Una breve introduzione a Google AdWords, la piattaforma di Google per la pubblicità online: in questa introduzione approfondiremo il keyword advertsising, concentrandoci sui vantaggi strategici che la piattaforma offre.
Uno dei vantaggi che rende vincente il marketing online rispetto ai canali tradizionali, come la TV o la stampa, è l’estrema facilità con cui si possono misurare i costi e i risultati. Google AdWords è in assoluto una delle suite più complete per creare, gestire e misurare campagne pubblicitarie orientate al risultato.
Durante il corso verranno introdotte le diverse funzionalità di AdWords, concentrandoci sul keyword advertising, sulla scelta delle parole chiave e sulla creazione degli annunci di testo.
Argomenti:
– La struttura di AdWords
- Campagne
- Gruppi di annunci
- Annunci
- Parole chiave
– Query vs. Keywords
- Lavorare sulla coda lunga e sulla coda corta
-Cosa sono le parole “cannibali”
- Perché usare parole chiave che non ci servono
- Come focalizzarsi sul ROI
– Gli annunci
- Come imparare dalla concorrenza
- Come segmentare su AdWords
- Esserci o apparire?
- Quante keyword seguire?
2. 2SOMMARIO
La struttura
di Adwords
▸ Campagne
▸ Gruppi di annunci
▸ Annunci
▸ Parole chiave
Query vs.
Keywords
▸ Lavorare sulla
coda lunga e sulla
coda corta
▸ Cosa sono le
parole “cannibali”
▸ Perché usare
parole chiave che
non ci servono
▸ Come focalizzarsi
sul ROI
Gli Annunci
▸ Come imparare
dalla concorrenza
▸ Segmentare su
AdWords
▸ Esserci o
apparire?
▸ Quante keyword
seguire?
5. La pubblicità online serve,
principalmente, per far
conoscere ai clienti
potenziali un prodotto o un
servizio e per far arrivare
utenti sul nostro sito web.
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7. COS’È
ADWORDS
AdWords è un insieme di servizi che
Google mette a disposizione per fare
pubblicità su internet.
Google è la pagina internet più visitata
del mondo.
In Italia più del 90% delle persone
cominciano a usare Internet partendo
da Google.it
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8. Fare pubblicità su Google è
come mettere un annuncio
su un giornale letto da tutte
le persone che sanno
leggere, arrivando solo alle
persone interessate al tuo
business.
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15. CAMPAGNE
ADWORDS
È consigliabile organizzare le campagne in base a uno dei
seguenti criteri:
▸ Tema o linea di prodotti
(prodotti a base di caffè, prodotti a base di tè, cesti regalo)
▸ Struttura del tuo sito web
(acquisto, informazioni, iscrizione)
▸ Brand differenti
(Illy, Lavazza e Segafredo)
▸ Area geografica
(Milano, Roma e Napoli)
▸ Lingua
(inglese, italiano, spagnolo)
▸ Preferenze di pubblicazione
(solo motori di ricerca, solo siti della Rete Display o entrambi)
▸ Budget
(budget diversi per ciascuna linea di prodotti)
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16. CAMPAGNE
ADWORDS
Nella scheda Campagna di AdWords puoi vedere risultati e
statistiche di tutte le tue campagne.
A livello di campagna puoi gestire il Budget: rappresenta il
budget giornaliero corrente (o totale, se hai impostato un
limite) di ciascuna campagna.
La tab Stato indica lo stato di ogni campagna.
▸ Attivata: è lo stato normale di una campagna In pausa:
sospesa temporaneamente e non in corso di
pubblicazione
▸ Eliminata: rimossa e non più in corso di pubblicazione
▸ In attesa: in attesa di pubblicazione
▸ Terminata: non più attiva in quanto la data di fine è già
trascorsa
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17. CAMPAGNE
ADWORDS
Nella scheda Campagna di AdWords puoi vedere risultati e
statistiche di tutte le tue campagne.
A livello di campagna puoi gestire il Budget: rappresenta il
budget giornaliero corrente (o totale, se hai impostato un
limite) di ciascuna campagna.
La tab Stato indica lo stato di ogni campagna.
