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Diocesi di Cremona
 Ufficio per la pastorale familiare
       Convegno interzonale




 Cantico dei Cantici
Amore, il più bel canto
La sinfonia
dell’amore    • Il Cantico è musica in
                parole
                 – Chiede di essere
                    ascoltata
                 – E’ fatta di ritmi
                 – E’ fatta di emozioni
                 – Usa insistentemente le
                    immagini
                 – E’ bellezza
                 – Lasciarsi conquistare
                    e trasportare dalla
                    musica
– frutto di un lungo lavoro
– Nasce
                                    Una sinfonia :
  dall'approfondimento del
  bisogno e dai bisogni               Il Preludio
  differiti
– Chi non desidera è un
  morto, non è più un
  vivente, secondo la Bibbia.             Il desiderio
  La atarassia, l'impassibilità
  non sono virtù cristiane, né
  bibliche; ma desiderare:
  che arte difficile!
– Desiderare è la capacità
  esattamente contraria del
  tutto e subito.
– Chi non conosce l'arte del
                                  Sposo e sposa o ragazzo e
  differire, quindi non           ragazza: un inno all’amore
  conosce neanche l'arte di       umano
  attendere, quindi non ha
  capacità di stupore.
– E’ l’arte dello svezzamento     Non si tratta di un inno al
  Il Preludio si apre così: “Mi
  baci con i baci della sua       matrimonio ma all’amore:
  bocca”                          l’amore basta a se stesso
– è innanzitutto il volto
Il bacio                                      contro volto, perché
                                              l'amore terreno nel suo
                                              vertice è il desiderio del
                                              volto
                                            – non ci si perde con i baci in
                                              un caos, in una fusione. Ci
                                              deve essere nel bacio
                                              l'ebbrezza del faccia a
                                              faccia, cioè dell'alterità
“Mi baci con i baci della sua bocca”          celebrata "io e tu", uno di
                                              fronte all'altro
                                            – Neanche l'amplesso ha
                                              valore senza il bacio,
"Mia colomba, tu sai come ci baciamo          l'amore “aprosopon”, è un
   noi ebrei, quando il cuore non si
   distingue più dal cuore dell'altro,
                                              amore cosificato
quando petto contro seni nessuno dei        – Il bacio è l'inizio dell'amore
  due sa chi dei due respira, quando          celebrato e dell'ebbrezza
 materiale e immateriale spariscono,          del desiderio. Ma come
 non resta che un solo soffio, quando         emerge il desiderio è
  non esistono più parole, ma solo il         subito raffigurazione, è
 parlare degli occhi, quello è il bacio".
                                              subito scena
“Il bacio” di Klimt
“Il bacio” di Munch
L’immaginario                               Amore, arte che
                                                      confonde
                                             certezze e dubbi.
                                        Sgomento è il cuore:
                                       come amarti, Amore?
                                           Vacilla la fantasia:
Come un attore incerto sulla scena
                                          come immaginarti?
che abbia un vuoto
                                              Trema la mano:
e sia colto da tremore
o un animo feroce                           come disegnarti?
in preda a furia insana,             Fantasia, cuore e mano
a cui l'impeto indebolisca il cuore;          si rafforzeranno
così, per incertezza,                  e la gioia illuminerà il
fatico a celebrare                                          viso
il perfetto rituale dell'amore       quando s'incontreranno
e nel mio slancio                                i nostri occhi.
                                         (dallo spettacolo il "Cantico dei Cantici" di Gardart)

mi sento mancare,
sopraffatto dal peso del mio ardore.
“L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
                Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
                      c'è miele e latte sotto la tua lingua
             e il profumo delle tue vesti è come il profumo del
                                    Libano”.



