Primo incontro del Laboratorio formativo in Comunicazione pubblica (URP) presso il Corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa - Università di Bologna (coordinatore: prof.ssa Pina Lalli)
4. Gli obiettivi/macro
Maturare un primo approccio alla funzione di
comunicazione e al ruolo del comunicatore
nell’organizzazione pubblica, attraverso un’esperienza
“sul campo”
Costruire una personale cassetta degli attrezzi
utilizzabile nelle future esperienze nella PA e nelle
organizzazioni che erogano servizi di pubblica utiltià (ma
non solo)
5. Gli obiettivi/micro
Potenziare l’URP (on line e off line)
della Scuola di Scienze politiche
“snodo intelligente” tra l’interno e l’esterno
dell’organizzazione
strumento di orientamento per studenti, docenti, altri
pubblici di riferimento
strumento di ascolto e analisi dei bisogni degli utenti
strumento di valorizzazione delle attività realizzate dalla
Scuola di Scienze politiche (“Positive” URP)
6. Il programma
Perché questo laboratorio: presentazione laboratorio (obiettivi, programma,
metodo di lavoro); condivisione principi-chiave e team building
Introduzione alla comunicazione pubblica, dall’art. 21 della Costituzione alla
legge 150/2000 fino agli anni recenti; come nasce l'esigenza di una
comunicazione delle istituzioni e come viene progressivamente codificata.
La comunicazione pubblica oggi: un nuovo modello di Relazioni pubbliche
applicato alla PA, tra media relations, marketing pubblico e reputation
management
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (cosa è, a cosa serve, come
progettare un URP funzionale); case study; strumenti di analisi e profilazione
utenti; organizzazione dei gruppi di lavoro;
7. Analisi di scenario: l’URP di Scienze politiche on line e off line (presentazione
analisi SWOT da parte degli studenti)
Progettazione interventi on line e off line (raccolta e coordinamento delle
proposte degli studenti)
Analisi di fattibilità e individuazione degli interventi prioritari
Realizzazione degli interventi e verifica dei risultati
Presentazione delle attività realizzate da parte dei gruppi di lavoro
Il programma/2
9. Il laboratorio, un’occasione per
Sviluppare
competenze
organizzative
Lavorare in team
Passare dalla
teoria alla pratica
Confrontarsi con le
opportunità e i
problemi di una PA
10. Il metodo di lavoro
Incontri in aula
Organizzazione
gruppi di lavoro
Osservazione
partecipante
Approfondimento
individuale e di
gruppo
Eleborazione di
proposte e
contenuti
Discussione delle
proposte e
brainstorming
Facilitatore
16. “Comunicazione”
• Non semplice trasmissione, ma condivisione,
relazione (cum munus)
“Pubblica”
• Non limitato alla PA in senso stretto, ma
esteso ai soggetti che erogano servizi di
pubblica utilità
Una doppia dimensione
17. La comunicazione pubblica può essere definita come un
insieme di funzioni e attività di informazione, comunicazione
interna, comunicazione esterna mediante cui i soggetti
“pubblici” realizzano i principi di trasparenza, accesso,
partecipazione che, insieme agli obiettivi di efficacia, efficienza
ed economicità, costituiscono lo scopo prioritario dell’azione
amministrativa
Trasparenza
Partecipazione
Efficacia
Efficienza
Economicità
Una definizione trasversale
18. Gli obiettivi della comunicazione
pubblica
1. illustrare le competenze
proprie dell’ente
2. spiegare le normative
3. sostenere i processi
identitari
4. garantire l’accessibilità a
servizi e strutture
5. garantire una funzione di
ascolto
19. 19
Il ruolo del cittadinoe
dei soggettisociali
Passività Attività
• Contenitore
• Target
• Empowerment
• Co-creazione;
partecipazione alla
progettazione dei servizi e alla
creazione di contenuti
Creazione
di capitale
relazionale
No
paradigma
bipolare
20. 20
Comunicazione
anagrafica (front office)
Front line(touch point
on line)
Specialismi
Media relations
Dibattito pubblico
(issue)
Branding
( gestione dinamica del
patrimonio simbolico)
Elaborazione da S. Rolando, La comunicazione pubblica per una grande società,
Etas 2010
La comunicazione pubblica
come “palazzo a più piani”
21. La comunicazione pubblica: alcuni elementi di contesto
Eterogeneità dei
target e difficoltà di
profilazione
Obiettivi
diversificati della
funzione di
comunicazione
(trasparenza,
accesso,
partecipazione)
Esiguità dei budget
e (talvolta) non
adeguata
attenzione alla
funzione di
comunicazione
Difficoltà di presidio
del web 2.0 e dei
social media;
engagement
negativo e sfiducia
nella PA
Clima interno e
motivazione
Pressione
esercitata dal
rapporto
orizzontale tra
consumatore e
brand
Assenza di uffici
studi&ricerca
sociale
30. 1993 - Inizia l’era degli URP
- L’Urp come “appendice comunicativa” dell’ente
- Si istituisce un canale di comunicazione stabile tra amministrazione e cittadini (territorio)
- Il nuovo ufficio riunisce in sé il dovere di informare e il diritto di essere informato, a garanzia
dei diritti di accesso e di partecipazione
N.B. Si sancisce la distinzione tra la sfera amministrativa e il potere politico
D. Lgs. 29/1993, Razionalizzazione dell’organizzazione delle
amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di
pubblico impiego
Art. 12 – Le amministrazioni pubbliche, al fine di garantire la piena attuazione della legge
7 agosto 1990, n. 241, individuano nell’ambito della propria struttura e nel contesto della
ridefinizione degli uffici, Uffici per le relazioni con il pubblico
31. 31
IlregolamentodiattuazionedelD.Lgs.29/1993
• L’Urp come “luogo d’incontro” tra
amministrazione e utenti. Deve attuare i principi
della trasparenza, del diritto di accesso e di una
corretta informazione su atti amministrativi e
sevizi erogati
• Rilevare sistematicamente i bisogni e il livello di
soddisfazione dell’utenza (attività di ricerca e
analisi orientamento al marketing)
• Promuovere:
- la semplificazione del linguaggio
- il miglioramento delle relazioni con l’utenza
- la realizzazione di iniziative di comunicazione
di pubblica utilità
Direttiva del
P.C.M. 11
ottobre 1995
Principi per
l’istituzione e il
funzionamento
degli uffici per
le relazioni con
il pubblico
33. Letture consigliate
• L’URP – Qualità PA (organizzazione, funzioni, logistica, servizi, ecc.) http://qualitapa.gov.it/it/relazioni-con-i-
cittadini/organizzare-uffici-e-servizi/ufficio-relazioni-con-il-pubblico/
• P. De Rosa, C. Castiglioni, Positive news. “Per un nuovo racconto della Pubblica Amministrazione”, Problemi
dell’Informazione, Il Mulino
• P. De Rosa, “Le RP nel settore pubblico” in E. Rinaldi (a cura di ), #Edufin. L’educazione finanziaria come
strumento di relazioni pubbliche, UNICOPLI, 2016 (2° edizione)
• http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121073
• http://blog.debiase.com/2016/08/22/la-disinformazione-online-e-quello-che-possiamo-fare-quattrociocchi-
pariser-menczer-fournier-quelch-rietveld/
•http://brunomastroianni.blogspot.it/2016/05/un-terreno-da-arare.html
•http://www.corriere.it/cultura/16_ottobre_06/altra-prospettiva-un-inchiesta-nasce-impegno-morale-
114aa3b0-8bf5-11e6-8000-f6407e3c703c.shtml
•http://buonenotizie.corriere.it/2014/12/31/storie-dellaltra-italia-che-ha-ancora-fiducia/
•http://sociale.corriere.it/ecco-gli-eroi-della-normalita-il-libro-delle-buone-notizie/
•http://blogs.lse.ac.uk/polis/2016/02/04/navigating-a-complex-media-landscape/
•https://www.theguardian.com/media/2016/jul/12/how-technology-disrupted-the-truth
•http://www.ferpi.it/per-un-nuovo-racconto-della-pa/
•http://www.ferpi.it/brand-pa-il-ruolo-delle-rp/
•https://medium.com/@pierluigiderosa/la-storia-di-paolo-e-la-sanit%C3%A0-che-non-conosciamo-
ad064c488cca#.q00wopq28
•https://medium.com/@pierluigiderosa/cosa-ho-chiesto-a-lastampa3punto0-e-cosa-chiedo-ai-giornalisti-
e4be7fbb1ccd#.wt9cyfy56
34. Pierluigi De Rosa
Funzionario pubblico
Esperto in comunicazione istituzionale
Giornalista pubblicista
Socio professionista FERPI e membro del Comitato
regionale Delegazione Emilia-Romagna
E-mail: pigius@hotmail.com
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