percorso didattico collegato alle attività svolte riferite al progetto di educazione ambientale, alimentare "DAL SEME AL PIATTO", il percorso illustra I diversi significati del PANE
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
Dal chicco di frumento al pane di vita
1. DAL CHICCO DI FRUMENTO AL PANE DI VITA
“ Se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane
solo, se invece muore produce molto frutto “ (Gv 12,24)
2.
3. IL PANE E’ SIMBOLO DI UNIONE
Al Grano e al modo come si fa il pane viene attribuito un significato simbolico.
• La spiga è formata da molti chicchi ( come una Famiglia).
• I chicchi vengono pestati sotto una macina per fare la farina.
• Il Pane diventa simbolo di unione perché molti chicchi
vengono uniti per fare un solo pane
5. LA LIEVITAZIONE.
Come per tutte le cose importanti, bisogna lasciare che il tempo faccia
il proprio corso, così anche l’impasto deve attendere con calma, senza
fretta,per alcune ore che il lievito dia il proprio contributo.
Una parte del lievito (madre) viene tenuto da parte ogni volta che si
crea un nuovo impasto, perché esso sarà l’ingrediente principale per la
buona riuscita del pane che si farà domani.
6. LA COTTURA
Il Pane è quasi pronto, manca solo una cottura lenta e uniforme.
Il forno a legna è stato utilizzato già dall’antichità e faceva parte di uno
dei luoghi principali attorno ai quali la comunità si stringeva essendo
fonte di nutrimento e quindi di vita.
Oggi si utilizzano maggiormente forni elettrici , a gas,ma il sapore e la
fragranza del pane cotto nel forno a legna, non ha eguali.
7. FINALMENTE IL PANE
Il Pane può assumere infinite forme , ma anche moltissimi possono
essere gli ingredienti che vengono aggiunti ai tre elementi
fondamentali.
Il Pane è parte integrante della tradizione di una comunità, ecco
perché ciascuno ha sviluppato ricette diverse che identificano la
comunità di riferimento.
In Italia ad esempio possiamo trovare diversi tipi di pane in ogni
regione.
8. ENTRIAMO NELLA TRADIZIONE
• Ora scopriremo alcuni tipi di Pane presenti nelle nostre tavole
derivati dalla tradizione di ciascuna Regione italiana :
• ABRUZZO: “ Pane di cappella”, proviene dalla provincia di
Chieti, il suo impasto è formato da farina di grano duro, acqua,
lievito naturale. Ogni pagnotta pesa circa 500 gr.
• “Tipo Polifemo”, proviene dalla provincia di Teramo e
raggiunge i 3 Kg di peso.
9. SEMPRE DIVERSI E COSI’ BUONI….
• BASILICATA: “ U Felattd”, prodotto nella provincia di Matera,
impastato con farina di grano tenero , lievito naturale, strutto,
olio , semi di finocchio, ha la forma di una ciambella e viene
cotto nel forno a legna.
• “ La Panella”, pagnottina cotta nel forno a legna, l’impasto è :
farina di grano duro, lievito naturale e deve riposare almeno
sei ore
10. CONTINUA IL NOSTRO VIAGGIO NEI
SAPORI ITALIANI
• CALABRIA :” La Pitta”, è una focaccia di grano tenero o duro,
lievito naturale a forma di ciambella , cotta in forno o in
padella .
• CAMPANIA: “ Pane Cafone”,l’impasto è di farina di grano
tenero, lievito naturale, assume una forma liscia e
tondeggiante.
11. IL PANE E’ ESPRESSIONE DELLA
FANTASIA DI UNA COMUNITA’.
EMILIA ROMAGNA: “ Piadina”, nata in Romagna ma prodotta
anche a Forlì e Pesaro, è impastata a mano con farina di grano
tenero, acqua, sale ,cotta direttamente sul fuoco su un piatto
di terracotta… davvero ottima se farcita.
FRIULI VENEZIA GIULIA: “ Pan de Frizze”, detta anche pane
dell’inverno friulano, è impastata con farina di grano tenero,
lievito naturale, uova, ciccioli di maiale, burro, lardo
12. IL PANE UNISCE NELLA CONDIVISIONE
• LAZIO: “ Pane di Genzano”, ottimo, ingredienti: farina di grano
tenero, lievito naturale, viene posto in grandi casse di legno a
riposare dopo aver lievitato per un’ora, cosparso di cruschella
e infornato un’ora più tardi.
