SlideShare a Scribd company logo
1 of 3
Download to read offline
Loading “AREA - Settimanale di critica sociale”

27/05/08 21:22

Redazione e amministrazione:
CP 5561 / CH-6901 Lugano
tel. 091 912 33 88 / fax 091 912 33 89
red@area7.ch / www.area7.ch
< INDIETRO

Ultimo numero > 16 maggio 2008 - Anno XI numero 20-21 (selezione fra gli articoli della versione su carta)

Meno energia, materiali, fatica
Beppe Grillo
Non ho votato alle elezioni italiane. La legge elettorale, concepita da un dentista di Bergamo
che la definisce "una porcata" e dal suo padrone che la definisce "un'ottima legge", è
incostituzionale e impedisce ai cittadini di scegliere i candidati. Queste elezioni sono state
dominate dalle campagne acquisti come i tornei di calcio, si è parlato molto di persone e
poco di contenuti, gli slogan dei due principali candidati erano intercambiabili e non dicevano
niente. Soprattutto non ho trovato in nessun partito una prospettiva per il futuro che andasse
al di là di qualche anno.
Eppure saranno gli eletti a decidere se il nostro paese andrà in guerra o no, se consumerà e
inquinerà di più o di meno, se si continuerà a togliere ai poveri per dare ai ricchi o se si farà il
contrario, se si continuerà a impoverire e privatizzare i beni e i servizi pubblici. Nei rari casi
in cui in questa campagna si è parlato di contenuti, questi riguardavano in prevalenza la
circolazione dei soldi, non delle cose.
Se avessi dovuto chiedere un impegno per il futuro non avrei chiesto se mi promettevano di
diminuire le tasse sulla mia fascia di reddito. Avrei chiesto: "Cosa mi prometti di fare subito
perché fra cinquant'anni l'Italia sia vivibile, in un mondo vivibile?". Siamo arrivati a questo
punto di crisi, perché i governanti si sono quasi sempre occupati dei prossimi mesi e anni,
raramente dei prossimi decenni e secoli. Ma noi stiamo producendo danni che dureranno
secoli e millenni, una cosa che non era mai accaduta nella storia. È questa la gran novità
delle nostre tecnologie e della nostra economia. Quindi i politici devono darsi obiettivi chiari e
misurabili che vadano al di là non solo di una legislatura, ma della durata della loro vita.
Diversi stati europei hanno programmi energetici di molti decenni. Ma chi dei partiti italiani
parla del 2050? Voterò quando troverò qualcuno che abbia capito perché la qualità della
nostra vita continua a peggiorare e quali sono i tre obiettivi – tre, non di più! – per invertire
questa tendenza.
* * *
Quasi tutti i peggioramenti della nostra vita hanno una causa comune: troppa economia.
Troppa energia, troppo petrolio, troppi materiali, troppo inquinamento, troppi rifiuti, troppi
chilometri, troppa pubblicità, troppa corruzione, troppo stress, troppo lavoro. Contro ognuno
di questi "troppi" servono molte iniziative. Ma il risultato finale dovrebbe essere facilmente
misurabile: meno economia, più vita. "Less stuff, more fun" (meno roba, più piacere), come
dicono gli statunitensi del movimento "New American Dream" (1).
Nelle classifiche dei consumi per abitante nei Paesi industriali l'Italia è al primo posto per
cemento, automobili e telefonini, ma agli ultimi per felicità e soddisfazione della vita. Se
usassimo meno energia e meno materiali, ci basterebbe lavorare meno e vivremmo meglio.
Faremmo così meno danni alla salute e all'ambiente e risparmieremmo milioni d'ore di lavoro
oggi dedicate a curare danni e malattie e a cercare di ripararli. Sarebbe una società del buon
senso, in cui l'economia servirebbe a far star bene le persone invece che le persone a far
star bene l'economia. Oggi invece facciamo tutto al contrario: consumiamo per poter
vendere, vendiamo per poter produrre, produciamo per poter lavorare. È il contrario di come
hanno funzionato tutte le altre civiltà. Pur sapendo che già ora l'umanità consuma troppe
risorse materiali, l'obiettivo della maggioranza dei politici e degli economisti è di aumentare
ulteriormente i consumi, specialmente nei Paesi più ricchi. Nel mondo spendiamo mille
miliardi di euro all'anno in pubblicità per convincere persone che non ne hanno i mezzi a
comprare cose di cui non hanno bisogno. Vi sembra sensato?
Un parlamentare che avesse capito queste cose dovrebbe cominciare a lavorare subito per
tre obiettivi: meno energia, meno materiali, meno fatica. Nel bene e nel male, quasi tutto il
resto dipende da questi tre fattori. Occorrono pochi obiettivi generali, chiari e misurabili.
* * *
Meno energia! Dei tre obiettivi, questo è il più importante. Per scaldarci, abitare, muoverci,
nutrirci e produrre merci consumiamo in Europa 6 mila watt per abitante d'energia
commerciale. È come se ognuno di noi tenesse accese 60 lampadine da 100 watt, giorno e

