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Commento dei sei programmi elettorali
del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019
2009 – “Carta di Firenze. Comuni a Cinque Stelle”1
per varie elezioni comunali
Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze
dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8
marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli
Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup. Il documento servì da pro-
grammaelettoraleperleListecivichea5Stelleperdiverseelezionicomu-
nali. La dizione “5 Stelle” fu copiata da quella del Premio Comuni a Cin-
que Stelle, organizzato nel 2005 dalla Associazione Comuni Virtuosi. Le
5 Stelle del Movimento, però, sono in parte diverse. Quelle originarie dei
Comuni virtuosi sono: nuovi stili di vita, mobilità sostenibile, rifiuti, ge-
stionedelterritorio,macchinacomunaleecologica.QuelledelMovimen-
tosono:acqua,ambiente,energia(poisostituitadaconnettivitàconinter-
net), sviluppo, trasporti.
Va notato che nella seconda versione sono scomparsi “nuovi stili di vi-
ta” e “energia”, ossia le due voci più importanti per uno sviluppo soste-
nibile, perché esse mirano a ridurre le quantità di materiali e di energia
consumati, ossia i due principali fattori di degrado dell’ambiente globa-
le2
. La sostituzione postuma della stella originaria “energia” con la stella
“connettività” è indicativa della svolta del Movimento e della nuova do-
minanza dei tecnici informatici. Ridurre l’uso di energia sgrava il carico
1 http://www.livorno5stelle.it/programmi/carta-di-firenze/.
2 V. l’articolo Perché non voto firmato da Beppe in «Internazionale», numero 739, 11
aprile 2008, https://bit.ly/2lzizzx.
umano sull’ambiente. Aumentare la connettività in internet, invece, ag-
grava il carico umano sull’ambiente, perché significa aumentare le infra-
strutture e i dispositivi digitali, nonché l’uso d’energia. Il sistema digitale
mondiale usa più energia del trasporto aereo mondiale.
La scomparsa di “nuovi stili di vita” è significativa perché segna l’ab-
bandono dell’obiettivo perseguito dai Comuni virtuosi, da me e da Bep-
pe di rendere più sostenibili i nostri stili di vita, ossia di riformare il no-
stro rapporto col consumo, di ridurre l’acquisto di merci e l’abuso della
natura. «Qual è l’orologio più ecologico?». Avevo scritto per lo spetta-
colo di Beppe del 1992. «Quello che hai già!».
I dodici punti della carta di Firenze sono a orientamento social-eco-
logico e sono molto simili a quelli dei programmi comunali dei partiti
verdi in Europa. La Carta di Firenze è il primo e ultimo programma del
Movimento a orientamento social-ecologico. I programmi successivi ri-
dussero o tolsero i riferimenti ecologici e non implicarono assemblee di
iscritti.
Un Blog si candida alle elezioni
Il ruolo di Beppe nel partito digitale
fu minore di quello che sembra
– anche di quello che sembra a lui stesso.
La scritta www.beppegrillo.it nel simbolo delle Liste civiche a 5 Stelle
è fondamentale nella storia del digitalismo politico. Nel 2009, per la pri-
ma volta, un partito presenta alle elezioni non un persona con un nome
e una faccia, ma un Blog, come se un Blog fosse un attore politico. Ciò
significa due cose: primo, l’elettorato è indotto fidarsi di un’entità tra-
scendente, sospesa nello spazio digitale, percepita come moderna e
amichevole. Secondo, presentare un blog come attore politico permette
ai veri attori politici di agire senza esporsi.
Molti percepirono il simbolo con la scritta www.beppegrillo.it come
garanzia data da Beppe Grillo in persona. Forse costoro non prestarono
attenzione alla differenza tra la scritta Beppe Grillo e la scritta www.bep-
pegrillo.it. Questa differenza è fondamentale per capire la natura del
Movimento. Secondo i suoi avvocati, infatti «Grillo non è responsabile,
né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del do-
minio, del Blog, né degli account Twitter, né dei tweet e non ha alcun po-
212 SNATURATI
213
tere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui
tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato»3
. Chi conosce gli am-
bienti 5 Stelle sa che il ruolo di Beppe nel partito digitale fu minore di
quello che sembra – anche di quello che sembra a lui stesso.
2009 – “Programma 2009” fondazione del Movimento 5 Stelle,
Teatro Smeraldo, Milano, 4 ottobre
Il discorso fu furioso,
come se volesse incitare
alla presa della Bastiglia.
Sette mesi dopo la Carta di Firenze, Beppe presentò a Milano in un
comizio-spettacolo il Programma del Movimento un testo in sette capi-
toli e settanta obiettivi: stato e cittadini, salute, energia, trasporti, eco-
nomia, informazione, istruzione. Una parte di esso fu letta da Beppe dal
palco del Teatro Smeraldo di Milano il 4 ottobre 2009 durante la fon-
dazione del Movimento: circa 3mila parole, comprese battute e impre-
3 https://bit.ly/2YkQygW.
COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
I Comuni decidono della vita quoti-
diana di ognuno di noi. Possono avvele-
narci con un inceneritore o avviare la rac-
colta differenziata. Fare parchi per i bam-
bini o porti per gli speculatori. Costruire
parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o
mantenerla sotto il loro controllo. Dai
Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a
fare politica con le liste civiche per Acqua,
Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.
1. Acqua pubblica
2. Impianti di depurazione obbligatori
per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, contributi/finanzia-
menti comunali per impianti di depura-
zione privati
3. Espansione del verde urbano
4. Concessioni di licenze edilizie solo per
demolizioni e ricostruzioni di edifici civi-
li o per cambi di destinazioni d’uso di
aree industriali dismesse
5. Piano di trasporti pubblici non inqui-
nanti e rete di piste ciclabili cittadine
6. Piano di mobilità per i disabili
7. Connettività gratuita per i residenti nel
Comune
8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
9. Rifiuti zero
10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come
il fotovoltaico e l’eolico con contributi/fi-
nanziamenti comunali
11. Efficienza energetica
12. Favorire le produzioni locali
2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE”
VARIE ELEZIONI COMUNALI
cazioni. Su internet si trova il video di 25 minuti e la trascrizione del te-
sto4
del discorso di Beppe, ma non il testo del solo programma.
Ildiscorsofufurioso,comesedovesseincitarelafollaaprenderelaBa-
stiglia. Il tono era esagerato perché il programma “dello Smeraldo” pro-
pugna riforme legislative coraggiose ma non eroiche. Come tutti i pro-
grammi del Movimento, il testo fu redatto dalla centrale e messo online
anonimo. Forse fu in parte ispirato da una selezione delle decine di mi-
gliaia di proposte formulate dagli utenti nel Forum delle liste civiche5
. Il
Programmahaunacomponentepopulistacontro“ipolitici”eunapicco-
lacomponenteambientalista.Qualchetemaambientalecompareinalcu-
ni dei sette capitoli, ma non c’è un capitolo sull’ambiente. Il programma
contiene anche molte proposte piuttosto stravaganti, per esempio quella
già citata che tutti i consolati siano chiusi e «sostituiti con un software».
Diseguaglianza economica ignorata
La lacuna maggiore di tutti i programmi del Movimento dal 2009 al
2019 è l’ignorare e quindi non affrontare la maggiore malattia sociale
italiana, ossia l’eccessiva diseguaglianza di reddito tra i più poveri e i più
ricchi, che pone l’Italia tra i Paesi meno egalitari d’Europa6
. Questa alta
diseguaglianza ha un impatto negativo su quasi tutti gli aspetti della
qualità della vita e della performance sociale, come hanno ben indicato
Picket e Wilkinson nel loro studio Perché le diseguaglianze rendono le
società più infelici (2009).
Urge quindi una politica di ridistribuzione dei redditi e dei patrimoni,
specialmente con il sistema fiscale, così come Thomas Piketty e altri eco-
4 https://bit.ly/2GsmRjZ.
5 https://bit.ly/2SwpZQF.
6 https://bit.ly/1mVicdp.
214 SNATURATI
Stato e cittadini. Abolizione delle Pro-
vince immediatamente: abolizione delle
Prefetture. Riduzione a due mandati per i
parlamentariperqualunquecaricapubbli-
ca e eliminazione di ogni privilegio […].
Salute. Accesso alle prestazioni essen-
ziali del Servizio Sanitario Nazionale uni-
versale e gratuito; separare le carriere dei
medici pubblici e privati […].
Energia. Energia, incentivazione della
2009 – “PROGRAMMA 2009”, FONDAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE,
TEATRO SMERALDO, MILANO, 4 OTTOBRE
215
nomisti raccomandano7
per i Paesi ricchi con maggiori diseguaglianze.
Le politiche dei redditi del Movimento purtroppo non intaccano i red-
diti più alti, non innalzano quelli più bassi e si limitato a distribuire un’e-
lemosina, per quanto sacrosanta (reddito di cittadinanza), agli ultimi de-
gli ultimi, sulla falsariga del «capitalismo compassionevole» e delle «leg-
gi sui poveri»8
. Il problema strutturale resta così invariato.
2013 – “Programma 2013” elezioni politiche del 24 febbraio
Il Programma 2013 detto anche Programma giallo fu messo in inter-
net tra il 2009 e il 2012. Con lievi modifiche è in sostanza lo stesso pro-
gramma presentato da Beppe il 4 ottobre 2009 alla fondazione del Mo-
vimento al Teatro Smeraldo di Milano. Il testo consta di sette capitoli:
stato e cittadini, salute, energia, trasporti, economia, informazione,
7 T. Piketty, Capital et ideologie, Seuil, 2019, https://bit.ly/2kRrvAn.
8 https://bit.ly/2khmnoK.
COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
produzione distribuita di energia elettri-
ca, estensione della possibilità di riversare
in rete e di vendere energia elettrica, di-
vieto di costruzioni di centrali nucleari in
Italia […].
Trasporti. Trasporti, disincentivo dell’u-
so dei mezzi privati. Disincentivo e in-
centivo, sono i bonus e i malus: riforma-
re tutto il sistema fiscale, caricare di tas-
se chi se lo merita e scaricare di tasse chi
non se lo merita, togliere le tasse dal lavo-
ro e metterle su chi fa dei danni all’am-
biente. Blocco immediato del ponte sullo
Stretto di Messina, blocco della Tav di Val
di Susa. Proibizione di costruzione di
nuovi parcheggi nelle aree urbane. Svi-
luppo di tratte ferroviarie legate al pendo-
larismo […].
Economia. Introduzione della class ac-
tion. Abolizione della Legge Biagi. rap-
presentanza dei piccoli azionisti nei Con-
sigli di Amministrazione delle società
quotate in borsa. Allineamento delle tarif-
fe di energia, connettività, telefonia, elet-
tricità e trasporti agli altri Paesi europei.
Riduzione del debito pubblico […].
Informazione. Cittadinanza digitale per
nascita, accesso alla rete gratuito per ogni
cittadino italiano, questo è fondamentale.
Eliminazione dei contributi ai giornali,
nessun canale televisivo con copertura
nazionale può essere posseduto a mag-
gioranza da alcun soggetto privato. L’a-
zionariato deve essere diffuso, con pro-
prietà massima del 10%. abolire il cano-
ne Rai […].
Istruzione. Abolizione della Legge Gel-
mini. Diffusione obbligatoria di internet
nelle scuole. Graduale abolizione dei libri
di scuola stampati e quindi la loro gratuità
con l’accessibilità via internet. Insegna-
mento obbligatorio della lingua inglese al-
l’asilo. Insegnamento gratuito della lingua
italiana per gli stranieri, obbligatorio in
caso di richiesta di cittadinanza; investi-
menti nella ricerca universitaria, insegna-
mento a distanza via internet, integrazio-
ne università/azienda […].
istruzione. Si tratta di un fascicolo anonimo di 2.500 parole in sedici pa-
gine, con copertina gialla, disponibile solo in pdf. Scaricai la mia copia
in pdf a inizio 2013.
Forse il Programma 2013 è stato modificato nel corso degli anni ma
è impossibile saperlo perché, come gli altri programmi, non reca infor-
mazioni sulla data, gli autori, la versione, e il luogo di pubblicazione.
216 SNATURATI
Stato e cittadini
• Abolizione delle Province abolizione
delle Prefetture. Riduzione a due mandati
per i parlamentari per qualunque carica
pubblica e eliminazione di ogni privilegio.
• Divieto di cumulo delle cariche per i par-
lamentari (esempio: sindaco e deputato).
• Non eleggibilita a cariche pubbliche per
i cittadini condannati.
• Introduzione di una vera class action.
• Referendum sia abrogativi che proposi-
tivi senza quorum.
• Obbligatorieta della discussione parla-
mentare e del voto nominale per le leggi
di iniziativa popolare.
Salute
• Accesso alle prestazioni essenziali del
Servizio Sanitario Nazionale universale e
gratuito.
• Ticket proporzionali al reddito per le
prestazioni non essenziali.
• Promuovere l’uso di farmaci generici e
fuori brevetto.
• Prescrizione medica dei principi attivi in-
vece delle marche delle singole specialità.
• Separare le carriere dei medici pubblici
e privati.
• Politica sanitaria nazionale di tipo cultu-
rale per promuovere stili di vita salutari e
scelte di consumo consapevoli.
• Informare sulla prevenzione primaria.
• Criteri di trasparenza e di merito nella
promozione dei primari.
• Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e
alle direttive dell’Organizzazione Mon-
diale della Sanita (OMS) nella lotta al do-
lore. In particolare per l’uso degli oppia-
cei (morfina e simili).
• Promuovere e finanziare ricerche sugli
effetti sulla salute, in particolare legate al-
le disuguaglianze sociali e all’inquinamen-
to ambientale.
• Eliminazione degli inceneritori.
Energia
• Una politica energetica finalizzata alla ri-
duzione delle emissioni di CO2.
• Certificazione energetica degli edifici.
• Incentivazione della produzione distri-
buita di energia elettrica, estensione della
possibilità di riversare in rete e di vendere
energia elettrica, divieto di costruzioni di
centrali nucleari in Italia […].
• Riduzione di almeno il 10 per cento in
cinque anni dei consumi energetici del
patrimonio edilizio degli enti pubblici.
• Pagamento a consumo dell’energia ter-
mica nei condomini.
• La co-generazione diffusa di energia
elettrica e calore.
• Riduzione dell’impatto ambientale delle
centrali termoelettriche esistenti.