• LOMBARDIA: “ Mantovano”, Farina di grano duro, lievito
naturale,acqua, assume una forma allungata e pesa dai 100 ai
500 gr.
13. IL PANE SFAMA TANTA GENTE
• MARCHE: “ Pane Integrale”, è un pane molto
conosciuto,impastato con farina integrale di grano tenero,
lievito naturale.
• “ Filone Casereccio”, è un prodotto artigianale, impastato con
farina di grano tenero, lievito naturale, sale.
14. IL PANE E’ FRUTTO DEL LAVORO
DELL’UOMO
• PIEMONTE: “ Mica”, è un pane salato prodotto
prevalentemente nella zona di Torino, deve lievitare una notte
intera e pesa dai 400 ai 500 gr.
15. IL PANE E’ PRIMIZIA DELLA TERRA
• PUGLIA: “ Friselle”, prodotto nella zona di Lecce, l’impasto è
composto di farina di orzo, grano duro, lievito naturale, molto spesso
di forma allungata a filoncino o a ciambella, a metà cottura vengono
tagliate con un filo per proseguire ancora un’ora .
• “Pane di Altamura”, prodotto anche in Calabria
Farina di grano duro, lievito naturale, malto, sale,
viene lavorato ancora dopo la lievitazione e infine infornato.
16. IL PANE E’ PRESENTE IN OGNI
COMUNITA’
• SARDEGNA: “ Pane Carasau”, anche noto come “ Carta da
musica”,prodotto soprattutto a Sassari e Nuoro, impastato
con farina di grano duro e lievito naturale, l’impasto viene
spianato, messo in forno dove si gonfia, poi viene diviso e
rimesso in forno a terminare la cottura.
Ottimo se condito con olio di oliva.
17. IL PANE E’ STATO MERCE DI SCAMBIO
• SICILIA: “ Pane Forte” ,Impastato con farina di grano tenero, lievito
naturale, sesamo , pesa circa 100 gr.
• TOSCANA: “ Pane Toscano”,Farina di grano duro, acqua, lievito
naturale , famoso per essere insipido, particolare anche l’incisione a
croce sul dorso, il più rinomato è quello di Altopascio
18. IL PANE E’ STATO OGGETTO DI
SACRIFICIO
• TRENTINO ALTO ADIGE: “ Pane di Segale”,viene prodotto sempre
meno a causa del calo della coltivazione del cereale, ingredienti:
segale integrale, grano tenero, lievito, acido e sale.
• UMBRIA: “ Pane di Terni”, pane molto noto e prodotto anche nella
capitale, impastato con farina di grano tenero, acqua, sale, lievito di
birra. Le pagnotte vengono informate unite per poi essere divise
dopo la cottura.
19. IL PANE E’ VITA…….
• VENETO: “ Ciabatta”, viene prodotta ormai in tutte le città
italiane, tipica la sua forma a ciabatta da cui prende il nome.
Ingredienti: farina di grano tenero, acqua, olio, lievito
naturale.
20. UN PO’ DI STORIA
• Le origini del Pane risalgono al periodo dell’affermazione della
cerealicoltura preistorica nella fase di passaggio tra il
Paleolitico e il Neozoico, quindi prima del 7000-8000 a.C
• E’ nato nella cenere, sulla pietra, è più antico della scrittura
21. TRASFORMAZIONI DELLA CULTURA
• Il Pane è prodotto della natura e della cultura, il popolo ci
giurava sopra, le varie fedi lo benedivano, è stato causa di
pace e a volte anche di guerre.
• Con il pane assistiamo alla trasformazione di popoli che da
Nomadi diventano Stanziali.
• I cacciatori vivevano di avventura, mentre gli stanziali di
sapienza.
• Il tempo si calcolava in funzione delle semine e dei raccolti.
• Il Pane ha permesso di distinguere nell’antichità i Barbari
( mangiavano poltiglia di cereali) dai Civilizzati, che
coltivavano il grano e sapevano preparare il pane.
22. LE MACCHINE AGRICOLE CI DANNO
UNA MANO
Con l’avvento della tecnica la fatica
dell’uomo è stata sostituita dalla
forza delle macchine agricole….
CHE FORTUNA!
