1.
1
VAIS008004
ISIS
ANDREA
PONTI
VIA
STELVIO
35
Gallarate
Progetto:10.1.1A-­‐FSEPON-­‐LO-­‐2017-­‐18
Summer
School:
students
in
action.
Laboratorio
RaccontiAMOci
a
scuola
Modulo
di
Scrittura
creativa
a
cura:
Esperto
Dott.ssa
Francesca
Alparone
Tutor
d’aula:
Sig.
Davide
Angelelli
La fabbrica degli
Scriba

2.
2
Autori
Nel
libro
sono
presenti
i
lavori
di
quei
ragazzi
che
hanno
voluto
pubblicare
i
loro
lavori.
Il
copione
è
stato
realizzato
da
tutti
i
partecipanti
alla
Summer
School
(di
seguito
l’elenco
di
tutti
i
nomi)
divisi
in
due
gruppi
di
lavoro
.
Ogni
gruppo
al
suo
interno
si
è
dato
dei
ruoli.
Mattia
CASADEI
Diouck
CHEIKH
Luca
CHIONNA
Daniele
DI
LORENZO
Edoardo
DI
LORENZO
Federico
DI
SOPRA
Federico
FORLIANO
Sasha
GENNARINO
Lorenzo
GIATTI
Giacomo
GRAZIAN
Deivy
GUERRERO
Nicholas
MOLON
Lorenzo
VENCATO
Andrea
VENCATO
Lamine
THIAM

3.
3
Presentazione
All’interno del progetto "RaccontiAMOci a scuola", il modulo di
scrittura creativa aveva come scopo il contrasto della dispersione
scolastica e l’inclusione, attraverso il dialogo e la relazione basati
sulla sana consapevolezza di sé e dello spazio dell’altro, nel
rispetto dell’interculturalità e della cooperazione. L’intento era
stimolare l’attività motivazionale, oltre che la capacità legata
prettamente al mondo della scrittura. Il risultato atteso è stato
ottenuto attraverso l’accesso, il consolidamento e lo sviluppo del
processo creativo, che apre all’immaginazione come generatore di
idee e di sviluppo consapevole.
La parola, sia scritta che parlata (quest’ultima attraverso la lettura
e il dialogo), rimane uno strumento indispensabile per il
passaggio da pensiero formulato a quello fluido che ordina e
raccoglie le idee.
Per realizzare questo progetto nel senso del “process drama” è
stato utilizzato il “metodo induttivo esperienziale”. Partendo da
input di tipo sensoriale (Metodo “Degustazione scrittura
creativa”1
), i discenti sono stati accompagnati in un percorso
sperimentale che li ha visti autori di sé, creatori della propria storia
scrittoria ma anche e, soprattutto, collaboratori gli uni degli altri,
attraverso il lavoro di gruppo attorno ad un tema, opportunamente,
selezionato e condiviso. Questo libro è il prodotto del lavoro degli
studenti della Summer School e raccoglie alcune delle produzioni
scritte, elaborate durante il modulo di scrittura creativa, realizzato
in quindici ore; contiene, anche, la sceneggiatura di due sketches
realizzati dai discenti come supporto e “liaison” tra la scrittura e il
movimento scenico; quest’ultimo oggetto del modulo teatro
(seconda parte del progetto RaccontiAMOci a scuola).
1
Il
metodo
ideato
dalla
Dott.ssa
Francesca
Alparone
che
è
divenuto
un
testo
di
didattica
della
scrittura
dal
titolo
“Quaderni
di
scrittura
creativa”
ed.
ESSENNE,
come
risultato
dei
diversi
laboratori
di
scrittura,
tenuti
dalla
stessa
dal
2010
al
2016.

4.
4
Ringraziamenti
Si
ringrazia
tutto
l’Istituto
ISIS
Andrea
Ponti,
di
Gallarate
e
sede
di
Somma,
tutto
lo
staff
legato
al
progetto10.1.1A-­‐
FSEPON-­‐LO-­‐2017-­‐18
-­‐
Summer
School:
students
in
action.
Laboratorio
RaccontiAMOci
a
scuola
nella
persona
del
prof.
Mauro
Sabella.
Si
ringrazia
Davide
Francesco
Vescio
per
il
supporto
tecnico
alla
stampa
e
rilegatura
dei
libretti.