• Estensione della possibilità di riversare
in rete e di vendere l’energia elettrica an-
che agli impianti di micro-cogenerazione
di taglia inferiore ai 20 kW. Legalizzazio-
ne e incentivazione della produzione di
biocombustibili Incentivazione della pro-
duzione di biogas dalla fermentazione
anaerobica dei rifiuti organici.
Trasporti
• Disincentivo dell’uso dei mezzi privati
motorizzati nelle aree urbane.
2013 – “PROGRAMMA 2013”,
ELEZIONI POLITICHE DEL 24 FEBBRAIO
217COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
• Sviluppo di reti di piste ciclabili protet-
te estese a tutta l’area urbana ed extra ur-
bana.
• Istituzione di spazi condominiali per il
parcheggio delle biciclette.
• Istituzione dei parcheggi per le biciclette
nelle aree urbane.
• Introduzione di una forte tassazione per
l’ingresso nei centri storici di automobili
private con un solo occupante a bordo.
• Disincentivo dell’uso dei mezzi privati
motorizzati nelle aree urbane.
• Sviluppo di reti di piste ciclabili protet-
te estese a tutta l’area urbana ed extra ur-
bana.
• Istituzione di spazi condominiali per il
parcheggio delle biciclette.
• Istituzione dei parcheggi per le biciclette
nelle aree urbane.
• Introduzione di una forte tassazione per
l’ingresso nei centri storici di automobili
private con un solo occupante a bordo.
• Potenziamento dei mezzi pubblici a uso
collettivo e dei mezzi pubblici a uso indivi-
duale (car sharing) con motori elettrici ali-
mentati da reti.
• BloccoimmediatodelPontesulloStretto.
• BloccoimmediatodellaTavinValdiSusa.
• Proibizione di costruzione di nuovi par-
cheggi nelle aree urbane.
• Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al
pendolarismo.
Economia
• Introduzione della class action.
• Abolizione della Legge Biagi.
• Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
rappresentanza dei piccoli azionisti nei
Consigli di Amministrazione delle società
quotate in borsa.
• Allineamento delle tariffe di energia,
connettività, telefonia, elettricità e traspor-
ti agli altri Paesi europei. Riduzione del
debito pubblico.
• Vietare gli incroci azionari tra sistema
bancario e sistema industriale.
• Abolizione dei monopoli di fatto, in par-
ticolare Telecom Italia, Autostrade, ENI,
ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato.
• Allineamento delle tariffe di energia,
connettività, telefonia, elettricità, traspor-
ti agli altri Paesi europei.
• Riduzione del debito pubblico con forti
interventi sui costi dello Stato con il taglio
degli sprechi.
• Sussidio di disoccupazione garantito.
• Disincentivi alle aziende che generano
un danno sociale (es.distributori di acqua
in bottiglia).
Informazione
• Cittadinanza digitale per nascita, acces-
so alla rete gratuito per ogni cittadino ita-
liano.
• Eliminazione dei contributi ai giornali,
nessun canale televisivo con copertura na-
zionale può essere posseduto a maggio-
ranza da alcun soggetto privato. L’aziona-
riato deve essere diffuso, con proprietà
massima del 10%. abolire il canone Rai
[…].
• Abolizione dell’Ordine dei giornalisti.
• Statalizzazione della dorsale telefonica.
• Introduzione dei ripetitori Wimax.
• Allineamento immediato delle tariffe di
connessione a internet e telefoniche a
quelle europee.
• Divieto della partecipazione azionaria
da parte delle banche e di enti pubblici o
para pubblici a società editoriali.
Istruzione
• Diffusione obbligatoria di internet nelle
scuole.
• Graduale abolizione dei libri di scuola
stampati e quindi la loro gratuità con l’ac-
cessibilità via internet.
• Insegnamento obbligatorio della lingua
inglese all’asilo.
• Insegnamento gratuito della lingua ita-
liana per gli stranieri, obbligatorio in caso
di richiesta di cittadinanza; investimenti
nella ricerca universitaria, insegnamento
a distanza via internet, integrazione uni-
versità /azienda […].
• Accesso pubblico via internet alle lezio-
ni universitarie.
Anche di questo programma non è noto il metodo di redazione. Vero-
similmente fu scritto dalla centrale, forse recependo alcune delle migliaia
dipropostedegliiscrittinellapiattaformaForumdellelisteciviche.Secosì
fu, lo strumento digitale offrì una novità positiva, perché forse permise di
raccogliere proposte dalla base. Il numero delle proposte, decine di mi-
gliaia,elalorovarietàdicontenutiediqualitàmifannoperòdubitareche
esse siano state utili per redigere il programma. Se esse furono conside-
rate, non si conoscono i criteri né la procedura per scrivere e selezionare
le migliori. Sebbene alcuni capitoli contengano temi ambientali, anche
nel Programma 2013 non c’è un capitolo sull’ambiente.
2013 – “Venti punti per uscire dal buio” sintesi del Programma 2013,
elezioni politiche del 24 febbraio9
Un breve testo di una pagina e 140 parole intitolato Venti punti per
usciredalbuiofulostrumentoufficialedellacampagnaperleelezionipo-
litiche del febbraio 2013. Anche se si presenta come una sintesi del Pro-
gramma 2013 di 2500 parole, i contenuti dei due testi sono diversi. Tra
questi venti punti alcuni non erano nel programma, per esempio la ridu-
zione del servizio pubblico televisivo a una sola rete, il referendum senza
quorum, il referendum sulla permanenza nell’euro, l’abolizione dell’Imu
sulla prima casa, l’abolizione di Equitalia, il reddito di cittadinanza, il
“politometro” (un sistema per misurare la ricchezza dei politici).
La mia impressione è che i redattori del Programma giallo e quelli dei
venti punti siano diversi, e abbiano diversi orientamenti politici. I re-
dattori del Programma giallo sembrano più competenti di politica, quel-
li dei venti punti più competenti di comunicazione di massa. Il Program-
ma giallo mi sembra più appetibile per gli elettori di sinistra, i 20 punti
per quelli di destra.
2014 – “Programma 2014” elezione del Parlamento europeo
del 22 maggio10
Per l’elezione del Parlamento europeo del 22 maggio 2014 la centrale
del Movimento presentò un programma brevissimo: 400 parole, una pa-
9 https://bit.ly/2KbfT3J.
10 https://bit.ly/2JZ7NfN.
218 SNATURATI
gina, 7 punti: abolizione del fiscal compact, adozione degli eurobond,
alleanza tra Paesi mediterranei, investimenti in innovazione, finanzia-
menti per attività agricole e allevamento, abolizione pareggio di bilancio,
referendum euro. Questo programma è estremamente succinto, nomina
alcuni campi d’azione ma non dice quali azioni si vogliono fare. L’intero
programma è ridotto a denaro e finanza, una restrizione sorprendente
se si pensa che Beppe ha sempre fustigato l’economia di carta. La grande
maggioranza dei temi per una politica europea è assente, non ci sono
obiettivi social-ecologici, di ambiente o di sostenibilità, né una visione o
un disegno di società. I testi dei sette punti non dettagliano gli argomenti
ma sono piuttosto esortazioni e affermazioni critiche verso i nemici po-
litici. Termini in inglese incomprensibili alla maggioranza della popola-
zione non sono spiegati (es. fiscal compact, eurobond).
La mia impressione è che questo scarno programma sia stato redatto
in fretta da una persona acquisita da breve al Movimento, forse passata
in qualche business school americana, o più modestamente in una scuo-
la per ragionieri, e che essa non sia a conoscenza dei valori social-eco-
logici del Movimento. È importante osservare, però, che nel Parlamen-
to europeo i 17 europarlamentari eletti nel 2014 con questo programma
hanno votato, come abbiamo già ricordato, in prevalenza per una delle
219COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
• Reddito di cittadinanza.
• Misure immediate per il rilancio della
piccola e media impresa.
• Legge anticorruzione.
• Informatizzazione e semplificazione del-
lo Stato.
• Abolizione dei contributi pubblici ai
partiti.
• Istituzione di un “politometro” per veri-
ficare arricchimenti illeciti dei politici ne-
gli ultimi 20 anni.
• Referendum propositivo e senza quo-
rum.
• Referendum sulla permanenza nell’euro.
• Obbligo di discussione di ogni legge di
iniziativa popolare in Parlamento con vo-
to palese.
• Una sola rete televisiva pubblica, senza
pubblicità, indipendente dai partiti.
• Elezione diretta dei parlamentari alla
Camera e al Senato.
• Massimo di due mandati elettivi.
• Legge sul conflitto di interessi.
• Ripristino dei fondi tagliati alla Sanita e
alla Scuola pubblica.
• Abolizione dei finanziamenti diretti e in-
diretti ai giornali.
• Accesso gratuito alla rete per cittadi-
nanza.
• Abolizione dell’IMU sulla prima casa.
• Non pignorabilita della prima casa.
• Eliminazione delle province.
• Abolizione di Equitalia.
2013 – “VENTI PUNTI PER USCIRE DAL BUIO”, SINTESI DEL PROGRAMMA,
ELEZIONI POLITICHE DEL 24 FEBBRAIO
più decise politiche social-ecologiche tra tutti i gruppi del Parlamento
europeo. Anche questo caso conferma il principio: a destra nelle elezio-
ni, a sinistra nei parlamenti.
2018 – “Programma 2018” elezioni politiche, 4 marzo
Il programma elettorale del 2018 è molto diverso dai precedenti, sia
nel metodo sia nei contenuti. Per la prima volta, infatti, c’è stata una
220 SNATURATI
1 – Abolizione del fiscal compact
È un patto di bilancio europeo che con-
segna paesi come l’Italia alla miseria, con
tagli che vanno dalla scuola alla sanità e
nuove tasse, che uccidono ogni possibilità
di ripresa. Monti, Berlusconi e tutto il PD
hanno impegnato l’Italia a versare 50 mi-
liardi di Euro all’anno all’Unione Euro-
pea. Un massacro per il nostro Paese. Va
abolito immediatamente.
2 – Adozione degli eurobond
Gli eurobond sono titoli di debito pub-
blicoemessidall’UnioneEuropea,lacuiso-
vranità è garantita da tutti i Paesi. Servono
acreareunacomunitàeconomica,dovecia-
scun Paese aiuta l’altro. Oggi invece l’Eu-
ropa è schiava di Germania e Francia, che
hanno abbandonato gli stati in difficoltà al
lorodestino,comeèsuccessoperlaGrecia.
3 – Alleanza tra paesi mediterranei per
una politica comune
Italia, Spagna, Grecia e Portogallo subi-
scono gli effetti di un’economia a rilento e
una crisi dilagante. Proponiamo un’Al-
leanza fra Paesi Mediterranei con l’obbiet-
tivo di una “Politica Comune” per supera-
re insieme le difficoltà.
4 – Investimenti in innovazione e nuove
attività produttive esclusi dal limite del
3% annuo di deficit di bilancio
I governanti italiani, quando non rie-
scono a finanziare i giovani e le nuove im-
prese, danno la colpa al vincolo del 3%
sul rapporto deficit/Pil. Dobbiamo to-
gliere tale vincolo, dando slancio alla ri-
cerca, all’innovazione e alla messa in sicu-
rezza del nostro territorio.
5 – Finanziamenti per attività agricole e
di allevamento finalizzate ai consumi na-
zionali interni
Il basso costo della manodopera di al-
cuni Paesi fuori dall’Unione Europea sta
massacrando l’agricoltura italiana, che
non può competere con i prezzi dei pro-
dotti provenienti dagli altri paesi. Servo-
no dei vantaggi fiscali per i nostri prodot-
ti, e incentivi che rendano merito alla loro
eccellente qualità.
6 – Abolizione del pareggio di bilancio
Il pareggio di bilancio non è una neces-
sità economica. Se lo sono inventati per
ideologia. Esso obbliga l’Italia a chiudersi
in nella morsa di dover far quadrare i con-
ti, pareggiando costi e ricavi. In un perio-
do di crisi come il nostro significa togliere
soldi a settori come le pensioni, la sanità e
l’istruzione.
7 – Referendum per la permanenza nel-
l’euro
Se l’Europa non applicherà le misure
necessarie affinché diventi davvero una
Comunità in cui tutti si aiutano a vicenda,
chiederemo agli italiani di valutare le ra-
gioni del SÌ e del NO all’Euro esprimen-
dosi con un voto. Decideremo NOI, tutti
insieme, il nostro futuro in Europa.
2014 – “PROGRAMMA 2014”,
ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 22 MAGGIO
221
massiccia consultazione digitale degli iscritti. Il testo è imponente: 320
pagine, 24 capitoli, 120mila parole11
. Per confronto, il programma per
le elezioni politiche del 2013 constava di 12 pagine e 2.500 parole. Non
conosco partiti che abbiano un programma elettorale così dettagliato.
Il programma è suddiviso in 24 capitoli (24 file pdf in internet): ener-
gia, esteri, lavoro, trasporti, agricoltura, difesa, turismo, scuola, sicurez-
za, salute, banche, ambiente, fisco, telecomunicazioni, immigrazione,
giustizia, università e ricerca, affari costituzionali, beni culturali, svilup-
po economico, smart nation, sport, editoria, Unione europea, Digital-
PA (Pubblica amministrazione digitale).
Metodo per la redazione del Programma 2018 con votazioni online
La procedura del Movimento per realizzare il Programma 2018 è
stata diversa dalle precedenti del Movimento e da quelle dei partiti tra-
dizionali. In questi partiti, infatti, i programmi sono redatti da una
commissione pubblicamente legittimata. Spesso questa è integrata da
delegati eletti da congressi locali o nazionali che possono proporre
emendamenti e votare sì o no alla ratifica del programma. In alcuni
partiti un’assemblea dei delegati degli iscritti discute e vota diversi ar-
ticoli o mozioni concorrenti. Infine i programmi sono stampati su carta
e pubblicati anche in internet.
Del Programma elettorale 2018, invece, non si conoscono i redattori
né la procedura di redazione. Probabilmente fu compilata una prima
versione ma senza renderla pubblica. Poi si svolsero le votazioni degli
iscritti. In seguito, fu redatta una versione finale. Non è possibile accer-
tare fino a che punto le risposte degli iscritti siano state considerate, per-
ché le circa 400 domande agli iscritti e il numero di voti espressi su ogni
domanda non sono più online nella piattaforma Rousseau. Agli iscritti
sono state formulate in sei mesi circa 400 domande in 23 sessioni di voto
online. Per ognuno dei 23 capitoli sono state poste circa 20 domande.
