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Docente:%Leonardo%Previ%
Anno%accademico%2013/2014%
RICERCHE%SULL’INNOVAZIONE%JUGAAD%
SALVATORE'FERRAGAMO''
Un'esempio'di'Jugaad'Innovator'
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Il Calzolaio dei Sogni
Un esempio di jugaad innovator
di Gregorio Gabellieri
1898 Nasce a Bonito (Avellino) undicesimo di quattordici figli.
I genitori erano entrambi contadini.
1907 Crea la sua prima scarpa per la Prima Comunione della
sorella.
1914 Si trasferisce negli Stati Uniti  e  diventa  ‘’Il  Calzolaio  delle  
dive’’.
1927 Rientra in Italia e si trasferisce a Firenze.
Gli innovatori Jugaad vengono spesso
considerati come dei folli perché la loro
capacità di “sentire” con la pancia, non solo
di ragionare con la testa, li porta a creare
qualcosa, la cui importanza al momento della
creazione, sfugge ai più.
“Oggi ne ho più di ventimila [di modelli] in
archivio e oltre 350 brevetti; alcuni sono stati
utilizzati, altro lo saranno quando il mondo
ne comprenderà la bellezza”.
Agiscono quindi secondo quattro modalità:
- pensano  l’impensabile
- non pianificano, improvvisano
- per  raggiungere  l’obiettivo  sperimentano  varie  strade
- agiscono con velocità e agilità
Come tutti gli innovatori Jugaad Salvatore Ferragamo si è trovato a far
fronte a varie tipologie di scarsità.
A  seguito  di  eventi  come  la  Grande  Depressione  nel  ‘29,  la  bancarotta  
nel  ‘33  e  la  Seconda  Guerra  Mondiale  nel  ’39,  Ferragamo  ha  dovuto  
sviluppare il suo approccio resiliente per sopperire a carenze/assenze
di:
- Capitale
- Risorse naturali
- Talenti qualificati
Principio I
Cogliere  l’opportunità  nelle  avversità
1929 Crea il “cambrione”, (che
brevetterà nel ‘33) una placca metallica in
grado di sostenere l’arco del piede
utilizzando l’acciaio proveniente dalla
Germania.
E’ il frutto degli insegnamenti raccolti
durante le lezioni serali di anatomia presso
la University of South California e di corsi
per corrispondenza di ingegneria chimica a
Scranton (Pensylvania) e matematica a
Berkeley.
1936Impossibilità di reperimento dell’acciaio che viene
impiegato per la Guerra in Etiopia.
1938Viene superato il problema della scarsità di materiale e
del blocco dei commerci legato all’autarchia fascista
(raggiunta da Mussolini nel ’34) con l’invenzione della
zeppa fatta di sughero sardo.
“Era quasi l’ora di pranzo, a malincuore misi da
parte il materiale [cuoio] e stavo per alzarmi e
andare a mangiare quando un pensiero
improvviso mi balenò in mente. Perché non
riempire tutto lo spazio dal tallone all’avampiede?
L’idea mi emozionò, avevo ben chiaro davanti
agli occhi il nuovo modello di tacco. Cominciai a
fare delle prove con pezzi di sughero sardo,
pressando, incollando, aggiustando e rifinendo
finchè l’intero spazio tra la suola e il tacco fu
riempito”.
Da  ‘’Il  Calzolaio  dei  sogni’’  
Autobiografia di Salvatore Ferragamo
1957
Principio II
Fare di più con meno
“I materiali di prima scelta dai quali dipendeva la qualità del mio
lavoro scomparvero dal mercato costringendomi a improvvisare.
Da questa improvvisazione nacquero due delle mie idee più
fortunate, ispirate rispettivamente a una scatola di cioccolatini
e a un pezzo di sughero”.
1930 E’ a partire da questi anni che inizia ad utilizzare
materiali considerati poveri come la rafia, il sughero, il
cellophane, la tela, la pelle di pesce e molti altri.
