Dalla strategia, al piano editoriale passando per l'uso di immagini e video e il monitoraggio delle performance, per finire con le nuove sfide del mobile.
4. Definire la strategia significa rispondere alle seguenI domande:
Quali sono i miei obiettivi?
A chi mi rivolgo?
Di che contenuti dispongo?
Rispondendo a queste domande si potrà:
Definire il senso della propria presenza sui social media
Individuare il tono di voce, lo sIle e i contenuI
Verificare l’efficacia delle azioni intraprese
15. SOCIAL RITMO CONTENUTI FOTO STILE
1
/die
Rilancio contenu/ blog
Novità/one shot
Contenu/ di altri
Contenu/ emozionali
Usare foto di proprietà, concesse
o con licenza Crea=ve Commons.
Indicare SEMPRE la fonte!
Tes/ non lunghi (so?o i 120 caraFeri) perché Facebook nasconde
parte del testo oltre tale lunghezza,
Usare un linguaggio amichevole.
Fare domande per s/molare l’interazione.
1
/die
Contenu/ blog.
Novità del sito.
Contenu/ di altri.
Contenu/ UTILI di opinion
leader locali e non.
Usare le immagini presen= nel post
linkato nel tweet, se corre?amente citate,
o immagini di proprietà.
Testo totale max 140 caraFeri, max 2 hashtag per tweet (es.
#maremma, #vino).
Usare le men=on in modo oculato e solo con account che
possano essere interessa= a rilanciare la no/zia.
Rispondere sempre e nel minor tempo possibile.
Coinvolgere gli uten/ con domande, inserirsi nelle conversazioni
per farsi conoscere e interagire con account affini, con garbo.
Seguire hashtag territorio o temi rilevan/!
2
/die
Paesaggi, opere d’arte, cibo,
di tu?o un po’.
R E A L T I M E : i m m a g i n i
preferibilmente sca?ate e
subito condivise.
Foto di proprietà o re-post da altri autori,
citando sempre la fonte.
Testo breve e immediato nella prima didascalia + 1-2 hashtag, nei
commen= possono essere inseri/ tuR gli altri hashtag necessari.
E’ fondamentale interagire: cercare altri uten/ del territorio
navigando le loca/on o gli hashtag, me?ere like, lasciare
commen/ e far conoscere l’hashtag ufficiale del territorio.
2
week
Condividere in ogni board i
migliori post del blog con le
foto più accaRvan/. Ogni
immagine rimanda ad un
ar/colo possibilmente
geolocalizzato nella sezione
mappe
U/lizzare foto di proprietà, concesse o
immagini con licenza Crea=ve Commons.
La fonte della foto va SEMPRE indicata
chiaramente e quando possibile con link
alla pagina contenente la stessa.
Testo breve e immediato.
E’ consigliabile creare board aperte, a cui possono collaborare
anche gli altri uten/.
Può essere u/le pensare al territorio come a una persona, con un
certo s/le e con cer/ gus/, che spaziano geograficamente e
temporalmente.
16. Step Bisogno da risolvere Contenuto
Awareness O)enere spun- su cosa fare per le
prossime vacanze
Post sui social con immagini
d’ispirazione (paesaggi, prodo=
-pici)
Considera-on Trovare le prime proposte di
des-nazione e confrontare
Post su blog e sito, blogger
engagement, SEO per
des-nazione generica
Intent/decision
Trovare proposte di pacche=/a=vità
da confrontare agevolmente
Newsle)er con offerte mirate
(promo)
Experience Restare in conta)o con gli amici,
raccontando la vacanza e valorizzando
l’esperienza
Hashtag dedicato/i per
condividere le esperienze in
tempo reale
Advocacy Fare passaparola e raccontare perché
consiglierebbe quella des-nazione a
tu=
Creare spazi dedica- ai contenu-
degli uten-, per il crowd-
storytelling stru)urato
TEMPISMO
FONTE: MIRIAM BERTOLI
45. 4 FASI
Nel processo di analisi si possono disInguere quaQro fasi principali:
• selezione delle KPI di riferimento del progeQo;
• estrazione delle KPI manualmente o aQraverso strumenI specifici;
• archiviazione delle KPI in modalità che permeQano un monitaraggio
semplice e funzionale;
• interpretazione delle KPI per supportare la funzione strategica delle
aavità e per la creazione di report (resoconI) interni ed esterni.
Ad esempio, per un sito internet possiamo voler conoscere il numero di visite
con una frequenza mensile e trimestrale. Una volta estraQo il dato delle visite
dobbiamo quindi archiviarlo su un database interno (es. Excel).
Nei mesi successivi potremo, grazie al nostro archivio, confrontare l’andamento
delle visite e capire eventuali curve di interesse oppure trovare i punH di
debolezza.
57. Una buona APP mobile deve fornire SERVIZI:
• iInerari/tracker
• informazioni uIli (farmacie/musei/ospedali)
• contenuI facili da navigare e condividere
• tuQo georeferenziato/mappe
CI ASPETTIAMO SEMPRE PIU’ DATI, LIVE
E NEL PALMO DELLA NOSTRA MANO
Soluzioni tecnologiche:
• soluzioni plug and play - facili da usare ed economiche, non
richiedono competenze tecniche avanzate ma non sono
customizzabili né universalmente integrabili con contenuI e
tecnologie web.
• soluzioni basate su piacaforme maggiormente personalizzabili
• soluzioni realizzate da zero e costruite interamente sulle vostre
esigenze: flessibili, ma costose e molto rischiose