45. ALCUNE RIFLESSIONI…
La gita alle macchine agricole è stata bellissima, quando sono salita sui macchinari ero
emozionatissima e volevo imparare il più possibile il loro funzionamento. (Michelle)
Quando ho visto i macchinari mi sono stupito della loro grandezza, io pensavo che servissero
solo per fare il pane e invece no. ( Davide)
La gita è stata emozionante, ci siamo divertiti da matti soprattutto quando siamo saliti sui
trattori e dove abbiamo incontrato anche una bambina che si chiamava Emily.( Pamela)
Siamo saliti sulle macchine agricole e ci siamo divertiti a suonare il clacson, abbiamo capito
come si seminano i semi con i macchinari moderni. ( Alice V)
Le macchine agricole erano enormi con ruote gigantesche, siamo saliti ed abbiamo suonato il
clacson. ( Viola)
Quando siamo saliti sulle macchine agricole mi sono sentita come se il trattore stesse partendo
ed avevo molta paura ,la mia amica ha toccato il freno ma non è successo nulla . E’ stato
bellissimo e mi sono divertita da matti. ( Andrea S)
La gita è stata bellissima , la cosa che mi è piaciuta di più è stata la macchina seminatrice e salire
sui trattori che però erano già usati. (Martina B)
46. CONTINUA….
E’ stato bellissimo vedere come le macchine agricole erano fatte all’interno e salire sui
trattori. (Gloria F)
Le macchine agricole erano grandi, ma i trattori erano piccoli, medi, grandi.
E’ stato divertente suonare il clacson dei trattori. ( Lucas)
E’ stato magnifico salire sulle macchine agricole e quando ho suonato il clacson , mi batteva
forte il cuore ( Simone)
Sono salito sulle macchine agricole sempre con Simone e questo mi è piaciuto molto . La
macchina più bella però è stata quella verde con un braccio lungo due metri e mezzo con due
denti lunghi 59 centimetri. ( Matteo)
La cosa più emozionante è stato salire sui trattori e capire a cosa servivano alcuni attrezzi,
come ad esempio quelli per fare il buco e seminare. ( Giorgia P)
ADESSSO SIAMO PRONTI PER UNA NUOVA AVVENTURA…
47. LA STORIA CONTINUA…….
• Da sempre il pane è l’alimento principale dell’uomo,fin dall’antichità è
stato prodotto con diversi tipi di cereali e ancora oggi , in vari paesi
del mondo viene lavorato secondo le tradizioni locali.
• Inizialmente i cereali venivano pestati nei mortai e la farina impastata
a mano.
• Poi arrivarono i mulini ad acqua che utilizzavano l’energia prodotta
per fare girare enormi macine di pietra o utilizzati animali da soma
per essere trainate.
48. TUTTI AL MULINO…
• Tutti i contadini si recavano presso il mulino della zona
( che spesso era l’unico di una vasta zona di territorio) per farsi
macinare i cereali raccolti dal loro duro lavoro, in questi mulini
venivano macinati più prodotti, come: cereali, farro, grano, frumento,
persino le castagne.
Il pagamento avveniva in natura, cioè lasciando una parte del
prodotto macinato al proprietario del mulino.
49. PRIMA DI COMINCIARE LA VISITA AL MULINO…. CI PESIAMO!
TUTTA LA CLASSE PESA BEN 490 KG
LA BILANCIA
63. ALCUNE RIFLESSIONI !
Al Mulino ci hanno fatto vedere i Laminatoi, li abbiamo aperti ed erano pieni di farina, poi ci
hanno fatto vedere il macinatore, ci hanno dato da bere, abbiamo visto la televisione ed infine
ci hanno dato da mangiare e abbiamo mangiato come maialini. (Pamela)
Al Mulino abbiamo imparato a distinguere i macchinari, distinguere le farine giocandoci e
divertendosi insieme. Alla fine ci hanno regalato un pacchetto di farina e offerto la merenda.
(Michelle)
Al Mulino mi è piaciuto il setaccio che girava e le pannocchie di tanti colori, è stato tutto
molto bello .
Al Mulino è stato bellissimo vedere il setaccio e sporcarci con la farina soffice e morbida.
(Giorgia P)
Al Mulino ho visto tantissimi Laminatoi che sembravano tante stufe tutte in fila. C’erano tanti
sacchi di farina e di polenta. Il setaccio era gigantesco che sembrava un treno a vapore.
L’impacchettatrice quando finiva di riempire i sacchi faceva un suono molto buffo. ( Gloria F)
Al Mulino c’era un setaccio grandissimo che sembrava un treno, abbiamo visto le pannocchie
nere , rosse, bianche , arancioni e marroncine. Vicino all’impacchettatrice abbiamo giocato
con la farina e ci siamo infarinati completamente. Per finire ci hanno offerto la merenda e
regalato un pacchetto di farina. ( Martina B)
64. LA LIEVITAZIONE
• Sembra che siano stati gli EGIZI a scoprire la” lievitazione”, dal
momento che lasciavano l’impasto all’aria per cuocerlo il giorno
dopo.