5.
5
La
scuola
degli
indigeni
Mattia
Casadei
La luce entra dalla finestra e illumina la stanza.
La porta è aperta e permette ai poveri studenti di osservare gli
invidiati colleghi che, usano le scuse più varie, come quella che
per loro: “è una prigione, una prigione di sapere”, per trovare il
modo di scappar via, anche solo con la mente.
Al primo piano, invece, la bidella, l'adorata bidella, difende i
ragazzi dalle grinfie delle prof. e, solo ai più meritevoli, regala
delle dolci caramelle che rallegrano la giornata.
Nell'atrio c'è un viavai di gente, professori che vanno di là e
alunni che vengono di qua, la luce mette in risalto le cose belle
della scuola ma, naturalmente, anche quelle meno belle: crepe nei
muri, intonaci secchi e un po' sgretolati e tante altre cose dovute al
passare del tempo.
I bagni sono intrisi di puzza, il calorifero presenta, là dove è
fissato al muro, segni di un evidente atto di vandalismo compiuto
da chi non comprende il valore dell'istruzione e che s’illude di
compensare, le sue scarse valutazioni, con danni a quella, che
però, per molti, resta ancora una concreta speranza.

6.
6
Il
divertimento
nelle
strade
Luca
Chionna
Parigi
da
sera
a
notte
si
brinda
giusto
due
volte
bolla
su
bolla
le
sera
si
fa
tonda
gira
e
rigira
l’alba
si
avvicina
bocce
su
bocce
la
festa
si
fa
a
sorte
strade
su
strade
il
clima
si
fa
mite

7.
7
Viaggio
a
Venezia
Sasha
Gennarino
Un
uomo
di
mezza
età,
con
la
barba
un
po’
canuta,
gli
occhi
stanchi
e
il
sorriso
a
metà,
decise
che
era
proprio
arrivato
il
momento
di
dedicarsi
a
sé,
a
ciò
che
gli
piaceva
più
di
tutto,
ciò
che
gli
avrebbe
aperto,
sicuramente,
quel
sorriso
che
aveva
lì
appeso
in
una
smorfia
inconsistente,
non
si
sa
più
da
quanto:
viaggiare.
Sì
sì,
era
arrivato
il
momento
di
viaggiare.
E
così,
decise
di
andare
a
Venezia.
Una
destinazione
non
casuale,
ci
era
già
stato
da
bambino
e
voleva
riprovare
le
stessa
emozione
di
allora.
Arrivò
al
crepuscolo,
la
città
era
illuminata
dai
vecchi
lampioni,
sì
sempre
quelli,
con
quella
luce
che
rende
tutto
avvolto
da
una
patina
gialla,
come
una
foto,
quando,
ancora,
si
stampavano.
Quel
giorno
la
città
era
in
festa,
di
qua
e
di
là
alcune
illuminazioni
fluorescenti
interrompevano
la
continuità
di
quell’atmosfera
un
po’
romantica.
Girare
per
le
stradine
veneziane,
solitarie,
gli
ricordò
una
lontana
melodia
e,
in
meno
di
un
minuto,
si
ritrovò
a
storpiare
i
passi
di
una
melensa
mazurca.

