Lo strumento che ti aiuta a visualizzare graficamente la strategia di comunicazione web della tua azienda o dei tuoi clienti in modo semplice e comprensibile!
2. Il percorso di analisi e stesura della
strategia di comunicazione deve
identificare e valutare la metodica
migliore, azzerando criticità e
problematiche operative.
NON SEI UN
ESPERTO DI
MARKETING
?
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Per aiutare questo processo è possibile
utilizzare il Visual Communication
Planner, che permette di visualizzare
graficamente la strategia in modo semplice
e comprensibile, anche a chi non ha basi di
marketing o comunicazione.
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LA STRATEGIA È IL PUNTO DI PARTENZA
MERCATI TARGET
MARKETING DISTINGUO
OBIETTIVI
BUDGET
CONTENUTI
CANALI E AZIONI
METRICHE
TIMELINE DELLE ATTIVITÀ
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QUANDO È UTILE
ESAMINARE
i risultati e calcolare il ROI degli
interventi
INDIVIDUARE
e anticipare possibili errori in
strategie già avviate
DEFINIRE
il piano di comunicazione per un
brand, un progetto o un mercato
specifico
TROVARE
rapidamente eventuali correttivi
DELINEARE
il piano editoriale
ANALIZZARE
lo scenario della comunicazione
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• È possibile misurare questo segmento di mercato?
• È abbastanza grande da poter portare profitto?
• È sufficientemente stabile nel tempo?
• È possibile raggiungere i potenziali clienti attraverso i canali di distribuzione
identificati?
• I potenziali clienti nello stesso segmento, desiderano lo stesso tipo di prodotto?
• È sufficientemente eterogeneo per cui potenziali clienti di segmenti ottengono
differenti tipologie di prodotto?
• Risponde agli stimoli di marketing?
• Può essere raggiunto tramite interventi di marketing che assicurino un costo-effetto
sostenibile?
SEGMENTAZIONE
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• Segmentazione geografica: oltre al Paese è possibile definire una regione o una città, o addirittura un zona
particolare. Nel B2C si ricorre anche al geo-marketing, che unisce i dati geografici a quelli demografici.
• Segmentazione demografica: l’età, il genere, il livello di occupazione, educazione o digitalizzazione. Nel B2B
questo tipo di segmentazione prende in considerazione la dimensione dell’azienda in termini di fatturato o
numero di dipendenti, o il settore di riferimento.
• Segmentazione comportamentale: i potenziali clienti vengono suddivisi in gruppi a seconda delle loro
competenze, atteggiamento, consapevolezza e fedeltà alla marca.
• Segmentazione psicografica: viene valutata la classe sociale, lo stile di vita, la personalità, gli interessi e le
opinioni dei potenziali clienti.
• Segmentazione culturale: questo tipo di segmentazione è particolarmente importante per i mercati esteri, molto
differenti da quello italiano in termini di origine culturale, religione, comportamento, tradizioni e modi di dire.
Segmentare la clientela sulla base della cultura sta diventando sempre più importante anche sul mercato
italiano, dove per via della globalizzazione e dei flussi migratori, nuovi target cominciano a richiedere servizi e
prodotti basati sulle loro esigenze.
SEGMENTAZIONE
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• A chi voglio rivolgere il mio prodotto o servizio?
• A chi si rivolgono i miei competitor?
• Chi influenza il mio pubblico di riferimento?
• Chi è influenzato dal mio pubblico di riferimento?
• Nel mio settore, chi ha la maggior influenza online?
• Quali settori sono collegati al mio settore di riferimento?
• I superiori e i sottoposti dei miei profili target che incarichi ricoprono tradizionalmente
in azienda?
MERCATI TARGET
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Per quale motivo (concreto) dovrei comprare il vs.
prodotto?
MARKETING DISTINGUO
Marketing Distinguo: il motivo unico e distintivo per cui il cliente sceglie di
comprare un prodotto o un servizio. In altre parole: ciò che differenzia il
prodotto specifico da quello/i dei competitor.
Il Marketing Distinguo non è solo un concetto teorico, ma anche un metodo
semplice ed efficace per capire quali sono i punti di forza della propria
azienda, e sfruttarli per aumentare le vendite.
WWW.MARKETINGDISTINGUO.COM
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POSIZIONAMENTO
Come voglio che il mio brand/prodotto sia percepito (o è percepito)
dai mei clienti.
USP (UNIQUE SELLING PROPOSITION)
L’esecuzione creative del Posizionamento e del Marketing
Distinguo nella pubblicità.