▸ Attivata: è lo stato normale di una campagna In pausa:
sospesa temporaneamente e non in corso di
pubblicazione
▸ Eliminata: rimossa e non più in corso di pubblicazione
▸ In attesa: in attesa di pubblicazione
▸ Terminata: non più attiva in quanto la data di fine è già
trascorsa
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Tutti questi settaggi sono possibili solo a livello di Campagna!
19. RETI E
DISPOSITIVI
▸ Reti: possiamo scegliere su quali reti applicare nostra
campagna (ricerca, partner di ricerca, display, video)
▸ Dispositivi: possiamo scegliere su quali dispositivi
mostrare gli annunci (PC, Tablet, Smartphone)
▸ Località: possiamo scegliere i luoghi, gli Stati, le città e
le aree metropolitane per le quali i nostri annunci
saranno visibili
▸ Orari: possiamo scegliere di includere o escludere
fasce orarie o giorni della settimana (weekend, pause
pranzo, orario d’ufficio)
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22. GRUPPI DI
ANNUNCI
Un gruppo di annunci è un insieme di annunci che hanno lo
stesso tema: sei tu a decidere in che modo organizzarlo.
Ti consente di strutturare e organizzare gli annunci in
modo tale che siano attivati su specifiche parole chiave, o
per argomento.
Si tratta di uno strumento efficace per migliorare la tua
campagna, per migliorare il punteggio di qualità, per
ottimizzare il budget e i costi
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25. Crea annunci semplici e accattivanti.
Che cosa differenzia il tuo prodotto o servizio da quelli offerti dai concorrenti?
Evidenzia queste differenze nel tuo annuncio.
Includi prezzi e promozioni.
Maggiore è il numero di informazioni sul prodotto che un utente può ricavare
dal testo dell'annuncio, migliori saranno i risultati.
Utilizza un invito all'azione efficace.
Alcune brevi frasi di invito all'azione sono Compra, Acquista, Chiama subito,
Ordina, Sfoglia, Iscriviti e Richiedi un preventivo.
Includi una delle tue parole chiave nel testo degli annunci.
Trova la parola chiave con il migliore rendimento nel tuo gruppo di annunci e
inseriscila nel testo dell'annuncio, magari nel titolo. Ogni volta che un utente
digita la parola chiave e che vede l'annuncio, la frase chiave verrà visualizzata
in grassetto nell'annuncio su Google.
CREARE
ANNUNCI
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28. Quando un utente deve ricercare qualcosa sul Web sceglie delle
parole chiave (le keyword) che ritiene significative o comunque in
qualche modo attinenti alla sua domanda (query).
Potremo avere essenzialmente:
▸ parole chiave generiche, composte da uno o al massimo due
termini;
▸ parole chiave più lunghe e specifiche.
Le prime vengono definite come short tail keyword (“parole chiave
dalla coda corta”) e le seconde come long tail keyword (“parole
chiave dalla coda lunga”).
LONG vs
SHORT TAIL
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29. ▸ Parole brevi, molto generiche;
▸ Solitamente molto utilizzate (quindi con un alto volume di
ricerche);
▸ Con un basso tasso di conversione (cioè solo una percentuale
bassa di persone compierà l'azione che ci siamo prefissati
come obiettivo della pagina, proprio per la genericità della
ricerca: può essere l'acquisto di un prodotto, il download di un
ebook, l'iscrizione alla newsletter, ecc).
Oltre a questo, aggiungiamo il fatto che una short tail keyword ha
solitamente un livello molto alto di concorrenza, dal punto di vista
dei portali e di veri e propri brand.
LONG vs
SHORT TAIL
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30. Più la keyword è lunga e specifica,
più saremo potenzialmente in
grado di soddisfare le richieste di
questi utenti: questi saranno senza
dubbio meno numerosi, ma più
interessati a ricevere risposte
attinenti e più propensi ad
usufruire di servizi o acquistare i
prodotti.
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31. Si tratta di keyword “secche” in grado di intercettare tutto il traffico
a se inerente e che, inserite in una campagna adwords dedicate, ci
portano ad avere un quadro attendibile di quali sono le frasi chiave
utilizzate dagli utenti quando sono alla ricerca dell’argomento su
cui verte quella parola chiave.
Le keyword cannibali si “mangiano” tutto il budget a disposizione di
una campagna: in genere sono short tail keyword, ma ci servono
per capire quali siano i termini “reali” usati dagli utenti per trovarci.