8.
8
Riflessioni
mentre
osservo
fuori
Lorenzo
Giatti
“…
mi
viene
in
mente
un
torneo
di
arti
marziali,
quando
guardo
fuori
dalla
finestra,
quelle
formiche
volanti
sul
pilastro
intente
e
laboriose
che
non
stanno
mai
ferme;
sì
mi
viene
in
mente
un
torneo
di
arti
marziali,
tipo
quelli
di
DragonBall;
oppure
quel
film
“La
foresta
dei
pugnali
volanti”.
Non
ho
ben
capito
come
abbia
fatto
la
protagonista
ne
“la
danza
dei
fagioli”,
a
tagliare
il
vaso
senza
vedere,
ma
a
giudicare
dal
ballo
che
aveva
realizzato
poco
prima,
ne
deduco
che
abbia
un
udito
veramente
sviluppatissimo,
forse
dovuto
proprio
al
mal
funzionamento
dei
suoi
occhi,
che,
invece
di
renderla
limitata
nelle
attività,
le
dà
una
motivazione
per
migliorare
e
sviluppare
al
massimo
il
suo
udito
e
la
sua
agilità.
I
fagioli
li
ho
immaginati
come
un
legume
magico
in
grado
di
ridare
tutte
le
forze
a
chi
li
assume,
e
ho,
quindi,
pensato
che
la
ragazza
li
avesse
lasciati
cadere
consapevolmente,
facendo
così
intendere
che
lei
non
ne
aveva
assolutamente
bisogno,
in
quanto
molto
più
“forte”
di
tutti
i
presenti.
Una
vera
eroina,
capace
di
contrastare
tutti
coloro
che,
solo
apparentemente,
sembrano
più
forti,
ma
che
in
realtà
non
lo
sono
per
niente.
Comunque,
per
tornare
alle
formiche
fuori,
mi
ricordano
DragonBall”.

9.
9
Il
contadino
Deivy
Guerrero
Il
ruscello
percorreva
la
montagna,
mentre
un
contadino,
intento
nei
sui
pensieri,
decise
di
fare
un
salto
dal
suo
vicino.
Bussò,
e
ri-­‐bussò
alla
porta.
L’uomo
gli
aprì
con
il
viso
paonazzo
e
gli
disse:
“
vuè
contadino,
qual
buon
vento”
,
“
passavo
di
qui
e
mi
son
detto,
chissà
che
dice
il
mio
buon
vicino?”.
“
hai
fatto
proprio
bene
sai
perché,
oggi
è
il
mio
compleanno,
dai
vieni
dentro
che
festeggiamo”.
…
stapparono
una
birra,
poi
due
e,
poi,
tre
…
un
bicchiere
tira
l’altro
e,
il
contadino,
dato
che
era
molto
gasato,
lanciò
una
petardo
nel
laghetto.
Il
petardo
esplose
…

10.
10
Una
festa
finita
male
Lamine
Thiam
Luca
era
in
vacanza
con
la
sua
fidanzata,
l’idea,
era
quella
di
fare
una
serena
escursione
nella
foresta
accanto
all’albergo
dove
avevano
prenotato,
per
un
weekend
di
assoluta
tranquillità,
in
Amazzonia.
Mano
nella
mano,
sebbene
vestiti
ad
hoc
per
l’occasione
inconsueta,
si
facevano
largo
tra
il
fogliame
confusi
e
rapiti
da
tanta
natura
libera.
Mentre
s’inerpicavano
nella
fitta
vegetazione,
sentivano
suoni
vari
(ma
appartenenti
ad
un
genere
familiare,
umano),
provenire
da
non
troppo
lontano
.
Zac
una
felce
via
di
qui
e
una
felce
via
di
là
e
gli
si
aprì
davanti
uno
slargo
dove
piccole
figure
facevano
gruppo
in
quella
inconsueta
radura.
Non
ebbero
il
tempo
di
realizzare
chi
fossero
e
cosa
stessero
facendo
lì,
che
furono
circondati
in
un
lampo.
La
tribù
indigena
gli
osservava
con
estrema
curiosità,
sembrano
avere
brutte
intenzioni.
La
paura
svanì
d’un
colpo,
però,
quando
un
ragazzino
si
staccò
dal
gruppo
e
prese
per
mano
la
ragazza,
facendole
segno
di
seguirlo.
Lì
vicino
il
villaggio
tutto,
era
in
festa
e,
a
modo
loro,
quel
circondarli
così
voleva
dire
“amici,
festeggiate
insieme
a
noi!”.
Il
banchetto
ricco
di
prelibatezze
amazzoniche
doveva
essere
assaggiato,
nonostante
la
grande
diffidenza
dei
due
fidanzati,
ciò
che
scorreva
a
fiumi,
era
una
bevanda
fermentata
di
cui
nessuno
dei
due
volle
sapere
la
provenienza.
La
conclusione,
intuibile,
fu
una
gran
bella
sbronza
per
tutti.
Tranne
lei,
Nadine,
la
fidanzata,
tutti
erano
addormentati
e
ciucchi
da
far
spavento.
Compreso
Luca.
Lei
prese
il
coraggio
a
due
mani
e
tornò,
non
senza
difficoltà,
in
albergo
arrabbiata
come
una
furia.
Luca
rimase
lì
ancora
per
alcune
ore;
stordito,
non
si
era
accorto
che
Nadine
non
c’era
più.
L'uomo
continuò
a
festeggiare
come