Il profumo


              “I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
                           con i frutti più squisiti,
                          alberi di Cipro con nardo,
                  nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo
                    con ogni specie d'alberi da incenso;
                                  mirra e aloe
                          con tutti i migliori aromi”
• Il profumo è una realtà importantissima perché non è
  semplicemente qualche cosa che viene colto
  dall'esterno a livello emozionale, ma è una realtà
  avvolgente: ciò che è fuori di te ti entra dentro, è come
  sentirlo dentro, portarlo dentro
• Il profumo è perciò totalità
• I rabbini commentando la Bibbia, in modo particolare il
  racconto del peccato, dicevano che in quel testo il
  peccato va a colpire quattro dimensioni dell'uomo su
  cinque. La vista: la donna vide. L'udito: la donna
  ascolta le parole del serpente; il tatto: va a prendere il
  frutto. Il gusto: ne mangia. Che cosa non viene
  toccato? Nel peccato originale, di tutte le dimensioni
  dell'uomo, l'olfatto non è toccato!
• Quando si fa un sacrificio bisogna buttare anche
  dell'incenso. Perché è come ricordare a Dio che
  nonostante la debolezza e la povertà della natura
  umana, la parte buona che c'è ancora nell'uomo, vuole
  affidarsi a Lui!
Sinfonia in tre movimenti:   • L'amore umano deve essere un
                               amore parlato, proprio perché è

La genesi dell’amore           l'incontro di due corpi, ma
                               attraverso due volti, due identità
                             • L'uomo è tale quando parla,
                               quando comunica. La parola
                               permette l'incontro e la relazione
                             • Se manca la parola l'incontro
                               amoroso diventa voracità,
                               soddisfazione del bisogno
                             • Il linguaggio, inoltre, permette la
                               contemplazione dell'altro e rende
                               anche il desiderio più
                               appartenente al soggetto.
                             • C’è bisogno non solo di
                               apprendere l'arte del desiderio,
                               ma anche l'arte dell'incontro.
                             • Parlando, l'amante e l'amata
                               introducono tra di loro la
                               dimensione della
                               contemplazione, cioè destano la
                               presa di coscienza antropologica
                               di che cosa sia l'amore,
                               l'incontro, l'io e il tu.
            La Parola        • L'amore non parlato è ridotto a
                               mezzo di soddisfazione del
                               bisogno e basta
Una voce! Il mio diletto!      La ricerca
L'amata-amante cerca     Eccolo, viene
l'amato-amante, lo       saltando per i monti,
vuole rincorrere sulle   balzando per le colline.
colline dove lui         Somiglia il mio diletto a un capriolo
pascola il gregge        o ad un cerbiatto.
                         Eccolo, egli sta
                         dietro il nostro muro;
“Tu mi stai spiando      guarda dalla finestra,
dietro i muri": è il     spia attraverso le inferriate.
gioco dell'amore,
correre insieme e poi
rincorrersi, poi         Dimmi, o amore dell’anima mia,
nascondersi un po',      dove vai a pascolare il gregge,
poi rinnovare            dove lo fai riposare al meriggio,
l'incontro, attendere    perché io non sia come vagabonda
                         dietro i greggi dei tuoi compagni.
la voce dell'altro,
                         Il coro
riconoscerlo da          Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
lontano.                 segui le orme del gregge
                         e mena a pascolare le tue caprette
                         presso le dimore dei pastori.
Il linguaggio del corpo                • I due si contemplano nudi
                                         senza vergogna e scoprono
                                         l'uno la bellezza dell'altro.
                                         Contemplazione estetica, ma
                                         stupita.
                                       • Nel Cantico l'uomo e la donna
                                         non hanno il corpo, ma l'uomo
                                         è il suo corpo e la donna è il
                                         suo corpo; è l'amore come
                                         partecipazione totale
                                       • "E' con questo corpo che tu ti
                                         salvi, è questa carne che è
                                         unta perché tu sia figlio di Dio,
                                         è questa carne che riceve la
    "Mi ha introdotto nella cella        carne di Cristo perché tu sia
    vinaria e il suo vessillo su di      divino". (Tertulliano)
    me è amore, la sua sinistra è      • Non c'è nel cristianesimo
    sotto il mio capo e la sua           un'angoscia cinica della
    destra mi abbraccia                  carne, non c'è un cinismo
                                         verso il corpo, il corpo è santo
    avvolgendomi"                        nella sua carne.
                                       • Il Cantico dei Cantici, è un
                                         grande "amen" alla sessualità,
    "O mia colomba, voltati, fammi       all'eros e al desiderio
    vedere il tuo volto, fammi udire     sessuale, doni di Dio
    la tua voce, amica mia, vieni!"
L’Alleanza

