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Università di Modena e Reggio Emilia




Innovazioni nel retail grocery




                                         Corso di Marketing e reti 2
                                         Maggio 2007

                                         Federico Lovat    26760
                                         Lorenza Milani    26730
Introduzione
                                                        Whole Foods Market, Inc.
    Whoole Foods Market Inc. è una catena
    di supermercati centrati sui prodotti
    biologici, naturali con una spiccata
    vocazione alla responsabilità sociale.
    Dopo i primi anni di attività in Texas,
    dal 1988 è iniziata l‟espansione in
    California, seguita negli anni „90 da una
    crescita per linee esterne che ha portato
    all‟acquisizione di 181 catene locali in
    tutti gli Stati Uniti. Dal 2002 il gruppo è
    presente anche in Canada e dal 2004 in        Ragione sociale: SPA
    Gran Bretagna.                                Nascita: 1980 Austin, Texas
    I punti di forza che hanno portato al
                                                  Sede: Austin, Texas
    successo questa formula sono:
    1) Focalizzazione su un particolare           Amm. delegato: John Mackey
    segmento di clientela sensibile alla          Fatturato: 5.6 Mld $ (2006)
    qualità e naturalità dei prodotti e
                                                  N° PdV: 16.000
    propensa a riconoscere un premium
                                                  Dipendenti: 41.500
    price per questo.
    2) Capacità di cavalcare l‟onda del           Settore: GDO
    nascente bisogno di wellness e eticità
    nella società americana utilizzandoli
    come strumenti per creare un vantaggio competitivo sostenibile (almeno per
    una decina d‟anni) nei confronti dei tradizionali retailer.
    3) Lavorando sull‟esposizione dei prodotti, sulla comunicazione (sia dentro
    che fuori dal negozio) e sulla costruzione di un senso di appartenenza alla
    comunità locale Whole Foods è riuscita a trasformare una shop expedition
    in una shop experience e in un certo senso a problematizzare quelli che per
    tutti gli altri sono beni banali.
    Oggi Whole Foods è il più grande retailer di prodotti biologici nel mondo
    anglosassone, sebbene la concorrenza dei distributori tradizionali come Wal
    -Mart stia diventando sempre più aggressiva.
    Come riportato da Lilly Rockwell e Robert Elder dell‟American-Statesman1:
       -As the popularity of organics has grown, so has Whole
       Foods' competition.
       In the last few years, major grocery stores have started
       selling organics. The competitors include Wal-Mart Stores
       Inc., Randalls and regional grocer H.E. Butt Grocery Co.
       [Il CEO di Whole Foods] He noted that another organic food
       grocer, California-based Trader Joe's, is growing rapidly.
       -

    In aggiunta all‟avanzata dei concorrenti, nell‟ultimo anno le previsioni di
    crescita sono state sistematicamente mancate contribuendo alla caduta del
    titolo in borsa.

    1. Fonte http://www.statesman.com/ Whole Foods to buy Wild Oats rival Thursday, February 22, 2007


2
Andamento del titolo Whole Foods negli ultimi 18 mesi. Fonte: Nasdaq.com.

 Whole Foods, whole people, whole planet.
La visione del ruolo dell‟impresa è imperniata su tre cardini fondamentali:
caratteristiche superiori del prodotto offerto, attenzione al personale e
sostenibilità sociale del progetto imprenditoriale.
Così dice Walter Robb, co-Presidente di Whole Foods Market:
  The deepest core of Whole Foods, the heartbeat, if you
  will, is this mission, this stakeholder philosophy:
  customers first, then team members, balanced with what’s
  good for othe r stakeholders , such as shar e holders,
  vendors, the community, and the environment. If I put our
  mission in simple terms, it would be, No. 1, to change the
  way the world eats, and No. 2, to create a workplace based
  on love and respect. We believe business should meet the
  needs of all the stakeholders, as opposed to operating it
  for shareholders.quot;2

L‟impostazione della corporate social responsibility per Whole Foods sembra
aver coniugato intelligentemente sia la lezione di McGuire sia quella di
Freeman. Il primo introduce il concetto di corporate citizenship per cui
anche l‟impresa “must act justy as a proper citizen should”; il secondo
riconosce che l‟ambiente sociale gioca un ruolo critico ai fini della
sopravvivenza e che il consenso degli stakeholder è funzionale al
perseguimento dell‟equilibrio economico.
Tuttavia molto spesso le determinanti di un tale atteggiamento non
rispondono a degli stimoli disinteressatamente sociali, bensì ad un
mutevole configurarsi dell‟ambiente in termini di opportunità da cogliere
per l‟impresa.