11.
11
non
mai,
noncurante
del
mondo
intorno.
Barcollava
brillo,
ciondolando
e
sbattendo
di
qua
e
di
là,
ma
la
bevanda
era
ormai
quasi
ipnotica,
non
riusciva
a
smettere.
Come
per
magia,
non
si
sa
come
avvenne,
il
giorno
dopo,
si
trovò
disteso
nel
letto
della
camera,
sdrucito
e
dolorante
pieno
di
tumefazioni
e
lividi,
quasi
certamente
causati
dal
fatto
che
non
riuscisse
a
stare
in
piedi
la
sera
prima.
Nadine
era
lì
che
lo
guardava
torva.
Luca
in
quel
momento
riuscì
a
formulare
un
solo
pensiero:
“credo
che
le
botte
con
cui
mi
sono
svegliato,
sono
solo
all’inizio”.

12.
12
I
Ditirambi

13.
13

14.
14
Vino
Mattia
Casadei
Ispirami
o
divo
del
“Pelìde”
Vino
L'alcool
giocondo
che
rallegra
il
mondo,
da
tempo
immemore
le
ore
fai
passare
con
il
tuo
calore,
che
sia
in
brocca
o
in
calice
resti
prelibato
come
l'astice,
come
Ulisse
con
Polifemo
come
Cesare
con
Pompeo,
in
dose
giusta
semplifichi
come
il
martel
che
aggiusta,
se
non
ci
fossi
Tu
il
mondo
non
esisterebbe
più.

15.
15
Ditirambo
Luca
Chionna
Lei
oh
divina
bevanda
che
fa
trasformare
il
mondo
infernale
in
un
mondo
senza
problemi
e
senza
rancori
e
senza
classi
sociali
Oh!
Oh!
Lei
che
crea
allegria
invece
di
tutta
sta
moria.

16.
16
Ditirambo
Sasha
Gennarino
Oh
vino!
Dalla
"fruttosa"
tua
fragranza
fai
girar
tutta
la
stanza
e
dall'odore
divino
mi
fai
fare
un
pisolino.
Il
rosato
tuo
colore
mi
copre
di
intenso
sapore.

17.
17
Ode
al
vino
Deivy
Guerrero
Oh
vino
d’uva,
il
sorseggiar
il
tuo
gusto
buono
mi
fa
sognar
La
tua
fragranza
mi
fa
venir
voglia
di
ballar
un
danza.
Il
tuo
color
rossastro,
la
tua
bellezza,
sono
comparabili
a
un
astro.
Ed
infine,
il
tuo
contenitor
rotondo,
mi
fa
venir
la
voglia
di
far
un
giro
intorno
al
mondo.

18.
18
Ditirambo
Nicholas
Molon
Musica,
vino
che
scorre,
oggetti
in
movimento
ed
è:
Ditirambo
Oh
dolce
vino
sei
così
divino!
E
mi
rallegri
la
giornata
con
una
tua
sbocciata.