Principio III
Pensare e agire in modo flessibile
Perché Ferragamo ha saputo superare le
crisi? Ha saputo leggere i bisogni dei
clienti.
La carenza di risorse non corrisponde a
carenza di desideri, di sogni, è leva per lo
sviluppo di nuove idee.
Funzionalità ed estetica possono
convivere; si possono realizzare creazioni
sfarzose e belle anche con materiali
“poveri”.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare
le stesse cose”.
Si apre così il famoso discorso di Albert Einstein del 1931, contenuto
nel libro “Il Mondo come lo vedo io” in riferimento alla crisi.
La flessibilità è ciò che ci porta a cambiare strada se quella che
abbiamo percorso sino a quel momento si rivela adesso impraticabile.
Principio IV
Mantenere la semplicità
Spesso è l’intuizione più banale che
produce i risultati migliori.
Innovatori Jugaad come Salvatore
Ferravamo si focalizzano più sulle
necessità che sui desideri, “leggono” i
bisogni della gente.
L’azienda Ferragamo utilizza ancora oggi i
principi indicati dal suo fondatore per
garantire il massimo comfort.
Nella loro genialità e semplicità,
invenzioni come il cambrione, la zeppa in
sughero e l’utilizzo dei materiali più
disparati si sono rivelati eterni.
Principio V
Includere il margine
Quando nessun calzolaio di Firenze
credeva nel progetto di realizzare una
produzione seriale di scarpe senza venir
meno dell’artigianalità e quindi della
qualità, ecco allora che “radunai
intorno a me un gruppo di trenta
giovani volenterosi”. Sapevo bene che
dei ragazzi inesperti non avrebbero mai
potuto produrre una serie di scarpe
uguali, così insegnai o ognuno come
completare alla perfezione una sola
parte del lavoro”.
A giovani ragazzi viene insegnato il
lavoro e diventano così artigiani
specializzati.
1933 E’ costretto a dichiarare
bancarotta.
Tutti gli consigliano di rientrare in
America perché a Firenze non potrà più
avere successo. Decide invece di
rimanere a Firenze e ripartendo da sette
dipendenti che gli erano rimasti, in pochi
mesi riesce ad aprire un negozio ancora
più grande con il doppio di lavoratori alle
sue dipendenze.
Anche oggi l’azienda è in prima linea
nell’inclusione di giovani da inserire
nella sezione produttiva attraverso corsi
di avviamento professionale.
Principio VI
Segui il tuo cuore
“La  felicità  è  quando  ciò  che  pensi,  ciò  che  dici  e  ciò  che  fai  sono  in  
armonia”.
Mohandas Gandhi
Sono qualità come la passione, l’empatia, l’intuizione, la costanza che
permettono di arrivare lontani e di raggiungere i propri sogni.
“Sentivo  nascermi  dentro  un’emozione,  la  stessa  che  provo  ogni  volta  
che mi si presenta una sfida ”.
“Ho  avuto  la  fortuna  – o la sfortuna, dipende dai punti di vista – di
essere un uomo perennemente insoddisfatto, sempre alla ricerca di
qualcosa,  e  dotato  di  un’inusuale  capacità  di  lavorare  sodo”  .
Non solo calzolaio..
‘’L’  Apparecchio  Ferragamo’’
1920 Insieme a due dei fratelli ha un brutto incidente
automobilistico durante il quale uno di loro
muore.
Ferragamo rimane gravemente ferito e rischia di
perdere la gamba; i medici riescono a salvargliela.
Il recupero è però lento e doloroso; prevede che la
gamba, rimasta più corta di alcuni centimetri,
venga tenuta in trazione più a lungo possibile.
Il metodo usato era molto doloroso e permetteva di
raggiungere solo modesti risultati.
“Ho pensato che anche se una
cosa non esiste ancora, non è
detto che non sia comunque
possibile inventarla: ogni
scoperta aspetta solo la mente
dell'uomo.