    • Dire "Il mio amato è per me e io sono per lui" è
      esattamente la formula dell'Alleanza che viene declinata:
      "Voi siete per me un popolo e io sarò per voi il vostro
      Dio"
    • Paolo da buon un rabbino e conosce questo
      procedimento, dirà ancora in 1Cor: "Il corpo è per il
      Signore e il Signore è per il corpo"
    • Il Signore è in alleanza con il mio corpo, la mia carne,
      non con la mia anima, con la parte immateriale di me.
      Attenzione ai dualismi platonici sempre presenti
      all'interno di una spiritualità cristiana depauperata di
      tutta l'eredità biblica
    • Nel Cantico c'è un amore tra ragazzo e ragazza, tra uomo
      e donna, non tra sposo e sposa, ma l'alleanza richiama
      che tutto dovrà essere celebrato nell'alleanza, preciso
      segno dell'amore di coppia. Un amore terreno ma in
      un'alleanza, in un patto

       "Il mio amato è per me e io sono per lui".
• Quando si è lontani
Sinfonia in tre movimenti                                c'è la distanza, ci si
                                                           cerca…. Nasce la
 L’esilio dell’amore                                       nostalgia: questo
                                                              sentimento che
                                                       strugge e ferisce, ma
                                                          come è necessario
                                                                    all'amore!
                                                        • Il termine in greco
                                                      nòstos algos significa
                                                         dolore impossibile.
                                                   • Nella nostalgia di deve
                           La nostalgia              aspettare e aspettare e
                                                     ancora aspettare e poi
                 "Nel mio letto, durante la              ancora aspettare, e
                 notte, ho cercato l'amato del        soffrire indicibilmente
                                                       per la separazione, e
                 mio cuore. L'ho cercato ma          alimentare la nostalgia
                 più non l'ho trovato"                fino quasi a star male

  • Ma soltanto così conserviamo intatta la relazione, la comunicazione, la
                                      comunione con le persone che amiamo
  • Nella nostalgia c'è un riflesso dell’amore per Dio. Infatti esso mantiene
       forzatamente una distanza che procura dolore. Dio è invisibile, Dio è
  sempre al di là di tutto, è quasi assente, lo cerchiamo sempre, il nostro è
                       un quaerere Deum, ma la sua è una presenza elusiva.
   • In questo esercizio di nostalgia c'è l'antidoto contro la senescenza dei
     sensi, l'impotenza dovuta all'abitudine e al meccanicismo dell'incontro
                                                                      amoroso
• Siamo re e regina            Sinfonia in tre movimenti
    – L'amore è incontro
      tra un io e un tu. E'
      in questa unicità
                               L’amore senza fine
      duale che c'è il re e
      la regina "Mio
      principe, mia
      principessa". E la
      sposa dunque è
      unica.

• Brama senza dominio
    – "la sua brama è
       verso di me”, la
       brama dell'uomo, la
       brama del ragazzo,
       la brama dell'amante
       è per la donna
• Pubblicità dell’amore                 "Unica è la mia colomba,
    – "Ah, se tu fossi mio              la mia perfetta"
       fratello" e lui: "Ah,
       se tu fossi mia
       sorella”
• Appartenenza reciproca
    – "Mettimi come sigillo
       sul tuo cuore"
• Riflesso dell’amore di Dio             Unicità dell’amore
    – "Fiamma di Jah"