19.
19
Ditirambo
Lamine
Thiam
Oh
vino!
Tu
della
gente
rallegri
le
giornate
Che
sotto
il
tuo
effetto
fa
tante
cavolate
Il
tuo
sapore
con
il
tempo
tende
a
migliorare
Sei
l’unico
al
mondo
felice
di
invecchiare
A
te
è
legato
un
aggettivo:
felicità
Sei
così
dolce
che
ti
è
stata
dedicata
una
divinità
Sei
il
miglior
compagno
che
si
possa
desiderare
Accompagni
tutti
i
cibi
per
far
il
loro
sapore
aumentare
Il
rumore
dello
stappare
il
tuo
tappo
provoca
gioia
Ti
si
potrebbe
dare
un
altro
nome:
l’anti-­‐noia
Va
disprezzato
chi
di
te
fa
un
uso
sbagliato
Vuol
dire
che
il
tuo
essere
non
ha
mai
rispettato

20.
20
Ode
al
vino
Lorenzo
Vencato
Oh
vino!
Tu
che
mi
rendi
felice
tutti
i
giorni
dalle
tue
varie
forme
e
colori
mi
fai
stare
lontano
dalle
mogli
e
dai
problemi
tu
che
mi
fai
divertire
con
gli
amici
e
coi
parenti
e
nel
mio
bicchiere
ti
ambienti

21.
21
Ditirambo
Tutto
il
gruppo
Summer
School
Si
stappano
le
bottiglie
e
si
sente
il
versar
del
vino
nei
calici
accoglienti

22.
22
Haiku
Gruppo
Summer
School
da
un
‘idea
di
Lamine
Thiem
Lamine
è
un
ragazzo
tranquillo
Lo
zafferano
raccolto
dal
suo
pistillo
Assaporare
un
dolce
mirtillo

23.
23
Copione
Sceneggiatura
Sketches
in
ordine
sparso

24.
24
BOH!!!
La
scena
si
apre
con
la
voce
del
narratore
posizionato
dietro
le
quinte.
Narratore:
Il
mondo
dei
ragazzi,
il
mondo
del
tutto
è
possibile,
delle
speranze
e
dei
progetti,
dell’energia,
della
vitalità;
il
mondo
dove
la
tecnologia
viaggia
veloce
quanto
le
idee
o,
forse,
di
più.
(Pausa)
Una
tecnologia
che
porta
con
sé
il
suo
linguaggio
sincopato,
fatto
di
emoticon,
d’immagini,
di
espressioni
zippate,
fatto
di
Parole
(pausa)
sì
parole,
proprio
quelle
…
ma
quali
parole?
Scena
1
virtuale
Messaggi
Whatsapp
P1:
Allora,
cosa
facciamo
per
lo
sketch?
(Faccina
con
la
lingua
laterale)
P3:
Per
ora
nulla
(faccina
con
occhi
alzati)
P2:
Siamo
messi
bene
dai
(faccina
con
la
mano
in
faccia)
P5:
Ma…
Ma
se
facessimo
tipo…
(
P4
interrompe
P5
)
P4:
Aspetta
ho
un
idea…(Lampadina)
P3:
Sentiamo
la
cavolata
dai
(faccina
che
ride)
P5:
HAHAHAHA
P4:
Che
simpaticoni
(faccina
con
la
mano
in
faccia).
Dai
a
parte
gli
scherzi.
Ci
vediamo
a
scuola
tra
un’ora
e
ne
parliamo.
P1,P2,P3,P5
mano
con
ok,
P2
ci
vediamo
in
corridoio
allora.

25.
25
Scena
2
ambientata
in
presenza
a
scuola
La
scena
si
svolge
in
corridoio
con
un
arredo
molto
scarno.
Il
gruppo
di
amici
/studenti
si
saluta,
hanno
14,
16,
17
anni,
sono
vestiti
in
modo
sportivo.
N°
5
personaggi
studenti,
un
bidello
e
un
professore
Il
gruppo
s’incontra
alla
spicciolata:
Saluti
vari
P1:
allora
quest’idea?
P2,
P3,P4:
Sì
sì,
dai
quest’idea?
P5:
Avevo
pensato
ma
se
cercassimo
di
recitare
noi
che
cerchiamo
cosa
recitare,
mentre
recitiamo
cosa
recitare?
Bidello:
ragazzi
tra
20
minuti
si
entra
(interrompe
P5
nel
suo
scioglilingua
sulla
recitazione)
P2,
P3,P4:
Eh!!!
Ripeti?
P5:Aspè
mi
sono
perso.
(Ripete
lo
scioglilingua):
ho
detto:“se
cercassimo
di
recitare
noi
che
cerchiamo
cosa
recitare,
mentre
recitiamo
cosa
recitare?”
Tutti
in
coro
BOH!
Ognuno
si
mette
a
maneggiare
il
cell
a
fare
altro
a
distrarsi
P3:
Dai
raga
ho
un’idea
se
interpretassimo
la
parola
Boh!?Avete
mai
pensato
a
cosa
significa
questa
..
Tutti:
I
ragazzi
sghignazzano
con
fare
sfottò.