L'apparecchio Ferragamo venne
poi prodotto e
commercializzato da una ditta
di articoli ortopedici di Chicago
ed è tuttora in uso. Mi sento
orgoglioso quando penso che è
stato di aiuto a migliaia di
persone in tutto il mondo, in
particolare ai soldati della
Seconda  Guerra  Mondiale”.
Salvatore Ferragamo
Salvatore Ferragamo

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Salvatore Ferragamo

  • 2. Il Calzolaio dei Sogni Un esempio di jugaad innovator di Gregorio Gabellieri
  • 3. 1898 Nasce a Bonito (Avellino) undicesimo di quattordici figli. I genitori erano entrambi contadini. 1907 Crea la sua prima scarpa per la Prima Comunione della sorella. 1914 Si trasferisce negli Stati Uniti  e  diventa  ‘’Il  Calzolaio  delle   dive’’. 1927 Rientra in Italia e si trasferisce a Firenze.
  • 4. Gli innovatori Jugaad vengono spesso considerati come dei folli perché la loro capacità di “sentire” con la pancia, non solo di ragionare con la testa, li porta a creare qualcosa, la cui importanza al momento della creazione, sfugge ai più. “Oggi ne ho più di ventimila [di modelli] in archivio e oltre 350 brevetti; alcuni sono stati utilizzati, altro lo saranno quando il mondo ne comprenderà la bellezza”. Agiscono quindi secondo quattro modalità: - pensano  l’impensabile - non pianificano, improvvisano - per  raggiungere  l’obiettivo  sperimentano  varie  strade - agiscono con velocità e agilità
  • 5. Come tutti gli innovatori Jugaad Salvatore Ferragamo si è trovato a far fronte a varie tipologie di scarsità. A  seguito  di  eventi  come  la  Grande  Depressione  nel  ‘29,  la  bancarotta   nel  ‘33  e  la  Seconda  Guerra  Mondiale  nel  ’39,  Ferragamo  ha  dovuto   sviluppare il suo approccio resiliente per sopperire a carenze/assenze di: - Capitale - Risorse naturali - Talenti qualificati
  • 6. Principio I Cogliere  l’opportunità  nelle  avversità 1929 Crea il “cambrione”, (che brevetterà nel ‘33) una placca metallica in grado di sostenere l’arco del piede utilizzando l’acciaio proveniente dalla Germania. E’ il frutto degli insegnamenti raccolti durante le lezioni serali di anatomia presso la University of South California e di corsi per corrispondenza di ingegneria chimica a Scranton (Pensylvania) e matematica a Berkeley.
  • 7.
  • 8. 1936Impossibilità di reperimento dell’acciaio che viene impiegato per la Guerra in Etiopia. 1938Viene superato il problema della scarsità di materiale e del blocco dei commerci legato all’autarchia fascista (raggiunta da Mussolini nel ’34) con l’invenzione della zeppa fatta di sughero sardo.
  • 9. “Era quasi l’ora di pranzo, a malincuore misi da parte il materiale [cuoio] e stavo per alzarmi e andare a mangiare quando un pensiero improvviso mi balenò in mente. Perché non riempire tutto lo spazio dal tallone all’avampiede? L’idea mi emozionò, avevo ben chiaro davanti agli occhi il nuovo modello di tacco. Cominciai a fare delle prove con pezzi di sughero sardo, pressando, incollando, aggiustando e rifinendo finchè l’intero spazio tra la suola e il tacco fu riempito”. Da  ‘’Il  Calzolaio  dei  sogni’’   Autobiografia di Salvatore Ferragamo 1957
  • 10. Principio II Fare di più con meno “I materiali di prima scelta dai quali dipendeva la qualità del mio lavoro scomparvero dal mercato costringendomi a improvvisare. Da questa improvvisazione nacquero due delle mie idee più fortunate, ispirate rispettivamente a una scatola di cioccolatini e a un pezzo di sughero”.
  • 11. 1930 E’ a partire da questi anni che inizia ad utilizzare materiali considerati poveri come la rafia, il sughero, il cellophane, la tela, la pelle di pesce e molti altri.
