SlideShare a Scribd company logo
1 of 7
Download to read offline
Titolo: RIME PER L‘AMATA

                                     Target: Classe 4°B, indirizzo TUR.

                                               Tempo: 1 ora c.a.

                               Prerequisiti: conoscenza di base della poesia

 Argomento: la poesia spagnola del 1800, contemporanea a quella italiana che i ragazzi stanno studiando

                                                  Obiettivi:

                                               Breve termine:
                           - Riflessione sulla lingua (ob. formativo/disciplinare)
                   - Riflessione sul vocabolario (ob. disciplinare e transdisciplinare)
                     - Lettura attenta di un testo poetico moderno (ob. disciplinare)
                 - Saper prendere la parola e confrontarsi con gli altri (ob. formativo)
                       -Motivare all’ascolto e alla riflessione critica (ob.formativo)
                                               Medio termine:
                           - Riflessione sulla lingua (ob. formativo/disciplinare)
                          - Riflessione sulle proprie conoscenze (ob. formativo)
 - Acquisizione di una visione più ampia dei aspetti legati alla lingua e alla sua dimensione poetica
                                              (ob. disciplinare)
     - Capacità di andare oltre la dimensione letterale e contingente di un testo (ob. disciplinare)
   - Capacità di arricchire la propria formazione attraverso il confronto con gli altri (ob. Formativo)

                    - Capacità di discriminazione e negoziazione (ob. Formativo)

              -Rendere la scrittura un evento significato e motivante (ob. Trasversale)

                                             Strumenti e metodi:

Le modalità seguite durante la lezione sono prevalentemente a carattere induttivo, partendo da
attività concrete svolte dagli studenti con rapide e precise indicazioni del docente.
Il docente svolgerà un ruolo di guida, suggerendo i percorsi da intraprendere senza rivelare il
senso dell’attività, che dovrà invece emergere durante l’attività stessa. Si tratta di favorire una
sorta di ricerca, che permetta agli studenti di costruire in modo autonomo le proprie “scoperte”.
Solo alla fine di queste attività è opportuno ricorrere a un momento didattico di tipo frontale,
durante il quale il docente riorganizzerà le conclusioni, fornendo agli studenti i principi teorici alla
base del argomento svolto.

Strumenti:
- Testi di partenza (fotocopie)
- Vocabolario dell’uso (es.: Zingarelli)
- Lavagna

Indicazioni bibliografiche: Rimas, “Gustavo Adolfo Becquer”;
Procedimento:
                                        BRAINSTORMING:

                                            5 minuti c.a
L’insegnante chiede agli alunni di ricordare le caratteristiche principali del
movimento romantico: l'ideale della libertà creativa e della spontaneità; la concezione di una
letteratura e di una poesia come espressione del sentimento; la polemica vivace contro i generi e
le regole; l’esaltazione della fantasia; lo spiccato interesse per il mito e i simboli; l'esplorazione del
sogno e di altre manifestazioni dell'inconscio;

Poi il docente domanda che ruolo la poesia assunse a quell’epoca: essa rappresentò
una delle più alte espressioni di spirito, di fantasia, di sentimento, degli ideali dell'artista, che così
dà voce all'inquietudine e all'insoddisfazione dell’animo umano, al contrasto tra reale e ideale, tra
finito e infinito che dilaniano il suo cuore.

La poesia è quindi fonte di introspezione, scavo interiore, analisi degli stati d'animo dell'autore che
sono universali e accomunano tutti gli uomini;



                                         INTRODUZIONE:

                                            5 minuti c.a.
Poi si chiede agli allievi se hanno mai sentito nominare l’autore romantico spagnolo
Gustavo Adolfo Becquer e si presenta la poesia di cui si tratterà. E’ una lirica tratta dalle
Rime, opera scritta nel 1868-1869, dove il poeta si rivolge al grande amore della sua vita, ma la sua
relazione, costellata di tradimenti da parte della ragazza, si rivela tormentata e sofferta. La
sfortuna si accanisce contro Becquer quando il suo primo manoscritto viene distrutto in un
incendio a causa delle rivolte popolari contro Isabella II, per cui lo scrittore dovrà ricostruire a
memoria parte delle rime andate perdute. Tra l’altro sua poesia sarà apprezzata una volta morto.