2. Fonte: Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Whole_Foods_Market#Stakeholder_Philosophy

                                                                                             3
A nostro parere, le opportunità che Whole Foods ha saputo cogliere si
    identificano a livello di domanda e di corporate image. I consumatori attuali
    e potenziali percepiscono i comportamenti socialmente responsabili
    dell‟impresa come un valore e sono quindi disposti a pagare un premium
    price o ad aumentare la propria fedeltà all‟insegna. L‟attenzione al sociale
    può inoltre contribuire al rafforzamento della reputazione aziendale che si
    riflette nel lungo periodo sul miglioramento delle capacità competitive
    dell‟impresa.3
    La socialità non è pertanto fine a se stessa ma integrata in modo preciso e
    coerente nel marketing mix, gestita e comunicata in modo tale da garantire
    il posizionamento del prodotto commerciale, percepita come valore aggiunto
    ed elemento di differenziazione in capo alla domanda.

      Il layout
    La scelte di gestione dello spazio di Whole Foods sono coerenti con le
    strategie competitive e con il posizionamento strategico e contribuiscono ad
    affermare una precisa identità d‟insegna. L‟assortimento commerciale è
    classificato in chiave di marketing, sia in termini di ampiezza che di
    profondità.
    L‟allocazione delle merci e la comunicazione in store contribuiscono a
    rendere più leggibile il prodotto per facilitare il processo di scelta. Le corsie
    sono ampie e lasciano spazio ai movimenti del consumatore ed il
    tradizionale schema a griglia è sostituito da alcune zone costruite ad isola.
    Nei video che abbiamo visto, l‟area dei prodotti freschi è posizionata
    all‟entrata del punto vendita definendo così un posizionamento legato alla
    qualità dell‟offerta. Soprattutto per quanto concerne i freschi, si noti come
    la loro esposizione comunichi un‟idea di abbondanza senza dare però
    quell‟idea di “massificazione” che spesso traspare dai display delle aree a
    libero servizio.
    L‟utilizzo del legno, i soffitti alti, la presenza di specchi contribuiscono a
    dare all‟ambiente un aspetto familiare, raccolto e pulito (ma non sterile)
    indispensabile a generare un‟esperienza d‟acquisto più coinvolgente e
    diversa dalle altre.
    Segue a pagina 5 un confronto tra alcune immagini tratte dai video di
    Whole Foods e di Wal-Mart che evidenziano come il primo si posizioni in
    modo molto differente rispetto a quello che possiamo definire lo standard
    americano. Sia in termini di display che di utilizzo di materiali e colori.

      Tra innovazione e competizione
    Whole Foods è un caso da manuale per quel che riguarda l‟innovazione di
    prodotto commerciale. La formula presenta nel mix nuovi servizi e nuovi
    processi di relazione col consumatore. La cosa più importante è che queste
    novità sono effettivamente percepite dal consumatore come tali e quindi
    a i ut a no a i ns ta ur a re un a f e de lt à d i t i po co gn i ti vo e n o n s ol o
    comportamentale. Il successo maggiore di questa esperienza è stato il
    riuscire a innovare in campo grocery mantenendo il pieno rispetto del
    3. Riadattamento e rielaborazione della dispensa “strategia sociale e forme di comunicazione” a cura
    del prof Ennio Lugli per il corso Strategie e Politiche d’Impresa Università degli Studi di Modena e
    Reggio Emilia a.a.2006/2007

4
Queste foto si commentano da sole. A sinistra vediamo Whole Foods e a destra il più tradizionale Wal-Mart.
Le foto non sono ritoccate eppure è immediatamente percepibile la differenza tra le due formule. Calda e
accogliente Whole Foods, fredda e spersonalizzata Wal-Mart.




