Club, fondazioni e associazioni culturali: cosa pubblicano? Di cosa si occupano? 18 Numerosi sono i club, le fondazioni e le associazioni culturali e non che si dedicano alla diffusione di testi e di cultura senza scopo di lucro.
Articolo 3 Le attività di club, fondazioni, associazioni
1. Le attività di club, fondazioni e associazioni
Numerosi sono i club, le fondazioni e le associazioni che si dedicano alla diffusione
di testi e di cultura senza scopo di lucro. I club sono generalmente costituiti, così
come le associazioni e le fondazioni, da gruppi di persone unite da un interesse
comune, nel nostro caso culturale, come può essere per esempio un Pen Club, ma
sono anche enti a carattere nazionale per l’esercizio o il controllo di una determinata
attività, come il Touring Club Italiano (TCI) e in questo caso il termine club assume
anche il senso di associazione, in quanto partecipazione continuata ad un’attività. La
fondazione è un’istituzione di carattere privato, con un patrimonio a disposizione per
il quale i membri che ne fanno parte stabiliscono gli scopi di utilizzo. Le fondazioni
di origine bancaria, ad esempio, hanno, tra i settori di attività stabiliti per legge, anche
quello culturale (le fondazioni di origine bancaria come le conosciamo oggi sono nate
dalla trasformazione delle antiche Casse di Risparmio e Banche del Monte le quali,
grazie alla legge del 30 luglio 1990 n. 218 (legge Amato), hanno subito la
separazione dell’attività creditizia, affidata esclusivamente alle banche, da quella
filantropica e culturale, propria delle neonate fondazioni, per la quale sono stati poi
introdotti con il D.lgs. 17/5/1999 n. 153 i settori di attuazione, fra i quali anche
educazione, istruzione e formazione). Oltre a queste, esistono altri tipi di fondazione,
come la fondazione di partecipazione, forma atipica di ente privato, non prevista dal
legislatore ma sorta nella prassi e diffusasi all'inizio del XXI secolo, che unisce
all'elemento patrimoniale, proprio della fondazione, l'elemento personale proprio
dell'associazione. Si tratta di uno strumento oggi frequentemente utilizzato dagli enti
pubblici per svolgere attività di pubblica utilità con il concorso di privati.
Nell'ordinamento giuridico italiano, l'associazione è una delle forme aggregative
riconosciute dalla legge, che ne tutela la libertà costitutiva e le forme di attività. Essa
ha base personale ed è costituita da almeno due persone che perseguano uno scopo
comune legittimo, non essendo il patrimonio un elemento essenziale, quale è invece
per la fondazione. In Italia esistono associazioni nazionali che riguardano coloro che
per professione o per passione si occupano dei libri: tra i primi vi sono i librai con
2. l’ALI (associazione dei librai italiani) nata nel 1869, come associazione di categoria
aderente a Confindustria; gli editori con l’AIE (associazione italiana degli editori),
che faceva parte dell’ALI, ma se ne distaccò nel 1871, cambiando più volte nome
(1871 in ATLI Associazione dei tipografi e librai italiani, poi, nel 1921 in AELI
associazione editoriale libraria italiana), trasformandosi nel 1929 nella federazione
nazionale fascista italiana editori, e assumendo nel 1946 la sua denominazione
attuale; infine i bibliotecari con l’AIB (associazione italiana biblioteche), nata nel
1930. Le associazioni costituite per passione sono troppo numerose per poterle citare
tutte. Tra le attività comuni a tutti e tre questi tipi di organizzazioni, vi sono l’attività
editoriale e l’organizzazione di premi letterari e festival. Quanto all’attività editoriale
dei club, possiamo prendere in considerazione il Touring Club Italiano, che, nato nel
1894 a Milano, si propone da sempre come obiettivo lo sviluppo del turismo, inteso
anche quale mezzo di conoscenza di paesi e culture, e collabora « alla tutela ed alla
educazione ad un corretto godimento del patrimonio italiano di storia, d'arte e di
natura, che considera nel suo complesso bene insostituibile da trasmettere alle
generazioni future» (Estratto del primo articolo dello statuto del TCI,
http://www.touring.it/detail/167/Statuto ). Per questo pubblica le famose guide, i
manuali e le carte geografiche che sono diffuse in tutta Italia e anche all’estero, a
dimostrazione dell'importanza che la divulgazione delle conoscenze artistiche e
culturali, unite alla valorizzazione e alla scoperta dell'Italia, ricoprono per i soci del
Club. Oltre a queste attività “classiche” oggi il TCI ha affermato e consolidato la sua
presenza online, sui principali social network e con numerose proposte (come “Strade
d’Italia”, un navigatore turistico interattivo, o la rivista “Touring magazine”, sorta di
clone digitale delle riviste cartacee diffuse prima dell’era di internet), attivando in
questo modo una vera e propria piattaforma online delle proprie attività.
Per un esempio dell’attività editoriale di una fondazione si può parlare della
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che si definisce «uno dei maggiori centri
europei di documentazione e di ricerca nell'ambito delle discipline storiche e delle
scienze politiche, economiche e sociali» (
3. http://www.fondazionefeltrinelli.it/feltrinelli-
cms/cms.view?munu_str=0_1&numDoc=7) . Nata nel 1949 come biblioteca sulla
storia del movimento operaio e sulla storia delle idee dall'illuminismo in poi, a due
anni dalla morte del fondatore (Giangiacomo Feltrinelli), nel 1974 assunse la nuova
veste giuridica e organizzativa di fondazione. Essa pubblica riviste (Annali) e collane
(Quaderni, Libri della Fondazione, Biblioteca Europea e i Cataloghi della
Fondazione). Per quanto riguarda le attività online, bisogna senz’altro ricordare la
raccolta degli archivi della Fondazione, di enti e persone, e la biblioteca, con i nuovi
ebook e i materiali digitalizzati provenienti dalla biblioteca della Fondazione stessa.
Per le associazioni, in breve, le pubblicazioni più importanti a livello nazionale che
riguardino ad esempio la diffusione del prodotto libro sono: i Rapporti sullo stato
dell’editoria in Italia dell’AIE e tutte quelle dell’AIB.
La seconda attività della quale si occupano sia i club, che le fondazioni e le
associazioni è, come abbiamo detto in precedenza, l’organizzazione di premi e
festival letterari. Essi vengono realizzati appositamente per promuovere la lettura,
diffondere la conoscenza dei migliori testi e dei migliori autori. Per quanto riguarda i
concorsi letterari in Italia ogni anno sono pubblicati oltre mille bandi relativi a
concorsi e premi letterari. Si tratta di iniziative promosse a volte dagli stessi Editori
che in tal modo si possono creare anche una lista di contatti con potenziali autori
interessati alla pubblicazione della loro opera oltre a poter trovare, in questo modo,
opere interessanti da poter pubblicare all’interno della propria produzione editoriale.
In altri casi i concorsi letterari sono indetti da Enti, Istituti, Biblioteche o
Associazioni culturali che hanno l’intento di promuovere la cultura o la ricerca in
merito ad alcune tematiche. Alcuni dei premi letterari più noti a livello nazionale
sono il Premio Strega, nato nel 1947 nel salotto letterario di Goffredo e Maria
Bellonci e dei cosiddetti “Amici della Domenica”, il Premio Campiello, nato nel
1962 per volontà degli industriali del Veneto, il premio Bancarella, premio legato al
nome dei Librai Pontremolesi.
4. In Italia esistono concorsi gratuiti ed altri che prevedono una quota di iscrizione e nei
bandi, oltre a notizie sulla giuria, è possibile verificare le caratteristiche tecniche
richieste per le opere partecipanti: a volte c’è la suddivisione in sezioni (ad esempio
in opere di poesia, opere di saggistica e romanzi) partendo da un tema libero, altre
volte l’argomento è ben definito; gli scrittori che vi partecipano devono attenersi al
limite di cartelle, battute o sillogi indicate. Se si tratta di un’opera inedita, spesso il
premio è la sua pubblicazione, se è edita, i premi sono dei tipi più diversi: soldi, ma
anche coppe, targhe, medaglie, opere d’arte o diplomi in pergamena.
I festival in Italia sono numerosi, più o meno importanti e di storia più o meno
recente: si possono citare quello della letteratura di Mantova, nato nel 1997, i due che
si tengono a Roma, l’Internazionale delle letterature, arrivato quest’anno alla decima
edizione, e il Festival della letteratura di viaggio, dedicato esclusivamente al racconto
del mondo attraverso diverse forme di narrazione del viaggio (letteratura,
giornalismo, cinema, fotografia, televisione, musica, teatro geografia e storia), che è
nato nel 2008 ed è alla quarta edizione. Pur avendo trattato di enti occupati nel settore
no-profit, non bisogna dimenticare che alcune delle attività finora citate sono di fatto
dei finanziamenti per gli enti stessi. I festival, così come i premi letterari, spesso
infatti sono anche un’occasione di vendita per le opere che vi partecipano, sia durante
il loro svolgimento che a distanza di tempo, per il prestigio che conferiscono ad esse.
Per saperne di più:
Giovanni Solimine, L’Italia che legge, Roma-Bari, Laterza, 2010
Per una rassegna sulle pubblicazioni dell’AIB, http://www.aib.it/pubblicazioni/
Per i premi letterari, http://www.guidaconsumatore.com/tempo_libero/concorsi-
letterari-come-partecipare.html; http://www.concorsiletterari.net/