26.
26
P3.
Allora
rispondete
che
significa
BOH!?
Tutti
Boh!
Tutti
ahahahah
ahah
ahaha
P1:Credo
che
ormai
alcune
parole
vengono
fuori
da
sole
per
abitudine
P2:
Sì,
infatti
e
boh
è
facile,
veloce.
P5:
Sì
va
bene
è
facile
e
veloce
ma
in
realtà
non
è
mai
una
risposta
se
rispondiamo
così
lo
facciamo
un
po’
per
comodità.
P4:Beh
sì
hai
ragione
dire
boh!
Ti
toglie
dagli
impicci
Tutti:
sì
è
vero
hhihiih
P3:Ecco,
così
non
ti
sforzi
a
trovare
una
soluzione.
Entra
il
Professore:
Prof:
e
se
provaste
a
rispondere
così.
Per
esempio:
non
saprei,
oppure
non
sono
sicuro
ma
forse
potrebbe
essere
questa
la
risposta
alla
sua
domanda?
Beh
forse,
anzi
sono
sicuro
che
le
parole
prenderebbero
forma
nella
vostra
testa
in
una
possibile
soluzione…
sì
perché
l’importante
è
dare
una
risposta
che
porti
con
sé
lo
sforzo
e
la
volontà
di
provarci,
di
trovare
una
soluzione.
P5:
Caspita
prof
lo
sa
che
è
proprio
vero
dire
boh!
E
come
sedersi
per
terra
annoiati
e
chiudere
la
porta
al
dialogo,
e
allo
scambio.
P2:
Sì
è
vero,
in
effetti
solo
a
pensarci
a
dire:“non
saprei
ma
la

27.
27
risposta
potrebbe
essere”
…
mi
dà
l’idea
di
un’azione,
è
vero!E
bravo
(dà
una
pacca
sulla
spalla)hai
ragione.
P4:
dai
ragazzi
dobbiamo
entrare
in
classe
che
ora
è
prof
Prof:
Boh!
Tutti
con
la
faccia
sbigottita
si
mettono
a
ridere
e
vanno
via

28.
28
CHI
COMPRA
UNO
SMART
…
TROVA
UN
TESORO!
Scena
I
Luglio,
un
ragazzo
seduto
in
poltrona
che
guarda
un
televendita.
Personaggi:
Diouck:compratore
(nome
Luigi)
Luca:
presentatore
tv
Lorenzo:
postino
Federico:
collaboratore
di
studio
Lamine:
collaboratore
di
studio
Il
compratore
fa
zapping
finché
si
ferma
su
una
televendita
colpito
dall’annuncio
(faccia
stupita)
del
telefono
cellulare
iphone
z-­‐5000.
Presentatore:
ebbene
sì,
vi
presento
il
nuovissimo
cellulare
iphone
z-­‐5000,
come
potete
facilmente
vedere,
cari
spettatori,
questo
prezioso
strumento
è
dotato
di
una
memoria
amplificata
di
160
gigabyte
e
applicazioni
esclusive
già
incluse;
il
tutto
al
moderato
prezzo
che
vedete
qui
in
sovraimpressione,
sì
non
state
sognando,
sì
avete
letto
bene
signori
e
signori,
con
la
modica
cifra
di
Euro149,99,
questo
magnifico
esemplare
di
tecnologia
sarà
vostro,
basta
chiamare
il
numero
80080023
e
senza
alcuna
spesa
aggiuntiva
l’iphone
z-­‐5000
sarà
tuo.
Tu
che
ci
stai
seguendo
così
interessato
componi
adesso
il
numero
e
in
più
ti
regaliamo
un
set
di
spugne
senza
alcun
costo
aggiuntivo,
dai
fai
il
numero
l’iphone
ti
aspetta.
Sei
interessato
all’
acquisto?
I
nostri
fantastici
collaboratori
vi
risponderanno
e
vi
fisseranno
un
‘appuntamento
con
i
nostri
incaricati
che
verranno
a
casa
con
il
vostro
prezioso
acquisto
e
lo
speciale
regalo
riservato
a
chi
comporrà
il
numero
in
questo
momento
.