http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee

Page 1 of 3
Loading “AREA - Settimanale di critica sociale”

27/05/08 21:22

notte, tutto l'anno. Più di metà di quest'energia non produce benessere, ma sprechi, danni e
calore perduto. Riducendo questi sprechi si può ridurre il consumo senza ridurre il
benessere.
Ingegneri hanno calcolato che entro il 2050 possiamo scendere da 6 mila a 2 mila watt per
abitante. Ma perché scendere a 2 mila watt, cioè ai nostri consumi degli anni '60? Per due
motivi. Primo: 2 mila watt è oggi il consumo medio individuale della popolazione mondiale; se
non superiamo questa soglia, almeno non aumentiamo i danni che già oggi facciamo con i
12 mila watt degli statunitensi, i 6 mila degli europei, i mille degli indiani e i 500 degli africani.
Se non vogliamo aumentare i danni ma vogliamo permettere a quattro miliardi di persone di
aumentare il loro benessere materiale, chi oggi consuma troppo deve ridurre il suo consumo.
Secondo: una "società da 2 mila watt" è per esempio l'obiettivo che si è data per il 2050 la
Svizzera (2), uno dei Paesi con il più alto livello di sviluppo, di benessere e di soddisfazione
della popolazione. L'obiettivo dei 2 mila watt è stato formulato dai Politecnici federali di
Zurigo e di Losanna e adottato dai principali enti di ricerca federali sulle tecnologie
energetiche, sui materiali, sulle acque, dall'ente federale per l'energia, dalla società degli
ingegneri e degli architetti e infine dal governo svizzero nel 2002, con la sua "Strategia di
sviluppo sostenibile" (3). Proprio perché la Svizzera si è data un obiettivo lontano, ha
cominciato già da diversi anni a muoversi nella direzione giusta. In Svizzera ci sono già 9
mila edifici a basso o bassissimo consumo, per un totale di 9 milioni di metri quadrati. Sono
costruiti o ristrutturati secondo lo standard "Minergie" (4), una norma e un marchio elaborati
insieme dallo Stato, dagli ingegneri, dagli architetti e dalle imprese e destinati a diventare lo
standard di tutti gli edifici. 100 mila pompe di calore sono installate in Svizzera per scaldare
gli edifici con il calore del sottosuolo e la maggioranza delle case in costruzione adottano
questo sistema (5).
La Germania ha varato un piano per ridurre del 40 per cento le emissioni di Co2 entro il
2020. La Svezia e l'Islanda sono in gara tra loro per diventare la prima nazione oil-free
(libera dal petrolio) entro il 2020. In Italia invece c'è chi vuole tornare alle utopie nucleari
degli anni '70 e al carbone.
* * *
Meno materiali! Per ogni italiano si prelevano dalla natura in un anno 36 tonnellate di materie
prime (2004) (6), dieci volte di più di cento anni fa. Tre quarti di questi materiali tornano nella
natura entro un anno come rifiuti o emissioni. La maggior parte sono ancora buoni e preziosi;
sarebbero utili per fare nuovi prodotti. Invece li mescoliamo tra loro, li disperdiamo nell'aria,
nelle acque, nei suoli, li seppelliamo, cerchiamo di bruciarli. Basterebbe che ogni ramo
industriale fosse obbligato a riprendersi i prodotti che ha fabbricato ed ecco che gran parte