Hanno risposto alle domande in media 20mila iscritti su presunti
100mila. In genere è stata richiesta una risposta sì o no, oppure di sce-
gliere tra due o più opzioni. Un senatore del Movimento mi ha detto
11 I 24 capitoli del Programma 2018 del Movimento sono accessibili in internet in
fascicoli separati. Il 24esimo capitolo, Digital-PA, è stato aggiunto dopo la consulta-
zione in internet. https://movimento5stelle.it/programma/.
COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
che alla redazione dei 23 capitoli parteciparono parlamentari compe-
tenti nei rispettivi temi. Ma anche costoro non sono menzionati.
Pregi e limiti del Programma 2018
Il difetto principale del Programma 2018 è di non presentare una vi-
sione d’insieme del tipo di società che vogliamo nei prossimi decenni
(v. il capitolo Una lista, non un sistema). I 24 capitoli sono scritti da tec-
nici per tecnici, il che può anche essere utile per certi scopi, ma non in-
vita il grande pubblico alla lettura. I programmi dei partiti in genere ini-
ziano con le loro visioni di società. Alcuni partiti hanno un programma
o uno statuto permanente che descrive la visione strategica del partito,
ossia un specie di “Costituzione”. Per ogni elezione sono poi formulati
programmi a più breve scadenza. La prospettiva di lungo termine è in-
dispensabile in un epoca nella quale i grandi problemi ecologici e de-
mografici e la transizione necessaria per farvi fronte si estendono sui de-
cenni. Come si dice spesso: un politico pensa alle prossime elezioni, uno
statista pensa alle prossime generazioni.
Ognuno dei 24 capitoli del Programma 2018 inizia con una breve in-
troduzione, generalmente di buona qualità. Ma anche queste introdu-
zioni considerano di solito un breve orizzonte temporale e guardano so-
lo al settore specifico, con pochi nessi con gli altri capitoli. Un buon
esempio in cui, invece, c’è nesso tra due capitoli sono le due pagine de-
dicate alla tassazione ecologica nel capitolo dedicato al Fisco. Questo ca-
pitolo però non ha un’introduzione. Inoltre la prima riga promette «mi-
nore tassazione a tutti i contribuenti». Questa è la promessa di tutte le
destre e in genere non è mantenibile, se non a scapito dei servizi pubblici
e dei cittadini più deboli. Sarebbe stato opportuno, inoltre, realizzare un
capitolo “Finanze”, invece che semplicemente “Fisco”. Le finanze, in-
fatti, sono un tema più vasto ed importante che non il solo fisco, perché
riguardano anche altre entrate dello Stato, diverse dal fisco, e soprattutto
le spese, gli investimenti e i trasferimenti sociali dello Stato.
Altri difetti del Programma 2018 sono gli stessi dei programmi prece-
denti: sono sconosciuti la data e il luogo d’edizione, gli autori, i criteri
delle loro nomine e delle loro scelte, la procedura di realizzazione. Beppe
e molti nel Movimento direbbero che il luogo d’edizione “è la rete”. In-
fine, non è spiegato con che logica siano stati scelti quei 24 temi. La for-
mulazione delle domande sui 24 temi riflette il punto di vista dei redat-
222 SNATURATI
223
tori e non è il frutto di contributi dalla base. Comunque, checché si possa
pensare del contenuto e del metodo, è certo che un gran numero di per-
sone, anche competenti, ha dedicato molto lavoro a questo programma.
La messa a disposizione solo in internet di un programma elettorale
di 320 pagine risparmia molta carta. La sua suddivisione in 24 fascicoli
permette inoltre un accesso più facile a chi volesse approfondire solo al-
cuni temi. Sarebbe stato utile, però, un testo intermedio di trenta o qua-
ranta pagine che dia una visione d’insieme del programma e del progetto
di società che vogliamo, che parli tanto al cuore quanto alla mente, che
disegni scenari attraenti, che sia facilmente leggibile da molte persone e
che si presti ad essere discusso pubblicamente e nei media.
Mi chiedo quante persone, e in particolare quanti giornalisti, abbiano
davvero scaricato uno o più dei 24 file in pdf molto tecnici del program-
ma elettorale del 2018. La centrale lo sa, e sarebbe utile che rendesse
pubblica questa informazione. Oggi, ai tempi di Google Analytics, un
computer ci mette un attimo a raccogliere e rendere accessibile questi
dati. Mi chiedo anche se sia stato davvero utile chiedere agli iscritti di vo-
tare 23 volte per i capitoli di questo programma. La mia impressione, in-
fatti, è che l’influenza dei circa 20mila iscritti che hanno votato i 23 ca-
pitoli del programma sia marginale rispetto all’influenza di coloro che
hanno redatto i testi del programma prima e dopo le votazioni.
La centrale del Movimento ha presentato il Programma 2018 con lo
slogan «Il programma per l’Italia scritto dagli italiani». Questo però mi
sembra un po’ esagerato perché i 20mila votanti, non hanno “scritto il
programma”mahannosolorispostoaunabatteriadidomande.Definire
“gli italiani” i 20mila che “hanno scritto” il Programma 2018, inoltre, non
getta una buona luce sulla serietà dei comunicatori del Movimento.
Energia a 5 Stelle
Ridurremo l’uso d’energia
grazie ad auto che consumano la metà?
Oppure percorrendo in automobile
metà chilometeri?
Tra i 24 capitoli del Programma 2018 ho analizzato con più attenzio-
ne quelli sull’energia e sul lavoro perché questi sono i due fattori più im-
portanti per il benessere umano e per una transizione social-ecologica.
COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
Mi sono rallegrato quando ho visto che l’energia e il lavoro sono stati i
due primi temi trattati e votati online per preparare il Programma 2018.
Non conosco altri partiti che mettano l’energia e il lavoro all’inizio del
loro programma. Energia e lavoro furono proprio i primi due dei tre te-
mi strategici di un programma lungimirante di governo che indicai nel
2008 nel mio articolo per Beppe Perché non voto12
.
Il Programma energia è il migliore e più dettagliato all’interno del
Programma 2018. Non conosco programmi sull’energia di altri partiti
altrettanto estesi né con obiettivi altrettanto ambiziosi.
La gestione dell’energia è il più importante intervento umano sull’am-
biente e, indirettamente, sulla società. Per questo dedico i miei studi alla
transizione energetica. Anche in passato ho messo in grande rilievo il te-
ma dell’energia nei miei testi e nelle mie scene per Grillo e nei due docu-
mentariconBeppecomegueststarchescrissiperlatelevisionesvizzera13
.
Nel testo del Programma energia gli autori si definiscono «parlamentari
del gruppo PEM5S», ma purtroppo restano anonimi. Sarebbe utile co-
noscere i loro nomi e il modo di contattarli per domande o per migliorie.
Il Programma energia è molto dettagliato. I suoi redattori sembrano
competenti. Alcuni mesi prima delle elezioni ho ricevuto, su mia richie-
sta, una prima versione interna senza data, denominata “Programma
parziale”, di 89 pagine, delle quali 60 di analisi e 30 di proposte. La ver-
sione definitiva di 22 pagine, è scaricabile in internet14
. Contiene una bre-
ve analisi e 18 pagine di proposte. I due obiettivi del programma ener-
getico sono la sostenibilità e l’indipendenza energetica, da ottenere entro
il 2050 con una forte riduzione dell’uso di energia finale (meno 37%),
con il passaggio al 100% di energie rinnovabili, e con l’aumento della
quota elettrica di tutta l’energia usata dall’attuale 22% al 65%. Purtrop-
po il Programma energia non spiega come raggiungere gli obiettivi fissati
e quali conseguenze una strategia così radicale possa avere sull’economia
e sugli stili di vita.
Il testo è scritto da tecnici per tecnici. Non ci sono frasi per educare
12 Perché non voto, Beppe Grillo, «Internazionale», numero 739, 11 aprile 2008,
https://bit.ly/2lzizzx.
13 Un futuro sostenibile con meno, di più e meglio. Una speranza per il nuovo millen-
nio, Rsi, 1998, 53 minuti, https://bit.ly/2K28PWX. Un grillo per la testa. Lo “zaino
ecologico” e il “punto di non ritorno”, Rsi, 1995, 50 minuti, https://bit.ly/2Ojw0BN.
14 https://bit.ly/2TmPFPc.
224 SNATURATI
e ispirare persone che non siano tecnici dell’energia15
. Soprattutto non
c’è una rappresentazione di come potrebbe essere la vita delle persone
in una società che usi solo due terzi dell’energia finale che usiamo oggi,
quando invece i principali scenari prevedono che nel 2050 in Europa
useremo molta più energia di oggi. Quanta parte di riduzione del 37%
potremo ottenere grazie a tecniche d’efficienza, per esempio con auto-
mobili che consumano metà energia? E quanta parte con comporta-
menti di sufficienza, per esempio riducendo a metà i chilometri percorsi
in automobile?
Ho studiato le circa 400 domande per i 23 capitoli del Programma
2018 e ho risposto a molte di esse. Ad alcune non ho risposto perché
erano troppo tecniche o perché mancava il contesto. Per esempio si
chiedeva se siano da preferire sistemi di stoccaggio dell’energia piccoli
o grandi. Non lo so. Dipende. Cosa sono i «sistemi di stoccaggio dell’e-
nergia»? Un serbatoio di gas? Una batteria? Una diga grande? Una diga
piccola? A tante domande non si può rispondere senza una cognizione
di come è costituito il sistema elettrico italiano e europeo, né delle sue
componenti tecniche, né del suo contesto geopolitico per i prossimi de-
cenni. Come votare “entrambi”? Perché la risposta di un campione di
votanti probabilmente distorto dalle modalità di voto, dovrebbe essere
preferibile alla risposta di esperti di politiche energetiche? Se gli esperti
di energia dovessero in maggioranza arrivare a una conclusione diversa
da quella scelta dai votanti, gli esperti d’energia dovrebbero sottostare
ai voti di 10mila iscritti sconosciuti? Se per la redazione del programma
energia occorsero competenze professionali, a cosa serve domandare a
decine di migliaia di iscritti, di cui non si conosce la competenza, di ri-
spondere a domande spesso molto tecniche su materie nelle quali pro-
babilmente essi – come me – non hanno cognizione?
Lavoro a 5 Stelle
Oltre al Programma energia ho analizzato il Programma Lavoro. Ener-
gia e lavoro – lo ripeto – sono i due temi più importanti indicati da me
15 Un buon esempio di spiegazione semplice ed evocativa della strategia svizzera per
una «Società a 2000 watt» si trova nel fascicolo Vivere più leggermente, https://
bit.ly/2GsouOG.
225COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
e da Beppe per una transizione social-ecologica16
. Agli iscritti sono state
sottoposte circa venti domande, suddivise in cinque aree:
Libera rappresentanza sindacale;
Stop ai privilegi dei sindacalisti;
Partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali;
Riduzione dell’orario di lavoro;
Una pensione pensata per le esigenze dei cittadini.
Lo spazio e la priorità dedicati all’ostilità verso i sindacati sorprendono.
L’Agenda 21 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile concordata a
Rio nel 1992 e l’obiettivo numero 8 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
perseguono il rafforzamento dei diritti dei lavoratori e delle loro organiz-
zazioni. L’importanza data all’ostilità al sindacalismo è sproporzionata ri-
spetto all’importanza di altri grandi temi del lavoro, come per esempio la
prevenzione degli incidenti e delle morti sul lavoro. Forse il primato at-
tribuito al lavoro digitale da così tanti dirigenti e quadri del Movimento
gli fa quasi dimenticare che decine di milioni di italiani svolgono ancora
lavori manuali e non stanno tutto il giorno davanti a un computer. L’av-
versioneaisindacatièunacostantedellacomunicazione5Stelleedèstata
più volte espressa nel Blog, condannando il sindacato come istituzione,
e deridendone o insultandone i dirigenti e i militanti. Quest’avversione
verso il sindacalismo è comune alle destre liberiste che mirano a ridurre
il potere del lavoratore organizzato, lasciandolo a fronteggiare da solo il
potere del datore di lavoro, del padronato e delle sue organizzazioni. An-
chequestoèunesempiodiquella“disintermediazione”caraall’ideologia
5 Stelle: tra te e il padrone, nessuno di mezzo. Vinca il migliore.
È significativo che il Movimento non abbia creato un sindacato op-
pure appoggiato sindacati esistenti. Forse si crede che bastino internet
e un mouse per difendere gli interessi dei lavoratori sedendo «sul diva-
no» (espressione usata dai 5 Stelle per indicare molti giovani disoccu-
pati). Questa ostilità al sindacalismo è congeniale a quella del piccolo
padronato che è molto rappresentato nella centrale, tra i quadri e tra gli
elettori 5 Stelle.
Nel Programma 2018 il tema della riduzione del tempo di lavoro ha
avuto un esito infelice. Nel Programma lavoro (parziale) di sei pagine, del
16 «Internazionale», numero 739, 11 aprile 2008, https://bit.ly/2lzizzx.
226 SNATURATI
24 luglio 2017 si legge: «Il MoVimento 5 Stelle favorirà processi di rior-
ganizzazione produttiva, riducendo l’orario di lavoro al di sotto delle 40
ore settimanali». Questa riduzione è titubante, se pensiamo alle 35 ore
settimanali vigenti da vent’anni in Francia e per i metalmeccanici tede-
schi,ealle32o28oresettimanaliperalcunecategorieinEuropa.Eppure
anche questo proposito minimale fu tolto dal programma finale 2018.
Nelle votazioni del 2017 sul tema lavoro la Riduzione del tempo di lavoro
fu uno dei cinque temi proposti e votati. 24.050 iscritti votarono per una
tra dieci proposte per la riduzione del tempo di lavoro. Ma inutilmente.
Nel Programma 2018 di 120mila parole neppure una fu dedicata alla ri-
duzione del tempo di lavoro (vedi anche il capitolo Il lavoro intero).
2018 – “20 punti per la qualità della vita degli italiani”.
Sintesi del programma, elezioni politiche, 4 marzo
Nonostante i suoi meriti, il Programma 2018 di 320 pagine è stato po-
co pubblicizzato. Il programma presentato ai media e in campagna elet-
torale fu invece una breve lista in due pagine e 640 parole intitolata 20
punti per la qualità della vita degli italiani. Lo stesso era avvenuto nel
2013, quando furono approntati un “programma lungo” in 16 pagine
e 2.500 parole e un “programma corto” di due pagine e 140 parole: 20
punti per uscire dal buio di 140 parole in due pagine.
Questi due testi brevi in 20 punti del 2013 e del 2018 possono sem-
brare due sintesi dei rispettivi programmi elettorali lunghi. Invece essi
hanno poco a che fare con quei programmi ed hanno un’impronta più
populista. I titoli dei 20 punti per la qualità della vita degli italiani del
2018 sono i seguenti:
Via subito 400 leggi inutili;
Smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi;
Reddito di cittadinanza: rimettiamo l’Italia al lavoro;
Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro;
Meno tasse, più qualità della vita;
Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50 miliardi che tornano ai
cittadini;
Sicurezza e legalità;
Stop al business dell’immigrazione;
Tutela dei risparmi dei cittadini;
227COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
La sanità si prende cura di te;
17 miliardi per aiutare le famiglie con figli;
Banca pubblica per gli investimenti;
Lotta a corruzione, mafie e conflitti d’interesse;
Una giustizia rapida, equa ed efficiente:
Green economy: Italia 100% rinnovabile;
Riduzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni;
Superamento della cosiddetta buona scuola;
Valorizzazione e tutela del made in Italy;
Investimenti produttivi: 50 miliardi nei settori strategici;
Superamento della legge Fornero.
Alcuni di questi 20 punti enunciano slogan generici ed echeggiano temi
che sono propri delle destre nazionaliste e liberiste. E questi sono i temi
messi più in rilievo nella campagna elettorale del Movimento. Per esem-
pio il primo punto dice: «Via subito 400 leggi inutili». Dopo un anno di
governo, dovrebbe esserci un contatore online che indica le centinaia o
almeno le decine di leggi cancellate “subito”. Interrogati, alcuni parla-
mentari 5 Stelle mi hanno detto che il numero di leggi cancellate al mag-
gio 2019 era zero. Un altro dei 20 punti recita: «Pensione di cittadinanza:
mai più sotto i 780 euro. Pensione minima di 780 euro netti al mese a tut-
ti i pensionati». Dopo un anno di governo le pensioni minime non sono
state aumentate a 780 euro «a tutti i pensionati». Eppure bastava aumen-
tare immediatamente le pensioni in corso, senza chiedere requisiti nè ac-
certamenti perché la promessa era un aumento «a tutti i pensionati».
«Meno tasse, più qualità della vita» dice un altro punto, con uno slogan
tipico delle destre liberiste. Lo slogan, infatti, suggerisce che una bassa
tassazione generi un’alta qualità della vita, mentre è vero il contrario. L’e-
sperienza dei Paesi scandinavi mostra che uno Stato sociale generoso au-
menta la qualità della vita, specialmente quella dei poveri, ma richiede
una più alta tassazione. Una bassa tassazione, invece, aumenta il benes-
sere materiale dei ricchi e diminuisce quello dei poveri. Con lo slogan
«Meno tasse per tutti», inoltre, non si dice a chi e in che misura si voglio-
no diminuire quali tasse, e quali servizi pubblici saranno ridotti a causa
del minore gettito fiscale. «Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50
miliardi che tornano ai cittadini» dice un altro punto. 50 miliardi quan-
do? Una tantum? Ogni anno? In una legislatura? In dieci anni? Questo
articolo, non si riferisce a definizioni di cosa sia spreco e cosa no. Inoltre
228 SNATURATI
sovrastima quelli più spesso chiamati “sprechi”, valutati da diverse fonti
tra i 1517
e i 30 miliardi. Soprattutto sovrastima la possibilità di tagliarli.
Dopo un anno di governo, infatti, gli sprechi tagliati dal Movimento so-
no milioni di euro, non miliardi, e anche in questo caso manca un “con-
tatore” che indichi periodicamente quanti sprechi sono stati tagliati. «Ri-
duzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni» dice
un altro punto. Dopo un anno di governo, invece, il rapporto debito
pubblico/Pil è stato aumentato dal governo Lega-5 Stelle. Anche altri tra
i 20 punti del 2018 sono slogan che promettono cose impossibili oppure
vaghi obiettivi con uno stile tipico delle destre populiste.
Nonostantelasolitamescolanzadidestraesinistra,il“programmalun-
go” di 320 pagine per le elezioni nazionali del marzo 2018 sarebbe clas-
sificato in Europa come piuttosto di sinistra, mentre il “programma cor-
to”in20puntididuepaginesarebbeclassificatocomepiuttostodidestra.
Lo stesso accadde per il programma lungo e per quello breve del 2013.
17 https://bit.ly/2YmXyK3.
229COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
Via subito 400 leggi inutili
• Stop alla giungla delle leggi, meno buro-
crazia per imprese e cittadini
Smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi
• Investimenti ad alto moltiplicatore oc-
cupazionale per creare nuove opportu-
nità di lavoro e nuove professioni
• Investimenti in nuova tecnologia, nuove
figure professionali, internet delle cose,
auto elettriche, digitalizzazione PA
Reddito di cittadinanza: rimettiamo l’Italia
al lavoro
• Oltre 2 miliardi di euro per la riforma
dei centri per l’Impiego: facciamo incon-
trare davvero domanda e offerta di lavo-
ro e garantiamo formazione continua a
chi perde l’occupazione. Con la flex se-
curity le imprese sono più Competitive e
le persone escono dalla condizione di
povertà
Pensione di cittadinanza: mai più sotto i
780 euro
• Pensione minima di 780 euro netti al
mese a tutti i pensionati
• 1.170 euro netti al mese per una coppia
di pensionati
Meno tasse, più qualità della vita
• Riduzione delle aliquote Irpef
• Niente tasse per redditi fino a 10mila
euro
• Manovra choc per le piccole e medie im-
prese: riduzione del cuneo fiscale e ridu-
zione drastica dell’Irap
• Abolizione reale degli studi di settore,
dello split payment, dello spesometro e di
Equitalia
• Inversione dell’onere della prova: il cit-
tadino è onesto fino a prova contraria
Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50
miliardi che tornano ai cittadini
• Stop a pensioni d’oro, vitalizi, privilegi,
sprechi della politica e opere inutili. Rior-
ganizzazione delle partecipate, spending
review della spesa improduttiva
2018 – “20 PUNTI PER LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI ITALIANI”,
SINTESI DEL PROGRAMMA, ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO
230 SNATURATI
Sicurezza e legalità
• 10mila nuove assunzioni nelle forze del-
l’ordine e due nuove carceri per dare ai
cittadini più sicurezza e legalità
• Stop al business dell’immigrazione
• Cooperazione internazionale finalizzata
anche alla stipula di trattati per i rimpatri
• 10.000 nuove assunzioni nelle commis-
sioni territoriali per valutare, in un mese,
come negli altri paesi europei, se un mi-
grante ha diritto a stare in Italia o no
Tutela dei risparmi dei cittadini
• Risarcimenti ai risparmiatori truffati
• Creazione della Procura nazionale per i
reati bancari
• Riforma bancaria Glass Steagall act con-
tro le speculazioni
La sanità si prende cura di te
• Aumento delle risorse per la Sanità Pub-
blica e riduzione sostanziale delle liste di
attesa per tutti gli esami medici
17 miliardi per aiutare le famiglie con figli
• Applicazione del modello francese, rim-
borsi per asili nido, pannolini e baby sitter
• Introduzione iva agevolata per prodotti
neonatali, per l’infanzia e per la terza età
• Innalzamento importo detraibile per as-
sunzione di colf e badanti
Banca pubblica per gli investimenti
• Creazione di una Banca pubblica per gli
investimenti per piccole imprese, agricol-
tori e famiglie
• Lotta a corruzione, mafie e conflitti d’in-
teresse
• Modifica 416 ter sul voto di scambio po-
litico mafioso
• Riforma della prescrizione
• Daspo per i corrotti
• Agenti sotto copertura
• Intercettazioni informatiche per reati di
corruzione
Una giustizia rapida, equa ed efficiente
• Riduzione della durata dei processi
• Certezza del processo e della pena
Green economy: Italia 100% rinnovabile
• 200mila posti di lavoro da economia del
riciclo rifiuti
• 17mila nuovi posti di lavoro per ogni mi-
liardo di euro investito nelle rinnovabili e
nell’efficienza energetica
• Uscita dal petrolio entro il 2050
• Un milione di auto elettriche
Riduzione del rapporto debito pubblico/Pil
di 40 punti in 10 anni
• Più ricchezza grazie a maggiori investi-
menti in deficit, ad alto moltiplicatore e
con maggiore occupazione
• Riduzione spese improduttive
• Tagli agli sprechi
• Lotta alla grande evasione fiscale
Superamento della cosiddetta buona scuola
• Piano assunzioni razionale in base al fab-
bisogno delle scuole
• Incremento spesa pubblica per istruzio-
ne scolastica
• Abolizione del precariato
Valorizzazione e tutela del made in Italy
• Italia.it diventa la piattaforma e-com-
merce per i prodotti made in Italy nel
mondo
• Maggiore tutela dei beni culturali
• Salvaguardia della qualità dei prodotti
italiani minacciati dai trattati internazio-
nali
• Creazione di un Ministero del Turismo
separato da quello dei Beni Culturali
Investimenti produttivi: 50 miliardi nei
settori strategici
• Puntiamo su: innovazione, energie rin-
novabili, manutenzione del territorio,
contrasto al dissesto idrogeologico, ade-
guamento sismico, banda ultra larga, mo-
bilità elettrica
Superamento della legge Fornero
• Quota 100 e Quota 41
• Staffetta generazionale
• Categorie usuranti
• Opzione donna
2019 – “Programma 2019”.
Elezione del Parlamento europeo del 26 maggio
Il programma per le elezioni del 2019 del Parlamento europeo consta
solo di due pagine, dieci punti e 375 parole. Queste ultime sono una li-
bera selezione fatta dai redattori del programma tra le 1000 parole, sud-
divise in sei aree tematiche e 24 punti, che furono sottoposte il 29 aprile
al voto degli iscritti. I votanti furono 14. 100, su presunti 100mila iscrit-
ti. Per ognuna delle sei aree tematiche si poteva scegliere uno dei tre o
quattro obiettivi. Le sei aree tematiche e i titoli dei dieci campi d’azione
finali sono copiati qui sotto.
Le sei aree tematiche su cui fu votato il 29 aprile sono:
Nuova Europa: più democrazia diretta e stop privilegi.
Stop austerity: piena occupazione e sviluppo sostenibile
Tutela delle persone, della salute e dell’ambiente.
In Europa per il made in Italy.
Politica migratoria comune per la redistribuzione europea.
Lotta alla grande evasione, alla corruzione e alla criminalità.
I dieci campi d’azione selezionati liberamente dai redattori tra i 24
obiettivi votati sono:
Salario Minimo Europeo per tutti i lavoratori.
Investimenti per la crescita e la piena occupazione: stop all’austerity!
Misure di sostegno economico alle Famiglie e al Ceto Medio.
Incentivi alle imprese per inquinare meno.
Redistribuzione e rimpatri.
Lotta alla grande evasione in Europa: meno tasse agli italiani.
Facciamo rientrare in Italia i nostri giovani fuggiti all’estero.
Tutela del made in Italy, divieto di Ogm e di pesticidi nocivi per salute
e ambiente.
Taglio stipendi e privilegi dei commissari e dei parlamentari europei.
Investimenti per istruzione, sanità, infrastrutture e sicurezza del ter-
ritorio.
Un’analisi dettagliata dei programmi del Movimento non è scopo di
questo libro. Propongo comunque alcune riflessioni. Per contribuire a
231COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
questo programma il 29 aprile 2019 abbiamo votato solo in 14.100. Il
10% degli iscritti sono pochi, ma 14.100 votanti sono tanti rispetto al
numero di redattori dei programmi in altri partiti. Tuttavia, sincera-
mente, preferisco un programma stilato da poche persone competenti,
piuttosto che uno compartecipato da migliaia di sconosciuti, me com-
preso.
Come per tutti i precedenti programmi non è palese quando, chi, co-
me e perché selezionò le domande su cui votare, né chi e perché scrisse
i dieci punti finali ispirandosi solo in parte ai risultati delle votazioni.
Due cose mi hanno colpito. Nell’area Nuova Europa l’obiettivo «Taglio
degli stipendi dei Commissari e dei parlamentari e taglio delle agenzie
europee inutili» ha ricevuto più voti di «Più poteri al Parlamento euro-
peo». Questa preferenza mi sembra confermare che tra i 5 Stelle il ca-
rattere punitivo dell’azione politica continua a dominare su quello pro-
gettuale. Chi può credere davvero che la vita di 500 milioni di Europei
possa essere migliorata più dal taglio di stipendio di un migliaio di po-
litici, che non dal rafforzamento del Parlamento europeo, al quale si de-
vono centinaia di iniziative che hanno davvero migliorato la vita degli
Europei? Questa preferenza per il punire invece che il progettare si
esprime anche nei temi più spesso nominati dai leader 5 Stelle nei me-
dia. Da quando è in carica il governo Lega-5 Stelle ho sentito nominare
il «taglio dei vitalizi» centinaia di volte ma il cambiamento climatico
praticamente mai. Anche in questo programma per le elezioni europee
del 2019 i temi ambientali sono marginali e vaghi. Quando fu pubbli-
cato, l’iscritta Alessandra Zacco commentò nel Blog delle Stelle:
Trovo sia una grave mancanza non aver fatto il minimo cenno al glo-
bal warming. Non si tratta di questione secondaria, ma prioritaria,
specie quando si parla di immigrazione. Se non ponete al primo posto
i temi dell’ambiente dimostrate un’insensibilità che non mi sarei
aspettata da un movimento giovane che è cresciuto anche grazie alle
tematiche ambientali proposte da Beppe Grillo.
L’assenza di chiari obiettivi social-ecologici nel Programma 2019 è par-
ticolarmente sorprendente in un momento in cui, stimolati anche dal-
l’attivista svedese per il clima Greta Thunberg, milioni di giovani scen-
dono in piazza nel mondo per chiedere azioni forti sul clima e in molti
Paesi europei i partiti verdi quasi raddoppiano i loro voti. Non cogliere
232 SNATURATI
il nesso18
tra la questione climatica e quella delle migrazioni dall’Africa,
così demonizzate dal governo Lega-5 Stelle, è un altro segnale di una vi-
sione politica non al passo con la scienza e con i tempi.
18 https://bit.ly/1TyN7Yl.