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Cantico dei Cantici

  • 1. Diocesi di Cremona Ufficio per la pastorale familiare Convegno interzonale Cantico dei Cantici Amore, il più bel canto
  • 2. La sinfonia dell’amore • Il Cantico è musica in parole – Chiede di essere ascoltata – E’ fatta di ritmi – E’ fatta di emozioni – Usa insistentemente le immagini – E’ bellezza – Lasciarsi conquistare e trasportare dalla musica
  • 3. – frutto di un lungo lavoro – Nasce Una sinfonia : dall'approfondimento del bisogno e dai bisogni Il Preludio differiti – Chi non desidera è un morto, non è più un vivente, secondo la Bibbia. Il desiderio La atarassia, l'impassibilità non sono virtù cristiane, né bibliche; ma desiderare: che arte difficile! – Desiderare è la capacità esattamente contraria del tutto e subito. – Chi non conosce l'arte del Sposo e sposa o ragazzo e differire, quindi non ragazza: un inno all’amore conosce neanche l'arte di umano attendere, quindi non ha capacità di stupore. – E’ l’arte dello svezzamento Non si tratta di un inno al Il Preludio si apre così: “Mi baci con i baci della sua matrimonio ma all’amore: bocca” l’amore basta a se stesso
  • 4. – è innanzitutto il volto Il bacio contro volto, perché l'amore terreno nel suo vertice è il desiderio del volto – non ci si perde con i baci in un caos, in una fusione. Ci deve essere nel bacio l'ebbrezza del faccia a faccia, cioè dell'alterità “Mi baci con i baci della sua bocca” celebrata "io e tu", uno di fronte all'altro – Neanche l'amplesso ha valore senza il bacio, "Mia colomba, tu sai come ci baciamo l'amore “aprosopon”, è un noi ebrei, quando il cuore non si distingue più dal cuore dell'altro, amore cosificato quando petto contro seni nessuno dei – Il bacio è l'inizio dell'amore due sa chi dei due respira, quando celebrato e dell'ebbrezza materiale e immateriale spariscono, del desiderio. Ma come non resta che un solo soffio, quando emerge il desiderio è non esistono più parole, ma solo il subito raffigurazione, è parlare degli occhi, quello è il bacio". subito scena
  • 7. L’immaginario Amore, arte che confonde certezze e dubbi. Sgomento è il cuore: come amarti, Amore? Vacilla la fantasia: Come un attore incerto sulla scena come immaginarti? che abbia un vuoto Trema la mano: e sia colto da tremore o un animo feroce come disegnarti? in preda a furia insana, Fantasia, cuore e mano a cui l'impeto indebolisca il cuore; si rafforzeranno così, per incertezza, e la gioia illuminerà il fatico a celebrare viso il perfetto rituale dell'amore quando s'incontreranno e nel mio slancio i nostri occhi. (dallo spettacolo il "Cantico dei Cantici" di Gardart) mi sento mancare, sopraffatto dal peso del mio ardore.
  • 8. “L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi. Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa, c'è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano”. Il profumo “I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di Cipro con nardo, nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d'alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi”
  • 9. • Il profumo è una realtà importantissima perché non è semplicemente qualche cosa che viene colto dall'esterno a livello emozionale, ma è una realtà avvolgente: ciò che è fuori di te ti entra dentro, è come sentirlo dentro, portarlo dentro • Il profumo è perciò totalità • I rabbini commentando la Bibbia, in modo particolare il racconto del peccato, dicevano che in quel testo il peccato va a colpire quattro dimensioni dell'uomo su cinque. La vista: la donna vide. L'udito: la donna ascolta le parole del serpente; il tatto: va a prendere il frutto. Il gusto: ne mangia. Che cosa non viene toccato? Nel peccato originale, di tutte le dimensioni dell'uomo, l'olfatto non è toccato! • Quando si fa un sacrificio bisogna buttare anche dell'incenso. Perché è come ricordare a Dio che nonostante la debolezza e la povertà della natura umana, la parte buona che c'è ancora nell'uomo, vuole affidarsi a Lui!
  • 10. Sinfonia in tre movimenti: • L'amore umano deve essere un amore parlato, proprio perché è La genesi dell’amore l'incontro di due corpi, ma attraverso due volti, due identità • L'uomo è tale quando parla, quando comunica. La parola permette l'incontro e la relazione • Se manca la parola l'incontro amoroso diventa voracità, soddisfazione del bisogno • Il linguaggio, inoltre, permette la contemplazione dell'altro e rende anche il desiderio più appartenente al soggetto. • C’è bisogno non solo di apprendere l'arte del desiderio, ma anche l'arte dell'incontro. • Parlando, l'amante e l'amata introducono tra di loro la dimensione della contemplazione, cioè destano la presa di coscienza antropologica di che cosa sia l'amore, l'incontro, l'io e il tu. La Parola • L'amore non parlato è ridotto a mezzo di soddisfazione del bisogno e basta