Illuminazione calda ottenuta con moltissimi faretti a    Illuminazione fredda diffusa solo dalle lampade
incandescenza sia sul soffitto che sugli scaffali in     fluorescenti a soffitto posizionate in modo regolare.
modo da creare spotlight che attirano l’attenzione sui   Materiali freddi asettici e riflettenti, soprattutto plastica
prodotti.                                                e metalli.
Materiali caldi e opachi sia sul pavimento che sul       Corsie molto lunghe e strette.
soffitto che sugli scaffali, in prevalenza legno.
Corsie corte con frequenti spazi vuoti
                                                                                                                         5
cliente finale passando dalla fornitura di un servizio a quella che Pine e
    Gilmore avrebbero definito rappresentazione di un’esperienza. L‟acquirente
    entra a far parte del processo di valorizzazione del bene e della stessa
    catena del valore, contribuendo a costruire la sua propria ed originale
    esperienza d‟acquisto. Whole Foods riesce a innovare e mixare
    intelligentemente tutte e tre le componenti del trinomio merce-prezzo-
    servizio:
    1)I prodotti sono bio, di qualità e difficilmente reperibili altrove. Ponendosi
    in un‟ottica customer based, Whole Foods preseleziona i migliori prodotti
    per la sua clientela senza farsi influenzare dalle pressioni dell‟industria di
    marca.
    2) Il servizio costituisce la componete distintiva di questa proposta
    commerciale. Sul sito web sono descritte letteralmente centinaia di
    iniziative, ricette, spunti, informazioni legati non solo al mondo del bio ma
    anche al wellness in generale (whole body, whole baby).
    Tra le tradizionali leve del retail mix, Whole Foods utilizza il private label che
    è fondamentale per la gestione dell‟assortimento, dell‟immagine e per la
    fidelizzazione all‟insegna, è inoltre un modo per differenziarsi e per innovare
    soprattutto in quelle categorie che non sono soggette al brand building.
    Per quanto riguarda i servizi innovativi citiamo l‟iniziativa lanciata dal
    punto vendita di Coral Springs (Florida) dove i bambini sono invitati a
    compilare una cartolina descrivendo il prodotto che preferiscono e perché.
    Ogni mese viene estratta una cartolina che sarà appesa sullo scaffale di
    quel prodotto insieme alla foto del fortunato bambino che avrà gadget e
    prodotti Whole Foods in omaggio.4
    Molte altre iniziative come questa sono decise a livello di singolo punto
    vendita in modo da differenziarsi e adattarsi al contesto locale.
    Tra i servizi disponibili in tutti i punti vendita troviamo il catering, il take
    away, le gift card da regalare agli amici e i corsi di cucina organizzati in
    store con la partecipazione di celebrità.
    3) Il prezzo è sopra la media ed è coerente con il posizionamento
    dell‟insegna. Ciò ci permette di fare un ragionamento anche sul piano
    teorico e di escludere che le nuove innovazioni commerciali vengano
    necessariamente dal basso come è stato più volte criticato nel modello della
    wheel of retail.
    Per quanto riguarda inoltre gli attributi elementari del prodotto commerciale
    Whole Foods garantisce sia quelli logistici che quelli informativi
    (preselezione, profondità assortimento, informazione diretta) e lavorando
    attentamente su nuovi ed alternativi servizi riesce a ritagliarsi sia il
    consenso e la fedeltà del consumatore sia la giustificazione al premium
    price che egli è disposto a pagare per entrare in quel mondo possibile che è
    l‟esperienza d‟acquisto in un negozio Whole Foods.
    Il punto vendita non è quindi semplicemente una macchina per vendere,
    ma si propone come luogo relazionale in cui convivono esperienze e
    significati diversi.
    Tutto ciò ha garantito il successo di Whole Foods dalla sua fondazione ad
    oggi. Purtroppo, i punti deboli dell‟innovazione di prodotto commerciale
    stanno proprio nella sua natura. Tale innovazione non è brevettabile ed è a