KEYWORD
CANNIBALI
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33. ▸ AdWords lavora con le keyword;
▸ Per creare un annuncio dovrai
selezionare le keyword;
▸ Per creare un annuncio efficace, dovrai
individuare le query!
KEYWORD
o QUERY?
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35. Il ritorno sugli investimenti misura il rapporto tra i tuoi
profitti e le tue spese pubblicitarie.
Supponiamo che tu abbia un prodotto con un costo di
produzione di € 100 e un prezzo di vendita di € 200. Vendi 6
di questi prodotti in seguito alla pubblicità su AdWords. Il
totale delle vendite è € 1200 e i costi per AdWords sono €
200. Il tuo ROI è (€ 1200 - (€ 600 + €200))/(€ 600 + € 200),
ovvero 50%.
ADWORDS
e il ROI
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36. Il ROI rappresenta in genere il parametro più importante per
gli inserzionisti, in quanto mostra l'effetto reale che
AdWords e i singoli annunci, gruppi di annunci o singole
keyword hanno prodotto sulla tua attività.
Se, da un lato, è utile conoscere il numero di clic e
impressioni ottenuti, dall'altro è ancora meglio sapere in che
modo i tuoi annunci stanno contribuendo al successo della
tua attività.
ADWORDS
e il ROI
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37. Per potere misurare il tuo ROI AdWords, dovrai monitorare le
conversioni, ossia le azioni che desideri vengano effettuate
dai tuoi clienti sul tuo sito web dopo che hanno fatto clic sul
tuo annuncio, ad esempio un acquisto, una registrazione o
un download.
Puoi farlo sia dall’interno dell’interfaccia di AdWords sia
combinando la piattaforma con altri sistemi, come ad
esempio Google Analytics.
Scegli le campagne o i gruppi di annunci che performano
meglio e spegni quelli che stanno solo bruciando budget!
ADWORDS
e il ROI
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39. Un ottimo modo per comprendere una keyword, e
conseguentemente a quali query è associata, è studiare la
serp da un punto di vista organico.
Un ottimo modo per creare un annuncio, è studiare la
concorrenza per quelle stesse keyword.
IMPARARE
DAGLI ALTRI
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44. Si può tranquillamente pensare di accontentarsi di
posizionare il proprio annuncio non ai primissimi posti, ma
appena più in basso.
Molti inserzionisti tendono a voler essere a tutti i costi nelle
prime tre posizioni su Google, in base alla convinzione
(erronea) che questi sono gli unici annunci che verranno
cliccati dagli utenti di Google.
Gli Annunci dalla quarta posizione in poi generano
comunque traffico, spesso con un CPC (costo per clic)
molto più basso rispetto alle posizioni più elevate.
DIVIDI E
SEGMENTA
44
45. Crea più campagne, non una sola.
Uno dei più grandi errori commessi dalle aziende quando
fanno una campagna AdWords è la creazione di una
campagna unica per tutti i loro prodotti/servizi.
Il problema principale che si genera è che tutto il traffico è
collegato ad un limite di budget giornaliero unico.
DIVIDI E
SEGMENTA
45
46. Sperimenta la tua soluzione
Se hai alcune parole chiave molto popolari ma a basso
tasso di conversione all’interno della campagna, c’è la
possibilità che queste parole chiave generino traffico molto
velocemente, esaurendo il budget.
Inoltre difficilmente puoi sapere a priori quali parole chiave
generano più facilmente una conversione. Imposta più
campagne, testa, verifica, analizza i risultati.
DIVIDI E
SEGMENTA
46
47. Analizza la provenienza dei visitatori e dei clienti
Con l’analisi della statistiche di Google Analytics sarai in
grado di identificare rapidamente da quali città e regioni
proviene, principalmente, il traffico.
Grazie alla segmentazione per area geografica attuabile con
AdWords, puoi puntare proprio a quelle aree. Se hai
configurato il monitoraggio delle conversioni sull’account e
sul sito, allora sarai anche in grado di vedere in quali aree
geografiche le conversioni sono maggiori.
Per ottimizzare il tasso di conversione con un budget basso,
è una buona idea monitorare la provenienza almeno una
volta al mese.
DIVIDI E
SEGMENTA
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