2. Che cos’è la globalizzazione?
La globalizzazione negli anni
Pro e contro della globalizzazione
Dati statistici
Nuove tecnologie e situazione in Italia
Mappa riassuntiva
Conclusioni
3. La parola globalizzazione può essere riferita a tanti aspetti diversi
della nostra vita.
Si parla di "globalizzazione dell’informazione" per fare riferimento
al fatto che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, le notizie
possono viaggiare più velocemente che in passato e raggiungere
qualsiasi parte del pianeta.
Si parla di "globalizzazione culturale" quando si vuole evidenziare
che alcuni stili di vita e alcune abitudini si diffondono rapidamente
da un luogo all’altro della Terra, spesso a scapito delle tradizioni
locali, che invece vanno scomparendo.
Più spesso questa parola è usata in politica e in economia. Infatti
lo sviluppo delle telecomunicazioni e l’intensificarsi degli scambi
commerciali hanno, negli ultimi decenni, rivoluzionato l’economia
mondiale, rendendola, appunto, globale.
4. Tutte le società più evolute hanno sviluppato i
commerci anche con l’estero. Ciò ha favorito non solo
lo sviluppo economico ma anche quello scientifico e
culturale; infatti si diffondevano anche i saperi, le arti e
la cultura. Tuttavia questa apertura è sempre stata
confinata in aree geografiche ben delimitate per cui
non è possibile parlare di globalizzazione in quanto
quest’ultima indica una interdipendenza economica a
livello planetario. L’ostacolo principale alla diffusione
era dovuto alla mancanza di conoscenze scientifiche
adeguate a permettere lunghi viaggi in tempi brevi.
Con le grandi scoperte geografiche e dopo la
rivoluzione industriale ha inizio il predominio
economico europeo sulla quasi totalità del pianeta.
Dopo la grande crisi economica del 1929 si registra
una battuta di arresto allo sviluppo commerciale con
5. -incremento dei posti di lavoro
-aumento dell'efficienza delle industrie -impoverimento dei poveri e arricchimento
locali dei ricchi
-riduzione del costo dei prodotti -omogeneizzazione culturale
-miglioramento della qualità dei prodotti -indebolimento delle identità nazionali
-migliore allocazione delle risorse - strapotere dei marchi sostenuti da
-aumento del gettito fiscale locale pubblicità globale
-miglioramento del livello medio culturale -riduzione dei posti di lavoro
-limitazione del potere dei governi -sfruttamento dei lavoratori meno
autoritari professionali
-aumento della libertà dei singoli -drenaggio delle risorse locali
-miglior controllo delle risorse comuni -aumento del debito estero dei paesi meno
-riduzione della conflittualità tra i popoli avanzati
-accelerazione della diffusione delle -aumento di spinte emigratorie
tecnologie -riduzione delle sovranità nazionali
-miglior controllo della criminalità
-diffusione e miglioramento dei metodi
democratici di governo
-miglioramento della qualità della vita
6. La statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un
particolare fenomeno in condizioni di non determinismo o incertezza ovvero di non
completa conoscenza di esso o parte di esso. Studia i modi in cui una realtà fenomanica -
limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa. La statistica
studia come raccogliere i dati e come analizzarli per ottenere l'informazione che permetta di
rispondere alle domande che ci poniamo. Si tratta di avanzare nella conoscenza partendo
dall'osservazione e dall'analisi della realtà in modo intelligente e obiettivo. E’ L’ESSENZA DEL
METODO SCIENTIFICO.
2006 2011
Developed
Developing
http://www.indexmundi.com/map/?v
=104&l=it
7. • il 12,7% non ha accesso a Internet da casa perché accede da un altro luogo,
Gli utenti di Internet negli ultimi tre mesi hanno utilizzato la rete prevalentemente per
spedire o ricevere e-mail e per cercare informazioni su merci e servizi. Cresce
rispetto al 2010 la quota di coloro che usano Internet.
• Il 41,7% delle famiglie dichiara di non possedere l'accesso a Internet perché non ha
le competenze per utilizzarlo;
• il 26,7% considera Internet inutile e non interessante,
• l'8,5% perché considera costosi gli strumenti necessari per connettersi
• il 9,2% perché ritiene eccessivo il costo del collegamento. Le famiglie con almeno
un minorenne sono le più tecnologiche.
• l'84,4% possiede un personal computer,
• il 78,9% ha accesso a Internet
• Il 68% utilizza per questo una connessione a banda larga. All'estremo opposto si
collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, che presentano livelli modesti
di dotazioni tecnologiche.
http://www.africanti.org/spip.php?page=
article&id_article=5
8.
9. La globalizzazione, che negli ideali doveva
omogeneizzare le ricchezze tra nazioni, è riuscita
soltanto a far vendere coca cola anche nel deserto!
gli unici a guadagnarci sono stati alcune
multinazionali che hanno trasferito le fabbriche di
volta in volta in paesi dove la mano d'opera è a
sempre minor costo!