1. IL SISTEMA FISCALE
Presenza di due imposte sul reddito:
Irpef
Ires
Presupposto: Il “possesso” di redditi
reddito è, in generale, un incremento di
patrimonio, che deriva da una fonte
produttiva.
2. Categorie reddituali
redditi fondiari, possesso riferito all’immobile
redditi di capitale, (“principio di cassa”)
redditi di lavoro dipendente, (“principio di
cassa”)
redditi di lavoro autonomo,(“principio di
cassa”)
redditi d’impresa, possesso dell’apparato
produttivo
redditi diversi, (“principio di cassa”)
3. Periodo d’imposta e base imponibile
rilievo del reddito in un determinato periodo
di tempo, denominato “periodo d’imposta”.
Per le persone fisiche, il periodo d’imposta è
l’anno solare; per le società, l’esercizio
solare.
La base imponibile è costituita dal complesso
dei redditi ovunque prodotti
4. Base imponibile
Dal reddito complessivo si deducono gli
oneri; operate le deduzioni, si ottiene la base
imponibile netta, cui si applicano le aliquote
(progressive per scaglioni), per calcolare la
misura dell’imposta (lorda).
5. Oneri deducibili
costituiti da spese personali
Sinteticamente, sono deducibili:
le spese mediche,
gli assegni periodici corrisposti al coniuge, a
seguito di separazione,
contributi previdenziali e assistenziali
contributi versati per le forme pensionistiche
talune erogazioni liberali.
6. Le aliquote
Le aliquote sono crescenti per scaglioni di
reddito
l’aliquota del 23%: si applica ai redditi fino a
15 mila euro;
l’aliquota del 27% da 15 a 28 mila euro;
Aliquota del 38% da 28 a 55 mila euro;
aliquota del 41% da 55 a 75 mila euro.
L’aliquota del 43% da 75 mila euro.
7. Imposta dovuta
Dall’’imposta lorda occorre tener conto delle
detrazioni dall’imposta:
a) detrazioni per carichi di famiglia;
b) detrazioni sostitutive delle spese di
produzione;
c) detrazioni per oneri.
8. IRES
Colpisce quattro categorie di soggetti:
a) le società di capitali;
b) gli enti commerciali;
c) gli enti non commerciali;
d) le società e gli enti non residenti.
Sono escluse solo le persone fisiche e le società di
persone.
L’imposta è calcolata applicando l’aliquota del 27,5%
al reddito complessivo netto.
9. Reddito imponibile
Il reddito è determinato sulla base del
bilancio: il punto di partenza è il risultato del
conto economico al quale si apportano le
“variazioni”, in aumento e in diminuzione,
derivanti dall’applicazione delle norme fiscali
10. Le variazioni in aumento e in diminuzione
Abbiamo quattro tipi di variazioni. Ossia:
variazioni fiscali che aumentano il reddito imponibile rispetto
all’utile civilistico in quanto variano in aumento un
componente positivo del conto economico;
variazioni fiscali che aumentano il reddito imponibile rispetto
all’utile civilistico in quanto eliminano o riducono un
componente negativo del conto economico;
variazioni fiscali che riducono il reddito imponibile rispetto
all’utile civilistico in quanto eliminano o riducono un
componente positivo del conto economico.
variazioni fiscali che riducono il reddito imponibile rispetto
all’utile civilistico perché tengono conto di componenti
negativi non presenti, o presenti in misura minore, nel conto
economico.
11. IRAP
Presupposto è lo svolgimento di un’attività
(economica o no), autonomamente
organizzata, per la produzione di beni e
servizi;
sono presupposti dell’Irap lo svolgimento,
con autonoma organizzazione, di un’attività
imprenditoriale, di un’attività artistica o
professionale, o di un’attività amministrativa.
12. Aliquota e soggetti passivi
L'aliquota Irap base è stata fissata dalla
finanziaria 2008 al 3,9% e di anno in anno
ciascuna regione d'Italia ha la facoltà di
ridurla o aumentarla sino a un massimo
dell'1%, ossia di fissarne il valore all'interno
dell'intervallo fra il 2,9% e il 4,9%.
I soggetti passivi sono divisi in tre categorie:
imprenditori, lavoratori autonomi, pubbliche
amministrazioni
13. Base imponibile
E’ costituita dal valore aggiunto netto, pari
alla differenza tra il valore della produzione e
una serie di costi di produzione
Non sono deducibili né i costi del personale
né gli interessi passivi.
14. I redditi di lavoro autonomo
art. 53 del T.U.: sono redditi di lavoro autonomo
quelli che derivano dall’esercizio di arti e
professioni
Per esercizio di arti e professioni si intende
l’esercizio per professione abituale, ancorché non
esclusiva, di attività di lavoro autonomo
I redditi di lavoro autonomo derivano da un’attività
caratterizzata da tre connotati:
è un’attività svolta in modo autonomo;
è un’attività abituale;
è un’attività di natura non commerciale.
15. I compensi
Sono dati dalla differenza tra i compensi
percepiti e spese sostenute (principio di
cassa)
Esclusione dei rimborsi delle spese
sostenute in nome e per conto del cliente.
Le spese deducibili sono quelle sostenute
nell’esercizio dell’arte o della professione,
ossia inerenti a tale esercizio (principio
dell’inerenza)