dei materiali sarebbero riutilizzati.
In Svizzera potete riportare nei negozi d'elettrodomestici qualunque vecchio
elettrodomestico, anche se non lo avete comprato lì e se non ne comprate un altro. Aziende
pioniere hanno adottato questa strategia. Interface, il più grande produttore al mondo di
moquette (7) produce le moquette nuove con i materiali delle sue moquette vecchie. Voi non
comprate più una merce, pagate un servizio: anni di copertura di pavimento invece che
quintali di moquette. Scienziati europei hanno fondato l'"Istituto del fattore dieci" (8): secondo
loro è necessario e possibile che i Paesi industriali aumentino drasticamente la loro
efficienza materiale, riducendo di dieci volte il loro uso di materie prime entro cinquanta o
cento anni.
Anche il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente raccomanda la strategia del "fattore
dieci" per i Paesi industriali (9). Il sistema più efficace è spostare gradualmente le tasse dal
lavoro all'uso di materiali e di energia: tassare meno il lavoro e tassare di più materiali e
combustibili, in modo da rendere disoccupate le tonnellate, non le persone. Questa strategia
si chiama "Riforma Ecologica Fiscale" e in molti Paesi la stanno facendo (10). Quale partito
e quale parlamentare si sono impegnati a farla in Italia? Entro il 2050 venti tonnellate per
abitante invece delle attuali 36. È possibile. Ma bisognerebbe cominciare adesso.
* * *
Meno lavoro! Il terzo obiettivo su cui un parlamentare dovrebbe impegnarsi è quello della
riduzione della fatica. Della nostra, non della sua. Grazie all'ingegno umano e alla
legislazione sociale, nei Paesi industriali oggi si lavora metà delle ore di cento anni fa e si
produce dieci volte di più. Da secoli il progresso tecnico e sociale vuol dire dividere i benefici
dell'aumento della produttività in due metà: una per aumentare le merci e l'altra per diminuire
la durata della fatica umana. Secondo alcuni però ora la seconda metà del progresso si
dovrebbe fermare: l'aumento della produttività dovrebbe essere tutto investito nella
produzione di più merci, mantenendo costanti le ore di lavoro o addirittura aumentandole. Ma
così otteniamo più consumi materiali, più inquinamento e una vita sempre più stressata. Lo
stress aumenta perché oggi alle ore di lavoro pagate bisogna aggiungere decine d'ore la
settimana per spostarsi sempre di più e sempre più lontano e per amministrare la propria
persona e la propria famiglia come se ognuno fosse un'azienda. Un quarto delle ore di
lavoro crea prodotti inutili o dannosi e un altro quarto cerca di misurare e riparare i loro
danni.
Se non facessimo tanti danni con un eccesso di consumi, ci basterebbe lavorare metà. Lo
diceva già Keynes nel 1930: secondo lui entro un secolo (2030) quindici ore di lavoro alla
settimana sarebbero bastate a produrre il necessario per tutti (11). Come mai, nonostante

http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee

Page 2 of 3
Loading “AREA - Settimanale di critica sociale”