• Sarà il Rinascimento che vede l’ingresso nella produzione del
pane del “Lievito di Birra”
65. CIO’ CHE ERA CONSIDERATO POVERO
E’ DIVENTATO UNA GRANDE
RICCHEZZA
• Nel periodo Feudale, il pane di grano era di esclusivo uso e
consumo dei Signori che spesso lasciavano il popolo affamato,
non restava altro che fare il pane con altri prodotti, quali:
Farro, Orzo, Segale ecc….( prodotti Poveri)
• Ai giorni nostri abbiamo riscoperto tutti quei prodotti che un
tempo erano considerati “poveri”, ottenendo prodotti di
grande qualità.
• Pane bianco, pane nero, pane al Sesamo, Pane alle olive, Pane
alle noci, Pane di Mais, fiocchi di Avena, Pane al Miele e via
con la fantasia………..
66. IL PANE NELLE CULTURE E NELLE
RELIGIONI
• Il Pane è un alimento che UNISCE, è un simbolo che
accomuna praticamente tutti i popoli ed i fedeli di ogni
religione.
• Non esistono interdizioni che ne vietino l’uso se non in un solo
caso in cui si vieta il pane lievitato in alcuni periodi dell’anno.
• Nella preghiera del “Padre Nostro” si invoca il pane
quotidiano.
• Per i Cristiani, nel pane eucaristico è presente realmente
Cristo.
• Il pane azzimo per gli Ebrei , ricorda la fretta di partire
dall’Egitto e lasciare la schiavitù, per questo è un pane non
lievitato.
• Il couscous per i musulmani è un cibo sociale ancora prima
che alimento
• Il riso nella cultura orientale è condivisione .
67. LO SPEZZARE IL PANE E CONDIVIDERLO E’
SIMBOLO DELL’AGAPE
• Agàpe = Fraterno banchetto che accompagnava l’ Eucaristia
nella chiesa delle origini.
• La Frazione del Pane , tipico della cena ebraica è stata
utilizzata da Gesù quando benediceva e distribuiva il pane
come capo della mensa. Soprattutto durante l’ultima cena con
i suoi apostoli dove nell’ora di passare da questo mondo al
Padre istituì l’Eucaristia in segno di memoriale della sua morte
e risurrezione e comandò ai suoi discepoli di celebrarla fino al
suo ritorno.
69. GESU’ PANE DI VITA
• Gesù ha scelto il Pane come simbolo del suo corpo perché
nella terra dove è vissuto era l’alimento fondamentale, quello
che basta per nutrire una persona.
• Gesù dice: Io sono il pane vivo disceso dal cielo, se uno
mangia di questo pane vivrà in eterno (Gv 6,51)
• La Bibbia considera il Pane come dono di Dio, dove manca il
pane , manca tutto.
• Nell’A.T La Manna nel deserto ha mantenuto in vita il popolo
durante il lungo viaggio, simbolo di nutrimento del corpo ma
anche del pane della parola di Dio.
84. GESU’ PARLAVA IN PARABOLE
• Adesso vedremo alcune PARABOLE che vengono attribuite a
Gesù. Lui parlava in parabole ,che significa testualmente
(gettare a fianco) cioè si afferma una cosa parlando di un’altra,
era un mezzo per provocare la riflessione dell’ascoltatore e di
conseguenza portarlo alla conversione.
• In tutte queste Parabole troveremo come elemento principale
il chicco che gettato nel terreno produce frutto.
85. LA PARABOLA DEL SEMINATORE
• E disse , ecco il seminatore uscì a seminare, mentre seminava,
una parte cadde lungo la strada, vennero gli uccelli e la
mangiarono, un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove
non c’era molta terra, germogliò subito, perché il terreno non
era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e non
avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi e i rovi
crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno
buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno.
• Chi ha orecchi , ascolti. (Mt 13,3a-9,18-23)
86.
87.
88.
89.
90.
91.
92. LA PARABOLA DELLA ZIZZANIA
• Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel
suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò
della zizzania in mezzo al grano e se ne andò, quando poi lo stelo crebbe e
fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone e
gli dissero: Signore ,non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da
dove viene la zizzania? Ed egli rispose loro: “ Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero” Vuoi che andiamo a raccoglierlo?”. “ No, rispose,
perché non succeda che raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate
anche il grano. Lasciate che uno e l’altro crescano insieme fino alla
mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori : Raccogliete
prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo
nel mio granaio”.
(Mt 13,24-30,34-43)
93.
94.
95. LA PARABOLA DEL CHICCO DI SENAPE
E DEL LIEVITO
• “Il Regno dei cieli è simile a un granello di senape che un
uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di
tutti i semi ma,una volta cresciuto è più grande delle altre
piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del
cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami”.
(Mt 13,31-33)
• “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e
mescolò in tre misure di farina, fin chè non fu tutta lievitata”.
99. IL MIRACOLO DEI PANI E DEI PESCI
• Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in
un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendo saputo lo
seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una
grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: “ Il
luogo è deserto e ormai è tardi; congeda la folla perché vada
nei villaggi a comprarsi da mangiare”. Ma Gesù disse loro:
“Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”.
Gli risposero:” Qui non abbiamo altro che cinque pani e due
pesci!”. Ed egli disse:” Portatemeli qui”. E, dopo aver ordinato
alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci,
alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li
diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a
sazietà e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.
Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,
senza contare le donne e i bambini. ( Mt 14,13-21)
101. LE PRIME COMUNITA’ CRISTIANE
• Fin dalle origini, la Chiesa è stata fedele al comandamento del
Signore.
• “ Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e
nell’unione fraterna nella frazione del pane e nelle preghiere
[…] Ogni giorno, tutti insieme frequentavano il tempio e
spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e
semplicità di cuore” ( At 42,46)
Soprattutto la Domenica (primo giorno della settimana), il
giorno della risurrezione di Gesù, i cristiani si riunivano per
spezzare il pane.
Da allora questo gesto si è ripetuto fino a noi.
L’EUCARISTIA resta il centro della vita della Chiesa
102. LA COMUNIONE
• Tutti coloro che mangiano lo stesso pane spezzato entrano in
comunione con Cristo e con lui formano un solo corpo che è la
Chiesa.
• I Segni essenziali del Sacramento:
• Il PANE che si usa per l’Eucaristia deve essere esclusivamente di
farina di Grano, frutto del lavoro dell’uomo, come il Vino che deve
essere esclusivamente frutto della vite.
• Mediante la Consacrazione si opera la TRANSUSTANZIAZIONE del
pane e del vino, cioè Cristo stesso, vivente e glorioso è presente in
maniera vera, reale e sostanziale.
• Nell’Eucaristia si utilizza il pane azzimo ,dal greco a-zumè (senza
lievito) in relazione alla Pasqua ebraica. Ci sono anche ragioni
pratiche, il pane azzimo fa meno briciole e si conserva più a lungo.
• Questo pane diverso ci ricorda che l’Eucaristia non è un pasto
come tutti gli altri.
103. PER CONCLUDERE……
• Parlare di un Pane particolare è praticamente impossibile, è un
alimento così radicato nelle culture di tutti i popoli del mondo che
ogni paese vanta tradizioni proprie.
• Una cosa però accomuna tutti: LA BONTA’, il profumo del pane
appena sfornato e la sua fragranza evoca pensieri ed emozioni
particolari
• Ha il potere di sfamare tanta gente nel mondo, per la sua semplicità
è considerato un alimento di “soccorso”per chi si trova in
condizione di disagio e di bisogno.
• Lo possiamo quindi considerare un alimento NOBILE, forse il più
nobile di tutti.
• La cura con cui ci si accosta è anche segno di devozione, infatti,
nelle religioni monoteiste si compiono le ABLUZIONI ( deriva dal
Latino ABLUERE=lavare, purificare), per i Cristiani è un gesto
simbolico che riconduce al battesimo.
• Anche nel mondo Islamico ed Ebraico si compiono una serie di
abluzioni prima dei pasti e prima della preghiera rituale
104. VERSO UN MONDO MIGLIORE
• Il pane come abbiamo visto è un alimento fondamentale per
l’intera umanità, eppure ancora oggi molte popolazioni
muoiono di fame.
• Dobbiamo cercare tutti insieme di cambiare questa tendenza,
solo se abbattiamo le frontiere ideologiche, politiche ,
religiose, oltre che geografiche saremo capaci di dare un
senso alla nostra umanità.
• L’uomo è fatto per vivere in comunione con gli altri.
• ALLORA DIAMOCI DA FARE E TUTTI
INSIEME CAMBIAMO IL MONDO………