Salario Minimo Europeo per tutti i lavo-
ratori
In Italia come in Europa, vogliamo un
salario minimo orario: i diritti di chi lavo-
ra sono al primo posto. Stop alle deloca-
lizzazioni, la manodopera deve avere lo
stesso costo in tutta l’Unione Europea.
Investimenti per la crescita e la piena oc-
cupazione: stop all’AUSTERITY!
Il lavoro è la vera priorità dell’Italia e
dell’Europa. Tutti gli organismi europei
devono impegnarsi per questo obiettivo e
investire miliardi. Basta con l’austerità
che, negli ultimi dieci anni, ha prodotto
solo più tasse, disoccupazione e povertà.
Misure di sostegno economico alle Fami-
glie e al Ceto Medio
Le famiglie italiane vanno sostenute nel
Welfare con le stesse tutele esistenti in al-
tri Paesi europei. Anche per combattere
crisi demografica e spopolamento.
Incentivi alle imprese per inquinare meno
Diminuire l’inquinamento per aumen-
tare la salute dei cittadini. Abbandono
graduale delle fonti fossili, stop alle trivel-
le, stop ai fondi europei per inceneritori e
discariche. Europa plastic free.
Redistribuzione e rimpatri
I confini dell’Italia sono i confini del-
l’Europa. Politica migratoria europea co-
mune per i rimpatri e la redistribuzione
obbligatoria dei migranti.
Lotta alla grande evasione in Europa:
meno tasse agli italiani
Chi lavora in Italia deve pagare le tasse
in Italia: basta con i paradisi fiscali e la
concorrenza sleale delle grandi multina-
zionali. Facciamoli pagare il giusto e gli
italiani pagheranno meno tasse.
Facciamo rientrare in Italia i nostri gio-
vani fuggiti all’estero
Stop ai cervelli in fuga. Teniamo in Ita-
lia i nostri giovani e facciamo tornare chi
è scappato. Più investimenti provenienti
dall’Europa su istruzione, ricerca e start
up innovative.
Tutela del made in Italy, divieto di OGM
e di pesticidi nocivi per salute e ambiente
Tuteliamo i marchi storici del made in
Italy dalle contraffazioni e impediamo le
delocalizzazioni selvagge con una legge
europea. Siamo dalla parte dei consuma-
tori e degli agricoltori italiani. Il cibo che
arriva nelle nostre tavole deve essere sano.
Taglio stipendi e privilegi dei commissa-
ri e dei parlamentari europei
I privilegi nel 2019 non possono più
esistere. Taglio di tutte le spese inutili co-
me la doppia sede del Parlamento a Stra-
sburgo.
Investimenti per istruzione, sanità, in-
frastrutture e sicurezza del territorio
Per continuare a cambiare ci vuole fles-
sibilità e disponibilità negli investimenti
per lo sviluppo. Togliamo i vincoli di bi-
lancio sull’istruzione, la sanità e le infra-
strutture.
2019 – “PROGRAMMA 2019”,
ELEZIONI DELL’EUROPARLAMENTO DEL 26 MAGGIO
233COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI

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commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020

  • 1. Commento dei sei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019 2009 – “Carta di Firenze. Comuni a Cinque Stelle”1 per varie elezioni comunali Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8 marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup. Il documento servì da pro- grammaelettoraleperleListecivichea5Stelleperdiverseelezionicomu- nali. La dizione “5 Stelle” fu copiata da quella del Premio Comuni a Cin- que Stelle, organizzato nel 2005 dalla Associazione Comuni Virtuosi. Le 5 Stelle del Movimento, però, sono in parte diverse. Quelle originarie dei Comuni virtuosi sono: nuovi stili di vita, mobilità sostenibile, rifiuti, ge- stionedelterritorio,macchinacomunaleecologica.QuelledelMovimen- tosono:acqua,ambiente,energia(poisostituitadaconnettivitàconinter- net), sviluppo, trasporti. Va notato che nella seconda versione sono scomparsi “nuovi stili di vi- ta” e “energia”, ossia le due voci più importanti per uno sviluppo soste- nibile, perché esse mirano a ridurre le quantità di materiali e di energia consumati, ossia i due principali fattori di degrado dell’ambiente globa- le2 . La sostituzione postuma della stella originaria “energia” con la stella “connettività” è indicativa della svolta del Movimento e della nuova do- minanza dei tecnici informatici. Ridurre l’uso di energia sgrava il carico 1 http://www.livorno5stelle.it/programmi/carta-di-firenze/. 2 V. l’articolo Perché non voto firmato da Beppe in «Internazionale», numero 739, 11 aprile 2008, https://bit.ly/2lzizzx.
  • 2. umano sull’ambiente. Aumentare la connettività in internet, invece, ag- grava il carico umano sull’ambiente, perché significa aumentare le infra- strutture e i dispositivi digitali, nonché l’uso d’energia. Il sistema digitale mondiale usa più energia del trasporto aereo mondiale. La scomparsa di “nuovi stili di vita” è significativa perché segna l’ab- bandono dell’obiettivo perseguito dai Comuni virtuosi, da me e da Bep- pe di rendere più sostenibili i nostri stili di vita, ossia di riformare il no- stro rapporto col consumo, di ridurre l’acquisto di merci e l’abuso della natura. «Qual è l’orologio più ecologico?». Avevo scritto per lo spetta- colo di Beppe del 1992. «Quello che hai già!». I dodici punti della carta di Firenze sono a orientamento social-eco- logico e sono molto simili a quelli dei programmi comunali dei partiti verdi in Europa. La Carta di Firenze è il primo e ultimo programma del Movimento a orientamento social-ecologico. I programmi successivi ri- dussero o tolsero i riferimenti ecologici e non implicarono assemblee di iscritti. Un Blog si candida alle elezioni Il ruolo di Beppe nel partito digitale fu minore di quello che sembra – anche di quello che sembra a lui stesso. La scritta www.beppegrillo.it nel simbolo delle Liste civiche a 5 Stelle è fondamentale nella storia del digitalismo politico. Nel 2009, per la pri- ma volta, un partito presenta alle elezioni non un persona con un nome e una faccia, ma un Blog, come se un Blog fosse un attore politico. Ciò significa due cose: primo, l’elettorato è indotto fidarsi di un’entità tra- scendente, sospesa nello spazio digitale, percepita come moderna e amichevole. Secondo, presentare un blog come attore politico permette ai veri attori politici di agire senza esporsi. Molti percepirono il simbolo con la scritta www.beppegrillo.it come garanzia data da Beppe Grillo in persona. Forse costoro non prestarono attenzione alla differenza tra la scritta Beppe Grillo e la scritta www.bep- pegrillo.it. Questa differenza è fondamentale per capire la natura del Movimento. Secondo i suoi avvocati, infatti «Grillo non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del do- minio, del Blog, né degli account Twitter, né dei tweet e non ha alcun po- 212 SNATURATI
  • 3. 213 tere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato»3 . Chi conosce gli am- bienti 5 Stelle sa che il ruolo di Beppe nel partito digitale fu minore di quello che sembra – anche di quello che sembra a lui stesso. 2009 – “Programma 2009” fondazione del Movimento 5 Stelle, Teatro Smeraldo, Milano, 4 ottobre Il discorso fu furioso, come se volesse incitare alla presa della Bastiglia. Sette mesi dopo la Carta di Firenze, Beppe presentò a Milano in un comizio-spettacolo il Programma del Movimento un testo in sette capi- toli e settanta obiettivi: stato e cittadini, salute, energia, trasporti, eco- nomia, informazione, istruzione. Una parte di esso fu letta da Beppe dal palco del Teatro Smeraldo di Milano il 4 ottobre 2009 durante la fon- dazione del Movimento: circa 3mila parole, comprese battute e impre- 3 https://bit.ly/2YkQygW. COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI I Comuni decidono della vita quoti- diana di ognuno di noi. Possono avvele- narci con un inceneritore o avviare la rac- colta differenziata. Fare parchi per i bam- bini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a fare politica con le liste civiche per Acqua, Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia. 1. Acqua pubblica 2. Impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile a un impianto fognario, contributi/finanzia- menti comunali per impianti di depura- zione privati 3. Espansione del verde urbano 4. Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civi- li o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse 5. Piano di trasporti pubblici non inqui- nanti e rete di piste ciclabili cittadine 6. Piano di mobilità per i disabili 7. Connettività gratuita per i residenti nel Comune 8. Creazione di punti pubblici di telelavoro 9. Rifiuti zero 10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico con contributi/fi- nanziamenti comunali 11. Efficienza energetica 12. Favorire le produzioni locali 2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE” VARIE ELEZIONI COMUNALI
  • 4. cazioni. Su internet si trova il video di 25 minuti e la trascrizione del te- sto4 del discorso di Beppe, ma non il testo del solo programma. Ildiscorsofufurioso,comesedovesseincitarelafollaaprenderelaBa- stiglia. Il tono era esagerato perché il programma “dello Smeraldo” pro- pugna riforme legislative coraggiose ma non eroiche. Come tutti i pro- grammi del Movimento, il testo fu redatto dalla centrale e messo online anonimo. Forse fu in parte ispirato da una selezione delle decine di mi- gliaia di proposte formulate dagli utenti nel Forum delle liste civiche5 . Il Programmahaunacomponentepopulistacontro“ipolitici”eunapicco- lacomponenteambientalista.Qualchetemaambientalecompareinalcu- ni dei sette capitoli, ma non c’è un capitolo sull’ambiente. Il programma contiene anche molte proposte piuttosto stravaganti, per esempio quella già citata che tutti i consolati siano chiusi e «sostituiti con un software». Diseguaglianza economica ignorata La lacuna maggiore di tutti i programmi del Movimento dal 2009 al 2019 è l’ignorare e quindi non affrontare la maggiore malattia sociale italiana, ossia l’eccessiva diseguaglianza di reddito tra i più poveri e i più ricchi, che pone l’Italia tra i Paesi meno egalitari d’Europa6 . Questa alta diseguaglianza ha un impatto negativo su quasi tutti gli aspetti della qualità della vita e della performance sociale, come hanno ben indicato Picket e Wilkinson nel loro studio Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici (2009). Urge quindi una politica di ridistribuzione dei redditi e dei patrimoni, specialmente con il sistema fiscale, così come Thomas Piketty e altri eco- 4 https://bit.ly/2GsmRjZ. 5 https://bit.ly/2SwpZQF. 6 https://bit.ly/1mVicdp. 214 SNATURATI Stato e cittadini. Abolizione delle Pro- vince immediatamente: abolizione delle Prefetture. Riduzione a due mandati per i parlamentariperqualunquecaricapubbli- ca e eliminazione di ogni privilegio […]. Salute. Accesso alle prestazioni essen- ziali del Servizio Sanitario Nazionale uni- versale e gratuito; separare le carriere dei medici pubblici e privati […]. Energia. Energia, incentivazione della 2009 – “PROGRAMMA 2009”, FONDAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE, TEATRO SMERALDO, MILANO, 4 OTTOBRE
  • 5. 215 nomisti raccomandano7 per i Paesi ricchi con maggiori diseguaglianze. Le politiche dei redditi del Movimento purtroppo non intaccano i red- diti più alti, non innalzano quelli più bassi e si limitato a distribuire un’e- lemosina, per quanto sacrosanta (reddito di cittadinanza), agli ultimi de- gli ultimi, sulla falsariga del «capitalismo compassionevole» e delle «leg- gi sui poveri»8 . Il problema strutturale resta così invariato. 2013 – “Programma 2013” elezioni politiche del 24 febbraio Il Programma 2013 detto anche Programma giallo fu messo in inter- net tra il 2009 e il 2012. Con lievi modifiche è in sostanza lo stesso pro- gramma presentato da Beppe il 4 ottobre 2009 alla fondazione del Mo- vimento al Teatro Smeraldo di Milano. Il testo consta di sette capitoli: stato e cittadini, salute, energia, trasporti, economia, informazione, 7 T. Piketty, Capital et ideologie, Seuil, 2019, https://bit.ly/2kRrvAn. 8 https://bit.ly/2khmnoK. COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI produzione distribuita di energia elettri- ca, estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere energia elettrica, di- vieto di costruzioni di centrali nucleari in Italia […]. Trasporti. Trasporti, disincentivo dell’u- so dei mezzi privati. Disincentivo e in- centivo, sono i bonus e i malus: riforma- re tutto il sistema fiscale, caricare di tas- se chi se lo merita e scaricare di tasse chi non se lo merita, togliere le tasse dal lavo- ro e metterle su chi fa dei danni all’am- biente. Blocco immediato del ponte sullo Stretto di Messina, blocco della Tav di Val di Susa. Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane. Svi- luppo di tratte ferroviarie legate al pendo- larismo […]. Economia. Introduzione della class ac- tion. Abolizione della Legge Biagi. rap- presentanza dei piccoli azionisti nei Con- sigli di Amministrazione delle società quotate in borsa. Allineamento delle tarif- fe di energia, connettività, telefonia, elet- tricità e trasporti agli altri Paesi europei. Riduzione del debito pubblico […]. Informazione. Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano, questo è fondamentale. Eliminazione dei contributi ai giornali, nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a mag- gioranza da alcun soggetto privato. L’a- zionariato deve essere diffuso, con pro- prietà massima del 10%. abolire il cano- ne Rai […]. Istruzione. Abolizione della Legge Gel- mini. Diffusione obbligatoria di internet nelle scuole. Graduale abolizione dei libri di scuola stampati e quindi la loro gratuità con l’accessibilità via internet. Insegna- mento obbligatorio della lingua inglese al- l’asilo. Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri, obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza; investi- menti nella ricerca universitaria, insegna- mento a distanza via internet, integrazio- ne università/azienda […].