Si legge prima in spagnolo e poi in italiano la poesia oggetto del nostro lavoro. La
prima volta dicendo di prestare attenzione alla musicalità della composizione, la
seconda la contenuto. A questo punto si consegnano le fotocopie (una ogni 2).
ATTIVITà DI COMPRENSIONE GLOBALE:

                                     10 minuti c.a.
         Nelle fotocopie è presente la suddetta poesia tradotta in italiano:



                           La tua pupilla è azzura, e quando ridi,

                              il suo chiarore soave mi ricorda

                             il tremante fulgore della mattina

                                  che nel mare si riflette.



                         La tua pupilla è azzurra, e quando piangi,

                                le trasparenti lacrime in lei

                               mi appaiono gocce di rugiada

                                      su una violetta.



                          La tua pupilla è azzurra, e se sul fondo

                          come un punto di luce irradia un’idea,

                                mi pare, nel cielo della sera,

                                     uan perduta stella!



Si esortano gli studenti a rileggerle la lirica per inventare un titolo adeguato. Si
spiega che la poesia ne è priva, poiché l’autore aveva deciso solo di numerare
progressivamente le liriche mano a mano che venivano composte.

Si evidenzia come il titolo invece sia importante per attirare l’attenzione del lettore
e per riassumere l’argomento della poesia. Si confrontano i diversi titoli e poi la
classe ne sceglie uno per alzata di mano.
ATTIVITà DI ANALISI:

                                          10 minuti c.a.

A questo punto l’insegnante rileggerà la lirica e chiederà agli studenti di sottolineare
le immagini presenti nella poesia, cioè che cosa evoca nell’autore la pupilla azzurra
dell’amata: il suo chiarore ricorda il tremante fulgore della mattina, le sue lacrime suscitano la
visione delle gocce di rugiada, la sua luminosità richiama quella di una stella.

Gli alunni prenotano il proprio turno alzando la mano. Il compito dell’insegnante è
quello di suggerire e incoraggiare.

Poi il docente invita gli allievi a soffermarsi sulle espressioni che rivelano le
circostanze per cui nell’autore si risvegliano tali immagini (quando l’amata ride, quando
piange, quando il suo sguardo brilla per un’idea).

In seguito si chiede secondo loro che sentimento prova l’autore alla vista dell’amata:

amore, stupore, ammirazione, speranza,malinconia, tranquillità, nostalgia…

esortando le coppie ad associare una sensazione ad ogni strofa.

Si confrontano le risposte ed eventualmente si discute sulle divergenze.



                                  ATTVITà DI RIFLESSIONE:
                                          10 minuti c.a.
Detto ciò si passa all’analisi della poesia e si dettano le seguenti domande da
rispondere individualmente e per iscritto.



- Da quante strofe è composta la poesia? Come si chiama ogni strofa?
__________________________________

- Quanti versi ci sono in ogni strofa? Contali!
_________________________________________

- Quanti versi in tutta la poesia?
__________________________________________________
-Come si chiama la figura retorica per cui il primo verso di ogni strofa ripete la stessa
frase?____ l’anafora (ripete una o più parole all’inizio di ogni frase. Ecco un esempio: “Per me si
va ne la città dolente, per me si va ne l’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente”).

__________________________________________________________

- Ci sono altre figure retoriche, se sì quali?_______________________

La similitudine (dal latino similitudo, "somiglianza") è la figura retorica (di contenuto) in cui si
paragonano persone, animali, cose, sentimenti, immagini, situazioni per associazione di idee; è
introdotta da come, sembra, pare, è simile, somiglia, ecc… Differisce dalla metafora per la presenza
di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali

L’enjambement (dal francese enjamber, "oltrepassare"): : si ha un enjambement quando la fine di
un verso non coincide con la fine di una frase e la frase continua nel verso seguente.