27/05/08 21:22

progressi di produttività che Keynes non poteva nemmeno immaginare, ora c'è chi chiede di
aumentare le ore di lavoro? Un parlamentare dovrebbe darsi da fare per dimezzare le ore di
lavoro entro cinquant'anni: da quaranta a venti ore la settimana; e per distribuirle meglio tra
chi oggi deve lavorare troppo e chi è costretto alla disoccupazione.
* * *
Per perseguire questi tre obiettivi occorrono decine d'iniziative. Ma il programma per il 2050
si può riassumere in una parola: meno. E in un gesto, mostrando le prime tre dita di una
mano: energia, materiali, lavoro. In Italia non conosco partiti o politici capaci di farlo.
1) newdream.org
2) novatlantis.ch
3) http://www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=10201
4) minergie.ch/it
5) geothermie.ch
6) arpa.it
7) interfaceinc.com; en.wikipedia.org/wiki/Ray_Anderson
8) factor10-institute.org
9) unep.org/Geo2000/english/0028.htm
10) en.wikipedia.org/wiki/Ecotax; web.net/ecoeco/ecotaxrf.htm
11) http://www.eco.utexas.edu/faculty/
Cleaver/368keynesgrandchildrentable.pdf

Stampato il 27.05.08
< INDIETRO

http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee

Page 3 of 3

More Related Content

Viewers also liked

One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting Group
One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting GroupOne Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting Group
One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting GroupAhmed Yasir Khan
 
3 3dsmax 6 untuk orang awam
3 3dsmax 6 untuk orang awam3 3dsmax 6 untuk orang awam
3 3dsmax 6 untuk orang awamFakhrul Alafrisy
 
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress ServiceBilly Hylton
 
Ashley Horvat, State of Oregon EV Lead
Ashley Horvat, State of Oregon EV LeadAshley Horvat, State of Oregon EV Lead
Ashley Horvat, State of Oregon EV LeadForth
 
Before & After: Too much text!
Before & After: Too much text!Before & After: Too much text!
Before & After: Too much text!Megan Waddell
 
Englisch in der Volksschule
Englisch in der VolksschuleEnglisch in der Volksschule
Englisch in der Volksschuleclaudiamewald
 
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...Global Business Events
 
Biolo teoria
Biolo teoriaBiolo teoria
Biolo teoriaLeo Velez
 
Outsourcing y Out-tasking en la web
Outsourcing y Out-tasking en la webOutsourcing y Out-tasking en la web
Outsourcing y Out-tasking en la webMartin Alurralde
 

Viewers also liked (15)

Gasindur en Castilla y León Económica
Gasindur en Castilla y León EconómicaGasindur en Castilla y León Económica
Gasindur en Castilla y León Económica
 
One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting Group
One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting GroupOne Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting Group
One Day Workshop Advanced Excel Tips & Tricks SMT Consulting Group
 
3 3dsmax 6 untuk orang awam
3 3dsmax 6 untuk orang awam3 3dsmax 6 untuk orang awam
3 3dsmax 6 untuk orang awam
 
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service
8,000 Sites and Counting: Running a *Huge* WordPress Service
 
Ashley Horvat, State of Oregon EV Lead
Ashley Horvat, State of Oregon EV LeadAshley Horvat, State of Oregon EV Lead
Ashley Horvat, State of Oregon EV Lead
 
Before & After: Too much text!
Before & After: Too much text!Before & After: Too much text!
Before & After: Too much text!
 
Amor del bueno
Amor del buenoAmor del bueno
Amor del bueno
 
Englisch in der Volksschule
Englisch in der VolksschuleEnglisch in der Volksschule
Englisch in der Volksschule
 
Cientifica 6 1xp
Cientifica 6 1xpCientifica 6 1xp
Cientifica 6 1xp
 
Retos redes-inalambricas
Retos redes-inalambricasRetos redes-inalambricas
Retos redes-inalambricas
 
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...
Jim Roebuck, Logistics Director at Shop Direct Group - Reverse flow in e-comm...
 