  • 12. Principio III Pensare e agire in modo flessibile Perché Ferragamo ha saputo superare le crisi? Ha saputo leggere i bisogni dei clienti. La carenza di risorse non corrisponde a carenza di desideri, di sogni, è leva per lo sviluppo di nuove idee. Funzionalità ed estetica possono convivere; si possono realizzare creazioni sfarzose e belle anche con materiali “poveri”.
  • 13. "Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”. Si apre così il famoso discorso di Albert Einstein del 1931, contenuto nel libro “Il Mondo come lo vedo io” in riferimento alla crisi. La flessibilità è ciò che ci porta a cambiare strada se quella che abbiamo percorso sino a quel momento si rivela adesso impraticabile.
  • 14. Principio IV Mantenere la semplicità Spesso è l’intuizione più banale che produce i risultati migliori. Innovatori Jugaad come Salvatore Ferravamo si focalizzano più sulle necessità che sui desideri, “leggono” i bisogni della gente. L’azienda Ferragamo utilizza ancora oggi i principi indicati dal suo fondatore per garantire il massimo comfort. Nella loro genialità e semplicità, invenzioni come il cambrione, la zeppa in sughero e l’utilizzo dei materiali più disparati si sono rivelati eterni.
  • 15. Principio V Includere il margine Quando nessun calzolaio di Firenze credeva nel progetto di realizzare una produzione seriale di scarpe senza venir meno dell’artigianalità e quindi della qualità, ecco allora che “radunai intorno a me un gruppo di trenta giovani volenterosi”. Sapevo bene che dei ragazzi inesperti non avrebbero mai potuto produrre una serie di scarpe uguali, così insegnai o ognuno come completare alla perfezione una sola parte del lavoro”. A giovani ragazzi viene insegnato il lavoro e diventano così artigiani specializzati.
  • 16. 1933 E’ costretto a dichiarare bancarotta. Tutti gli consigliano di rientrare in America perché a Firenze non potrà più avere successo. Decide invece di rimanere a Firenze e ripartendo da sette dipendenti che gli erano rimasti, in pochi mesi riesce ad aprire un negozio ancora più grande con il doppio di lavoratori alle sue dipendenze. Anche oggi l’azienda è in prima linea nell’inclusione di giovani da inserire nella sezione produttiva attraverso corsi di avviamento professionale.
  • 17. Principio VI Segui il tuo cuore “La  felicità  è  quando  ciò  che  pensi,  ciò  che  dici  e  ciò  che  fai  sono  in   armonia”. Mohandas Gandhi Sono qualità come la passione, l’empatia, l’intuizione, la costanza che permettono di arrivare lontani e di raggiungere i propri sogni. “Sentivo  nascermi  dentro  un’emozione,  la  stessa  che  provo  ogni  volta   che mi si presenta una sfida ”. “Ho  avuto  la  fortuna  – o la sfortuna, dipende dai punti di vista – di essere un uomo perennemente insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa,  e  dotato  di  un’inusuale  capacità  di  lavorare  sodo”  .
  • 18. Non solo calzolaio.. ‘’L’  Apparecchio  Ferragamo’’
  • 19. 1920 Insieme a due dei fratelli ha un brutto incidente automobilistico durante il quale uno di loro muore. Ferragamo rimane gravemente ferito e rischia di perdere la gamba; i medici riescono a salvargliela. Il recupero è però lento e doloroso; prevede che la gamba, rimasta più corta di alcuni centimetri, venga tenuta in trazione più a lungo possibile. Il metodo usato era molto doloroso e permetteva di raggiungere solo modesti risultati.
  • 20. “Ho pensato che anche se una cosa non esiste ancora, non è detto che non sia comunque possibile inventarla: ogni scoperta aspetta solo la mente dell'uomo. L'apparecchio Ferragamo venne poi prodotto e commercializzato da una ditta di articoli ortopedici di Chicago ed è tuttora in uso. Mi sento orgoglioso quando penso che è stato di aiuto a migliaia di persone in tutto il mondo, in particolare ai soldati della Seconda  Guerra  Mondiale”.