- Ci sono le rime?
_____________________________________________________________

Si controllano velocemente le risposte e poi si invita alla riflessione: perché si dicono
Rimas queste poesie che non hanno rime? Perché esiste un'altra categoria di rime, che
fonologicamente parlando non sono vere e proprie rime, però si dicono tali per via del ritmo e della
struttura. Tra l’altro nella versione originale questa poesia segue una precisa metrica: 3 endecasillabi sono
seguiti da un settenario.




                                   ATTIVITà SEMI CREATIVA:
                                           15 minuti circa
Si propone ora alla classe di immaginare di scrivere qualche frase poetica alla
persona amata, ispirandosi alla poesia di Becquer e quindi iniziando con:

La tua pupilla è…

ma incitando anche a trovare altri accostamenti, quali la tua mano è, la tua bocca è,
i tuoi capelli sono, etc e lasciando libertà nello scegliere il tipo di registro (cosicché
potranno essere composte poesie non solo sentimentali, ma anche ironiche).

Alla fine della rielaborazione, l’insegnante invita i ragazzi a leggere le loro poesie di
fronte ai compagni.
In un secondo momento si potranno scrivere le liriche più significative su un
tabellone da affigere nell’aula.



                                  ATTIVITà FINALE:

                                       5 minuti

Per concludere il docente chiederà agli studenti se allora ha senso continuare a
studiare il romanticismo a scuola e perché. La risposta sarà ovviamente positiva.




          Lezione messa in pratica dalla Prof.ssa Paola Carroli il 6/02/2013.
A lezione di poesia

More Related Content

What's hot

What's hot (10)

Tipologie testuali
Tipologie testualiTipologie testuali
Tipologie testuali
 
Clarence 2012 13
Clarence 2012 13Clarence 2012 13
Clarence 2012 13
 
Riassumere Un Testo
Riassumere Un TestoRiassumere Un Testo
Riassumere Un Testo
 
Come leggere la poesia
Come leggere la poesiaCome leggere la poesia
Come leggere la poesia
 
Poesie
PoesiePoesie
Poesie
 
-Corso di aggiornamento Dante Alighieri
-Corso di aggiornamento Dante Alighieri-Corso di aggiornamento Dante Alighieri
-Corso di aggiornamento Dante Alighieri
 
1 presentazione “la retorica del silenzio”
1   presentazione “la retorica del silenzio”1   presentazione “la retorica del silenzio”
1 presentazione “la retorica del silenzio”
 
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09
 
riassumere
riassumereriassumere
riassumere
 
Il Riassunto
Il RiassuntoIl Riassunto
Il Riassunto
 

Viewers also liked

Il Principe di Machiavelli
Il Principe di MachiavelliIl Principe di Machiavelli
Il Principe di MachiavelliDavid Del Carlo
 
I regni-romano-barbarici-impero-bizantino
I regni-romano-barbarici-impero-bizantinoI regni-romano-barbarici-impero-bizantino
I regni-romano-barbarici-impero-bizantinofabiosteccanella
 
Gregorio Magno e il monachesimo
Gregorio Magno e il monachesimoGregorio Magno e il monachesimo
Gregorio Magno e il monachesimoDavid Del Carlo
 
Analisi del testo poetico
Analisi del testo poeticoAnalisi del testo poetico
Analisi del testo poeticoDavid Del Carlo
 
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbarici
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbariciIl crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbarici
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbariciMara Beber
 
Le invasioni barbariche
Le invasioni barbaricheLe invasioni barbariche
Le invasioni barbaricheMarco Chizzali
 

Viewers also liked (9)

Il Principe di Machiavelli
Il Principe di MachiavelliIl Principe di Machiavelli
Il Principe di Machiavelli
 
Longobardi
LongobardiLongobardi
Longobardi
 
I regni-romano-barbarici-impero-bizantino
I regni-romano-barbarici-impero-bizantinoI regni-romano-barbarici-impero-bizantino
I regni-romano-barbarici-impero-bizantino
 
Gregorio Magno e il monachesimo
Gregorio Magno e il monachesimoGregorio Magno e il monachesimo
Gregorio Magno e il monachesimo
 