    4. Fonte: http://www.wholefoodsmarket.com/stores/calendars/CSP.html

6
Recentemente, i prodotti biologici sono stati
 vista, ciò significa che non c‟è nulla criticati da molti osservatori autorevoli tra cui
 in grado di rallentare il processo L’Economist (9-15 dicembre 2006).
 imitativo. Probabilmente, anche per La tesi sostenuta è che i prodotti bio necessitino
 questo motivo, da alcuni mesi il di molta più superficie coltivata rispetto
 titolo Whole Foods è in discesa all’agricoltura tradizionale.
                                         Inoltre, la maggior parte dei prodotti biologici
 libera sul Nasdaq. Ormai anche i deve attraversare molti stati prima di arrivare
 pericolosi concorrenti come Wal- sugli scaffali del punto vendita perché i
 M a r t 5 s i s o n o r e s i c o n t o produttori tendono a concentrarsi nelle stesse
 dell‟importanza del settore bio e zone. Ciò fa sì che il biologico sia un capriccio
 stanno cercando di imitare le best per ricchi piuttosto che un modo etico di
 practices create da Whole Foods consumare.
 per erodere le sue quote di mercato Anche il fairtrade è stato criticato perché
                                         Concedendo un prezzo alto garantito si
 proponendo prodotti naturali a incoraggia una produzione maggiore e quindi
 prezzi da ipermercato.                  un surplus che fa abbassare ancora di più il
 Anche i concorrenti storici come prezzo per gli agricoltori esclusi dall’accordo.
 Trader Joe's, Wild Oats e Sam's
 Club cominciano a muoversi
 espandendosi e copiando le innovazioni introdotte da Whole Foods e
 proponendole a prezzi concorrenziali. Whole Foods, dal canto suo, risponde
 ventilando la possibilità di acquistare il competitor più diretto Wild Oats
 causando qualche preoccupazione alla severissima Federal Trade
                                             Commission per la possibile
                                             nascita di monopoli locali del
                                             biologico6.
                                             Inoltre, negli ultimi tempi, l‟insegna
                                             è soggetta a numerose critiche da
                                             parte del pubblico per i suoi prezzi
                                             alti che inducono a pensare che
                                             esista un‟alimentazione sana per
                                             chi se la può permettere ed una
                                             meno sana per chi non ha le stesse
                                             possibilità economiche.

                                            Al di la delle ultime critiche c‟è
                                            molto da imparare da questo caso,
                                            s o p ra t tu t t o p er i d i s tr i bu t or i
                                            italiani, storicamente restii ad
                                            innovare.
La diffusione di Whole Foods e Wild Oats.
                                          Il successo di Whole Foods è la
Fonte: www.statesman.com
                                          dimostrazione che nel commercio al
  dettaglio ci si può differenziare dalla concorrenza innovando e
  eventualmente posizionandosi in una nicchia di qualità. L‟importante è non
  sedersi sugli allori ma continuare a ricercare e a migliorare perché in questo
  campo non esistono barriere all‟imitazione.




 5. Fonte: “Do you have that in green? “ di Angela Moore, www.marketwatch.com 17 maggio 2007
 6. Fonte: Reuters, 9 maggio 2007

                                                                                               7

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Whole foods: innovazioni nel retail grocery.

