e a questa ricerca, quale nome più giusto o più adatto si potrebbe porre se non
quello di medicina?”
Dr.Massimo Arcella
4. Cosce, ventri e petti prosperosi sono ben visibili nell’universo dei passanti. Si
vedono, perché la gola, sempre che si tratti di persone golose, è il vizio che
si vede.
…La punizione, per quanto feroce e sanguinaria, è scelta appropriatamente:
il peccato di gola infatti, come è noto dai tempi del Medioevo, è un vizio
“carnale”, a differenza dei vizi “spirituali” quali invidia o superbia. È
carnale perché affonda le radici nella corporeità dell’uomo e nel piacere che
questi prova nel mangiare e nel bere e nelle sensazioni correlate a queste
azioni; è carnale perché richiede il supporto necessario di uno o più organi
del corpo umano (il ventre, lo stomaco, la gola); è carnale infine perché si
trasferisce direttamente e visibilmente nella carne quindi nella forma e corpo
della persona…
Dr.Massimo Arcella
5. “Mangiare molto, mangiare bene, mangiare carne è prerogativa
di quanti possono permetterselo e obbligo sociale”, almeno nel
Medioevo. Ai nostri giorni bizzarri al contrario il cibo grasso e
abbondante, unto, sugoso e dolciastro, non è più segno di
distinzione e di potenza e nemmeno di benessere economico: lo
sono invece l’alimentazione equilibrata ricca di verdure, frutta
e cereali non raffinati, nonché il tempo e il denaro per
mantenersi in forma, affiancati dalla consapevolezza del fatto
che sobrietà e continenza mantengono la mente lucida e il
corpo agile e scattante.
Dr.Massimo Arcella
6. *
“… Cucinare significa simbolicamente
sottomettere la natura (gli ingredienti, i
materiali grezzi) e ridurla in cultura (il piatto
finito). Si tratta di un processo alchemico,
magico, in cui occorre esorcizzare la potenziale
pericolosità del cibo: il cibo è qualcosa infatti
che si introduce, attraverso la bocca, nel nostro
corpo. E’ un corpo estraneo, potenzialmente
pericoloso, contaminante …”
[Fischler 1992]
Dr.Massimo Arcella
7. “… L’alimentazione fa parte delle pratiche
fondamentali del sé, dirette alla cura del sé
attraverso il costante nutrimento del corpo
con cibi considerati culturalmente
appropriati che, oltre a costituire una fonte
di piacere, agiscono simbolicamente come
materie prime per rivelare l’identità di un
individuo a se stesso e agli altri …”
*
[Lupton 1999]
Dr.Massimo Arcella
8. La condivisione dello stesso cibo, in
famiglia, in occasione di determinati
avvenimenti sociali, introduce le persone
nella stessa comunità, le rende membri della
stessa cultura, le mette in comunicazione.
Il dono del cibo ad esempio, getta un ponte
tra noi e l’altro, e in tutte le società ha
sempre avuto un peso rilevante nelle
dinamiche sociali.
*
Dr.Massimo Arcella
9. «..Forse l’identità vien mangiando,
un po’ come l’appetito. Il cibo infatti
è da sempre uno dei mezzi più visibili
e certi per identificare se stessi (come
persone, come gruppo sociale, come
gruppo etnico) nei confronti degli
“altri”.
14. *Non confondiamo comunque RESPONSABILITÀ da COLPA
*La COLPA è strettamente collegata al giudizio e quindi
vede una figura giudicante e sentenziante
*La RESPONSABILITA’ significa invece rispondere in modo
adeguato alle situazioni
Dr.Massimo Arcella
*
15. *Per i primi stadi evolutivi la MADRE è di massima
importanza, perché solo lei è in grado di rispondere
alle esigenze del bambino.
*Il Padre non è organizzato per farlo, non ne ha le
capacità, né il potenziale biologico e psichico.
*La figura paterna subentra più tardi, e il suo esser
nella relazione sarà determinante nella formazione
nelle fasi successive.
*Nelle prime fasi il compito del padre è quello di
essere un partner adeguato e appagante …
Dr.Massimo Arcella