Analisi del testo poetico
Analisi del testo poeticoAnalisi del testo poetico
Analisi del testo poetico
 
Isis
IsisIsis
Isis
 
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbarici
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbariciIl crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbarici
Il crollo dell’impero romano d’occidente e i regni romano-barbarici
 
Fine di un impero
Fine di un imperoFine di un impero
Fine di un impero
 
Le invasioni barbariche
Le invasioni barbaricheLe invasioni barbariche
Le invasioni barbariche
 

Similar to A lezione di poesia

Similar to A lezione di poesia (20)

Il testo non narrativo
Il testo non narrativoIl testo non narrativo
Il testo non narrativo
 
Fiaba
FiabaFiaba
Fiaba
 
Approccio al testo
Approccio al testoApproccio al testo
Approccio al testo
 
Navigando nella poesia
Navigando nella poesiaNavigando nella poesia
Navigando nella poesia
 
Memorabilia
MemorabiliaMemorabilia
Memorabilia
 
Scrittura creativa introduzione al corso 2016-2017
Scrittura creativa introduzione al corso 2016-2017Scrittura creativa introduzione al corso 2016-2017
Scrittura creativa introduzione al corso 2016-2017
 
Scuola e lettura, oggi
Scuola e lettura, oggiScuola e lettura, oggi
Scuola e lettura, oggi
 
I nostri esercizi di stile
I nostri esercizi di stileI nostri esercizi di stile
I nostri esercizi di stile
 
Acqua...Acque.
Acqua...Acque.Acqua...Acque.
Acqua...Acque.
 
Powe R Poin T
Powe R Poin TPowe R Poin T
Powe R Poin T
 
Lo specchio e la porta
Lo specchio e la portaLo specchio e la porta
Lo specchio e la porta
 
La Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina PaganiLa Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina Pagani
 
Riordinando l' armadio
Riordinando l' armadioRiordinando l' armadio
Riordinando l' armadio
 
Pon lingua e_poesia (1)
Pon lingua e_poesia (1)Pon lingua e_poesia (1)
Pon lingua e_poesia (1)
 
Artefatto
ArtefattoArtefatto
Artefatto
 
Francesco Petrarca: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
Francesco Petrarca: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suonoFrancesco Petrarca: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
Francesco Petrarca: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
 
La traduzione letteraria
La traduzione letterariaLa traduzione letteraria
La traduzione letteraria
 
Canzoni e poesie
Canzoni e poesieCanzoni e poesie
Canzoni e poesie
 
Corsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_balleroCorsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_ballero
 
La poesia
La  poesiaLa  poesia
La poesia
 

Recently uploaded

Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!ANCI - Emilia Romagna
 
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?Turismo sostenibile o esperienze trasformative?
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?ANCI - Emilia Romagna
 
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazione
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazioneRiposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazione
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazioneANCI - Emilia Romagna
 
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...Martin M Flynn
 
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024Damiano Orru
 
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Nicola Rabbi
 

Recently uploaded (6)

Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
 
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?Turismo sostenibile o esperienze trasformative?
Turismo sostenibile o esperienze trasformative?
 
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazione
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazioneRiposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazione
Riposizionare le CER con la piramide della decarbonizzazione
 
