1. Economia & Finanza Economia & Finanza
Quei prestiti Microcredito e social lending si stanno diffondendo anche in Italia: non sono beneficienza,
anche se nascono con un intento solidaristico. Generalmente offrono un tasso debitorio
sociali
inferiore e una maggiore flessibilità rispetto a un finanziamento tradizionale
a cura di Michele Colosio
che favoriscono
P
arlare di prestiti e finanziamenti in queste iniziative ci sono il “microcredito” programmi di microfinanza, al fine di soste-
questo momento di crisi dei mercati e gli strumenti di “social lending”, ossia di nere progetti d’intervento tesi a favorire la
lo sviluppo finanziari mondiali non significa solo
affrontare la questione della stretta monetaria
per le aziende che necessitano di risorse per
“prestito sociale”.
Il fenomeno del microcredito è salito alla
ribalta in seguito all’assegnazione del premio
crescita dell’economia locale nei Paesi in via
di Sviluppo.
Nato come strumento di aiuto allo sviluppo
finanziare la propria attività o le difficoltà nobel per la pace 2006 a Muhammad Yunus, delle persone in difficoltà economica dei Paesi
delle famiglie a fronteggiare l’aumento delle fondatore nel 1976 della Grameen Bank più poveri, il microcredito si sta affermando
rate dei mutui casa. La novità in questo settore che oggi è la quinta banca del Bangladesh. anche nei Paesi sviluppati, dove l’accesso al
è rappresentata da nuove forme di erogazione Seguendo questo esempio diverse orga- credito, per le categorie economicamente
del credito, che stanno emergendo come nizzazioni non governative internazionali più deboli, rappresenta spesso un problema.
alternativa ai tradizionali canali di interme- hanno adottato nel corso degli ultimi anni Il microcredito sopperisce alle difficoltà di
diazione. Nel panorama finanziario si stanno
distinguendo alcune iniziative che hanno
l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito
alle persone che, per condizioni economiche,
non sono nella situazione di poter ottenere
finanziamenti dalle banche tradizionali. Tra
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accesso al prestito bancario, causate dell’ina- anche in Italia, con l’obiettivo di finanziare credito” ed è rivolta ai giovani universitari. Le
deguatezza o dall’assenza di garanzie reali e le persone che hanno l’intenzione di avviare finalità del prestito, fino a 6.000 euro, sono di
dalle ridotte dimensioni delle piccole attività, una propria attività, ma non hanno le garanzie permettere agli studenti di pagarsi l’iscrizione ai
consentendo alle microimprese di svilupparsi. richieste dalle banche tradizionali. corsi, l’acquisto del computer portatile e anche
I programmi di microcredito, garantendo Queste forme di erogazione non sono bene- l’affitto. La concessione del prestito non richiede
l’erogazione di piccoli prestiti, rappresentano ficienza, anche se nascono con un intento garanzie, essendo supportata da un apposito fondo
la soluzione per quei piccoli imprenditori solidaristico. Generalmente offrono un tasso istituito dal Ministero per le Politiche giovanili e le
che hanno forte necessità di risorse econo- debitorio inferiore e una maggiore flessibilità Attività sportive, ma si basa su requisiti di merito
miche per finanziare l’avvio o lo sviluppo rispetto ad un prestito tradizionale, in modo scolastico variabili in funzione delle diverse tipologie
di microimprese. Oggi questo strumento da facilitare il più possibile il rientro del di spesa finanziabile. Al 16 maggio 2008 erano state
di sviluppo economico si sta diffondendo capitale prestato, ma di prestito vero e proprio formulate 1.310 richieste, la maggior parte delle
si tratta: la somma deve essere restituita! E quali finalizzate all’acquisto di un personal computer
proprio da questo dipende la possibilità di (508) e al pagamento dei contributi universitari
ricostituire il capitale iniziale e, quindi, di (493), mentre il finanziamento dell’affitto era
erogare nuovi finanziamenti, secondo un stato richiesto da 204 studenti “fuori sede” (Fonte:
sistema di credito “a rotazione” che è sempre Ministero dell’Università e della Ricerca). Dal lato
più diffuso. dell’offerta sono 42 le banche e gli intermediari
Una delle iniziative sviluppatesi in Italia nel finanziari che hanno aderito all’iniziativa.
corso del 2008 è stata battezzata “Diamogli Una diversa forma di finanziamento, basata sullo
scambio diretto di denaro tra gli iscritti, è quella
rappresentata da Zopa (acronimo di Zona di
Possibile Accordo). L’idea alla base dell’iniziativa,
nata nel 2005 in Gran Bretagna e recentemente
sbarcata anche in Italia, è il cosiddetto social
lending e lo strumento è una piattaforma online
attraverso la quale le persone possono scambiarsi
prestiti direttamente, senza l’intermediazione della
banca. Il concetto alla base dell’iniziativa è che
bypassando i costi dell’intermediario finanziario
tradizionale è possibile, per entrambe le controparti,
ottenere un beneficio: in termini di minori costi
di finanziamento per il debitore e di una maggiore
remunerazione del capitale per il prestatore. Zopa
assegna un profilo di credito a chi cerca un prestito,
come fa la banca quando valuta il merito creditizio
di un’azienda, assegnandoli una classe in funzione
dell’affidabilità. Il prestatore può scegliere quanto
denaro mettere a disposizione, la classe di richie-
denti a cui fornire il prestito e il tasso richiesto. Se
l’offerta si incrocia con la domanda il gioco è fatto
e a Zopa va una commissione sulla transazione
andata a buon fine. Sulla carta sembra tutto bello,
ma i rischi? A questo proposito in Gran Bretagna
il tasso di insolvenza è risultato molto basso e nel
caso sono previste delle attività di recupero crediti.
Inoltre ogni prestito è suddiviso tra molti richie-
denti in modo da spalmare il rischio su molteplici
debitori.
Non resta quindi che auspicare lo sviluppo di queste
iniziative innovative e socialmente lodevoli.
Michele Colosio
Consulente finanziario indipendente.
Per informazioni e chiarimenti:
tel. 035.983751 - info@ifaconsulenza.it
www.ifaconsulenza.it
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