  • 6. istruzione. Si tratta di un fascicolo anonimo di 2.500 parole in sedici pa- gine, con copertina gialla, disponibile solo in pdf. Scaricai la mia copia in pdf a inizio 2013. Forse il Programma 2013 è stato modificato nel corso degli anni ma è impossibile saperlo perché, come gli altri programmi, non reca infor- mazioni sulla data, gli autori, la versione, e il luogo di pubblicazione. 216 SNATURATI Stato e cittadini • Abolizione delle Province abolizione delle Prefetture. Riduzione a due mandati per i parlamentari per qualunque carica pubblica e eliminazione di ogni privilegio. • Divieto di cumulo delle cariche per i par- lamentari (esempio: sindaco e deputato). • Non eleggibilita a cariche pubbliche per i cittadini condannati. • Introduzione di una vera class action. • Referendum sia abrogativi che proposi- tivi senza quorum. • Obbligatorieta della discussione parla- mentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare. Salute • Accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito. • Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali. • Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto. • Prescrizione medica dei principi attivi in- vece delle marche delle singole specialità. • Separare le carriere dei medici pubblici e privati. • Politica sanitaria nazionale di tipo cultu- rale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli. • Informare sulla prevenzione primaria. • Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari. • Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione Mon- diale della Sanita (OMS) nella lotta al do- lore. In particolare per l’uso degli oppia- cei (morfina e simili). • Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate al- le disuguaglianze sociali e all’inquinamen- to ambientale. • Eliminazione degli inceneritori. Energia • Una politica energetica finalizzata alla ri- duzione delle emissioni di CO2. • Certificazione energetica degli edifici. • Incentivazione della produzione distri- buita di energia elettrica, estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere energia elettrica, divieto di costruzioni di centrali nucleari in Italia […]. • Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici. • Pagamento a consumo dell’energia ter- mica nei condomini. • La co-generazione diffusa di energia elettrica e calore. • Riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti. • Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica an- che agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW. Legalizzazio- ne e incentivazione della produzione di biocombustibili Incentivazione della pro- duzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici. Trasporti • Disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle aree urbane. 2013 – “PROGRAMMA 2013”, ELEZIONI POLITICHE DEL 24 FEBBRAIO
  • 7. 217COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI • Sviluppo di reti di piste ciclabili protet- te estese a tutta l’area urbana ed extra ur- bana. • Istituzione di spazi condominiali per il parcheggio delle biciclette. • Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane. • Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un solo occupante a bordo. • Disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle aree urbane. • Sviluppo di reti di piste ciclabili protet- te estese a tutta l’area urbana ed extra ur- bana. • Istituzione di spazi condominiali per il parcheggio delle biciclette. • Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane. • Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un solo occupante a bordo. • Potenziamento dei mezzi pubblici a uso collettivo e dei mezzi pubblici a uso indivi- duale (car sharing) con motori elettrici ali- mentati da reti. • BloccoimmediatodelPontesulloStretto. • BloccoimmediatodellaTavinValdiSusa. • Proibizione di costruzione di nuovi par- cheggi nelle aree urbane. • Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo. Economia • Introduzione della class action. • Abolizione della Legge Biagi. • Abolizione delle scatole cinesi in Borsa rappresentanza dei piccoli azionisti nei Consigli di Amministrazione delle società quotate in borsa. • Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità e traspor- ti agli altri Paesi europei. Riduzione del debito pubblico. • Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale. • Abolizione dei monopoli di fatto, in par- ticolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato. • Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, traspor- ti agli altri Paesi europei. • Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi. • Sussidio di disoccupazione garantito. • Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia). Informazione • Cittadinanza digitale per nascita, acces- so alla rete gratuito per ogni cittadino ita- liano. • Eliminazione dei contributi ai giornali, nessun canale televisivo con copertura na- zionale può essere posseduto a maggio- ranza da alcun soggetto privato. L’aziona- riato deve essere diffuso, con proprietà massima del 10%. abolire il canone Rai […]. • Abolizione dell’Ordine dei giornalisti. • Statalizzazione della dorsale telefonica. • Introduzione dei ripetitori Wimax. • Allineamento immediato delle tariffe di connessione a internet e telefoniche a quelle europee. • Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali. Istruzione • Diffusione obbligatoria di internet nelle scuole. • Graduale abolizione dei libri di scuola stampati e quindi la loro gratuità con l’ac- cessibilità via internet. • Insegnamento obbligatorio della lingua inglese all’asilo. • Insegnamento gratuito della lingua ita- liana per gli stranieri, obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza; investimenti nella ricerca universitaria, insegnamento a distanza via internet, integrazione uni- versità /azienda […]. • Accesso pubblico via internet alle lezio- ni universitarie.
  • 8. Anche di questo programma non è noto il metodo di redazione. Vero- similmente fu scritto dalla centrale, forse recependo alcune delle migliaia dipropostedegliiscrittinellapiattaformaForumdellelisteciviche.Secosì fu, lo strumento digitale offrì una novità positiva, perché forse permise di raccogliere proposte dalla base. Il numero delle proposte, decine di mi- gliaia,elalorovarietàdicontenutiediqualitàmifannoperòdubitareche esse siano state utili per redigere il programma. Se esse furono conside- rate, non si conoscono i criteri né la procedura per scrivere e selezionare le migliori. Sebbene alcuni capitoli contengano temi ambientali, anche nel Programma 2013 non c’è un capitolo sull’ambiente. 2013 – “Venti punti per uscire dal buio” sintesi del Programma 2013, elezioni politiche del 24 febbraio9 Un breve testo di una pagina e 140 parole intitolato Venti punti per usciredalbuiofulostrumentoufficialedellacampagnaperleelezionipo- litiche del febbraio 2013. Anche se si presenta come una sintesi del Pro- gramma 2013 di 2500 parole, i contenuti dei due testi sono diversi. Tra questi venti punti alcuni non erano nel programma, per esempio la ridu- zione del servizio pubblico televisivo a una sola rete, il referendum senza quorum, il referendum sulla permanenza nell’euro, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, l’abolizione di Equitalia, il reddito di cittadinanza, il “politometro” (un sistema per misurare la ricchezza dei politici). La mia impressione è che i redattori del Programma giallo e quelli dei venti punti siano diversi, e abbiano diversi orientamenti politici. I re- dattori del Programma giallo sembrano più competenti di politica, quel- li dei venti punti più competenti di comunicazione di massa. Il Program- ma giallo mi sembra più appetibile per gli elettori di sinistra, i 20 punti per quelli di destra. 2014 – “Programma 2014” elezione del Parlamento europeo del 22 maggio10 Per l’elezione del Parlamento europeo del 22 maggio 2014 la centrale del Movimento presentò un programma brevissimo: 400 parole, una pa- 9 https://bit.ly/2KbfT3J. 10 https://bit.ly/2JZ7NfN. 218 SNATURATI
  • 9. gina, 7 punti: abolizione del fiscal compact, adozione degli eurobond, alleanza tra Paesi mediterranei, investimenti in innovazione, finanzia- menti per attività agricole e allevamento, abolizione pareggio di bilancio, referendum euro. Questo programma è estremamente succinto, nomina alcuni campi d’azione ma non dice quali azioni si vogliono fare. L’intero programma è ridotto a denaro e finanza, una restrizione sorprendente se si pensa che Beppe ha sempre fustigato l’economia di carta. La grande maggioranza dei temi per una politica europea è assente, non ci sono obiettivi social-ecologici, di ambiente o di sostenibilità, né una visione o un disegno di società. I testi dei sette punti non dettagliano gli argomenti ma sono piuttosto esortazioni e affermazioni critiche verso i nemici po- litici. Termini in inglese incomprensibili alla maggioranza della popola- zione non sono spiegati (es. fiscal compact, eurobond). La mia impressione è che questo scarno programma sia stato redatto in fretta da una persona acquisita da breve al Movimento, forse passata in qualche business school americana, o più modestamente in una scuo- la per ragionieri, e che essa non sia a conoscenza dei valori social-eco- logici del Movimento. È importante osservare, però, che nel Parlamen- to europeo i 17 europarlamentari eletti nel 2014 con questo programma hanno votato, come abbiamo già ricordato, in prevalenza per una delle 219COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI • Reddito di cittadinanza. • Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa. • Legge anticorruzione. • Informatizzazione e semplificazione del- lo Stato. • Abolizione dei contributi pubblici ai partiti. • Istituzione di un “politometro” per veri- ficare arricchimenti illeciti dei politici ne- gli ultimi 20 anni. • Referendum propositivo e senza quo- rum. • Referendum sulla permanenza nell’euro. • Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con vo- to palese. • Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti. • Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato. • Massimo di due mandati elettivi. • Legge sul conflitto di interessi. • Ripristino dei fondi tagliati alla Sanita e alla Scuola pubblica. • Abolizione dei finanziamenti diretti e in- diretti ai giornali. • Accesso gratuito alla rete per cittadi- nanza. • Abolizione dell’IMU sulla prima casa. • Non pignorabilita della prima casa. • Eliminazione delle province. • Abolizione di Equitalia. 2013 – “VENTI PUNTI PER USCIRE DAL BUIO”, SINTESI DEL PROGRAMMA, ELEZIONI POLITICHE DEL 24 FEBBRAIO
  • 10. più decise politiche social-ecologiche tra tutti i gruppi del Parlamento europeo. Anche questo caso conferma il principio: a destra nelle elezio- ni, a sinistra nei parlamenti. 2018 – “Programma 2018” elezioni politiche, 4 marzo Il programma elettorale del 2018 è molto diverso dai precedenti, sia nel metodo sia nei contenuti. Per la prima volta, infatti, c’è stata una 220 SNATURATI 1 – Abolizione del fiscal compact È un patto di bilancio europeo che con- segna paesi come l’Italia alla miseria, con tagli che vanno dalla scuola alla sanità e nuove tasse, che uccidono ogni possibilità di ripresa. Monti, Berlusconi e tutto il PD hanno impegnato l’Italia a versare 50 mi- liardi di Euro all’anno all’Unione Euro- pea. Un massacro per il nostro Paese. Va abolito immediatamente. 2 – Adozione degli eurobond Gli eurobond sono titoli di debito pub- blicoemessidall’UnioneEuropea,lacuiso- vranità è garantita da tutti i Paesi. Servono acreareunacomunitàeconomica,dovecia- scun Paese aiuta l’altro. Oggi invece l’Eu- ropa è schiava di Germania e Francia, che hanno abbandonato gli stati in difficoltà al lorodestino,comeèsuccessoperlaGrecia. 3 – Alleanza tra paesi mediterranei per una politica comune Italia, Spagna, Grecia e Portogallo subi- scono gli effetti di un’economia a rilento e una crisi dilagante. Proponiamo un’Al- leanza fra Paesi Mediterranei con l’obbiet- tivo di una “Politica Comune” per supera- re insieme le difficoltà. 4 – Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio I governanti italiani, quando non rie- scono a finanziare i giovani e le nuove im- prese, danno la colpa al vincolo del 3% sul rapporto deficit/Pil. Dobbiamo to- gliere tale vincolo, dando slancio alla ri- cerca, all’innovazione e alla messa in sicu- rezza del nostro territorio. 5 – Finanziamenti per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi na- zionali interni Il basso costo della manodopera di al- cuni Paesi fuori dall’Unione Europea sta massacrando l’agricoltura italiana, che non può competere con i prezzi dei pro- dotti provenienti dagli altri paesi. Servo- no dei vantaggi fiscali per i nostri prodot- ti, e incentivi che rendano merito alla loro eccellente qualità. 6 – Abolizione del pareggio di bilancio Il pareggio di bilancio non è una neces- sità economica. Se lo sono inventati per ideologia. Esso obbliga l’Italia a chiudersi in nella morsa di dover far quadrare i con- ti, pareggiando costi e ricavi. In un perio- do di crisi come il nostro significa togliere soldi a settori come le pensioni, la sanità e l’istruzione. 7 – Referendum per la permanenza nel- l’euro Se l’Europa non applicherà le misure necessarie affinché diventi davvero una Comunità in cui tutti si aiutano a vicenda, chiederemo agli italiani di valutare le ra- gioni del SÌ e del NO all’Euro esprimen- dosi con un voto. Decideremo NOI, tutti insieme, il nostro futuro in Europa. 2014 – “PROGRAMMA 2014”, ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 22 MAGGIO
  • 11. 221 massiccia consultazione digitale degli iscritti. Il testo è imponente: 320 pagine, 24 capitoli, 120mila parole11 . Per confronto, il programma per le elezioni politiche del 2013 constava di 12 pagine e 2.500 parole. Non conosco partiti che abbiano un programma elettorale così dettagliato. Il programma è suddiviso in 24 capitoli (24 file pdf in internet): ener- gia, esteri, lavoro, trasporti, agricoltura, difesa, turismo, scuola, sicurez- za, salute, banche, ambiente, fisco, telecomunicazioni, immigrazione, giustizia, università e ricerca, affari costituzionali, beni culturali, svilup- po economico, smart nation, sport, editoria, Unione europea, Digital- PA (Pubblica amministrazione digitale). Metodo per la redazione del Programma 2018 con votazioni online La procedura del Movimento per realizzare il Programma 2018 è stata diversa dalle precedenti del Movimento e da quelle dei partiti tra- dizionali. In questi partiti, infatti, i programmi sono redatti da una commissione pubblicamente legittimata. Spesso questa è integrata da delegati eletti da congressi locali o nazionali che possono proporre emendamenti e votare sì o no alla ratifica del programma. In alcuni partiti un’assemblea dei delegati degli iscritti discute e vota diversi ar- ticoli o mozioni concorrenti. Infine i programmi sono stampati su carta e pubblicati anche in internet. Del Programma elettorale 2018, invece, non si conoscono i redattori né la procedura di redazione. Probabilmente fu compilata una prima versione ma senza renderla pubblica. Poi si svolsero le votazioni degli iscritti. In seguito, fu redatta una versione finale. Non è possibile accer- tare fino a che punto le risposte degli iscritti siano state considerate, per- ché le circa 400 domande agli iscritti e il numero di voti espressi su ogni domanda non sono più online nella piattaforma Rousseau. Agli iscritti sono state formulate in sei mesi circa 400 domande in 23 sessioni di voto online. Per ognuno dei 23 capitoli sono state poste circa 20 domande. Hanno risposto alle domande in media 20mila iscritti su presunti 100mila. In genere è stata richiesta una risposta sì o no, oppure di sce- gliere tra due o più opzioni. Un senatore del Movimento mi ha detto 11 I 24 capitoli del Programma 2018 del Movimento sono accessibili in internet in fascicoli separati. Il 24esimo capitolo, Digital-PA, è stato aggiunto dopo la consulta- zione in internet. https://movimento5stelle.it/programma/. COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