Biolo teoria
Biolo teoriaBiolo teoria
Biolo teoria
 
Ideas principales orden espontaneo
Ideas principales orden espontaneoIdeas principales orden espontaneo
Ideas principales orden espontaneo
 
Outsourcing y Out-tasking en la web
Outsourcing y Out-tasking en la webOutsourcing y Out-tasking en la web
Outsourcing y Out-tasking en la web
 
2. ejercicios coordenadasydistancia-sdoc
2. ejercicios coordenadasydistancia-sdoc2. ejercicios coordenadasydistancia-sdoc
2. ejercicios coordenadasydistancia-sdoc
 

More from morosini1952

Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
 
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020morosini1952
 
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indice
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indiceSnaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indice
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
 
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezioni
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni ProiezioniFuturo Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezioni
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezionimorosini1952
 
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26morosini1952
 
Cullen reducing energy demand EST 2011
Cullen reducing energy demand EST 2011Cullen reducing energy demand EST 2011
Cullen reducing energy demand EST 2011morosini1952
 
The Photochemistry of the Future - 1912 - New York
The Photochemistry of the Future -  1912 - New YorkThe Photochemistry of the Future -  1912 - New York
The Photochemistry of the Future - 1912 - New Yorkmorosini1952
 
Metaindex_of_Development_Morosini
Metaindex_of_Development_MorosiniMetaindex_of_Development_Morosini
Metaindex_of_Development_Morosinimorosini1952
 
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco MorosiniIL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosinimorosini1952
 
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020morosini1952
 
6 programmi elettorali M5S 2009-2019
6 programmi elettorali M5S 2009-20196 programmi elettorali M5S 2009-2019
6 programmi elettorali M5S 2009-2019morosini1952
 
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 morosini1952
 
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...morosini1952
 
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_sociali
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialiGermania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_sociali
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialimorosini1952
 
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901morosini1952
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? PresentazioneICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazionemorosini1952
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Textmorosini1952
 
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale ErfindungDER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindungmorosini1952
 
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista  Massimo Baldini Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista  Massimo Baldini
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini morosini1952
 
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydneymorosini1952
 

More from morosini1952 (20)

Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
 
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020
 
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indice
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indiceSnaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indice
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indice
 
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezioni
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni ProiezioniFuturo Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezioni
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezioni
 
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26
 
Cullen reducing energy demand EST 2011
Cullen reducing energy demand EST 2011Cullen reducing energy demand EST 2011
Cullen reducing energy demand EST 2011
 
The Photochemistry of the Future - 1912 - New York
The Photochemistry of the Future -  1912 - New YorkThe Photochemistry of the Future -  1912 - New York
The Photochemistry of the Future - 1912 - New York
 
Metaindex_of_Development_Morosini
Metaindex_of_Development_MorosiniMetaindex_of_Development_Morosini
Metaindex_of_Development_Morosini
 
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco MorosiniIL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosini
 
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
Snaturati_quando_grillo_era_verde_2020
 
6 programmi elettorali M5S 2009-2019
6 programmi elettorali M5S 2009-20196 programmi elettorali M5S 2009-2019
6 programmi elettorali M5S 2009-2019
 
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
 
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...
 
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_sociali
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialiGermania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_sociali
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_sociali
 
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? PresentazioneICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazione
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
 
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale ErfindungDER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
 
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista  Massimo Baldini Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista  Massimo Baldini
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini
 
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
 

Recently uploaded

Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 

Recently uploaded (7)

Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 

Meno materiali, energia, fatica - Beppe Grillo, Area 7, Lugano, 16.5.2008,

  • 1. Loading “AREA - Settimanale di critica sociale” 27/05/08 21:22 Redazione e amministrazione: CP 5561 / CH-6901 Lugano tel. 091 912 33 88 / fax 091 912 33 89 red@area7.ch / www.area7.ch < INDIETRO Ultimo numero > 16 maggio 2008 - Anno XI numero 20-21 (selezione fra gli articoli della versione su carta) Meno energia, materiali, fatica Beppe Grillo Non ho votato alle elezioni italiane. La legge elettorale, concepita da un dentista di Bergamo che la definisce "una porcata" e dal suo padrone che la definisce "un'ottima legge", è incostituzionale e impedisce ai cittadini di scegliere i candidati. Queste elezioni sono state dominate dalle campagne acquisti come i tornei di calcio, si è parlato molto di persone e poco di contenuti, gli slogan dei due principali candidati erano intercambiabili e non dicevano niente. Soprattutto non ho trovato in nessun partito una prospettiva per il futuro che andasse al di là di qualche anno. Eppure saranno gli eletti a decidere se il nostro paese andrà in guerra o no, se consumerà e inquinerà di più o di meno, se si continuerà a togliere ai poveri per dare ai ricchi o se si farà il contrario, se si continuerà a impoverire e privatizzare i beni e i servizi pubblici. Nei rari casi in cui in questa campagna si è parlato di contenuti, questi riguardavano in prevalenza la circolazione dei soldi, non delle cose. Se avessi dovuto chiedere un impegno per il futuro non avrei chiesto se mi promettevano di diminuire le tasse sulla mia fascia di reddito. Avrei chiesto: "Cosa mi prometti di fare subito perché fra cinquant'anni l'Italia sia vivibile, in un mondo vivibile?". Siamo arrivati a questo punto di crisi, perché i governanti si sono quasi sempre occupati dei prossimi mesi e anni, raramente dei prossimi decenni e secoli. Ma noi stiamo producendo danni che dureranno secoli e millenni, una cosa che non era mai accaduta nella storia. È questa la gran novità delle nostre tecnologie e della nostra economia. Quindi i politici devono darsi obiettivi chiari e misurabili che vadano al di là non solo di una legislatura, ma della durata della loro vita. Diversi stati europei hanno programmi energetici di molti decenni. Ma chi dei partiti italiani parla del 2050? Voterò quando troverò qualcuno che abbia capito perché la qualità della nostra vita continua a peggiorare e quali sono i tre obiettivi – tre, non di più! – per invertire questa tendenza. * * * Quasi tutti i peggioramenti della nostra vita hanno una causa comune: troppa economia. Troppa energia, troppo petrolio, troppi materiali, troppo inquinamento, troppi rifiuti, troppi chilometri, troppa pubblicità, troppa corruzione, troppo stress, troppo lavoro. Contro ognuno di questi "troppi" servono molte iniziative. Ma il risultato finale dovrebbe essere facilmente misurabile: meno economia, più vita. "Less stuff, more fun" (meno roba, più piacere), come dicono gli statunitensi del movimento "New American Dream" (1). Nelle classifiche dei consumi per abitante nei Paesi industriali l'Italia è al primo posto per cemento, automobili e telefonini, ma agli ultimi per felicità e soddisfazione della vita. Se usassimo meno energia e meno materiali, ci basterebbe lavorare meno e vivremmo meglio. Faremmo così meno danni alla salute e all'ambiente e risparmieremmo milioni d'ore di lavoro oggi dedicate a curare danni e malattie e a cercare di ripararli. Sarebbe una società del buon senso, in cui l'economia servirebbe a far star bene le persone invece che le persone a far star bene l'economia. Oggi invece facciamo tutto al contrario: consumiamo per poter vendere, vendiamo per poter produrre, produciamo per poter lavorare. È il contrario di come hanno funzionato tutte le altre civiltà. Pur sapendo che già ora l'umanità consuma troppe risorse materiali, l'obiettivo della maggioranza dei politici e degli economisti è di aumentare ulteriormente i consumi, specialmente nei Paesi