2. Quale città e quale
società vogliamo
costruire per il
futuro?
Obiettivo:sviluppo e
vivibilità in un
contesto di coesione
sociale, innovazione
e creatività
3. Una città nuova, più inclusiva,
con più spazi di socialità, che
favorisca il rinascere di legami
sociali, che sappia creare grandi
opportunità di lavoro attraverso
nuovi modelli sociali;
Una politica progressista ,
rinnovata e trasparente, fondata
sulla partecipazione dei cittadini ,
sul ricambio generazionale e con
una chiara identità;
Un modello moderno libero dai
vecchi schemi, che sia in grado di
recepire quella forte richiesta di
cambiamento nelle forme e nella
sostanza del “fare politica” che
arriva dai cittadini;
4. Una città senza paura del
confronto e del cambiamento. La
chiusura verso il nuovo ha
generato negli anni solo
arretramento che sommato al
forte individualismo della nostra
società ha soffocato in molti di
noi la speranza nel futuro;
Guardiamo lontano, partendo da
una attenta valutazione degli
errori del passato, dobbiamo
recuperare entusiasmo e
coraggio, per andare oltre senza
più paure;
5. Una città generatrice di
speranza deve essere
intransigente sul piano delle
responsabilità individuali e
collettive;
Un rinnovato civismo di cui la
nostra idea di politica si deve fare
portavoce, i cittadini devono
essere i protagonisti del
cambiamento;
Nuovi strumenti per contrastare
l’inadeguatezza della classe
dirigente, che ha limitato
importanti processi di sviluppo e
opportunità ai nostri giovani;
6. Una città con più saperi, dove il
sapere non è solo l’obbligo
scolastico, ma è cultura,
educazione al bello, alle arti. Una
città che garantisce a tutti il
diritto di conoscere ;
Una città più verde e più pulita,
a misura di bambino, dove si
devono abbattere le barriere
fisiche, sociali ed economiche.
Diciamo basta alle nuove e
vecchie forme di disuguaglianza
formale e sostanziale.
7. Una città più giusta, dove il
lavoro, la giustizia sociale, la
formazione, l’uguaglianza, la
presenza di forti legami sociali,
la tutela dei luoghi, la salubrità e
la dignità degli spazi privati e
pubblici concorrano a far sentire
sempre di più “cittadino” ogni
suo abitante;
À