  • 11. Una voce! Il mio diletto! La ricerca L'amata-amante cerca Eccolo, viene l'amato-amante, lo saltando per i monti, vuole rincorrere sulle balzando per le colline. colline dove lui Somiglia il mio diletto a un capriolo pascola il gregge o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; “Tu mi stai spiando guarda dalla finestra, dietro i muri": è il spia attraverso le inferriate. gioco dell'amore, correre insieme e poi rincorrersi, poi Dimmi, o amore dell’anima mia, nascondersi un po', dove vai a pascolare il gregge, poi rinnovare dove lo fai riposare al meriggio, l'incontro, attendere perché io non sia come vagabonda dietro i greggi dei tuoi compagni. la voce dell'altro, Il coro riconoscerlo da Se non lo sai, o bellissima tra le donne, lontano. segui le orme del gregge e mena a pascolare le tue caprette presso le dimore dei pastori.
  • 12. Il linguaggio del corpo • I due si contemplano nudi senza vergogna e scoprono l'uno la bellezza dell'altro. Contemplazione estetica, ma stupita. • Nel Cantico l'uomo e la donna non hanno il corpo, ma l'uomo è il suo corpo e la donna è il suo corpo; è l'amore come partecipazione totale • "E' con questo corpo che tu ti salvi, è questa carne che è unta perché tu sia figlio di Dio, è questa carne che riceve la "Mi ha introdotto nella cella carne di Cristo perché tu sia vinaria e il suo vessillo su di divino". (Tertulliano) me è amore, la sua sinistra è • Non c'è nel cristianesimo sotto il mio capo e la sua un'angoscia cinica della destra mi abbraccia carne, non c'è un cinismo verso il corpo, il corpo è santo avvolgendomi" nella sua carne. • Il Cantico dei Cantici, è un grande "amen" alla sessualità, "O mia colomba, voltati, fammi all'eros e al desiderio vedere il tuo volto, fammi udire sessuale, doni di Dio la tua voce, amica mia, vieni!"
  • 13. L’Alleanza • Dire "Il mio amato è per me e io sono per lui" è esattamente la formula dell'Alleanza che viene declinata: "Voi siete per me un popolo e io sarò per voi il vostro Dio" • Paolo da buon un rabbino e conosce questo procedimento, dirà ancora in 1Cor: "Il corpo è per il Signore e il Signore è per il corpo" • Il Signore è in alleanza con il mio corpo, la mia carne, non con la mia anima, con la parte immateriale di me. Attenzione ai dualismi platonici sempre presenti all'interno di una spiritualità cristiana depauperata di tutta l'eredità biblica • Nel Cantico c'è un amore tra ragazzo e ragazza, tra uomo e donna, non tra sposo e sposa, ma l'alleanza richiama che tutto dovrà essere celebrato nell'alleanza, preciso segno dell'amore di coppia. Un amore terreno ma in un'alleanza, in un patto "Il mio amato è per me e io sono per lui".
  • 14. • Quando si è lontani Sinfonia in tre movimenti c'è la distanza, ci si cerca…. Nasce la L’esilio dell’amore nostalgia: questo sentimento che strugge e ferisce, ma come è necessario all'amore! • Il termine in greco nòstos algos significa dolore impossibile. • Nella nostalgia di deve La nostalgia aspettare e aspettare e ancora aspettare e poi "Nel mio letto, durante la ancora aspettare, e notte, ho cercato l'amato del soffrire indicibilmente per la separazione, e mio cuore. L'ho cercato ma alimentare la nostalgia più non l'ho trovato" fino quasi a star male • Ma soltanto così conserviamo intatta la relazione, la comunicazione, la comunione con le persone che amiamo • Nella nostalgia c'è un riflesso dell’amore per Dio. Infatti esso mantiene forzatamente una distanza che procura dolore. Dio è invisibile, Dio è sempre al di là di tutto, è quasi assente, lo cerchiamo sempre, il nostro è un quaerere Deum, ma la sua è una presenza elusiva. • In questo esercizio di nostalgia c'è l'antidoto contro la senescenza dei sensi, l'impotenza dovuta all'abitudine e al meccanicismo dell'incontro amoroso
  • 15. • Siamo re e regina Sinfonia in tre movimenti – L'amore è incontro tra un io e un tu. E' in questa unicità L’amore senza fine duale che c'è il re e la regina "Mio principe, mia principessa". E la sposa dunque è unica. • Brama senza dominio – "la sua brama è verso di me”, la brama dell'uomo, la brama del ragazzo, la brama dell'amante è per la donna • Pubblicità dell’amore "Unica è la mia colomba, – "Ah, se tu fossi mio la mia perfetta" fratello" e lui: "Ah, se tu fossi mia sorella” • Appartenenza reciproca – "Mettimi come sigillo sul tuo cuore" • Riflesso dell’amore di Dio Unicità dell’amore – "Fiamma di Jah"