più ricchi. Nel mondo spendiamo mille miliardi di euro all'anno in pubblicità per convincere persone che non ne hanno i mezzi a comprare cose di cui non hanno bisogno. Vi sembra sensato? Un parlamentare che avesse capito queste cose dovrebbe cominciare a lavorare subito per tre obiettivi: meno energia, meno materiali, meno fatica. Nel bene e nel male, quasi tutto il resto dipende da questi tre fattori. Occorrono pochi obiettivi generali, chiari e misurabili. * * * Meno energia! Dei tre obiettivi, questo è il più importante. Per scaldarci, abitare, muoverci, nutrirci e produrre merci consumiamo in Europa 6 mila watt per abitante d'energia commerciale. È come se ognuno di noi tenesse accese 60 lampadine da 100 watt, giorno e http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee Page 1 of 3
  • 2. Loading “AREA - Settimanale di critica sociale” 27/05/08 21:22 notte, tutto l'anno. Più di metà di quest'energia non produce benessere, ma sprechi, danni e calore perduto. Riducendo questi sprechi si può ridurre il consumo senza ridurre il benessere. Ingegneri hanno calcolato che entro il 2050 possiamo scendere da 6 mila a 2 mila watt per abitante. Ma perché scendere a 2 mila watt, cioè ai nostri consumi degli anni '60? Per due motivi. Primo: 2 mila watt è oggi il consumo medio individuale della popolazione mondiale; se non superiamo questa soglia, almeno non aumentiamo i danni che già oggi facciamo con i 12 mila watt degli statunitensi, i 6 mila degli europei, i mille degli indiani e i 500 degli africani. Se non vogliamo aumentare i danni ma vogliamo permettere a quattro miliardi di persone di aumentare il loro benessere materiale, chi oggi consuma troppo deve ridurre il suo consumo. Secondo: una "società da 2 mila watt" è per esempio l'obiettivo che si è data per il 2050 la Svizzera (2), uno dei Paesi con il più alto livello di sviluppo, di benessere e di soddisfazione della popolazione. L'obiettivo dei 2 mila watt è stato formulato dai Politecnici federali di Zurigo e di Losanna e adottato dai principali enti di ricerca federali sulle tecnologie energetiche, sui materiali, sulle acque, dall'ente federale per l'energia, dalla società degli ingegneri e degli architetti e infine dal governo svizzero nel 2002, con la sua "Strategia di sviluppo sostenibile" (3). Proprio perché la Svizzera si è data un obiettivo lontano, ha cominciato già da diversi anni a muoversi nella direzione giusta. In Svizzera ci sono già 9 mila edifici a basso o bassissimo consumo, per un totale di 9 milioni di metri quadrati. Sono costruiti o ristrutturati secondo lo standard "Minergie" (4), una norma e un marchio elaborati insieme dallo Stato, dagli ingegneri, dagli architetti e dalle imprese e destinati a diventare lo standard di tutti gli edifici. 100 mila pompe di calore sono installate in Svizzera per scaldare gli edifici con il calore del sottosuolo e la maggioranza delle case in costruzione adottano questo sistema (5). La Germania ha varato un piano per ridurre del 40 per cento le emissioni di Co2 entro il 2020. La Svezia e l'Islanda sono in gara tra loro per diventare la prima nazione oil-free (libera dal petrolio) entro il 2020. In Italia invece c'è chi vuole tornare alle utopie nucleari degli anni '70 e al carbone. * * * Meno materiali! Per ogni italiano si prelevano dalla natura in un anno 36 tonnellate di materie prime (2004) (6), dieci volte di più di cento anni fa. Tre quarti di questi materiali tornano nella natura entro un anno come rifiuti o emissioni. La maggior parte sono ancora buoni e preziosi; sarebbero utili per fare nuovi prodotti. Invece li mescoliamo tra loro, li disperdiamo nell'aria, nelle acque, nei suoli, li seppelliamo, cerchiamo di bruciarli. Basterebbe che ogni ramo industriale fosse obbligato a riprendersi i prodotti che ha fabbricato ed ecco che gran parte dei materiali sarebbero riutilizzati. In Svizzera potete riportare nei negozi d'elettrodomestici qualunque vecchio elettrodomestico, anche se non lo avete comprato lì e se non ne comprate un altro. Aziende