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Appunti dalle
     Linee-guida per il
diritto allo studio dei DSA
        del 12 luglio 2011
Premessa
• Legge n.170 8 ottobre 2010
• Raggiungimento successo formativo DSA
• Nel contesto di flessibilità e di autonomia,
  porre al centro la cura della persona (legge n.
  53/2003)
• Ri-articolare modalità didattiche e strategie di
  apprendimento, con uso di misure e strumenti
  specifici che derogano
Disturbi Specifici di Apprendimento
• Dislessia (lettura), disgrafia e disortografia
  (scrittura), discalculia (calcolo)
• Origine neuro-biologica
• Sviluppo di stili di apprendimento specifici,
  volti a compensare le difficoltà
• Comorbilità: il disturbo risultante è superiore
  alla somma delle singole difficoltà
• Importanza dell’osservazione degli insegnanti
  nei primi anni di scuola
Didattica
• Centralità delle metodologie didattiche e non
  solo degli strumenti compensativi e misure
  dispensative
• Individualizzata: intervento calibrato sul
  singolo (obiettivi comuni)
• Personalizzata: rivolta ad un particolare tipo di
  alunno (possibili obiettivi diversi)
Didattica individualizzata
• Attività di recupero individuale che può svolgere
  l’alunno per potenziare determinate abilità o per
  acquisire specifiche competenze , anche
  nell’ambito delle strategie compensative e del
  metodo di studio
• Possono essere realizzate nelle fasi di lavoro
  individuale in classe o in momenti ad esse
  dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del
  lavoro scolastico consentite dalla normativa
  vigente
Didattica personalizzata
• Calibra l’offerta didattica, e le modalità
  relazionali, sulla specificità ed unicità a livello
  personale dei bisogni educativi che
  caratterizzano gli alunni della classe,
  considerando le differenze individuali
  soprattutto sotto il profilo qualitativo
• Impiego di una varietà di metodologie e
  strategie didattiche (mappe, schemi, stili di
  apprendimento, apprendimento significativo)
Strumenti compensativi
Fra i più noti:
• la sintesi vocale
• il registratore
• i programmi di video scrittura con correttore
   ortografico
• la calcolatrice
• altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali
   tabelle, formulari, mappe concettuali
       L’utilizzo di tali strumenti non è immediato,
i docenti ne devono sostenere l’uso da parte degli alunni
Misure dispensative
• Interventi che consentono all’alunno o allo
  studente di non svolgere alcune prestazioni
• Maggior tempo (30%), riduzione del
  contenuto
• Valutazione attenta dell’effettiva incidenza del
  disturbo sulla prestazione richiesta, per non
  differenziare obiettivi e percorso
Documentazione percorsi didattici
• Esplicitare e formalizzare (PEP)
• Raccordo con la famiglia
• Entro il primo trimestre scolastico
       dati anagrafici dell’alunno
       tipologia di disturbo
       attività didattiche individualizzate
       attività didattiche personalizzate
       strumenti compensativi utilizzati
       misure dispensative adottate
       forme di verifica e valutazione personalizzate
Per la scuola media-lettura
• Utilizzo di strumenti compensativi anche in
  sede d’esame (sintesi vocale)
• Registrare le lezioni
• Massiccio utilizzo di mappe e schemi
  (raccomandato un archivio)
• Privilegio del canale orale rispetto allo scritto
• Dispensare da lettura a voce alta, da lettura
  autonoma di brani lunghi, da prestazioni con
  valutazione della lettura
Per la scuola media-scrittura
• Mappe e schemi per costruire un testo
• Computer con correttore ortografico
• Prendere appunti registrando
• In presenza di disgrafia-disortografia, dispensa
  dalla valutazione della correttezza della
  scrittura
• Possono accompagnare o integrare la prova
  scritta con una prova orale, in base alla gravità
  del disturbo
Matematica-discalculia
• Gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte
  degli interventi in modo individualizzato
• Aiutare, in fase preliminare, l’alunno a superare
  l’impotenza guidandolo verso l’ esperienza della
  propria competenza
• Analizzare gli errori del singolo alunno per
  comprendere i processi cognitivi che sottendono
  all’ errore stesso con intervista del soggetto
• Pianificare in modo mirato il potenziamento dei
  processi cognitivi necessari
Lingue straniere
• Oltre al già indicato, uso del dizionario digitale
• In caso di disturbo grave e previa verifica della
  presenza delle condizioni previste all’art. 6,
  comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in
  corso d’anno dispensare l’alunno dalla
  valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame
  di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di
  quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità
  sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla
  base della documentazione fornita dai Consigli di
  Classe
Dimensione relazionale
• Successo nell’apprendimento vs. scarsa
  percezione di autoefficacia e di autostima
• Delicatezza delle problematiche psicologiche
  per l’utilizzo di strumenti compensativi e
  misure dispensative (ruolo del coordinatore)
• Clima di classe accogliente, gestione inclusiva
Ruoli
• USR mette a sistema e uniforma buone
  pratiche, potenzia CST-H, organizza attività di
  formazione
• Dirigente Scolastico assegna docenti
  curricolari competenti nelle classi, favorisce
  rapporti con famiglie incentivando docenti,
  attiva monitoraggio iniziative, attiva docente
  referente
Docente referente
•   fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti
•   fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine
    di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato
•   collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei
    problemi nella classe con alunni con DSA
•   offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;
•   cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto
•   diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento
•   fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali
    poter fare riferimento per le tematiche in oggetto
•   fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di
    buone pratiche in tema di DSA
•   funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei
    servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio
•   informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA
Docenti
    “….l’intera comunità educante a possedere gli strumenti di conoscenza e
     competenza, affinché tutti siano corresponsabili del progetto formativo
                  elaborato e realizzato per gli alunni con DSA.”
