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I Longobardi erano una popolazione germanica
orientale, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga
migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino
all'Italia.
Il movimento migratorio ebbe inizio
nel II secolo, ma soltanto nel IV
l'intero popolo avrebbe lasciato il
basso Elba; durante lo spostamento,
avvenuto risalendo il corso del
fiume, i Longobardi approdarono
prima al medio corso del Danubio
(fine V secolo), poi in Pannonia (V
secolo), dove consolidarono le
proprie strutture politiche e sociali,
si convertirono - solo parzialmente -
al Cristianesimo ariano e inglobarono
elementi etnici di varia origine,
germanici per la massima parte.
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Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea,
nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un
regno indipendente che si estese progressivamente sulla massima parte del
territorio continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in
ducati (35), che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere
centrale dei sovrani insediati a Pavia.
Nel corso dei secoli, tuttavia,
grandi figure di sovrani come
Autari, Agilulfo (VI secolo), Rotari
(VII secolo), Liutprando, Astolfo e
Desiderio (VIII secolo) estesero
l'autorità del re, conseguendo un
rafforzamento delle prerogative
regie e della coesione interna. Il
Regno longobardo, che tra il VII e
l'inizio dell'VIII secolo era arrivato
a rappresentare una potenza di
rilievo europeo, cessò di essere
un organismo autonomo nel 774,
a seguito della sconfitta subita
dai Franchi di Carlo Magno.
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Più tardi nello stesso anno i duchi acclamarono re Clefi. Il nuovo sovrano
estese i confini del regno, completando la conquista della Tuscia, e tentò di
continuare coerentemente la politica di Alboino, eliminando l'antica
aristocrazia latina per acquisirne terre e patrimoni. Clefi fu ucciso, forse su
istigazione dei Bizantini, nel 574.
I duchi non nominarono un altro re e per un
decennio regnarono da sovrani assoluti nei
rispettivi ducati (Periodo dei Duchi).
Nel 584 i duchi, davanti alla chiara necessità di
una forte monarchia centralizzata per far
fronte alla pressione dei Franchi e dei Bizantini,
incoronarono re Autari e gli consegnarono
metà dei loro beni[66][67]. Autari riorganizzò i
Longobardi e il loro insediamento in forma
stabile in Italia e assunse il titolo di Flavio, con
il quale intendeva proclamarsi anche
protettore di tutti i romani[66]. Nel 585
respinse, nell'attuale Piemonte, i Franchi e
indusse i Bizantini a chiedere, per la prima
volta, una tregua. Nel 590 sposò la principessa
bavara Teodolinda Teodolinda,affresco Zavattari,Cappella
diTeodolinda,Monza,1444.