pioniere hanno adottato questa strategia. Interface, il più grande produttore al mondo di moquette (7) produce le moquette nuove con i materiali delle sue moquette vecchie. Voi non comprate più una merce, pagate un servizio: anni di copertura di pavimento invece che quintali di moquette. Scienziati europei hanno fondato l'"Istituto del fattore dieci" (8): secondo loro è necessario e possibile che i Paesi industriali aumentino drasticamente la loro efficienza materiale, riducendo di dieci volte il loro uso di materie prime entro cinquanta o cento anni. Anche il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente raccomanda la strategia del "fattore dieci" per i Paesi industriali (9). Il sistema più efficace è spostare gradualmente le tasse dal lavoro all'uso di materiali e di energia: tassare meno il lavoro e tassare di più materiali e combustibili, in modo da rendere disoccupate le tonnellate, non le persone. Questa strategia si chiama "Riforma Ecologica Fiscale" e in molti Paesi la stanno facendo (10). Quale partito e quale parlamentare si sono impegnati a farla in Italia? Entro il 2050 venti tonnellate per abitante invece delle attuali 36. È possibile. Ma bisognerebbe cominciare adesso. * * * Meno lavoro! Il terzo obiettivo su cui un parlamentare dovrebbe impegnarsi è quello della riduzione della fatica. Della nostra, non della sua. Grazie all'ingegno umano e alla legislazione sociale, nei Paesi industriali oggi si lavora metà delle ore di cento anni fa e si produce dieci volte di più. Da secoli il progresso tecnico e sociale vuol dire dividere i benefici dell'aumento della produttività in due metà: una per aumentare le merci e l'altra per diminuire la durata della fatica umana. Secondo alcuni però ora la seconda metà del progresso si dovrebbe fermare: l'aumento della produttività dovrebbe essere tutto investito nella produzione di più merci, mantenendo costanti le ore di lavoro o addirittura aumentandole. Ma così otteniamo più consumi materiali, più inquinamento e una vita sempre più stressata. Lo stress aumenta perché oggi alle ore di lavoro pagate bisogna aggiungere decine d'ore la settimana per spostarsi sempre di più e sempre più lontano e per amministrare la propria persona e la propria famiglia come se ognuno fosse un'azienda. Un quarto delle ore di lavoro crea prodotti inutili o dannosi e un altro quarto cerca di misurare e riparare i loro danni. Se non facessimo tanti danni con un eccesso di consumi, ci basterebbe lavorare metà. Lo diceva già Keynes nel 1930: secondo lui entro un secolo (2030) quindici ore di lavoro alla settimana sarebbero bastate a produrre il necessario per tutti (11). Come mai, nonostante http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee Page 2 of 3
  • 3. Loading “AREA - Settimanale di critica sociale” 27/05/08 21:22 progressi di produttività che Keynes non poteva nemmeno immaginare, ora c'è chi chiede di aumentare le ore di lavoro? Un parlamentare dovrebbe darsi da fare per dimezzare le ore di lavoro entro cinquant'anni: da quaranta a venti ore la settimana; e per distribuirle meglio tra chi oggi deve lavorare troppo e chi è costretto alla disoccupazione. * * * Per perseguire questi tre obiettivi occorrono decine d'iniziative. Ma il programma per il 2050 si può riassumere in una parola: meno. E in un gesto, mostrando le prime tre dita di una mano: energia, materiali, lavoro. In Italia non conosco partiti o politici capaci di farlo. 1) newdream.org 2) novatlantis.ch 3) http://www.are.admin.ch/dokumentation/00121/00224/index.html?lang=it&msg-id=10201 4) minergie.ch/it 5) geothermie.ch 6) arpa.it 7) interfaceinc.com; en.wikipedia.org/wiki/Ray_Anderson 8) factor10-institute.org 9) unep.org/Geo2000/english/0028.htm 10) en.wikipedia.org/wiki/Ecotax; web.net/ecoeco/ecotaxrf.htm 11) http://www.eco.utexas.edu/faculty/ Cleaver/368keynesgrandchildrentable.pdf Stampato il 27.05.08 < INDIETRO http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=998&id_articolo=2624&id_rubrica=&stampa=1&rif=505bec42ee Page 3 of 3