  • 12. che alla redazione dei 23 capitoli parteciparono parlamentari compe- tenti nei rispettivi temi. Ma anche costoro non sono menzionati. Pregi e limiti del Programma 2018 Il difetto principale del Programma 2018 è di non presentare una vi- sione d’insieme del tipo di società che vogliamo nei prossimi decenni (v. il capitolo Una lista, non un sistema). I 24 capitoli sono scritti da tec- nici per tecnici, il che può anche essere utile per certi scopi, ma non in- vita il grande pubblico alla lettura. I programmi dei partiti in genere ini- ziano con le loro visioni di società. Alcuni partiti hanno un programma o uno statuto permanente che descrive la visione strategica del partito, ossia un specie di “Costituzione”. Per ogni elezione sono poi formulati programmi a più breve scadenza. La prospettiva di lungo termine è in- dispensabile in un epoca nella quale i grandi problemi ecologici e de- mografici e la transizione necessaria per farvi fronte si estendono sui de- cenni. Come si dice spesso: un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista pensa alle prossime generazioni. Ognuno dei 24 capitoli del Programma 2018 inizia con una breve in- troduzione, generalmente di buona qualità. Ma anche queste introdu- zioni considerano di solito un breve orizzonte temporale e guardano so- lo al settore specifico, con pochi nessi con gli altri capitoli. Un buon esempio in cui, invece, c’è nesso tra due capitoli sono le due pagine de- dicate alla tassazione ecologica nel capitolo dedicato al Fisco. Questo ca- pitolo però non ha un’introduzione. Inoltre la prima riga promette «mi- nore tassazione a tutti i contribuenti». Questa è la promessa di tutte le destre e in genere non è mantenibile, se non a scapito dei servizi pubblici e dei cittadini più deboli. Sarebbe stato opportuno, inoltre, realizzare un capitolo “Finanze”, invece che semplicemente “Fisco”. Le finanze, in- fatti, sono un tema più vasto ed importante che non il solo fisco, perché riguardano anche altre entrate dello Stato, diverse dal fisco, e soprattutto le spese, gli investimenti e i trasferimenti sociali dello Stato. Altri difetti del Programma 2018 sono gli stessi dei programmi prece- denti: sono sconosciuti la data e il luogo d’edizione, gli autori, i criteri delle loro nomine e delle loro scelte, la procedura di realizzazione. Beppe e molti nel Movimento direbbero che il luogo d’edizione “è la rete”. In- fine, non è spiegato con che logica siano stati scelti quei 24 temi. La for- mulazione delle domande sui 24 temi riflette il punto di vista dei redat- 222 SNATURATI
  • 13. 223 tori e non è il frutto di contributi dalla base. Comunque, checché si possa pensare del contenuto e del metodo, è certo che un gran numero di per- sone, anche competenti, ha dedicato molto lavoro a questo programma. La messa a disposizione solo in internet di un programma elettorale di 320 pagine risparmia molta carta. La sua suddivisione in 24 fascicoli permette inoltre un accesso più facile a chi volesse approfondire solo al- cuni temi. Sarebbe stato utile, però, un testo intermedio di trenta o qua- ranta pagine che dia una visione d’insieme del programma e del progetto di società che vogliamo, che parli tanto al cuore quanto alla mente, che disegni scenari attraenti, che sia facilmente leggibile da molte persone e che si presti ad essere discusso pubblicamente e nei media. Mi chiedo quante persone, e in particolare quanti giornalisti, abbiano davvero scaricato uno o più dei 24 file in pdf molto tecnici del program- ma elettorale del 2018. La centrale lo sa, e sarebbe utile che rendesse pubblica questa informazione. Oggi, ai tempi di Google Analytics, un computer ci mette un attimo a raccogliere e rendere accessibile questi dati. Mi chiedo anche se sia stato davvero utile chiedere agli iscritti di vo- tare 23 volte per i capitoli di questo programma. La mia impressione, in- fatti, è che l’influenza dei circa 20mila iscritti che hanno votato i 23 ca- pitoli del programma sia marginale rispetto all’influenza di coloro che hanno redatto i testi del programma prima e dopo le votazioni. La centrale del Movimento ha presentato il Programma 2018 con lo slogan «Il programma per l’Italia scritto dagli italiani». Questo però mi sembra un po’ esagerato perché i 20mila votanti, non hanno “scritto il programma”mahannosolorispostoaunabatteriadidomande.Definire “gli italiani” i 20mila che “hanno scritto” il Programma 2018, inoltre, non getta una buona luce sulla serietà dei comunicatori del Movimento. Energia a 5 Stelle Ridurremo l’uso d’energia grazie ad auto che consumano la metà? Oppure percorrendo in automobile metà chilometeri? Tra i 24 capitoli del Programma 2018 ho analizzato con più attenzio- ne quelli sull’energia e sul lavoro perché questi sono i due fattori più im- portanti per il benessere umano e per una transizione social-ecologica. COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
  • 14. Mi sono rallegrato quando ho visto che l’energia e il lavoro sono stati i due primi temi trattati e votati online per preparare il Programma 2018. Non conosco altri partiti che mettano l’energia e il lavoro all’inizio del loro programma. Energia e lavoro furono proprio i primi due dei tre te- mi strategici di un programma lungimirante di governo che indicai nel 2008 nel mio articolo per Beppe Perché non voto12 . Il Programma energia è il migliore e più dettagliato all’interno del Programma 2018. Non conosco programmi sull’energia di altri partiti altrettanto estesi né con obiettivi altrettanto ambiziosi. La gestione dell’energia è il più importante intervento umano sull’am- biente e, indirettamente, sulla società. Per questo dedico i miei studi alla transizione energetica. Anche in passato ho messo in grande rilievo il te- ma dell’energia nei miei testi e nelle mie scene per Grillo e nei due docu- mentariconBeppecomegueststarchescrissiperlatelevisionesvizzera13 . Nel testo del Programma energia gli autori si definiscono «parlamentari del gruppo PEM5S», ma purtroppo restano anonimi. Sarebbe utile co- noscere i loro nomi e il modo di contattarli per domande o per migliorie. Il Programma energia è molto dettagliato. I suoi redattori sembrano competenti. Alcuni mesi prima delle elezioni ho ricevuto, su mia richie- sta, una prima versione interna senza data, denominata “Programma parziale”, di 89 pagine, delle quali 60 di analisi e 30 di proposte. La ver- sione definitiva di 22 pagine, è scaricabile in internet14 . Contiene una bre- ve analisi e 18 pagine di proposte. I due obiettivi del programma ener- getico sono la sostenibilità e l’indipendenza energetica, da ottenere entro il 2050 con una forte riduzione dell’uso di energia finale (meno 37%), con il passaggio al 100% di energie rinnovabili, e con l’aumento della quota elettrica di tutta l’energia usata dall’attuale 22% al 65%. Purtrop- po il Programma energia non spiega come raggiungere gli obiettivi fissati e quali conseguenze una strategia così radicale possa avere sull’economia e sugli stili di vita. Il testo è scritto da tecnici per tecnici. Non ci sono frasi per educare 12 Perché non voto, Beppe Grillo, «Internazionale», numero 739, 11 aprile 2008, https://bit.ly/2lzizzx. 13 Un futuro sostenibile con meno, di più e meglio. Una speranza per il nuovo millen- nio, Rsi, 1998, 53 minuti, https://bit.ly/2K28PWX. Un grillo per la testa. Lo “zaino ecologico” e il “punto di non ritorno”, Rsi, 1995, 50 minuti, https://bit.ly/2Ojw0BN. 14 https://bit.ly/2TmPFPc. 224 SNATURATI
  • 15. e ispirare persone che non siano tecnici dell’energia15 . Soprattutto non c’è una rappresentazione di come potrebbe essere la vita delle persone in una società che usi solo due terzi dell’energia finale che usiamo oggi, quando invece i principali scenari prevedono che nel 2050 in Europa useremo molta più energia di oggi. Quanta parte di riduzione del 37% potremo ottenere grazie a tecniche d’efficienza, per esempio con auto- mobili che consumano metà energia? E quanta parte con comporta- menti di sufficienza, per esempio riducendo a metà i chilometri percorsi in automobile? Ho studiato le circa 400 domande per i 23 capitoli del Programma 2018 e ho risposto a molte di esse. Ad alcune non ho risposto perché erano troppo tecniche o perché mancava il contesto. Per esempio si chiedeva se siano da preferire sistemi di stoccaggio dell’energia piccoli o grandi. Non lo so. Dipende. Cosa sono i «sistemi di stoccaggio dell’e- nergia»? Un serbatoio di gas? Una batteria? Una diga grande? Una diga piccola? A tante domande non si può rispondere senza una cognizione di come è costituito il sistema elettrico italiano e europeo, né delle sue componenti tecniche, né del suo contesto geopolitico per i prossimi de- cenni. Come votare “entrambi”? Perché la risposta di un campione di votanti probabilmente distorto dalle modalità di voto, dovrebbe essere preferibile alla risposta di esperti di politiche energetiche? Se gli esperti di energia dovessero in maggioranza arrivare a una conclusione diversa da quella scelta dai votanti, gli esperti d’energia dovrebbero sottostare ai voti di 10mila iscritti sconosciuti? Se per la redazione del programma energia occorsero competenze professionali, a cosa serve domandare a decine di migliaia di iscritti, di cui non si conosce la competenza, di ri- spondere a domande spesso molto tecniche su materie nelle quali pro- babilmente essi – come me – non hanno cognizione? Lavoro a 5 Stelle Oltre al Programma energia ho analizzato il Programma Lavoro. Ener- gia e lavoro – lo ripeto – sono i due temi più importanti indicati da me 15 Un buon esempio di spiegazione semplice ed evocativa della strategia svizzera per una «Società a 2000 watt» si trova nel fascicolo Vivere più leggermente, https:// bit.ly/2GsouOG. 225COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
  • 16. e da Beppe per una transizione social-ecologica16 . Agli iscritti sono state sottoposte circa venti domande, suddivise in cinque aree: Libera rappresentanza sindacale; Stop ai privilegi dei sindacalisti; Partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali; Riduzione dell’orario di lavoro; Una pensione pensata per le esigenze dei cittadini. Lo spazio e la priorità dedicati all’ostilità verso i sindacati sorprendono. L’Agenda 21 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile concordata a Rio nel 1992 e l’obiettivo numero 8 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite perseguono il rafforzamento dei diritti dei lavoratori e delle loro organiz- zazioni. L’importanza data all’ostilità al sindacalismo è sproporzionata ri- spetto all’importanza di altri grandi temi del lavoro, come per esempio la prevenzione degli incidenti e delle morti sul lavoro. Forse il primato at- tribuito al lavoro digitale da così tanti dirigenti e quadri del Movimento gli fa quasi dimenticare che decine di milioni di italiani svolgono ancora lavori manuali e non stanno tutto il giorno davanti a un computer. L’av- versioneaisindacatièunacostantedellacomunicazione5Stelleedèstata più volte espressa nel Blog, condannando il sindacato come istituzione, e deridendone o insultandone i dirigenti e i militanti. Quest’avversione verso il sindacalismo è comune alle destre liberiste che mirano a ridurre il potere del lavoratore organizzato, lasciandolo a fronteggiare da solo il potere del datore di lavoro, del padronato e delle sue organizzazioni. An- chequestoèunesempiodiquella“disintermediazione”caraall’ideologia 5 Stelle: tra te e il padrone, nessuno di mezzo. Vinca il migliore. È significativo che il Movimento non abbia creato un sindacato op- pure appoggiato sindacati esistenti. Forse si crede che bastino internet e un mouse per difendere gli interessi dei lavoratori sedendo «sul diva- no» (espressione usata dai 5 Stelle per indicare molti giovani disoccu- pati). Questa ostilità al sindacalismo è congeniale a quella del piccolo padronato che è molto rappresentato nella centrale, tra i quadri e tra gli elettori 5 Stelle. Nel Programma 2018 il tema della riduzione del tempo di lavoro ha avuto un esito infelice. Nel Programma lavoro (parziale) di sei pagine, del 16 «Internazionale», numero 739, 11 aprile 2008, https://bit.ly/2lzizzx. 226 SNATURATI
  • 17. 24 luglio 2017 si legge: «Il MoVimento 5 Stelle favorirà processi di rior- ganizzazione produttiva, riducendo l’orario di lavoro al di sotto delle 40 ore settimanali». Questa riduzione è titubante, se pensiamo alle 35 ore settimanali vigenti da vent’anni in Francia e per i metalmeccanici tede- schi,ealle32o28oresettimanaliperalcunecategorieinEuropa.Eppure anche questo proposito minimale fu tolto dal programma finale 2018. Nelle votazioni del 2017 sul tema lavoro la Riduzione del tempo di lavoro fu uno dei cinque temi proposti e votati. 24.050 iscritti votarono per una tra dieci proposte per la riduzione del tempo di lavoro. Ma inutilmente. Nel Programma 2018 di 120mila parole neppure una fu dedicata alla ri- duzione del tempo di lavoro (vedi anche il capitolo Il lavoro intero). 2018 – “20 punti per la qualità della vita degli italiani”. Sintesi del programma, elezioni politiche, 4 marzo Nonostante i suoi meriti, il Programma 2018 di 320 pagine è stato po- co pubblicizzato. Il programma presentato ai media e in campagna elet- torale fu invece una breve lista in due pagine e 640 parole intitolata 20 punti per la qualità della vita degli italiani. Lo stesso era avvenuto nel 2013, quando furono approntati un “programma lungo” in 16 pagine e 2.500 parole e un “programma corto” di due pagine e 140 parole: 20 punti per uscire dal buio di 140 parole in due pagine. Questi due testi brevi in 20 punti del 2013 e del 2018 possono sem- brare due sintesi dei rispettivi programmi elettorali lunghi. Invece essi hanno poco a che fare con quei programmi ed hanno un’impronta più populista. I titoli dei 20 punti per la qualità della vita degli italiani del 2018 sono i seguenti: Via subito 400 leggi inutili; Smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi; Reddito di cittadinanza: rimettiamo l’Italia al lavoro; Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro; Meno tasse, più qualità della vita; Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50 miliardi che tornano ai cittadini; Sicurezza e legalità; Stop al business dell’immigrazione; Tutela dei risparmi dei cittadini; 227COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