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
 
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
 
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
 

A lezione di poesia

  • 1. Titolo: RIME PER L‘AMATA Target: Classe 4°B, indirizzo TUR. Tempo: 1 ora c.a. Prerequisiti: conoscenza di base della poesia Argomento: la poesia spagnola del 1800, contemporanea a quella italiana che i ragazzi stanno studiando Obiettivi: Breve termine: - Riflessione sulla lingua (ob. formativo/disciplinare) - Riflessione sul vocabolario (ob. disciplinare e transdisciplinare) - Lettura attenta di un testo poetico moderno (ob. disciplinare) - Saper prendere la parola e confrontarsi con gli altri (ob. formativo) -Motivare all’ascolto e alla riflessione critica (ob.formativo) Medio termine: - Riflessione sulla lingua (ob. formativo/disciplinare) - Riflessione sulle proprie conoscenze (ob. formativo) - Acquisizione di una visione più ampia dei aspetti legati alla lingua e alla sua dimensione poetica (ob. disciplinare) - Capacità di andare oltre la dimensione letterale e contingente di un testo (ob. disciplinare) - Capacità di arricchire la propria formazione attraverso il confronto con gli altri (ob. Formativo) - Capacità di discriminazione e negoziazione (ob. Formativo) -Rendere la scrittura un evento significato e motivante (ob. Trasversale) Strumenti e metodi: Le modalità seguite durante la lezione sono prevalentemente a carattere induttivo, partendo da attività concrete svolte dagli studenti con rapide e precise indicazioni del docente. Il docente svolgerà un ruolo di guida, suggerendo i percorsi da intraprendere senza rivelare il senso dell’attività, che dovrà invece emergere durante l’attività stessa. Si tratta di favorire una sorta di ricerca, che permetta agli studenti di costruire in modo autonomo le proprie “scoperte”. Solo alla fine di queste attività è opportuno ricorrere a un momento didattico di tipo frontale, durante il quale il docente riorganizzerà le conclusioni, fornendo agli studenti i principi teorici alla base del argomento svolto. Strumenti: - Testi di partenza (fotocopie) - Vocabolario dell’uso (es.: Zingarelli) - Lavagna Indicazioni bibliografiche: Rimas, “Gustavo Adolfo Becquer”;
  • 2. Procedimento: BRAINSTORMING: 5 minuti c.a L’insegnante chiede agli alunni di ricordare le caratteristiche principali del movimento romantico: l'ideale della libertà creativa e della spontaneità; la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento; la polemica vivace contro i generi e le regole; l’esaltazione della fantasia; lo spiccato interesse per il mito e i simboli; l'esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell'inconscio; Poi il docente domanda che ruolo la poesia assunse a quell’epoca: essa rappresentò una delle più alte espressioni di spirito, di fantasia, di sentimento, degli ideali dell'artista, che così dà voce all'inquietudine e all'insoddisfazione dell’animo umano, al contrasto tra reale e ideale, tra finito e infinito che dilaniano il suo cuore. La poesia è quindi fonte di introspezione, scavo interiore, analisi degli stati d'animo dell'autore che sono universali e accomunano tutti gli uomini; INTRODUZIONE: 5 minuti c.a. Poi si chiede agli allievi se hanno mai sentito nominare l’autore romantico spagnolo Gustavo Adolfo Becquer e si presenta la poesia di cui si tratterà. E’ una lirica tratta dalle Rime, opera scritta nel 1868-1869, dove il poeta si rivolge al grande amore della sua vita, ma la sua relazione, costellata di tradimenti da parte della ragazza, si rivela tormentata e sofferta. La sfortuna si accanisce contro Becquer quando il suo primo manoscritto viene distrutto in un incendio a causa delle rivolte popolari contro Isabella II, per cui lo scrittore dovrà ricostruire a memoria parte delle rime andate perdute. Tra l’altro sua poesia sarà apprezzata una volta morto. Si legge prima in spagnolo e poi in italiano la poesia oggetto del nostro lavoro. La prima volta dicendo di prestare attenzione alla musicalità della composizione, la seconda la contenuto. A questo punto si consegnano le fotocopie (una ogni 2).