29.
29
LUIGI:
(Si
alza
di
scatto
in
piedi
prende
il
telefono)
bello
bello
lo
voglio
chiamo
subito,
una
figata
di
smart…qui.
Scena
2
consegna
Cellulare
Driiinnn
(citofono)
LUIGI:
chi
è?
INCARICATO(MARIO):
Sono
l’incaricato
della
televendita,
c’è
un
pacco
per
lei.
LUIGI:
Oddio,
il
nuovo
Iphone
Z5000
è
già
arrivato;
scendo
subito!
(ll
compratore
scende
di
fretta)
MARIO:Buongiorno...
ma..ma...
non
sei
mica
Luigi
Zanchi?
LUIGI:(
aria
incredula
…
pochi
secondi
di
silenzio..)
sì
sono
io
(Breve
pausa)
…
Mario
..
Mario
Becchi,
sei
tu?
(Si
avvicina
all’altro
come
per
dargli
un
cinque
e
se
lo
danno)
LUIGI/MARIO(Quasi
in
coro)
caspita
non
ci
posso
credere
MARIO:Da
quanto
tempo,
ma
come
stai?
Dai,
qualche
centimetro
in
più
un
po’
di
barbetta
ma
sì
dai
ti
trovo
bene;
LUIGI:
Sì
sto
bene
e
tu
fai
l’incaricato
per
la
trasmissione
dai
bene,
quante
ne
abbiamo
passate
ti
ricordi?
ti
ricordi
quando
siamo
andati
insieme
alla
Summer
School?
MARIO:
E
come
non
mi
ricordo,
(si
danno
delle
pacche
sorridono),
nooo
che
mi
è
venuto
in
mente
adesso,
ma
ti
ricordi
quando
abbiamo
messo
i
vermi
(LUIGI
subentra
e
dicono
insieme
la
frase
che
viene
dopo)
LUIGI/
MARIO:nelle
scarpe
di
Gianpiero….
Ahahah
MARIO:
sì
però
alla
fine
il
vero
scherzo
ce
l'ha
fatto
lui,
anche
se
inconsapevolmente,
ti
ricordi…
che
scarpe…
(si
porta
la
mano
al
naso
e
lo
stringe
con
le
due
dita)
AHAHAHAHAHA.
LUIGI:
ahahahah
vero
quei
vermi
son
morti
tutti
AHAHAHAHA.

30.
30
MARIO:
Così
come
le
persone
nello
spogliatoio
AHAHAHAHA.
LUIGI:
Cha
vediamolo
sto
smart
qui,
non
vedevo
l’ora
di
riceverlo
(apre
il
pacco).
Cavolo,
è
davvero
bello
MARIO:
e
...
sì,
ce
l'ho
anch'io
c'è
una
nuova
applicazione
per
i
treni,
si
chiama
in
inglese
o
americano
ste
robe
qua,
trainstrategy.com,una
roba
così.
(Luigi
è
intento
a
guardare
il
suo
nuovo
acquisto
che
quasi
non
ascolta
più,
lo
guardano
insieme.
Mario
continua
a
parlare…)
MARIO:
guarda
vai
lì
…
(indica
lo
schermo
del
telefono)…
ma
perché
non
facciamo
una
rimpatriata
…
magari
usando
proprio
questa
fantastica
applicazione.
LUIGI:
dai
saliamo
su
in
casa
così
ne
parliamo;
davvero
facciamola
questa
rimpatriata
..un
bel
viaggetto
insieme.
Puoi
salire
hai
finito
di
lavorare?
MARIO:
Sì
sì
tu
sei
giusto
l’ultimo
appuntamento..
potremmo
andare
…
escono
di
scena
parlottando…