  • 1. Università di Modena e Reggio Emilia Innovazioni nel retail grocery Corso di Marketing e reti 2 Maggio 2007 Federico Lovat 26760 Lorenza Milani 26730
  • 2. Introduzione Whole Foods Market, Inc. Whoole Foods Market Inc. è una catena di supermercati centrati sui prodotti biologici, naturali con una spiccata vocazione alla responsabilità sociale. Dopo i primi anni di attività in Texas, dal 1988 è iniziata l‟espansione in California, seguita negli anni „90 da una crescita per linee esterne che ha portato all‟acquisizione di 181 catene locali in tutti gli Stati Uniti. Dal 2002 il gruppo è presente anche in Canada e dal 2004 in Ragione sociale: SPA Gran Bretagna. Nascita: 1980 Austin, Texas I punti di forza che hanno portato al Sede: Austin, Texas successo questa formula sono: 1) Focalizzazione su un particolare Amm. delegato: John Mackey segmento di clientela sensibile alla Fatturato: 5.6 Mld $ (2006) qualità e naturalità dei prodotti e N° PdV: 16.000 propensa a riconoscere un premium Dipendenti: 41.500 price per questo. 2) Capacità di cavalcare l‟onda del Settore: GDO nascente bisogno di wellness e eticità nella società americana utilizzandoli come strumenti per creare un vantaggio competitivo sostenibile (almeno per una decina d‟anni) nei confronti dei tradizionali retailer. 3) Lavorando sull‟esposizione dei prodotti, sulla comunicazione (sia dentro che fuori dal negozio) e sulla costruzione di un senso di appartenenza alla comunità locale Whole Foods è riuscita a trasformare una shop expedition in una shop experience e in un certo senso a problematizzare quelli che per tutti gli altri sono beni banali. Oggi Whole Foods è il più grande retailer di prodotti biologici nel mondo anglosassone, sebbene la concorrenza dei distributori tradizionali come Wal -Mart stia diventando sempre più aggressiva. Come riportato da Lilly Rockwell e Robert Elder dell‟American-Statesman1: -As the popularity of organics has grown, so has Whole Foods' competition. In the last few years, major grocery stores have started selling organics. The competitors include Wal-Mart Stores Inc., Randalls and regional grocer H.E. Butt Grocery Co. [Il CEO di Whole Foods] He noted that another organic food grocer, California-based Trader Joe's, is growing rapidly. - In aggiunta all‟avanzata dei concorrenti, nell‟ultimo anno le previsioni di crescita sono state sistematicamente mancate contribuendo alla caduta del titolo in borsa. 1. Fonte http://www.statesman.com/ Whole Foods to buy Wild Oats rival Thursday, February 22, 2007 2
  • 3. Andamento del titolo Whole Foods negli ultimi 18 mesi. Fonte: Nasdaq.com. Whole Foods, whole people, whole planet. La visione del ruolo dell‟impresa è imperniata su tre cardini fondamentali: caratteristiche superiori del prodotto offerto, attenzione al personale e sostenibilità sociale del progetto imprenditoriale. Così dice Walter Robb, co-Presidente di Whole Foods Market: The deepest core of Whole Foods, the heartbeat, if you will, is this mission, this stakeholder philosophy: customers first, then team members, balanced with what’s good for othe r stakeholders , such as shar e holders, vendors, the community, and the environment. If I put our mission in simple terms, it would be, No. 1, to change the way the world eats, and No. 2, to create a workplace based on love and respect. We believe business should meet the needs of all the stakeholders, as opposed to operating it for shareholders.quot;2 L‟impostazione della corporate social responsibility per Whole Foods sembra aver coniugato intelligentemente sia la lezione di McGuire sia quella di Freeman. Il primo introduce il concetto di corporate citizenship per cui anche l‟impresa “must act justy as a proper citizen should”; il secondo riconosce che l‟ambiente sociale gioca un ruolo critico ai fini della sopravvivenza e che il consenso degli stakeholder è funzionale al perseguimento dell‟equilibrio economico. Tuttavia molto spesso le determinanti di un tale atteggiamento non rispondono a degli stimoli disinteressatamente sociali, bensì ad un mutevole configurarsi dell‟ambiente in termini di opportunità da cogliere per l‟impresa. 2. Fonte: Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Whole_Foods_Market#Stakeholder_Philosophy 3