  • 18. La sanità si prende cura di te; 17 miliardi per aiutare le famiglie con figli; Banca pubblica per gli investimenti; Lotta a corruzione, mafie e conflitti d’interesse; Una giustizia rapida, equa ed efficiente: Green economy: Italia 100% rinnovabile; Riduzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni; Superamento della cosiddetta buona scuola; Valorizzazione e tutela del made in Italy; Investimenti produttivi: 50 miliardi nei settori strategici; Superamento della legge Fornero. Alcuni di questi 20 punti enunciano slogan generici ed echeggiano temi che sono propri delle destre nazionaliste e liberiste. E questi sono i temi messi più in rilievo nella campagna elettorale del Movimento. Per esem- pio il primo punto dice: «Via subito 400 leggi inutili». Dopo un anno di governo, dovrebbe esserci un contatore online che indica le centinaia o almeno le decine di leggi cancellate “subito”. Interrogati, alcuni parla- mentari 5 Stelle mi hanno detto che il numero di leggi cancellate al mag- gio 2019 era zero. Un altro dei 20 punti recita: «Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro. Pensione minima di 780 euro netti al mese a tut- ti i pensionati». Dopo un anno di governo le pensioni minime non sono state aumentate a 780 euro «a tutti i pensionati». Eppure bastava aumen- tare immediatamente le pensioni in corso, senza chiedere requisiti nè ac- certamenti perché la promessa era un aumento «a tutti i pensionati». «Meno tasse, più qualità della vita» dice un altro punto, con uno slogan tipico delle destre liberiste. Lo slogan, infatti, suggerisce che una bassa tassazione generi un’alta qualità della vita, mentre è vero il contrario. L’e- sperienza dei Paesi scandinavi mostra che uno Stato sociale generoso au- menta la qualità della vita, specialmente quella dei poveri, ma richiede una più alta tassazione. Una bassa tassazione, invece, aumenta il benes- sere materiale dei ricchi e diminuisce quello dei poveri. Con lo slogan «Meno tasse per tutti», inoltre, non si dice a chi e in che misura si voglio- no diminuire quali tasse, e quali servizi pubblici saranno ridotti a causa del minore gettito fiscale. «Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50 miliardi che tornano ai cittadini» dice un altro punto. 50 miliardi quan- do? Una tantum? Ogni anno? In una legislatura? In dieci anni? Questo articolo, non si riferisce a definizioni di cosa sia spreco e cosa no. Inoltre 228 SNATURATI
  • 19. sovrastima quelli più spesso chiamati “sprechi”, valutati da diverse fonti tra i 1517 e i 30 miliardi. Soprattutto sovrastima la possibilità di tagliarli. Dopo un anno di governo, infatti, gli sprechi tagliati dal Movimento so- no milioni di euro, non miliardi, e anche in questo caso manca un “con- tatore” che indichi periodicamente quanti sprechi sono stati tagliati. «Ri- duzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni» dice un altro punto. Dopo un anno di governo, invece, il rapporto debito pubblico/Pil è stato aumentato dal governo Lega-5 Stelle. Anche altri tra i 20 punti del 2018 sono slogan che promettono cose impossibili oppure vaghi obiettivi con uno stile tipico delle destre populiste. Nonostantelasolitamescolanzadidestraesinistra,il“programmalun- go” di 320 pagine per le elezioni nazionali del marzo 2018 sarebbe clas- sificato in Europa come piuttosto di sinistra, mentre il “programma cor- to”in20puntididuepaginesarebbeclassificatocomepiuttostodidestra. Lo stesso accadde per il programma lungo e per quello breve del 2013. 17 https://bit.ly/2YmXyK3. 229COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI Via subito 400 leggi inutili • Stop alla giungla delle leggi, meno buro- crazia per imprese e cittadini Smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi • Investimenti ad alto moltiplicatore oc- cupazionale per creare nuove opportu- nità di lavoro e nuove professioni • Investimenti in nuova tecnologia, nuove figure professionali, internet delle cose, auto elettriche, digitalizzazione PA Reddito di cittadinanza: rimettiamo l’Italia al lavoro • Oltre 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l’Impiego: facciamo incon- trare davvero domanda e offerta di lavo- ro e garantiamo formazione continua a chi perde l’occupazione. Con la flex se- curity le imprese sono più Competitive e le persone escono dalla condizione di povertà Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro • Pensione minima di 780 euro netti al mese a tutti i pensionati • 1.170 euro netti al mese per una coppia di pensionati Meno tasse, più qualità della vita • Riduzione delle aliquote Irpef • Niente tasse per redditi fino a 10mila euro • Manovra choc per le piccole e medie im- prese: riduzione del cuneo fiscale e ridu- zione drastica dell’Irap • Abolizione reale degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia • Inversione dell’onere della prova: il cit- tadino è onesto fino a prova contraria Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50 miliardi che tornano ai cittadini • Stop a pensioni d’oro, vitalizi, privilegi, sprechi della politica e opere inutili. Rior- ganizzazione delle partecipate, spending review della spesa improduttiva 2018 – “20 PUNTI PER LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI ITALIANI”, SINTESI DEL PROGRAMMA, ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO
  • 20. 230 SNATURATI Sicurezza e legalità • 10mila nuove assunzioni nelle forze del- l’ordine e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità • Stop al business dell’immigrazione • Cooperazione internazionale finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri • 10.000 nuove assunzioni nelle commis- sioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un mi- grante ha diritto a stare in Italia o no Tutela dei risparmi dei cittadini • Risarcimenti ai risparmiatori truffati • Creazione della Procura nazionale per i reati bancari • Riforma bancaria Glass Steagall act con- tro le speculazioni La sanità si prende cura di te • Aumento delle risorse per la Sanità Pub- blica e riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici 17 miliardi per aiutare le famiglie con figli • Applicazione del modello francese, rim- borsi per asili nido, pannolini e baby sitter • Introduzione iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età • Innalzamento importo detraibile per as- sunzione di colf e badanti Banca pubblica per gli investimenti • Creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricol- tori e famiglie • Lotta a corruzione, mafie e conflitti d’in- teresse • Modifica 416 ter sul voto di scambio po- litico mafioso • Riforma della prescrizione • Daspo per i corrotti • Agenti sotto copertura • Intercettazioni informatiche per reati di corruzione Una giustizia rapida, equa ed efficiente • Riduzione della durata dei processi • Certezza del processo e della pena Green economy: Italia 100% rinnovabile • 200mila posti di lavoro da economia del riciclo rifiuti • 17mila nuovi posti di lavoro per ogni mi- liardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica • Uscita dal petrolio entro il 2050 • Un milione di auto elettriche Riduzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni • Più ricchezza grazie a maggiori investi- menti in deficit, ad alto moltiplicatore e con maggiore occupazione • Riduzione spese improduttive • Tagli agli sprechi • Lotta alla grande evasione fiscale Superamento della cosiddetta buona scuola • Piano assunzioni razionale in base al fab- bisogno delle scuole • Incremento spesa pubblica per istruzio- ne scolastica • Abolizione del precariato Valorizzazione e tutela del made in Italy • Italia.it diventa la piattaforma e-com- merce per i prodotti made in Italy nel mondo • Maggiore tutela dei beni culturali • Salvaguardia della qualità dei prodotti italiani minacciati dai trattati internazio- nali • Creazione di un Ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali Investimenti produttivi: 50 miliardi nei settori strategici • Puntiamo su: innovazione, energie rin- novabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, ade- guamento sismico, banda ultra larga, mo- bilità elettrica Superamento della legge Fornero • Quota 100 e Quota 41 • Staffetta generazionale • Categorie usuranti • Opzione donna
  • 21. 2019 – “Programma 2019”. Elezione del Parlamento europeo del 26 maggio Il programma per le elezioni del 2019 del Parlamento europeo consta solo di due pagine, dieci punti e 375 parole. Queste ultime sono una li- bera selezione fatta dai redattori del programma tra le 1000 parole, sud- divise in sei aree tematiche e 24 punti, che furono sottoposte il 29 aprile al voto degli iscritti. I votanti furono 14. 100, su presunti 100mila iscrit- ti. Per ognuna delle sei aree tematiche si poteva scegliere uno dei tre o quattro obiettivi. Le sei aree tematiche e i titoli dei dieci campi d’azione finali sono copiati qui sotto. Le sei aree tematiche su cui fu votato il 29 aprile sono: Nuova Europa: più democrazia diretta e stop privilegi. Stop austerity: piena occupazione e sviluppo sostenibile Tutela delle persone, della salute e dell’ambiente. In Europa per il made in Italy. Politica migratoria comune per la redistribuzione europea. Lotta alla grande evasione, alla corruzione e alla criminalità. I dieci campi d’azione selezionati liberamente dai redattori tra i 24 obiettivi votati sono: Salario Minimo Europeo per tutti i lavoratori. Investimenti per la crescita e la piena occupazione: stop all’austerity! Misure di sostegno economico alle Famiglie e al Ceto Medio. Incentivi alle imprese per inquinare meno. Redistribuzione e rimpatri. Lotta alla grande evasione in Europa: meno tasse agli italiani. Facciamo rientrare in Italia i nostri giovani fuggiti all’estero. Tutela del made in Italy, divieto di Ogm e di pesticidi nocivi per salute e ambiente. Taglio stipendi e privilegi dei commissari e dei parlamentari europei. Investimenti per istruzione, sanità, infrastrutture e sicurezza del ter- ritorio. Un’analisi dettagliata dei programmi del Movimento non è scopo di questo libro. Propongo comunque alcune riflessioni. Per contribuire a 231COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI
  • 22. questo programma il 29 aprile 2019 abbiamo votato solo in 14.100. Il 10% degli iscritti sono pochi, ma 14.100 votanti sono tanti rispetto al numero di redattori dei programmi in altri partiti. Tuttavia, sincera- mente, preferisco un programma stilato da poche persone competenti, piuttosto che uno compartecipato da migliaia di sconosciuti, me com- preso. Come per tutti i precedenti programmi non è palese quando, chi, co- me e perché selezionò le domande su cui votare, né chi e perché scrisse i dieci punti finali ispirandosi solo in parte ai risultati delle votazioni. Due cose mi hanno colpito. Nell’area Nuova Europa l’obiettivo «Taglio degli stipendi dei Commissari e dei parlamentari e taglio delle agenzie europee inutili» ha ricevuto più voti di «Più poteri al Parlamento euro- peo». Questa preferenza mi sembra confermare che tra i 5 Stelle il ca- rattere punitivo dell’azione politica continua a dominare su quello pro- gettuale. Chi può credere davvero che la vita di 500 milioni di Europei possa essere migliorata più dal taglio di stipendio di un migliaio di po- litici, che non dal rafforzamento del Parlamento europeo, al quale si de- vono centinaia di iniziative che hanno davvero migliorato la vita degli Europei? Questa preferenza per il punire invece che il progettare si esprime anche nei temi più spesso nominati dai leader 5 Stelle nei me- dia. Da quando è in carica il governo Lega-5 Stelle ho sentito nominare il «taglio dei vitalizi» centinaia di volte ma il cambiamento climatico praticamente mai. Anche in questo programma per le elezioni europee del 2019 i temi ambientali sono marginali e vaghi. Quando fu pubbli- cato, l’iscritta Alessandra Zacco commentò nel Blog delle Stelle: Trovo sia una grave mancanza non aver fatto il minimo cenno al glo- bal warming. Non si tratta di questione secondaria, ma prioritaria, specie quando si parla di immigrazione. Se non ponete al primo posto i temi dell’ambiente dimostrate un’insensibilità che non mi sarei aspettata da un movimento giovane che è cresciuto anche grazie alle tematiche ambientali proposte da Beppe Grillo. L’assenza di chiari obiettivi social-ecologici nel Programma 2019 è par- ticolarmente sorprendente in un momento in cui, stimolati anche dal- l’attivista svedese per il clima Greta Thunberg, milioni di giovani scen- dono in piazza nel mondo per chiedere azioni forti sul clima e in molti Paesi europei i partiti verdi quasi raddoppiano i loro voti. Non cogliere 232 SNATURATI
  • 23. il nesso18 tra la questione climatica e quella delle migrazioni dall’Africa, così demonizzate dal governo Lega-5 Stelle, è un altro segnale di una vi- sione politica non al passo con la scienza e con i tempi. 18 https://bit.ly/1TyN7Yl. Salario Minimo Europeo per tutti i lavo- ratori In Italia come in Europa, vogliamo un salario minimo orario: i diritti di chi lavo- ra sono al primo posto. Stop alle deloca- lizzazioni, la manodopera deve avere lo stesso costo in tutta l’Unione Europea. Investimenti per la crescita e la piena oc- cupazione: stop all’AUSTERITY! Il lavoro è la vera priorità dell’Italia e dell’Europa. Tutti gli organismi europei devono impegnarsi per questo obiettivo e investire miliardi. Basta con l’austerità che, negli ultimi dieci anni, ha prodotto solo più tasse, disoccupazione e povertà. Misure di sostegno economico alle Fami- glie e al Ceto Medio Le famiglie italiane vanno sostenute nel Welfare con le stesse tutele esistenti in al- tri Paesi europei. Anche per combattere crisi demografica e spopolamento. Incentivi alle imprese per inquinare meno Diminuire l’inquinamento per aumen- tare la salute dei cittadini. Abbandono graduale delle fonti fossili, stop alle trivel- le, stop ai fondi europei per inceneritori e discariche. Europa plastic free. Redistribuzione e rimpatri I confini dell’Italia sono i confini del- l’Europa. Politica migratoria europea co- mune per i rimpatri e la redistribuzione obbligatoria dei migranti. Lotta alla grande evasione in Europa: meno tasse agli italiani Chi lavora in Italia deve pagare le tasse in Italia: basta con i paradisi fiscali e la concorrenza sleale delle grandi multina- zionali. Facciamoli pagare il giusto e gli italiani pagheranno meno tasse. Facciamo rientrare in Italia i nostri gio- vani fuggiti all’estero Stop ai cervelli in fuga. Teniamo in Ita- lia i nostri giovani e facciamo tornare chi è scappato. Più investimenti provenienti dall’Europa su istruzione, ricerca e start up innovative. Tutela del made in Italy, divieto di OGM e di pesticidi nocivi per salute e ambiente Tuteliamo i marchi storici del made in Italy dalle contraffazioni e impediamo le delocalizzazioni selvagge con una legge europea. Siamo dalla parte dei consuma- tori e degli agricoltori italiani. Il cibo che arriva nelle nostre tavole deve essere sano. Taglio stipendi e privilegi dei commissa- ri e dei parlamentari europei I privilegi nel 2019 non possono più esistere. Taglio di tutte le spese inutili co- me la doppia sede del Parlamento a Stra- sburgo. Investimenti per istruzione, sanità, in- frastrutture e sicurezza del territorio Per continuare a cambiare ci vuole fles- sibilità e disponibilità negli investimenti per lo sviluppo. Togliamo i vincoli di bi- lancio sull’istruzione, la sanità e le infra- strutture. 2019 – “PROGRAMMA 2019”, ELEZIONI DELL’EUROPARLAMENTO DEL 26 MAGGIO 233COMMENTO DEI SEI PROGRAMMI ELETTORALI