•    durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con attenzione l’acquisizione dei
     prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla
     lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di
     prevenzione ed ai fini di una segnalazione
•    mette in atto strategie di recupero
•    segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti
     in essere
•    prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti
•    procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici
     individualizzati e personalizzati previsti
•    attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo
•    adotta misure dispensative
•    attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti
•    realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di
     scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, in
     particolare quelli con DSA, e per non disperdere il lavoro svolto
Famiglia
•   provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra - di libera scelta o
    della scuola - a far valutare l’alunno o lo studente secondo le modalità previste
    dall’Art. 3 della Legge 170/2010
•   consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010
•   condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici
    individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto
    educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di
    Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni
    strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla
    normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili
•   sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e
    domestico
•   verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati
•   verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti
•   incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione
    dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti;
•   considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole
    discipline

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Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA

  • 1. Appunti dalle Linee-guida per il diritto allo studio dei DSA del 12 luglio 2011
  • 2. Premessa • Legge n.170 8 ottobre 2010 • Raggiungimento successo formativo DSA • Nel contesto di flessibilità e di autonomia, porre al centro la cura della persona (legge n. 53/2003) • Ri-articolare modalità didattiche e strategie di apprendimento, con uso di misure e strumenti specifici che derogano
  • 3. Disturbi Specifici di Apprendimento • Dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo) • Origine neuro-biologica • Sviluppo di stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà • Comorbilità: il disturbo risultante è superiore alla somma delle singole difficoltà • Importanza dell’osservazione degli insegnanti nei primi anni di scuola
  • 4. Didattica • Centralità delle metodologie didattiche e non solo degli strumenti compensativi e misure dispensative • Individualizzata: intervento calibrato sul singolo (obiettivi comuni) • Personalizzata: rivolta ad un particolare tipo di alunno (possibili obiettivi diversi)
  • 5. Didattica individualizzata • Attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze , anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio • Possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente
  • 6. Didattica personalizzata • Calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo • Impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche (mappe, schemi, stili di apprendimento, apprendimento significativo)
  • 7. Strumenti compensativi Fra i più noti: • la sintesi vocale • il registratore • i programmi di video scrittura con correttore ortografico • la calcolatrice • altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali L’utilizzo di tali strumenti non è immediato, i docenti ne devono sostenere l’uso da parte degli alunni
  • 8. Misure dispensative • Interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni • Maggior tempo (30%), riduzione del contenuto • Valutazione attenta dell’effettiva incidenza del disturbo sulla prestazione richiesta, per non differenziare obiettivi e percorso
  • 9. Documentazione percorsi didattici • Esplicitare e formalizzare (PEP) • Raccordo con la famiglia • Entro il primo trimestre scolastico dati anagrafici dell’alunno tipologia di disturbo attività didattiche individualizzate attività didattiche personalizzate strumenti compensativi utilizzati misure dispensative adottate forme di verifica e valutazione personalizzate
  • 10. Per la scuola media-lettura • Utilizzo di strumenti compensativi anche in sede d’esame (sintesi vocale) • Registrare le lezioni • Massiccio utilizzo di mappe e schemi (raccomandato un archivio) • Privilegio del canale orale rispetto allo scritto • Dispensare da lettura a voce alta, da lettura autonoma di brani lunghi, da prestazioni con valutazione della lettura
  • 11. Per la scuola media-scrittura • Mappe e schemi per costruire un testo • Computer con correttore ortografico • Prendere appunti registrando • In presenza di disgrafia-disortografia, dispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura • Possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale, in base alla gravità del disturbo
  • 12. Matematica-discalculia • Gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in modo individualizzato • Aiutare, in fase preliminare, l’alunno a superare l’impotenza guidandolo verso l’ esperienza della propria competenza • Analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i processi cognitivi che sottendono all’ errore stesso con intervista del soggetto • Pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi necessari
  • 13. Lingue straniere • Oltre al già indicato, uso del dizionario digitale • In caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’art. 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe
  • 14. Dimensione relazionale • Successo nell’apprendimento vs. scarsa percezione di autoefficacia e di autostima • Delicatezza delle problematiche psicologiche per l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative (ruolo del coordinatore) • Clima di classe accogliente, gestione inclusiva
  • 15. Ruoli • USR mette a sistema e uniforma buone pratiche, potenzia CST-H, organizza attività di formazione • Dirigente Scolastico assegna docenti curricolari competenti nelle classi, favorisce rapporti con famiglie incentivando docenti, attiva monitoraggio iniziative, attiva docente referente
  • 16. Docente referente • fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti • fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato • collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA • offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; • cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto • diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento • fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto • fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA • funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio • informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA
  • 17. Docenti “….l’intera comunità educante a possedere gli strumenti di conoscenza e competenza, affinché tutti siano corresponsabili del progetto formativo elaborato e realizzato per gli alunni con DSA.” • durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione ed ai fini di una segnalazione • mette in atto strategie di recupero • segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere • prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti • procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti • attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo • adotta misure dispensative • attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti • realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, in particolare quelli con DSA, e per non disperdere il lavoro svolto
  • 18. Famiglia • provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra - di libera scelta o della scuola - a far valutare l’alunno o lo studente secondo le modalità previste dall’Art. 3 della Legge 170/2010 • consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010 • condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili • sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e domestico • verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati • verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti • incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti; • considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline