3. Distacco, Disaffezione e Disincanto
In numerose democrazie contemporanee,
vi è una situazione di “entropia rappresentativa”
(Rosanvallon, 2009),
ovvero il degradarsi dei rapporti tra eletti ed elettori.
“Vecchie o nuove che siano, parlamentari o
presidenziali, la dimensione della rappresentanza versa
in un cattivo stato ormai cronico. Vi è la sensazione
diffusa che i politici e le persone da loro rappresentate
abitino mondi diversi, parlino linguaggi mutualmente
incomprensibili e si manchino di rispetto l’un l’altro”
(Coleman, Blumler, 2009, p. 69).
4. «il funzionamento di successo
di ogni democrazia parlamentare dipende
da flussi di informazione efficienti e multidirezionali»
1999, Coleman, Taylor e Van De Donk
5. La constituency communication digitale
Il web ha contribuito a migliorare la situazione – tramite l’offerta
di nuove opportunità comunicative – e a dare vita a una
electronic constituency communication? (oppure no?)
Il contributo offerto dal web è davvero significativo quando
rende possibile
• connettere i parlamentari con i cittadini in un modo diretto e
relativamente poco costoso. Non solo [il web] è innovativo
dal punto di vista della tecnologia ma lo è anche dal punto di
vista delle modalità di uso, ridefinendo la forma della politica
tramite nuove forme organizzative e consentendo ai cittadini
di esprimere direttamente ai legislatori i loro punti di vista
senza la necessità di intermediari come i giornalisti, e i partiti
politici (Norton, 2007, p. 355).
6. I parlamentari online
• Obiettivo della ricerca: mappatura dei parlamentari presenti nel
web sulle diverse piattaforme (sito, blog, Facebook, Twitter e
YouTube) per individuare modelli e finalità di uso (31 gennaio/27
febbraio 2011)
• Rispondere all’interrogativo: “per quale ragione e come utilizzano
le piattaforme?”
• Premessa
– il “porcellum” vanifica qualsiasi attenzione per la constituency
communication
– Ergo la scelta di presenza nel web risponde più che altro a
esigenze di self promotion
11. La “colonizzazione” dei SNS?
Il livello di mortalità
Ipotesi “colonizzazione” 2 indicatori:
il livello di mortalità (abbandono) e il ciclo di vita (età)
Piattaforme tecnologiche Attivi Dismessi
Siti 220 146
Blog 139 41
Facebook (profili e pagine) 342 53
Twitter 92 5
YouTube 127 127
14. Repertorio comunicativo e gruppi parlamentari
(Camera)
Fattore incentivante all’uso del web nel nostro paese:
la condizione di “partito di opposizione”
16. Interrogativi di ricerca:
attenzione alla presenza su Facebook
RQ1. La presenza in FB rappresenta un’opportunità
per i MPs di presentare se stessi e di esercitare
un controllo sulla propria “visibilità” pubblica?
RQ2. In che misura si instaurano conversazioni
“pubbliche” nello spazio FB degli MPs?
RQ3. Nel continuum tra “communicative activism” a
“communicative conformism” dove sono
posizionati i MPs italiani?
17. I Parlamentari su FB
• 342 parlamentari (35,9%) sono su FB:
– Camera piuttosto che dal Senato (71,3% vs 28,7%) totale
parlamentari
• 38,7% Deputati vs. 30,5% Senatori presenti su
Facebook
• nel 55,0% dei casi il profilo aperto, nel 27,2% il profilo
chiuso e nel 17,8% la pagina
19. RQ1:Self Presentation Index
MPs info
INDEX of Self Presentation:
• Short Presentation (from 1 to 3 dimensions)
• Medium Presentation (from 4 to 6 dimensions)
• Long Presentation (7 and more dimensions)
26. Profili Mps su FB
• Dormienti: 22,2% dei parlamentari, mai pubblicato post,
accettazione amicizie, network di dimensioni contenute.
• Pigri: 53,5%, occasionale pubblicazione di post,
accettazione delle amicizie, network non molto esteso.
• Tradizionalisti: 11,7%, cadenza regolare post,
accettazione amicizie settimanalmente, rete dimensioni
medie, bacheca per pubblicare CS ed eventi.
• Intraprendenti: 12,6%, posta regolarmente, attiva
occasioni comunicative con i membri del network
tramite la pubblicazione di note/commenti. condivide la
cultura web 2.0 con gli amici che lo ricambiano
partecipando attivamente alle discussioni.
27. RQ3: Cluster di parlamentari su FB
e Self Presentation; Struttura; Piattaforme; Gruppo
28. Are Italian MPs lost in Technology?
• la maggior parte dei deputati si perde nella tecnologia o,
almeno, nel mondo di FB.
•È facile, economico e "trendy" per eseguire un profilo FB,
35,9% dei parlamentari ha scelto di rimanere lì, ma solo una
minoranza è attivo (circa il 25%).
•Per questa minoranza, la presenza FB è utile per presentarsi,
pubblicare le loro posizioni politiche, impegnarsi in
conversazioni, coltivare le relazioni.
•Per gli altri, è una nuova occasione persa per acquisire una
identificazione pubblica, bypassare i media tradizionali,
interagire con i cittadini.
•In poche parole, FB è solo una sorta di adesivo da mettere
sulla giacca.
30. Online per…. Ascoltare i cittadini ?
• I parlamentari sembrano impegnati a tenere in vita “dispositivi
comunicativi web 1.0 ma con l’aspetto del web 2.0”.
• Riguardo ai blog, vi sono casi nei quali, addirittura, non è possibile
inserire commenti (26,6%). Anche quando possibile, i cittadini non
sembrano così interessati a far ascoltare la loro voce: nel corso
delle quattro settimane di rilevazione, il numero medio
complessivo dei commenti si è attestato su 44,88.
• Altrettanto modesti i commenti che hanno ricevuto i parlamentari
che dispongono di un canale YouTube: il 14,2% dei soggetti che
ha ricevuto commenti si è fermato sotto la soglia di 5.
• Più partecipativi, invece, gli amici dei parlamentari su Facebook:
con l’esclusione del 28,7% parlamentari che non ha mai ricevuto
un commento, il 30,7% ne ha ricevuti da 1 a 20, il 13,5% da 41 a
100 mentre il 9,1% è arrivato addirittura a superare il tetto dei
200.
31. Online per…. Interagire con i cittadini ?
• Blog: l’interattività - come un un flusso two-way se
non three-way - è pressoché del tutto assente: il
numero medio di risposte del parlamentare ai
commenti lasciati dai visitatori non supera le 2 unità.
• Facebook: la dinamica conversazionale è più attiva:
oltre il 30% dei parlamentari ha interagito con la rete
dei suoi amici. Il 29,5% dei parlamentari ha
pubblicato fino a 10 risposte e il 10,6% ne ha
pubblicate oltre 10.
• Questi dati segnalano una sostanziale e diffusa
indifferenza nei confronti degli interventi dei cittadini
e un profondo disinteresse per le occasioni di
interazione diretta.
32. Conclusioni:
parlamentari in cerca di self promotion
• La constituency communication si declina quasi
esclusivamente nei termini di un’operazione di self promotion
da parte del soggetto politico per autopromuoversi mediante
il “personal marketing” (Williamson, 2009).
• Ma che senso ha la disponibilità di un blog che altro non è se
non una cassa di risonanza per materiale già apparso nei
media tradizionali o comunque per essi costruito, con un
seguito di lettori di entità davvero modesta ai quali, talvolta,
viene addirittura impedito di prendere la parola?
• Quale funzione assolvono presenze su siti come Facebook,
YouTube o Twitter, gestite e interpretate come ennesime
espressioni di conformismo comunicativo piuttosto che come
occasioni per realizzare nuove forme di attivismo
comunicativo, frutto della condivisione di quella cultura
partecipativa comune agli utenti del web 2.0?
33. Conclusioni:
parlamentari in cerca di self promotion
• Per cercare risposte a tali interrogativi, può essere utile
ricordare che viviamo nella “democrazia del pubblico”
(Manin, 2010), ovvero una democrazia all’interno della quale
i rappresentanti dei cittadini “sono eletti in base all’immagine”
• La presenza nel web può tradursi in uno status symbol da
utilizzare per costruirsi un’immagine al passo con i tempi:
l’ultimo must have della stagione da esibire per meglio
aderire alla definizione del politico tecnologicamente
avveduto, aperto alle innovazioni, cittadino della
contemporaneità.
• L’esclusiva attenzione alla self promotion da parte dei
parlamentari può essere vista come un’interpretazione
funzionale dei principi della democrazia del pubblico.
Finalizzata a ritagliarsi un profilo identificativo piuttosto che
ad attivare canali comunicativi con i cittadini.
36. MPs su Twitter
Gruppo parlamentare N Parlamentari N Parlamentari
su Twitter
% Parlamentari
su Twitter
PD 312 35 11,2
PDL 358 30 8,3
FLI 29 5 17,2
Misto 44 4 9,0
IDV 34 5 14,7
Lega Nord 85 3 3,5
UDC 36 3 8,3
Iniziativa Responsabile 29 7 24,1
• 72,3% MPs in USA.
• 33 % MPs in UK.
• 20,8% in Italia dicembre 2011. Nel dicembre 2010 erano il 9,7%
Camera: 23,3% e Senato: 15,9%
37. MPs su Twitter:
I 10 early adopters di Twitter
Parlamentare (Età) Gruppo Attivazione Sito Blog FB YouTube Flickr
Antonio Palmieri (50) PDL 15/06/2007 A P P A A
Mariangela Bastico (60) PD 17/10/2007 A P P P P
Elisa Marchioni (45) PD 30/11/2007 P A A A A
Simone Baldelli (39) PDL 22/02/2008 A P P P P
Antonio Di Pietro (61) IDV 04/03/2008 A P P P P
Antonio Luongo (53) PD 17/03/2008 A A A A P
Marco Stradiotto (46) PD 27/03/2008 A P P A P
Alessia Mosca (36) PD 28/04/2008 A P P P P
Luca Barbareschi (55) FLI 23/05/2008 A P P P P
Enrico Gasbarra (49) PD 25/06/2008 P A A A A
42. A million follower fallacy?
• Formula usata per mettere in discussione l’effettiva
rilevanza della numerosità dei follower al fine di
individuare l’influenza esercitata.
• Se non è l’ampiezza della rete dei follower a essere
rilevante, quale variabile influisce sul potere di
influenza?
• Es. Costruzione di un Indice di Influenza frutto del
contributo dei seguenti indicatori:
– Dimensione della rete dei Follower
– Numero Retwet
– Numero Mentions