  • 4. A nostro parere, le opportunità che Whole Foods ha saputo cogliere si identificano a livello di domanda e di corporate image. I consumatori attuali e potenziali percepiscono i comportamenti socialmente responsabili dell‟impresa come un valore e sono quindi disposti a pagare un premium price o ad aumentare la propria fedeltà all‟insegna. L‟attenzione al sociale può inoltre contribuire al rafforzamento della reputazione aziendale che si riflette nel lungo periodo sul miglioramento delle capacità competitive dell‟impresa.3 La socialità non è pertanto fine a se stessa ma integrata in modo preciso e coerente nel marketing mix, gestita e comunicata in modo tale da garantire il posizionamento del prodotto commerciale, percepita come valore aggiunto ed elemento di differenziazione in capo alla domanda. Il layout La scelte di gestione dello spazio di Whole Foods sono coerenti con le strategie competitive e con il posizionamento strategico e contribuiscono ad affermare una precisa identità d‟insegna. L‟assortimento commerciale è classificato in chiave di marketing, sia in termini di ampiezza che di profondità. L‟allocazione delle merci e la comunicazione in store contribuiscono a rendere più leggibile il prodotto per facilitare il processo di scelta. Le corsie sono ampie e lasciano spazio ai movimenti del consumatore ed il tradizionale schema a griglia è sostituito da alcune zone costruite ad isola. Nei video che abbiamo visto, l‟area dei prodotti freschi è posizionata all‟entrata del punto vendita definendo così un posizionamento legato alla qualità dell‟offerta. Soprattutto per quanto concerne i freschi, si noti come la loro esposizione comunichi un‟idea di abbondanza senza dare però quell‟idea di “massificazione” che spesso traspare dai display delle aree a libero servizio. L‟utilizzo del legno, i soffitti alti, la presenza di specchi contribuiscono a dare all‟ambiente un aspetto familiare, raccolto e pulito (ma non sterile) indispensabile a generare un‟esperienza d‟acquisto più coinvolgente e diversa dalle altre. Segue a pagina 5 un confronto tra alcune immagini tratte dai video di Whole Foods e di Wal-Mart che evidenziano come il primo si posizioni in modo molto differente rispetto a quello che possiamo definire lo standard americano. Sia in termini di display che di utilizzo di materiali e colori. Tra innovazione e competizione Whole Foods è un caso da manuale per quel che riguarda l‟innovazione di prodotto commerciale. La formula presenta nel mix nuovi servizi e nuovi processi di relazione col consumatore. La cosa più importante è che queste novità sono effettivamente percepite dal consumatore come tali e quindi a i ut a no a i ns ta ur a re un a f e de lt à d i t i po co gn i ti vo e n o n s ol o comportamentale. Il successo maggiore di questa esperienza è stato il riuscire a innovare in campo grocery mantenendo il pieno rispetto del 3. Riadattamento e rielaborazione della dispensa “strategia sociale e forme di comunicazione” a cura del prof Ennio Lugli per il corso Strategie e Politiche d’Impresa Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia a.a.2006/2007 4
  • 5. Queste foto si commentano da sole. A sinistra vediamo Whole Foods e a destra il più tradizionale Wal-Mart. Le foto non sono ritoccate eppure è immediatamente percepibile la differenza tra le due formule. Calda e accogliente Whole Foods, fredda e spersonalizzata Wal-Mart. Illuminazione calda ottenuta con moltissimi faretti a Illuminazione fredda diffusa solo dalle lampade incandescenza sia sul soffitto che sugli scaffali in fluorescenti a soffitto posizionate in modo regolare. modo da creare spotlight che attirano l’attenzione sui Materiali freddi asettici e riflettenti, soprattutto plastica prodotti. e metalli. Materiali caldi e opachi sia sul pavimento che sul Corsie molto lunghe e strette. soffitto che sugli scaffali, in prevalenza legno. Corsie corte con frequenti spazi vuoti 5
  • 6. cliente finale passando dalla fornitura di un servizio a quella che Pine e Gilmore avrebbero definito rappresentazione di un’esperienza. L‟acquirente entra a far parte del processo di valorizzazione del bene e della stessa catena del valore, contribuendo a costruire la sua propria ed originale esperienza d‟acquisto. Whole Foods riesce a innovare e mixare intelligentemente tutte e tre le componenti del trinomio merce-prezzo- servizio: 1)I prodotti sono bio, di qualità e difficilmente reperibili altrove. Ponendosi in un‟ottica customer based, Whole Foods preseleziona i migliori prodotti per la sua clientela senza farsi influenzare dalle pressioni dell‟industria di marca. 