  • 3. ATTIVITà DI COMPRENSIONE GLOBALE: 10 minuti c.a. Nelle fotocopie è presente la suddetta poesia tradotta in italiano: La tua pupilla è azzura, e quando ridi, il suo chiarore soave mi ricorda il tremante fulgore della mattina che nel mare si riflette. La tua pupilla è azzurra, e quando piangi, le trasparenti lacrime in lei mi appaiono gocce di rugiada su una violetta. La tua pupilla è azzurra, e se sul fondo come un punto di luce irradia un’idea, mi pare, nel cielo della sera, uan perduta stella! Si esortano gli studenti a rileggerle la lirica per inventare un titolo adeguato. Si spiega che la poesia ne è priva, poiché l’autore aveva deciso solo di numerare progressivamente le liriche mano a mano che venivano composte. Si evidenzia come il titolo invece sia importante per attirare l’attenzione del lettore e per riassumere l’argomento della poesia. Si confrontano i diversi titoli e poi la classe ne sceglie uno per alzata di mano.
  • 4. ATTIVITà DI ANALISI: 10 minuti c.a. A questo punto l’insegnante rileggerà la lirica e chiederà agli studenti di sottolineare le immagini presenti nella poesia, cioè che cosa evoca nell’autore la pupilla azzurra dell’amata: il suo chiarore ricorda il tremante fulgore della mattina, le sue lacrime suscitano la visione delle gocce di rugiada, la sua luminosità richiama quella di una stella. Gli alunni prenotano il proprio turno alzando la mano. Il compito dell’insegnante è quello di suggerire e incoraggiare. Poi il docente invita gli allievi a soffermarsi sulle espressioni che rivelano le circostanze per cui nell’autore si risvegliano tali immagini (quando l’amata ride, quando piange, quando il suo sguardo brilla per un’idea). In seguito si chiede secondo loro che sentimento prova l’autore alla vista dell’amata: amore, stupore, ammirazione, speranza,malinconia, tranquillità, nostalgia… esortando le coppie ad associare una sensazione ad ogni strofa. Si confrontano le risposte ed eventualmente si discute sulle divergenze. ATTVITà DI RIFLESSIONE: 10 minuti c.a. Detto ciò si passa all’analisi della poesia e si dettano le seguenti domande da rispondere individualmente e per iscritto. - Da quante strofe è composta la poesia? Come si chiama ogni strofa? __________________________________ - Quanti versi ci sono in ogni strofa? Contali! _________________________________________ - Quanti versi in tutta la poesia? __________________________________________________
  • 5. -Come si chiama la figura retorica per cui il primo verso di ogni strofa ripete la stessa frase?____ l’anafora (ripete una o più parole all’inizio di ogni frase. Ecco un esempio: “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente”). __________________________________________________________ - Ci sono altre figure retoriche, se sì quali?_______________________ La similitudine (dal latino similitudo, "somiglianza") è la figura retorica (di contenuto) in cui si paragonano persone, animali, cose, sentimenti, immagini, situazioni per associazione di idee; è introdotta da come, sembra, pare, è simile, somiglia, ecc… Differisce dalla metafora per la presenza di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali L’enjambement (dal francese enjamber, "oltrepassare"): : si ha un enjambement quando la fine di un verso non coincide con la fine di una frase e la frase continua nel verso seguente. - Ci sono le rime? _____________________________________________________________ Si controllano velocemente le risposte e poi si invita alla riflessione: perché si dicono Rimas queste poesie che non hanno rime? Perché esiste un'altra categoria di rime, che fonologicamente parlando non sono vere e proprie rime, però si dicono tali per via del ritmo e della struttura. Tra l’altro nella versione originale questa poesia segue una precisa metrica: 3 endecasillabi sono seguiti da un settenario. ATTIVITà SEMI CREATIVA: 15 minuti circa Si propone ora alla classe di immaginare di scrivere qualche frase poetica alla persona amata, ispirandosi alla poesia di Becquer e quindi iniziando con: La tua pupilla è… ma incitando anche a trovare altri accostamenti, quali la tua mano è, la tua bocca è, i tuoi capelli sono, etc e lasciando libertà nello scegliere il tipo di registro (cosicché potranno essere composte poesie non solo sentimentali, ma anche ironiche). Alla fine della rielaborazione, l’insegnante invita i ragazzi a leggere le loro poesie di fronte ai compagni.
  • 6. In un secondo momento si potranno scrivere le liriche più significative su un tabellone da affigere nell’aula. ATTIVITà FINALE: 5 minuti Per concludere il docente chiederà agli studenti se allora ha senso continuare a studiare il romanticismo a scuola e perché. La risposta sarà ovviamente positiva. Lezione messa in pratica dalla Prof.ssa Paola Carroli il 6/02/2013.