1. La dimensione umana della leadership
Endurance:
fortitudine vincimos
di Valeria Tonella
2. La dimensione umana della leadership La via di Shackleton
“Molti sono convinti che sia sbagliato pensare alla vita come a un
gioco. Per me la vita è un grande gioco di squadra, che va
condotto seguendo le regole dell’equità e della giustizia, e in
cui l’obiettivo principale non è la vittoria in sé, ma vincere con
onore e nella maniera più pulita.
Per arrivarci ci vogliono alcune qualità.
• Una è la lealtà.
• Poi c’è la disciplina.
• E l’altruismo.
• E il coraggio, anche.
• Una certa dose di ottimismo non guasta.
• L’intelligenza certo.
• E, per finire, compassione e cameratismo.”
4. La dimensione umana della leadership Perché Shackleton
Una fascinazione!
Nel tempo in cui la conquista (del Polo Sud come di altri angoli
della terra) aveva un significato simbolico di potenza e
supremazia,
In cui per raggiungere l’obiettivo, nel conto si metteva un “certo
numero” di vite umane,
In cui un individuo era valutato in base ai risultati raggiunti e non
al modo in cui operava per raggiungerli,
Sir Ernest Shackleton non raggiunse nessun obiettivo
Ad un solo giorno dalla meta, la sua nave si incagliò “come una
mandorla nel cioccolato”
Portò in salvo tutto l’equipaggio dopo due anni di lotte nel gelido
Antartide
E venne definito come “il più grande leader che Dio abbia
mandato sulla terra”
5. La dimensione umana della leadership Gli argomenti del libro
I presupposti per essere un leader
Reclutare la squadra vincente
Creare il giusto spirito di cameratismo
Ottenere il meglio da ognuno
Mantenere il comando nei momenti di crisi
Formare una squadra per affrontare i compiti più difficili
Superare gli ostacoli per raggiungere una meta
6. La dimensione umana della leadership I presupposti per essere un leader
Consapevolezza di quello che si vuole
raggiungere “sognavo di avere dinnanzi
a me grandi cose!”
Anelito al grande successo
Desiderio di essere sempre
al centro dell’attenzione
Avere dei modelli, inclusi quelli
che non si vorrebbero mettere in
pratica
Mettere sempre al primo posto
il benessere della squadra
Continuamente analizzare i fatti,
per trarne insegnamento e
migliorare
8. La dimensione umana della leadership
“Cerchiamo uomini per viaggio pericoloso. Salario
basso, freddo pungente, lunghi mesi di buio totale,
costante pericolo. Ritorno incerto. Onori e
riconoscimenti in caso di successo”
Sir Ernest Shackleton
9. La dimensione umana della leadership Creare il giusto spirito di cameratismo
Dare autonomia e responsabilità
Contemperare disciplina e divertimento
Condividere le informazioni,
ma imporre la propria decisione
Scardinare, se utile, le gerarchie tradizionali (A.B. + B.A.*)
Far lavorare tutti con tutti
Guidare attraverso l’esempio, aiutando chi sta lavorando
Non infliggere regole inutili
Trattare tutti con equità, riconoscendo la differenza di grado e
ruolo e assegnando incarichi e carichi di lavoro corretti (
Era un misto tra capo e coach
* Able-Bodied seamen vs Bachelor of Arts
10. La dimensione umana della leadership Reclutare una squadra vincente
È la base per il successo!
Come nella chimica, bisogna mettere insieme “elementi compatibili”.
Reclutare esperti in aree in cui si è carenti.
Il vice deve essere leale, condividere le idee sulla leadership ed
essere complementare.
Valutare aspetti non convenzionali della personalità, oltre alle
capacità richieste dal compito specifico.
Evitare le primedonne, trovando persone che ambissero
veramente all’incarico, ma flessibili
e disposti anche a fare lavori umili.
Preferire gli ottimisti.
Essere chiari sul contratto,
che veniva ribadito per iscritto.
11. La dimensione umana della leadership Ottenere il meglio da ognuno
“Ci guidava, non ci comandava!”
G.V. Douglas, geologo, Quest
Non basta mettere le persone giuste al posto giusto.
Le persone devono essere valorizzate da un punto di vista umano
e professionale, e questo lo si fa:
Con un commento frequente delle
prestazioni
Premiando il singolo e il gruppo
Creando un ambiente confortevole, visto che ci si sta tante
ore al giorno
Essere in grado di gestire persone più competenti di se stessi
12. La dimensione umana della leadership
Mantenere il comando nei momenti di crisi
14. La dimensione umana della leadership Mantenere il comando nei momenti di crisi
Comunicare la situazione e le prospettive
Mantenere lo staff aggiornato
Tenere sotto controllo gli scontenti,
per limitare il contagio
Pianificare nel dettaglio le attività
Chiedere consigli per preparare il piano d’azione
Ma alla fine decidere da soli
Far partecipare alla soluzione tutte le persone coinvolte, anche
se questo può tradursi in compiti inutili
Lasciare il tempo allo staff per prepararsi a scelte impopolari
Allentare la tensione, usando l’umorismo
Valutare sempre il trade off
tra benefici psicologici di un’azione e lo sforzo richiesto dalla stessa
15. Formare una squadra per affrontare i compiti più
La dimensione umana della leadership difficili
Squadre diverse per obiettivi diversi
Empowerment del leader della squadra, sempre mantenendone il
controllo
Non lasciare dubbi sull’autorità dei team-leader
Se il piano non funziona, ed è necessario cambiare rotta,
l’importante è motivare il cambiamento
16. La dimensione umana della leadership Superare gli ostacoli per raggiungere una meta
I rischi “o la va o la spacca” diventano accettabili se le
possibilità di scelta si riducono
I successi e i lavori ben fatti vanno celebrati in maniera
adeguata
Lo svantaggio maggiore è la solitudine
Un capo deve saper far nascere la speranza
Napoleone Bonaparte
17. La dimensione umana della leadership
Trasformò una disfatta in un’impresa memorabile;
aveva senz’altro un innato carisma, ma anche precisi
criteri che non lasciavano alcunché al caso.
Sapeva scegliere gli uomini giusti; li sapeva
addestrare, facendo in modo di creare un forte spirito
di cameratismo …
… e dava l’esempio per primo.
Sapeva guidare i suoi uomini,
anziché comandarli!