2) Il servizio costituisce la componete distintiva di questa proposta commerciale. Sul sito web sono descritte letteralmente centinaia di iniziative, ricette, spunti, informazioni legati non solo al mondo del bio ma anche al wellness in generale (whole body, whole baby). Tra le tradizionali leve del retail mix, Whole Foods utilizza il private label che è fondamentale per la gestione dell‟assortimento, dell‟immagine e per la fidelizzazione all‟insegna, è inoltre un modo per differenziarsi e per innovare soprattutto in quelle categorie che non sono soggette al brand building. Per quanto riguarda i servizi innovativi citiamo l‟iniziativa lanciata dal punto vendita di Coral Springs (Florida) dove i bambini sono invitati a compilare una cartolina descrivendo il prodotto che preferiscono e perché. Ogni mese viene estratta una cartolina che sarà appesa sullo scaffale di quel prodotto insieme alla foto del fortunato bambino che avrà gadget e prodotti Whole Foods in omaggio.4 Molte altre iniziative come questa sono decise a livello di singolo punto vendita in modo da differenziarsi e adattarsi al contesto locale. Tra i servizi disponibili in tutti i punti vendita troviamo il catering, il take away, le gift card da regalare agli amici e i corsi di cucina organizzati in store con la partecipazione di celebrità. 3) Il prezzo è sopra la media ed è coerente con il posizionamento dell‟insegna. Ciò ci permette di fare un ragionamento anche sul piano teorico e di escludere che le nuove innovazioni commerciali vengano necessariamente dal basso come è stato più volte criticato nel modello della wheel of retail. Per quanto riguarda inoltre gli attributi elementari del prodotto commerciale Whole Foods garantisce sia quelli logistici che quelli informativi (preselezione, profondità assortimento, informazione diretta) e lavorando attentamente su nuovi ed alternativi servizi riesce a ritagliarsi sia il consenso e la fedeltà del consumatore sia la giustificazione al premium price che egli è disposto a pagare per entrare in quel mondo possibile che è l‟esperienza d‟acquisto in un negozio Whole Foods. Il punto vendita non è quindi semplicemente una macchina per vendere, ma si propone come luogo relazionale in cui convivono esperienze e significati diversi. Tutto ciò ha garantito il successo di Whole Foods dalla sua fondazione ad oggi. Purtroppo, i punti deboli dell‟innovazione di prodotto commerciale stanno proprio nella sua natura. Tale innovazione non è brevettabile ed è a 4. Fonte: http://www.wholefoodsmarket.com/stores/calendars/CSP.html 6
  • 7. Recentemente, i prodotti biologici sono stati vista, ciò significa che non c‟è nulla criticati da molti osservatori autorevoli tra cui in grado di rallentare il processo L’Economist (9-15 dicembre 2006). imitativo. Probabilmente, anche per La tesi sostenuta è che i prodotti bio necessitino questo motivo, da alcuni mesi il di molta più superficie coltivata rispetto titolo Whole Foods è in discesa all’agricoltura tradizionale. Inoltre, la maggior parte dei prodotti biologici libera sul Nasdaq. Ormai anche i deve attraversare molti stati prima di arrivare pericolosi concorrenti come Wal- sugli scaffali del punto vendita perché i M a r t 5 s i s o n o r e s i c o n t o produttori tendono a concentrarsi nelle stesse dell‟importanza del settore bio e zone. Ciò fa sì che il biologico sia un capriccio stanno cercando di imitare le best per ricchi piuttosto che un modo etico di practices create da Whole Foods consumare. per erodere le sue quote di mercato Anche il fairtrade è stato criticato perché Concedendo un prezzo alto garantito si proponendo prodotti naturali a incoraggia una produzione maggiore e quindi prezzi da ipermercato. un surplus che fa abbassare ancora di più il Anche i concorrenti storici come prezzo per gli agricoltori esclusi dall’accordo. Trader Joe's, Wild Oats e Sam's Club cominciano a muoversi espandendosi e copiando le innovazioni introdotte da Whole Foods e proponendole a prezzi concorrenziali. Whole Foods, dal canto suo, risponde ventilando la possibilità di acquistare il competitor più diretto Wild Oats causando qualche preoccupazione alla severissima Federal Trade Commission per la possibile nascita di monopoli locali del biologico6. Inoltre, negli ultimi tempi, l‟insegna è soggetta a numerose critiche da parte del pubblico per i suoi prezzi alti che inducono a pensare che esista un‟alimentazione sana per chi se la può permettere ed una meno sana per chi non ha le stesse possibilità economiche. Al di la delle ultime critiche c‟è molto da imparare da questo caso, s o p ra t tu t t o p er i d i s tr i bu t or i italiani, storicamente restii ad innovare. La diffusione di Whole Foods e Wild Oats. Il successo di Whole Foods è la Fonte: www.statesman.com dimostrazione che nel commercio al dettaglio ci si può differenziare dalla concorrenza innovando e eventualmente posizionandosi in una nicchia di qualità. L‟importante è non sedersi sugli allori ma continuare a ricercare e a migliorare perché in questo campo non esistono barriere all‟imitazione. 5. Fonte: “Do you have that in green? “ di Angela Moore, www.marketwatch.com 17 maggio 2007 6. Fonte: Reuters, 9 maggio 2007 7