MARKETING DISTINGUO
POSITIONING USP
MARKETING
DISTINGUO
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• Primo approccio al mercato;
• ricerca di distributori o rivenditori;
• ricerca di partnership commerciali;
• followup commerciale;
• customer care;
• consolidamento della propria posizione
sul mercato;
• coinvolgimento dei consumatori;
OBIETTIVI
• incremento delle vendite:
• aumento del numero dei clienti;
• aumento del numero di transazione
per cliente;
• aumento del valore medio di
acquisto;
• espansione del database contatti;
• qualificazione e segmentazione del
database dei contatti.
Quali sono gli obiettivi di business per il target selezionato?
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OBIETTIVI VS. METRICHE
Non bisogna confondere gli obiettivi con le metriche
Alcune metriche spesso indicate come obiettivi:
• portare più visite al sito web/e-commerce/blog, attraverso specifiche fonti;
• aumentare il numero di follower o “mi piace” sui Social Media, rispetto ad un target
specifico;
• ottenere condivisioni dei propri post sui Social Media;
• ottenere click da annunci pubblicitari;
• ottenere aperture o click sulle newsletter.
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• Quali e quanti sono i segmenti di target selezionati?
• Qual è la lingua in cui si intende comunicare?
• Che tipo di contenuti si intende creare?
• Quanti canali si intende utilizzare?
• Che tipo di attività si intende svolgere?
• Quale budget è possibile dedicare alle attività di
advertising?
• Per quanto tempo durano le singole attività?
BUDGET
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• Quali sono le risorse interne o esterne coinvolte nelle attività?
• Chi si occupa della gestione dei canali?
• Chi si occupa di mettere in atto il piano di comunicazione
identificato?
• Chi seguirà le discussioni sui Social Media, o le risposte alle
newsletter?
• Chi gestirà i contatti ottenuti?
BUDGET
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• Quali contenuti si intende comunicare?
• Esiste un piano editoriale?
• Qual è il contesto della propria comunicazione?
• Quale tono si vuole dare alla comunicazione?
• Quanti contenuti servono, e per quali canali?
• Chi si occupa di tradurre / localizzare i contenuti?
• Come si intende presentare l’offerta di mercato sul web?
• Che linea grafica si intende seguire?
• Che tipo di contenuti sono disponibili?
CONTENUTI
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CANALI E AZIONI
• Quali sono i canali web più utilizzati dal target definito?
• Esistono dei canali di nicchia dedicati al settore di riferimento?
• Qual è l’effettivo utilizzo di questi canali dal proprio target?
• Sono stati identificati più segmenti di target, per cui sono necessari canali dedicati a
tali segmenti?
• Quali canali è possibile aprire in relazione al budget definito?
• Questi canali aiutano a raggiungere gli obiettivi prefissati?
• Che costi diretti e indiretti hanno?
• Esiste qualcuno interno all’azienda che è in grado di gestirli?
• Quali strumenti sono necessari per utilizzare e misurare questi canali?
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• Quali azioni è necessario intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati?
• I canali scelti sono già disponibili o è necessario ad esempio aprire profili social o
impostare piattaforme di invio newsletter?
• Quali sono i contenuti necessari per profilare correttamente i canali definiti?
• Quante e quali campagne è possibile avviare in relazione al budget definito?
• Che budget è stato messo a disposizione per il web ed il social advertising?
• Quali sono le azioni che è possibile intraprendere, caratteristiche del singolo canale?
• Con che frequenza si intende comunicare sui canali scelti?
• Come si intende gestire l’engagement generato?
CANALI E AZIONI
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METRICHE
• Quali sono le metriche di canale da prendere in considerazione?
• Quali sono le metriche di business?
• Quali metriche sono invece necessarie per misurare gli obiettivi finali della
comunicazione?
• Con che frequenza analizzare il traffico?
• Quali strumenti si intende utilizzare per analizzare i risultati?
• Chi si occuperà di analizzare i risultati?
• Cosa fare se gli obiettivi non vengono raggiunti?
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GABRIELE CARBONI
Co-fondatore di Weevo S.r.l., l'agenzia web specializzata nell'approccio
ai mercati internazionali attraverso i Social Media. Si occupa di
Marketing, Comunicazione e Vendite, è un Digital Strategic Planner,
giornalista e Communication Designer.
L’unico italiano ad aver completato il Master MIT Digital Business
Strategy sulla Digital Transformation (Massachusetts Institute of
Technology).
Autore di "Strategie web per i mercati esteri", Hoepli 2016.
Ha lavorato come docente per 24ore Business School, Ninja Academy
e diverse università italiane.
Co-editore de Il Giornale delle PMI, testata giornalistica online
dedicata alle piccole e medie imprese.
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Il Visual Communication Planner di Gabriele Carboni – Weevo S.r.l. – è distribuito con
Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0
internazionale
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